E’ stato condannato a 5 anni di reclusione, 3 in meno rispetto a quanto richiesto dal pubblico ministero, Michele Marrone, il menfitano Giuseppe Sanzone, di 40 anni, personaggio centrale dell’operazione antidroga “Street Food”, accusato anche di avere impiegato due minorenni, nascondendo la droga nei loro indumenti intimi, per il trasporto della droga da Palermo a Menfi. Il processo è stato celebrato, al Tribunale di Sciacca, con il rito abbreviato. Sanzone, che si trova ai domiciliari, secondo l’accusa, sarebbe stato il punto di riferimento dello spaccio di droga a Menfi e avrebbe impiegato anche due ragazzine per il trasporto della droga. Le indagini sono state svolte dai carabinieri della stazione di Menfi e della compagnia dfi Sciacca.
Completata questa mattina dal delegato del giudice Marasà, il commercialista Calogero Cracò, la vendita dei beni di Torre Macauda. E’ stato assegnato alla società di Roma “Crm Broker”, con sede a Roma, il centro servizi, che comprende un fabbricato a servizio del complesso alberghiero, del complesso turistico residenziale e degli utenti della piscina, ampi locali e magazzini e strutture sportive. La vendita è stata effettuata per 547 mila euro. Con questa vendita è salito a oltre 17 milioni di euro l’incasso complessivo. L’albergo è stato venduto, lo scorso anno, a una società con sede a Palermo, per circa 8 milioni di euro. Non sono stati ancora completati i lavori di sistemazione necessari. Venduti anche gli appartamenti a un prezzo compreso tra 40 mila e 120 mila euro. Il territorio spera nella riapertura del complesso, nell’avvio dell’attività per completare con un altro importante segmento l’offerta turistica. Mai al Tribunale di Sciacca era stata effettuata una vendita recuperando una somma così cospicua. Un risultato importante raggiunto grazie al lavoro dei giudice dell’Esecuzione che si sono succeduti negli ultimi anni e del delegato alla vendita, Calogero Cracò.