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Crisi idrica Ribera, appello dei sindaci per proroga emergenza

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Nel cuore dell’entroterra siciliano, la crisi idrica a Ribera e nei comuni limitrofi continua a destare preoccupazione. I sindaci del comprensorio riberese – tra cui Ribera, Calamonaci, Lucca Sicula, Bivona, Burgio, Caltabellotta, Villafranca Sicula, Alessandria della Rocca, Cianciana, Santo Stefano di Quisquina, Montallegro e Cattolica Eraclea – hanno firmato una richiesta ufficiale indirizzata al Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani.

Crisi idrica Ribera: i sindaci chiedono proroga dello stato di emergenza

L’appello congiunto sottolinea l’urgenza di prorogare lo stato di emergenza idrica, attualmente in scadenza il 5 maggio. Il documento richiede espressamente il mantenimento delle misure straordinarie previste, come l’estensione dell’ordinanza commissariale n.9 del 21 novembre 2024, fondamentale per fronteggiare la carenza idrica che da mesi colpisce il territorio.

Interventi urgenti per infrastrutture e approvvigionamento

Oltre alla proroga, i sindaci chiedono interventi concreti e tempestivi per migliorare la situazione. Al centro della proposta vi è la manutenzione e l’ammodernamento delle infrastrutture idriche esistenti, considerate ormai obsolete e incapaci di garantire un servizio efficiente alla popolazione e al settore agricolo, pilastro dell’economia locale.

Collaborazione istituzionale per superare la crisi idrica Ribera

Un’altra richiesta chiave è il potenziamento della collaborazione tra enti locali, regionali e nazionali. Solo con una gestione coordinata e integrata dell’emergenza idrica sarà possibile affrontare efficacemente questa crisi, che minaccia il benessere dei cittadini e lo sviluppo socioeconomico dell’intero comprensorio riberese.

Un’emergenza che mette a rischio l’economia del territorio

La crisi idrica Ribera non è solo un problema ambientale: mette a rischio l’agricoltura, le attività produttive e la qualità della vita dei residenti. La siccità prolungata e l’insufficienza delle risorse idriche stanno causando danni ingenti, aggravando una situazione già compromessa da anni di gestione inefficace.

Conclusione

L’appello dei sindaci rappresenta un grido d’allarme e una richiesta di aiuto. Ora la palla passa al Presidente Schifani, chiamato a rispondere con misure concrete e rapide per evitare che la crisi idrica Ribera si trasformi in un’emergenza permanente.

Danneggiamento a Lucca Sicula, tranciate piante di ulivo di un giovane coltivatore

Alberi di ulivo tranciati a Lucca Sicula, in contrada Giacato. Le piante che sono state prese di mira sono di proprietà di un coltivatore diretto di quarantotto anni del luogo.

I delinquenti si sono intrufolati sull’appezzamento e hanno tranciato le giovani piante. Il fatto e’ accaduto verosimilmente nei giorni scorsi, di notte, senza che nessuno si accorgesse di nulla.

Il coltivatore diretto che ha subito un danno quantificato in circa mille euro, non coperto da nessuna polizza assicurativa, si e’ recato alla Stazione dei Carabinieri per denunciare l’accaduto.

I militari dell’Arma hanno gia’ avviato le indagini. Non si tratta di un episodio nuovo in zona, pochi giorni fa, un caso analogo aveva riguardato un aranceto quando sono stati 65 gli alberi di arancio tranciati.

Bonus assunzioni donne e giovani 2025: in arrivo 180mila contratti a tempo indeterminato grazie agli incentivi del Decreto Coesione

Ottime notizie per chi cerca lavoro o desidera assumere: con i nuovi bonus assunzioni 2025 destinati a giovani under 35 e donne disoccupate, il Ministero del Lavoro punta a creare oltre 180mila contratti a tempo indeterminato in tutta Italia, con particolare attenzione al Mezzogiorno.

Il Decreto Coesione (D.L. n. 60/2024), finanziato con 1,1 miliardi di euro approvati dalla Commissione Europea, ha l’obiettivo di favorire l’occupazione stabile per i gruppi più vulnerabili nel mercato del lavoro. Il Ministero del Lavoro, con i decreti attuativi firmati il 14 aprile 2025, ha reso operative le agevolazioni contributive per le aziende che assumono giovani e donne.

Chi può beneficiare dei bonus assunzioni 2025?

I bonus si applicano a tutte le imprese private che:

  • Non abbiano licenziato nei sei mesi precedenti l’assunzione.
  • Aumentino effettivamente l’occupazione (anche il part-time è conteggiato in proporzione).

I destinatari dell’incentivo sono:

  • Giovani under 35, mai assunti a tempo indeterminato.
    • Sud Italia: assunzioni dal 31 gennaio al 31 dicembre 2025.
    • Resto d’Italia: assunzioni dal 1° settembre 2024 al 31 dicembre 2025.
  • Donne disoccupate, prive di impiego regolarmente retribuito, residenti nelle Regioni del Sud.

Quali sono i vantaggi per le aziende?

Le imprese che assumono con contratti a tempo indeterminato (o trasformano un contratto a termine) beneficiano di un esonero totale dai contributi previdenziali per 24 mesi:

  • Fino a 650 euro al mese per ogni lavoratore assunto al Sud.
  • Fino a 500 euro al mese per ogni lavoratore assunto nel resto d’Italia.

L’incentivo riguarda esclusivamente contratti stipulati entro il 31 dicembre 2025.

Garanzie contro gli abusi e approvazione UE

La misura, classificata come aiuto di Stato per l’occupazione, è stata approvata dalla Commissione Europea, che ha riconosciuto:

  • La necessità di un sostegno mirato a favore di lavoratori vulnerabili.
  • L’adeguatezza della misura, che copre circa il 30% dei costi salariali.
  • L’esistenza di garanzie contro abusi, come il divieto di licenziare lavoratori esistenti per assumere con agevolazioni.

Il commento del Ministro del Lavoro

La Ministra Marina Calderone ha dichiarato:
“Questi incentivi sono fondamentali per promuovere il lavoro stabile e di qualità, con un’attenzione speciale ai giovani e alle donne, e per rilanciare l’occupazione soprattutto nel Mezzogiorno.”

Perché questa misura è importante?

Il bonus assunzioni 2025 rappresenta una grande opportunità sia per i datori di lavoro, che possono risparmiare sui contributi, sia per chi è alla ricerca di lavoro stabile. Inoltre, la misura contribuisce a:

  • Ridurre il divario occupazionale tra Nord e Sud.
  • Favorire l’inserimento dei giovani e delle donne nel mercato del lavoro.
  • Incentivare le imprese ad investire su contratti a tempo indeterminato.

Per conoscere i dettagli sui requisiti e su come accedere agli incentivi, si consiglia di consultare i decreti attuativi pubblicati dal Ministero del Lavoro.

Incendio nelle aree verdi all’esterno dell’ospedale di Sciacca, una condanna

Il Tribunale di Sciacca, in composizione monocratica, ha condannato Calogero Diliberto, di 59 anni, saccense, che era accusato di avere appiccato il fuoco in aree verdi all’esterno dell’ospedale Giovanni Paolo II di Sciacca con conseguente pericolo di incendio. A suo carico la pena a un anno e 3 mesi di reclusione e 300 euro di multa.

Diliberto era accusato anche di avere invaso arbitrariamente per occuparli locali dismessi dell’ospedale di Sciacca e di avere portato fuori dalla propria abitazione , senza giustificato motivo, un’arma da lancio, denominata “Shuriken” e forbici da potatura, strumenti da punta e da taglio o comunque atti ad offendere. La vicenda si riferisce all’8 febbraio 2022.

Le indagini vennero condotte dagli agenti del commissariato di polizia di Sciacca.

“Estorsione aggravata dal metodo mafioso”, margheritese ai domiciliari

Il Tribunale del Riesame di Palermo ha ripristinato gli arresti domiciliari per Domenico Bavetta, di 42 anni, di Santa Margherita Belice, coinvolto nell’inchiesta della Dda di Palermo su estorsione e illecita concorrenza con minaccia o violenza, aggravati dal metodo mafioso.

Il Riesame ha accolto le indicazioni della Cassazione. Una diversa sezione del Riesame, in precedenza, aveva annullato la misura cautelare. La Cassazione aveva poi accolto il ricorso della procura della Repubblica di Palermo avverso l’annullamento e rinviato ad altra sezione del Riesame. Bavetta è difeso dall’avvocato Pietro Abate.

Cinque gli indagati che avrebbero svolto il pervasivo controllo e la gestione illecita delle attività agro-pastorali sul territorio di Santa Margherita del Belice, Montevago e Sambuca di Sicilia fino al confine con Contessa Entellina. Avrebbero attuato un controllo sull’economica agro-pastorale dell’area e sull’utilizzo dei fondi agricoli e costretto i proprietari e i gestori dei terreni agricoli a cedere la disponibilità di ampie aree di terreno da adibire al pascolo abusivo del bestiame, imponendo il pagamento di canoni irrisori che, in taluni casi, non sarebbero stati nemmeno corrisposti.

Bologna-Empoli 2-1, emiliani in finale di Coppa Italia col Milan

BOLOGNA (ITALPRESS) – Il Bologna festeggia l’accesso alla finale di Coppa Italia contro il Milan. Forti del 3-0 registrato all’andata a Empoli, i felsinei rischiano poco o nulla nella gara di ritorno e vincono per 2-1. Sono Fabbian e Kovalenko ad andare a segno nel primo tempo, con Dallinga a siglare il gol vittoria nel finale di match. Ai padroni di casa bastano sette minuti per passare in vantaggio. Moro raccoglie palla al limite dell’area, si allarga sulla destra e pennella al centro una palla al bacio per Fabbian, che di testa trafigge Seghetti per l’1-0. Due minuti dopo, Seghetti deve alzare in corner un sinistro ravvicinato di Lykogiannis. Al quarto d’ora, il portiere si ripete su Dallinga. I toscani, quasi a sorpresa, firmano il pareggio al 33′. Sambia verticalizza per Solbakken, che va al tiro con il mancino trovando pronto Ravaglia alla respinta, ma Kovalenko è il più rapido di tutti nel ribadire in rete a porta vuota. Si va al riposo sull’1-1. Al 14′ della ripresa, Sambia commette un brutto fallo ai danni di Lykogiannis, ma l’arbitro lo grazie e lo ammonisce. Il Var, a sorpresa, non interviene. Il secondo tempo non offre grandi spunti se non qualche guizzo da parte dei rossoblù, che gestiscono senza alcun problema l’ampio vantaggio nel doppio confronto ai danni degli avversari. La partita sembra indirizzata verso il pareggio, ma al 41′ sono gli emiliani a firmare il 2-1. Dalla sinistra, Lykogiannis crossa una palla al centro sulla quale si fionda Dallinga, che salta più in alto di tutti e batte Seghetti nell’angolino. Il risultato non cambierà più. Vincenzo Italiano può così festeggiare la sua quarta finale personale da allenatore dopo le tre centrate nel recente passato con la Fiorentina. Mercoledì 14 maggio, il Bologna affronterà il Milan a Roma con l’obiettivo di alzare la Coppa Italia per la terza volta nella sua storia.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Call center, Assocontact “Preoccupa decisione ministero sul settore Bpo”

ROMA (ITALPRESS) – Le associazioni datoriali del settore BPO (Business Process Outsourcing), Call e Contact Center esprimono in una nota “forte preoccupazione” sul parere espresso dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali nell’ambito del Tavolo nazionale sulle telecomunicazioni svoltosi oggi presso il MIMIT. In particolare – a seguito della richiesta avanzata dalle segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Ugl Telecomunicazioni circa il contratto di riferimento da applicare al mondo dei call e contact center – il Ministero del lavoro “ha confermato con una nota che il CCNL da applicare per il mondo dei servizi alla clientela sarebbe quello delle TLC, per altro scaduto da quasi 30 mesi”.
“La dichiarazione emersa oggi al Tavolo Telecomunicazioni MIMIT/MIN. LAVORO desta preoccupazione, perchè disattende i principi costituzionali e in particolare l’art. 39 della Costituzione – ha dichiarato Lelio Borgherese, Presidente di Assocontact – E’ importante ricordare che la normativa vigente – nel pubblico come nel privato – stabilisce già con chiarezza i criteri per individuare i contratti collettivi comparativamente più rappresentativi nei settori, rendendo superflui ulteriori interventi”.
“Per i servizi alla clientela in outsourcing, i contratti corretti sono quelli del commercio e dei servizi e tra questi quello specifico del BPO, sottoscritto a dicembre 2024 e depositato al CNEL con codice H641 – ha aggiunto -. Il settore del BPO è un settore diverso e distinto dalle telecomunicazioni per le quali opera, così come per altre decine di settori industriali, quali le utilities, le banche, le assicurazioni e la Pubblica Amministrazione. Le affermazioni del Ministro del Lavoro infine sono paradossali, perchè qualora si dovesse adottare in maniera universale il CCNL TLC, oggi i lavoratori delle aziende che hanno sottoscritto il contratto BPO sarebbero pagati di meno. Il CCNL BPO, specifico per il mondo degli outsourcer, garantisce infatti retribuzioni dirette e indirette più alte del contratto TLC”.
“Restano infine irrisolti i problemi strutturali del settore, legati più al costante calo dei volumi di attività che alla contrattazione collettiva, con esuberi e richieste di ammortizzatori sociali in ogni dove. Serve una riforma della struttura degli appalti di customer care e il superamento della logica a ‘cottimò, per uscire dalla crisi. Per questo sosteniamo la proposta di legge di riordino del settore, a prima firma On. Longi, e ne chiediamo l’approvazione immediata”.
“Assocontact resta come sempre disponibile al confronto – conclude Borgherese – ma invita il Ministero a rispettare i principi della rappresentanza, della contrattazione collettiva e ad evitare affermazioni in contrasto con la normativa vigente”.

– foto ufficio stampa Assocontact –
(ITALPRESS).

Dl Bollette, Meloni “Contro il caro energia non ci fermiamo qui”

ROMA (ITALPRESS) –Con l’approvazione definitiva al Senato del Decreto Bollette, il Governo mette in campo misure concrete per sostenere famiglie e imprese di fronte al caro energia. Lo facciamo attraverso un investimento di circa 3 miliardi, destinato ad alleggerire le bollette, promuovere l’efficienza energetica, tutelare i più vulnerabili e chi produce”. Così su X il premier Giorgia Meloni.

“In particolare, per le famiglie con un Isee fino a 25mila euro, prevediamo un contributo straordinario di 200 euro. Per le famiglie con redditi più bassi che già percepiscono il bonus bollette, si tratta di un contributo aggiuntivo, con il beneficio complessivo che può raggiungere i 500 euro – conclude il presidente del Consiglio -. Non ci fermeremo qui: continueremo a lavorare con serietà e determinazione per contrastare il caro energia e aiutare chi ha bisogno”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

A Pupi Avati il David di Donatello alla Carriera

ROMA (ITALPRESS) – Il regista Pupi Avati riceverà il Premio alla Carriera nel corso della 70^ edizione dei Premi David di Donatello. Il riconoscimento sarà assegnato mercoledì 7 maggio nell’ambito della cerimonia di premiazione in diretta, in prima serata su Rai 1, dagli studi di Cinecittà e trasmessa in 4K (sul canale Rai4K, numero 210 di Tivùsat). La conduzione dell’edizione 2025 è affidata a Elena Sofia Ricci e Mika. La serata sarà in diretta anche su Rai Radio2 – con la conduzione di Carolina Di Domenico – e sarà disponibile sulla piattaforma di RaiPlay.

“L’Accademia del Cinema Italiano è onorata di consegnare il David alla Carriera a Pupi Avati, talento poliedrico di regista, scrittore, sceneggiatore, musicista e produttore, in coppia inossidabile con il fratello Antonio – ha dichiarato la Presidente e Direttrice Artistica, Piera DetassisGrande autore e affabulatore, ha raccontato il tempo perduto della provincia, con le sue pigrizie, le ferocie e gli spaventi, il soffio spaventoso dei mostri immaginati da ragazzo nelle campagne, ma anche la voglia di riscatto e lo slancio nell’inseguire i propri sogni. Creatore indiscusso del gotico padano con La casa delle finestre che ridono fino ai recenti Il signor Diavolo e L’orto americano, Avati si immerge con incanto e magia nell’autobiografia emiliana e scava a tocchi leggeri, mai appariscenti, nell’inconscio piccolo borghese e rurale, traendo segnali di umanità dalle vite grigie, redente dalla poesia e dalla speranza, in un racconto a mosaico, collettivo, d’amicizia e famigliare, come avviene nei suoi tanti capolavori. La sua speciale grazia d’autore tocca gli attori, esaltati in ruoli spesso sorprendenti, da Lino Capolicchio a Carlo Delle Piane, da Gianni Cavina a Silvio Orlando, da Diego Abatantuono a Renato Pozzetto, da Neri Marcorè ad Alba Rohrwacher ed Elena Sofia Ricci, fino a comporre una geografia di volti e umanità diversa, alla scoperta di un’Italia poetica e lontana dalle luci della ribalta”.

Tra i riconoscimenti già annunciati della 70^ edizione dei Premi David di Donatello, il David Speciale a Ornella Muti, il David dello Spettatore a Diamanti di Ferzan Ozpetek e il David come Miglior Film Internazionale ad Anora di Sean Baker.

-foto ufficio stampa Pupi Avati –

(ITALPRESS).

25 aprile, Fontana “Riaffermare con orgoglio origini nostra democrazia”

ROMA (ITALPRESS) – “Il 25 aprile 1945 il popolo italiano riconquistava la propria libertà dopo oltre vent’anni di dittatura fascista e il dramma della guerra e dell’occupazione tedesca. In uno dei momenti più difficili della storia del nostro Paese, quando ogni speranza sembrava ormai perduta, donne e uomini, giovani e anziani, militari e civili, offrirono un generoso contributo nella lotta di Liberazione. Molteplici furono le anime della Resistenza, così come le opinioni e le idee dei suoi protagonisti, a dimostrazione di una pluralità che fu anche la sua forza”. Lo ha detto il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, nella commemorazione in Aula dell’80° anniversario della Liberazione.

“Ma tutti erano accomunati dallo stesso obiettivo: sconfiggere la barbàrie nazifascista, anche a costo della propria stessa vita. E, per questo, a loro va il mio commosso pensiero e l’espressione, a nome mio personale e di tutta la Camera dei deputati, della più profonda e sincera gratitudine – aggiunge -. Il loro esempio ricorda a noi tutti come, anche nelle avversità, sia possibile mantenere salda la rotta con determinazione e senso di responsabilità, agendo per il bene comune. Celebrare questa ricorrenza rappresenta dunque un doveroso tributo alla memoria di chi ha combattuto per assicurare un futuro di pace e di giustizia alle generazioni a venire, guidando un Paese sconfitto e umiliato lungo il percorso della ricostruzione”.

“Sebbene stremata dal punto di vista morale e materiale, l’Italia del secondo dopoguerra era ormai profondamente diversa rispetto al passato.Essa si avviava a rifondarsi su basi democratiche. Dalle ceneri del conflitto sorse infatti la Costituzione, che definì le coordinate di un ordinamento radicalmente nuovo – ha sottolineato Fontana -. Il testo della Costituzione, approvato a larghissima maggioranza nella seduta del 22 dicembre 1947, accolse il frutto di una lunga e articolata elaborazione giuridica e culturale. Si tradusse in un progetto di convivenza politica, economica e sociale ispirato ai princìpi di libertà, uguaglianza, pace e tutela dei diritti inviolabili dell’uomo. Sono valori universali, che costituiscono il fondamento stesso della nostra identità”.

“Con questa consapevolezza, le forze politiche costituenti, anche se molto distanti tra loro, si impegnarono per superare divisioni e contrasti, con l’obiettivo di garantire la stabilità e la tenuta della neonata Repubblica. Adesso come allora, la Carta fondamentale non si esaurisce, quindi, in un insieme di norme giuridiche, ma rappresenta un patrimonio comune che ci identifica come popolo. Essa appartiene a ogni cittadino, che deve onorarla e difenderla. A maggior ragione, in un periodo complesso come quello attuale, segnato da gravi conflitti e dal ritorno di inaccettabili manifestazioni di odio e di violenza. In un simile scenario è indispensabile riaffermare con orgoglio le origini più autentiche della nostra democrazia. Con questo spirito siamo chiamati a celebrare il 25 Aprile – ha concluso Fontana -. Una ricorrenza che rappresenta un monito a ripudiare ogni forma di sopraffazione e a impegnarsi, giorno dopo giorno, nella costruzione di una società saldamente ancorata ai valori della libertà e della democrazia e capace di rigenerare speranza”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Ribera in lacrime per la morte di Filippo Scaturro, la Flai: “Persona mite e laboriosa”

La salma di Filippo Scaturro, di 65 anni, di Ribera, pensionato, sposato e padre di due figli, morto ieri nel suo aranceto di Borgo Bonsignore, si trova nella camera mortuaria dell’ospedale Fratelli Parlapiano di Ribera. Scaturro era a bordo di un trattore quando è caduto dal mezzo. Per lui non c’è stato nulla da fare. A Borgo Bonsignore sono intervenuti i carabinieri della tenenza di Ribera ed i vigili del fuoco del distaccamento di Sciacca.

Di “persona a modo, sempre gentile, garbata, che non vedeva l’ora di andare in pensione”, parla Franco Colletti, della Flai Cgil. “Era un nostro iscritto”, aggiunge il sindacalista.

In una nota la Flai Cgil “esprime profondo cordoglio per la tragica scomparsa di Filippo Scaturro, nostro iscritto ed ex dipendente del Consorzio di bonifica Agrigento 3, persona mite, laboriosa e stimata da tutti. Il ricordo di Filippo è ancora vivo tra coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e lavorare con lui. La sua dedizione, il suo impegno e la sua umanità resteranno esempio per tutti noi. Filippo non vedeva l’ora di andare in pensione. Ricordiamo con emozione quando gli facemmo il conteggio: era da un anno e mezzo che finalmente aveva raggiunto quel traguardo tanto desiderato. Questa tragedia ci richiama ancora una volta all’importanza della sicurezza sul lavoro in agricoltura, un settore troppo spesso segnato da incidenti gravi e talvolta mortali. È nostro dovere continuare a lottare affinché nessun lavoratore debba più rischiare la vita sul proprio posto di lavoro. Ci stringiamo con affetto e solidarietà attorno alla famiglia, ai suoi cari e a quanti gli hanno voluto bene, in questo momento di grande dolore”.

Don Antonio Nuara, sacerdote riberese, aggiunge: “Tutta la Comunità riberese è rimasta sgomenta e attonita per l’accaduto. Era una persona da tutti stimata ed amata per la sua amabilità e la sua disponibilità. Pronto ad aiutare chiunque avesse bisogno di lui. Amato dai colleghi e stimato da tutti”.

Dipendenti pubblici, aumenti in arrivo per stipendi e buoni pasto: ecco le proposte della FLP e le novità del decreto PA

Il decreto-legge sulla Pubblica Amministrazione è attualmente all’esame della Camera e potrebbe segnare una svolta per milioni di dipendenti pubblici in Italia. Dopo anni di blocchi contrattuali e tagli alle risorse, si torna finalmente a parlare di aumenti salariali, potenziamento dei buoni pasto e miglioramento delle condizioni di lavoro. Ma cosa prevede esattamente il nuovo decreto e quali sono le richieste dei sindacati, in particolare della FLP (Federazione Lavoratori Pubblici e Funzioni Pubbliche)?

Una riforma necessaria per rilanciare la Pubblica Amministrazione

Il nuovo decreto si inserisce in un quadro più ampio di riforme che puntano a rendere la Pubblica Amministrazione più efficiente, attrattiva per i giovani e capace di rispondere alle esigenze dei cittadini. Dopo anni di spending review che hanno indebolito il comparto pubblico, si avverte la necessità di un cambio di passo che valorizzi il lavoro dei dipendenti statali e ne migliori le condizioni economiche e operative.

La FLP ha subito presentato una serie di proposte correttive per rafforzare il decreto, con l’obiettivo di ottenere risultati concreti per i lavoratori. Tra le richieste principali troviamo:

  • Aumento del salario accessorio, legato alla produttività e detassato, come avviene già nel settore privato.
  • Aggiornamento del buono pasto, fermo da 13 anni al valore di 7 euro.
  • Sblocco dei Fondi per le Risorse Decentrate, bloccati dal 2016.
  • Eliminazione della tassa sulla salute, ovvero il taglio delle indennità in caso di malattie inferiori ai 10 giorni.
  • Attivazione dell’area delle elevate professionalità, con una fase sperimentale tra il 2025 e il 2027.
  • Abolizione del posticipo del TFR/TFS, che oggi penalizza i dipendenti pubblici con tempi di attesa anche fino a sette anni.

Prime risorse stanziate: 190 milioni per la contrattazione integrativa

Nonostante la strada sia ancora lunga, alcuni segnali positivi si intravedono. Il Governo ha stanziato un fondo da 190 milioni di euro per sostenere la contrattazione integrativa dei dipendenti ministeriali, un primo passo che potrebbe essere esteso anche agli enti locali, come ha lasciato intendere il ministro Zangrillo.

Ma per rilanciare davvero la Pubblica Amministrazione, servono interventi strutturali e duraturi che garantiscano:

  • Maggiore meritocrazia.
  • Condizioni lavorative dignitose.
  • Capacità di attrarre e trattenere talenti.
  • Qualità dei servizi per i cittadini.

Solo con una visione complessiva e investimenti concreti sarà possibile riportare al centro il valore del lavoro pubblico e rispondere alle sfide di un’amministrazione moderna ed efficiente.