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Successo per la prima giornata del “Vertical Summer Tour” a Sciacca con Radio Deejay

La spiaggia di contrada Foggia, a Sciacca, ha accolto con entusiasmo la prima giornata del “Vertical Summer Tour”, che ha visto una straordinaria partecipazione di pubblico. L’evento, giunto al secondo anno consecutivo nella località saccense, ha trasformato la spiaggia in un villaggio itinerante, offrendo attività sportive, intrattenimento, e musica per due giorni consecutivi. Il format, ormai consolidato, prevede un ricco programma di eventi dalla mattina alla sera, con ingresso libero e gratuito.

La giornata è iniziata alle 10 con un programma “soft” che ha incluso sessioni di risveglio muscolare e acquagym, pensate per un avvio rilassante ma energico. Le attività si sono intensificate nel corso della giornata, con giochi a premi, lezioni di ballo e altre iniziative sul palco centrale. Nel pomeriggio, dalle 15 alle 19, sono stati protagonisti i tornei sportivi, che hanno animato la spiaggia coinvolgendo partecipanti di tutte le età.

Un momento clou della giornata è stato l’arrivo di Mario Fargetta, dj e volto storico di Radio Deejay. Fargetta, attivissimo a 62 anni, ha intrattenuto il pubblico con la sua animazione sul palco, seguita da un coinvolgente dj set al tramonto, che ha concluso la giornata.

Nonostante il successo dell’evento, non sono mancate le criticità legate ai parcheggi, con numerose lamentele da parte di chi non è riuscito a raggiungere la spiaggia a causa della mancanza di posti disponibili.

Il “Vertical Summer Tour” continuerà domani, mercoledì 14 agosto, con un programma ricco di attività che promette di replicare il successo di oggi.

Fuochi d’artificio a Ferragosto a Sciacca offerti dal Verdura Resort

A conclusione del Ferragosto a Sciacca confermati i tradizionali fuochi d’artificio. Saranno offerti alla citta’ dal Verdura Resort di Sir Rocco Forte. Non e’ la prima volta che accade e gia’ in passato il gruppo alberghiero ha omaggiato Sciacca sostenendo il costo dei cosiddetti “botti”.

Il Circomare di Sciacca ha rilasciato l’autorizzazione dell’area demaniale per l’utilizzo dell’area esterna del molo di Levante del porto di Sciacca dove verranno collocati i giochi pirotecnici.

Lo spettacolo e’ stato commissionato alla ditta Gianni Vaccaluzzo Srl di Catania, storica famiglia siciliana che opera nel settore da anni.

Domenico Dolce compie 66 anni, una vita tra moda, passione, successo e Sicilia

Domenico Dolce compie oggi 66 anni. Nato a Polizzi Generosa, in provincia di Palermo, il 13 agosto 1958, Dolce è cresciuto immerso nell’arte della sartoria, grazie al padre, sarto di professione. Fin da giovane, taglio e cucito scorrevano nelle sue vene. Se non era nella sartoria di famiglia, era con la madre Rosaria, impiegata in un emporio, anche se il rapporto con lei non fu mai semplice, segno di una relazione segnata dalla sua durezza caratteriale che la contraddistingueva.

Dopo il liceo Scientifico, nel 1978, Domenico prese una decisione che avrebbe cambiato la sua vita: trasferirsi a Milano per inseguire il sogno di diventare stilista. Si iscrisse all’Istituto Marangoni, ma un insegnante scoraggiante gli disse che sarebbe stato meglio per lui tornare in Sicilia. Nonostante il colpo, il destino aveva altri piani. Poco dopo, infatti, venne assunto nell’atelier di Giorgio Correggiari, dove incontrò Stefano Gabbana, assunto come graphic designer. All’inizio, i due condivisero lo stesso ufficio con qualche tensione, poiché Domenico temeva che Stefano potesse copiarlo, al punto da creare una barriera di libri tra le loro scrivanie. Tuttavia, quella che sembrava una rivalità si trasformò presto in una forte intesa, sia personale che professionale. Fu così che decisero di fondare Dolce&Gabbana, sostenuti finanziariamente dal padre di Domenico.

Era il 1985 quando presentarono la loro prima collezione a Milano Moda Donna, “antenata” della Milano Fashion Week. La vera svolta arrivò però negli anni Novanta, quando Madonna scelse di indossare uno dei loro corsetti, e poi li ingaggiò per disegnare i costumi del tour Girlie Show nel 1993. Il segreto del loro successo? “Dove non arriva uno, arriva l’altro”.

Oltre al successo professionale, il legame tra Domenico Dolce e Stefano Gabbana si estese anche alla sfera privata: per oltre vent’anni, i due portarono avanti una relazione sentimentale. Nel 1999, decisero di fare coming out sulla copertina del settimanale Sette del Corriere della Sera, con il titolo: “Dolce e Gabbana raccontano per la prima volta la loro vita di coppia”. Anche se il loro amore si concluse nel 2004, sono riusciti a mantenere un equilibrio che ha permesso loro di continuare a collaborare con la stessa sintonia.

Oggi, Domenico Dolce si definisce “più milanese dei milanesi”, pur avendo mantenuto la sicilianità come valore fondante dell’estetica del marchio. Quando arrivò a Milano il 15 aprile di quarantasei anni fa, la prima cosa che fece fu guardare la Madonnina e pregarla di riuscire a diventare uno stilista. Per realizzare questo sogno, rinunciò a vacanze e alla mondanità del fashion system, preferendo una vita riservata. Anni dopo, è ancora innamorato del suo lavoro, con una curiosità insaziabile e una passione inesauribile per la creazione.

Proprio Stefano Gabbana, che spesso racconta la storia del brand italiano sui social, oggi ha condiviso un toccante messaggio di auguri su Instagram: «Tanti auguri Domenico! Il più grande genio che abbia mai conosciuto! Ho avuto la fortuna di incontrarti 45 anni fa e ci innamorammo! Ti amo ancora come sempre ovviamente, in modo differente! Ma tu per me sei l’unico!». Un messaggio che segue una Instagram story in cui Gabbana ha scritto: «Tantissimi auguri al mio più grande amico e amore della mia vita! Domenico», testimoniando un’amicizia duratura che supera i confini lavorativi.

Questa straordinaria amicizia, oltre a una sinergia lavorativa unica, è probabilmente uno dei segreti della lunga e brillante storia di Dolce&Gabbana, un marchio che è riuscito a rimanere immune ai trend effimeri della moda, ancorandosi a una narrazione sincera e autentica.

Nel 2019, Dolce&Gabbana hanno organizzato un evento di “Alta moda, alta sartoria e alta gioielleria” a Sciacca, una manifestazione blindatissima che ha portato in città numerosi vip e giornalisti internazionali. In quell’occasione, i tappeti utilizzati per l’evento furono donati dagli stilisti al Comune, adornando le piazze Duomo, Purgatorio e Inveges, e via Roma. Assieme al Google Camp nell’edizione che ha coinvolto la città e la piazza Angelo Scandaliato, i due eventi che hanno portato Sciacca al centro dell’attenzione nazionale.

Solidarietà dai sacerdoti di Ribera al Consorzio di Bonifica: “Attenzione diversa per l’agricoltura”

I parroci e i sacerdoti di Ribera e della Forania manifestono oggi piena solidarietà agli operai del Consorzio di Bonifica che operano a Ribera e nel suo hinterland, per il gesto vile perpetrato, bruciando un loro automezzo.

“Ogni atto di violenza – scrivono – è sempre da condannare, perchè espressione di una cultura che assolutamente non ci deve appartenere. Nello stesso tempo esprimiamo la nostra vicinanza a tutti gli agrumicoltori, che in questo momento così critico non trovano nelle Autorità competenti le giuste risposte per la grave emergenza idrica”.

Gli stessi auspicano nel loro intervento “un’attenzione diversa nei riguardi del mondo agricolo, oggi, più che mai, necessarie e urgenti”. “Invitiamo – concludono – tutto il mondo agricolo a riprendere ad aver fiducia nella Provvidenza di Dio che, malgrado il disimpegno degli uomini, può compiere quello che questi avrebbero dovuto fare e non hanno fatto”.

Termine: “Chiederò in Prefettura la normalizzazione della distribuzione idrica a Sciacca” (Video)

Alla vigilia di una riunione in Prefettura, l’ennesima, sull’emergenza idrica in provincia di Agrigento, il sindaco di Sciacca, Fabio Termine, annuncia che chiederà “la normalizzazione della distribuzione idrica in città. Se ci sono dei turni previsti devono essere rispettati”.

Il vertice in Prefettura consentirà anche di fare il punto sulla distribuzione delle nuova risorsa idrica che sta per arrivare dal Grattavoli, fino a 100 litri al secondo. “Intanto – dice Termine – bisogna vedere quanta acqua della nuova dotazione sarà possibile immettere nella condotta”.

Termine punta a un quantitativo maggiore possibile per Sciacca ed a fare pendere l’ago della bilancia in favore della città potrebbe essere anche una difficoltà di carattere tecnico a smistare quest’acqua verso altre zone della provincia.

Sciacca beneficia attualmente, con una popolazione notevolmente maggiore rispetto al periodo invernale, di 155 litri di acqua al secondo. Con quella del Grattavoli potrebbe superare i 200 litri.

Padre Marciante: “Alla processione si va solo per pregare” (Video)

In vista della processione della Madonna del Soccorso, a Sciacca, questa mattina, conferenza stampa in Basilica, con l’arciprete, don Giuseppe Marciante, il sindaco, Fabio Termine, ed i rappresentanti della cooperativa Pescatori, della Protezione civile, dei timonieri, dei portatori e dei gruppi religiosi.

Sono state fornite, su precisa indicazione del Commissariato di Sciacca, una serie di informazioni utili riguardanti la sicurezza. Ci saranno presidi mobili con tre ambulanze, due delle quali medicalizzate, curate dalla Croce Rossa, e anche presidi antincendio. Saranno 52 i volontari della Protezione civile a vigilare sulla Vara componendo un cordone di sicurezza.

Ai Fedeli viene raccomandato di non avvicinarsi subito alla Vara durante le soste, ma di attendere che i portatori completino il posizionamento. La zona maggiormente osservata è quella della via Pietro Gerardi, da palazzo Steripinto a Porta Palermo. La strada deve essere lasciata libera e consentire ai portatori, che in quella salita compiono il massimo sforzo dell’intera processione, di non avere alcun ostacolo. Evitare la calca in via Giuseppe Licata, nel momento della “fumata”. “Anche perchè non è del tutto superata l’emergenza Covid – ha detto l’arciprete – e mantenere un minimo di distanze è sempre utile”.

Durante l’uscita e poi l’entrata della Vara in Basilica è necessario lasciare sgombero il passaggio.

La conferenza stampa ha consentito di motivare ulteriormente la scelta di fare iniziare la processione alle 20 e non alle 19 con l’eccessiva calura che sta caratterizzando l’attuale periodo e non come una decisione che verrà con certezza confermata anche nei prossimi anni.

Per quanto riguarda l’aspetto religioso della processione del 15 agosto padre Marciante ha invitato a sfruttare la processione solo come momento di preghiera osservando che spesso, nel passato, ha visto fedeli distratti.

Mercato ortofrutticolo come travaso dei rifiuti a Ribera, Cna chiede un sito alternativo

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Il mercato ortofrutticolo di Ribera viene impiegato come centro di travaso di rifiuti. Una situazione momentanea dettata dai lavori di manutenzione straordinaria del centro comunale di raccolta differenziata via Scirinda. Oggi la Cna di Ribera tramite il presidente Leonardo Cufalo, sollecitato dagli operatori economici chiede al sindaco di individuare un sito alternativo.

“E’ inappropriato – scrive Cufalo – utilizzare il mercato ortofrutticolo di proprietà del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, al confine con la strada provinciale n°57 “Borgo Bonsignore – Ribera” adiacente alla zona Pip dove sono presenti diverse attività produttive di vari natura anche alimentari. La CNA, si sente in dovere di tutelare gli interessi delle attività esistenti nella suddetta area, che verrebbero a contatto con inalazioni dei rifiuti urbani, a discapito delle stese aziende già penalizzati dalla mancanza di servizi, segnaletica orizzontale e verticale. illuminazione e raccolta rifiuti. Si chiede che venga attenzionato il problema e valutare, alla luce di quanto esposto, un sito alternativo”.

Villafranca celebra il Cardinale Pappalardo: “Un uomo che ha dato una svolta alla chiesa siciliana” (Video)

Villafranca Sicula ha ospitato il premio “Barone Musso” 2024, un evento di grande rilevanza culturale e storica che si svolge, annualmente, per riconoscere e celebrare le eccellenze siciliane nei campi della filosofia, storia, letteratura, giornalismo, arti figurative, musica, impegno sociale, imprenditoria e scienza.

Quest’anno, il premio “Barone Musso” è stato arricchito dall’inaugurazione di una nuova sala intitolata al Cardinale Salvatore Pappalardo, una delle figure più rilevanti nella storia di Villafranca. Nato il 23 settembre 1918 proprio in questo piccolo comune, il Cardinale Pappalardo è ricordato come un pilastro della Chiesa siciliana, un uomo che ha saputo dare un impulso decisivo al rinnovamento ecclesiastico e sociale dell’isola.

La cerimonia di inaugurazione è stata presieduta dall’Arcivescovo metropolita di Agrigento, monsignor Alessandro Damiano, che ha sottolineato l’importanza della figura del Cardinale Pappalardo per la comunità locale e per l’intera Sicilia. In un’intervista rilasciata a Risoluto.it, monsignor Damiano ha ricordato con affetto il Cardinale, descrivendolo come “un uomo che ha dato una svolta alla chiesa siciliana”, evidenziando il suo legame profondo con i luoghi della sua nascita e l’impatto duraturo delle sue opere.

Montevago, presentazione del libro “Sei giorni in manicomio” di Antonio Fiasconaro (Video)

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Il giornalista Antonio Fiasconaro ha presentato a Montevago il suo ultimo libro, “Sei giorni in manicomio”, edito da Nuova Ipsa Editore. L’evento, svoltosi ieri sera, ha visto la partecipazione del sindaco Margherita La Rocca Ruvolo, dell’assessore alla Cultura Settimo Modderno, della referente del Comitato biblioteca Silvia Indelicato e del cardiochirurgo Giovanni Ruvolo. Il libro, che nasce da un’inchiesta condotta nell’ex ospedale psichiatrico “Pietro Pisani” di Palermo, rappresenta un duro colpo per chiunque voglia conoscere la vera condizione dei pazienti dopo la chiusura dei manicomi in Italia.

Un’inchiesta nell’ex manicomio di Palermo

“Sei giorni in manicomio” ripercorre un viaggio-inchiesta realizzato nel 1991 dallo stesso Fiasconaro. Per documentare la drammatica realtà all’interno del manicomio “Pietro Pisani”, il giornalista ha vissuto sei giorni all’interno della struttura senza mai uscirne. L’intento era quello di esplorare le conseguenze della legge Basaglia del 1978, che sancì la chiusura dei manicomi in Italia, e di far emergere le storie dimenticate di oltre cinquecento pazienti relegati in condizioni disumane.

Un reportage sconvolgente sulla dignità umana

Il libro è molto più di un semplice racconto; è un vero e proprio pugno allo stomaco. Attraverso le testimonianze raccolte, tra cui quella della poetessa siciliana Maria Fuxa, considerata la Alda Merini di Sicilia, Fiasconaro solleva interrogativi cruciali sulla dignità e l’attenzione sanitaria riservata ai più deboli. Le immagini in bianco e nero del fotoreporter Franco Lannino, che accompagnano il testo, accentuano ulteriormente la crudezza del racconto, immergendo il lettore nella dura realtà che Fiasconaro ha vissuto in prima persona.

Un impegno per i diritti dei più deboli

Con “Sei giorni in manicomio”, Antonio Fiasconaro prosegue il suo impegno nel sensibilizzare l’opinione pubblica sui diritti umani e sulle questioni legate alla sanità. La sua esperienza come giornalista specializzato in sanità e politica sanitaria, nonché il suo ruolo di portavoce per la comunicazione istituzionale del comune di Castelbuono, gli hanno permesso di affrontare con grande competenza e sensibilità un tema così delicato.

“Sei giorni in manicomio” è una lettura imperdibile per chi vuole comprendere le ombre del passato della sanità italiana e riflettere sul trattamento riservato a chi, spesso, è stato dimenticato dalla società.

Le pere Coscia di Ribera decimate da un batterio, gravi ripercussioni economiche

Una batosta si e’ abbattuta sulla coltivazione di pere coscia di Ribera. Si tratta dell’Erwinia amylovora, un batterio letale che provoca il cosiddetto “colpo di fuoco” batterico, in grado di disseccare rapidamente le piante della famiglia delle Rosacee. Lo riporta oggi il Giornale di Sicilia.

Il batterio, originario del Nord America e’ comparso in Sicilia circa vent’anni fa ed è tornato recentemente nel comprensorio riberese, distruggendo fino al 60% delle coltivazioni.

Contro il patogeno non vi sono rimedi e l’unica soluzione resta l’estirpazione delle piante infette, come richiesto da un bando regionale. Il produttore riceve un contributo per l’estirpazione, ma la ripresa della produzione richiederà anni mentre si parlava nell’ultimo periodo della possibilità del riconoscimento alla produzione del marchio Dop al frutto.

L’Erwinia amylovora sta adesso compremettendo il futuro della coltivazione di pere nella zona, con gravi ripercussioni economiche.

Sciacca, quarantenne denuncia aggressione alla Foggia durante la notte di San Lorenzo

Un quarantenne di Sciacca ha denunciato di essere stato aggredito sulla spiaggia della Foggia durante la notte di San Lorenzo mentre si trovava in compagnia della propria figlia, che ha subito pure una ferita.

Alcune persone secondo la denuncia che ha presentato ai carabinieri lo avrebbero aggredito, in piena notte, costringendolo poi a fare ricorso alle cure del Pronto soccorso dell’ospedale di Sciacca. Nella prima fase l’uomo avrebbe subito l’aggressione da parte di una persona, colpito con un pugno, e poi, quando è caduto a terra, da più componenti di un gruppo. La figlia ha riportato una ferita alla schiena. Per il saccense prognosi di 30 giorni.

Adesso quanto dichiarato nella denuncia è all’esame dei carabinieri della compagnia di Sciacca che hanno avviato le indagini. Durante la notte di San Lorenzo un gran numero di persone si sono riversate nella spiaggia della Foggia. Molte sono rimaste fino al mattino successivo.

Camion del Consorzio di bonifica a fuoco a Ribera, Tomasino: “Gesto vile che non ci ferma”

Durissimo il commento del direttore generale del Consorzio di bonifica 3 Agrigento, Giovanni Tomasino, sull’incendio che ha bruciato un camion del consirzio Ribera: “Chi si è reso responsabile di questo e di un precedente vile gesto non riuscirà mai a frenare l’azione del consorzio. Io e il consorzio siamo con gli agricoltori e gli agricoltori sono con il consorzio – aggiunge Tomasino – che metterà a disposizione fino all’ultima goccia d’acqua che verrà data dalla Regione”.

Il sindaco Matteo Ruvolo e la giunta comunale di Ribera esprimono ferma condanna per l’atto criminale dell’incendio. “Un gesto – scrivono sindaco e giunta – che riteniamo inaccettabile: l’emergenza idrica sta esasperando gli animi e creando tensioni all’interno della nostra comunità, ma qualsiasi forma di protesta, sacrosanta e legittima, non può e non deve mai sconfinare in atti di violenza o vandalismo; piuttosto, approfittiamo per esprimere la nostra solidarietà verso i lavoratori del Consorzio di Bonifica, i vertici dello stesso ed il responsabile di zona, che tra tante difficoltà e problemi stanno facendo quanto nelle loro possibilità per garantire il minimo vitale di irrigazione alle nostre campagne”.
“Comprendiamo le criticità e lo stato d’animo dei nostri agricoltori, per questa gravissima crisi idrica che stiamo affrontando accanto a loro – continuano sindaco e giunta di Ribera – facendo anche in maniera forte da sentinella e pungolo affinché tutte le autorità competenti trovino soluzioni efficaci e durature: ma la strada per superare la crisi è quella della solidarietà e del buon senso, sia pure con la massima fermezza ed attenzione”.