17.6 C
Comune di Sciacca
Home Blog Page 4

Targhe commemorative al cimitero di Santa Margherita di Belìce

Omaggio a sette personalità che hanno segnato la storia locale

Un emozionante momento di memoria collettiva ha avuto luogo al cimitero comunale di Santa Margherita di Belìce. Sono state infatti inaugurate le targhe commemorative Santa Margherita, dedicate a sette figure di spicco che hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia e nell’identità culturale della comunità margheritese.

L’iniziativa, fortemente voluta da Joseph Cacioppo e prontamente sostenuta dall’amministrazione comunale, rappresenta un atto simbolico di riconoscimento verso uomini e donne che, in diversi ambiti, hanno contribuito alla crescita sociale, culturale e umana della città.

Le personalità celebrate con le targhe commemorative

Le targhe commemorative Santa Margherita sono state affisse sulle tombe di:

  • Onofrio Rotolo, amministratore dei beni della tenuta di Donnafugata;
  • Carmela Mauro, storica maestra del giovane Giuseppe Tomasi di Lampedusa;
  • Anna Plescia, donna di cultura accolta nella corte della Regina Maria Carolina;
  • Pellegrino Crescimanno, arciprete e ispirazione per un personaggio de Il Gattopardo;
  • Calogero Giaccone, figura chiave che ispirò il personaggio di Calogero Sedara nel celebre romanzo;
  • Salvatore Sangiorgi, amministratore comunale e simbolo di integrità pubblica;
  • Vincenza Saura, donna sensibile e attenta al benessere delle famiglie più fragili.

Una cerimonia partecipata dalla comunità

Alla cerimonia hanno preso parte il sindaco Gaspare Viola, l’architetto Margò Cacioppo, la dirigente scolastica Gabriella Scaturro, l’ingegnere Giuseppe Giaccone, il professore Natale Sangiorgi e il professore Andrea Abruzzo, rappresentanti delle famiglie degli onorati. Presenti anche l’assessore al Turismo Deborah Ciaccio e l’assessore Francesco Santoro.

A fare da cornice alla commemorazione, la suggestiva facciata storica del cimitero comunale, progettata dal celebre architetto Gian Battista Basile, elemento architettonico di grande prestigio e parte integrante del patrimonio monumentale della città.

Un progetto per riscoprire l’identità collettiva

Come ha sottolineato l’assessore Ciaccio, il percorso delle targhe commemorative Santa Margherita rappresenta un vero e proprio itinerario della memoria, capace di restituire dignità, visibilità e riconoscimento a chi ha reso grande la città nel silenzio dell’operosità quotidiana.

L’amministrazione ha espresso viva gratitudine a tutti coloro che hanno partecipato e collaborato alla realizzazione dell’evento, ricordando quanto sia fondamentale valorizzare la memoria storica come risorsa viva per le nuove generazioni.

Pioggia di podi per la Manuela Dance di Sciacca al Campionato Regionale Sicilia Open

Un fine settimana dedicato alla danza ha illuminato il Palaceramica di Santo Stefano di Camastra, dove il 26 e 27 aprile si è svolto il Campionato Regionale Sicilia Open. Tra i protagonisti assoluti dell’evento, la Manuela Dance Academy di Sciacca che ha chiuso la rassegna con un bottino ricco di titoli e piazzamenti da podio.

A brillare, in particolare, è stata Chloe Di Leo, che ha conquistato il titolo di campionessa regionale nella disciplina solo latin, categoria 10-11 anni, classe D. Stesso risultato per la coppia composta da Francesco Sclafani e Giorgia Dimino, primi classificati nelle danze standard, categoria 12-13 anni, classe C.

Non sono mancate le medaglie d’argento. Il titolo di vice campionessa regionale è andato a Martina Muscarnera nel solo latin (categoria 16-18, classe C) e ad Aurora D’Asaro nella stessa disciplina, categoria 10-11 anni, classe D.

Prestazioni solide anche nelle categorie over e under. Luigi e Antonina Scoma hanno chiuso al secondo posto nelle danze standard over 70, mentre Riccardo Orsi e Myriam Maniscalco hanno centrato il terzo gradino del podio nella categoria 8-9 anni.

In ambito individuale, Giulia Dodaro ha raggiunto il terzo posto nel solo latin under 21, classe B. Giada Demir si è classificata quarta nel solo latin 12-13 anni, classe D, mentre Adele Vitabile e Ludovica Maniscalco hanno ottenuto la stessa posizione nella categoria 8-9 anni. Quinto posto per Emiliy Miccichè tra le 14-15 anni, classe D.

Da segnalare anche le buone prestazioni di Mayla Catagnano, Nicole Ingrao e Sirya Bono, tutte protagoniste in semifinale, e di Chiara D’Asaro che ha superato la fase eliminatoria.

La Manuela Dance Academy, guidata dalla maestra Manuela Angileri, guarda ora alla partecipazione al Campionato Italiano, in programma l’1 e 2 giugno a Ugento, in provincia di Lecce.

Viadotti intitolati a tre partigiani saccensi, omaggio alla memoria

0

Nell’ambito delle iniziative legate all’80° anniversario della Liberazione, Sciacca rende omaggio a tre partigiani saccensi con l’intitolazione di tre viadotti cittadini. Un atto di memoria e riconoscenza promosso dall’Amministrazione comunale in collaborazione con la sezione locale dell’Anpi.

Le iniziative per l’anniversario della Liberazione

Dopo la cerimonia al monumento dei caduti il 25 aprile e la presentazione del libro Uscire dall’oblio di Calogero Segreto, Sciacca continua a celebrare la Resistenza con un’iniziativa simbolica e concreta: tre nuovi luoghi della città porteranno il nome di valorosi partigiani saccensi che hanno sacrificato la loro vita per la libertà.
I nomi dei partigiani saccensi e le vie a loro dedicate

La Giunta comunale, con deliberazione n. 115 del 7 luglio 2024, e con autorizzazione del prefetto di Agrigento, Salvatore Caccamo, ha stabilito la seguente toponomastica:

  • Antonino Venezia, caduto di Cefalonia: gli sarà intitolata una parte del viadotto tra la rotonda di via Verona e il civico 34 di via Madonna della Rocca.
  • Pellegrino Prestia, anche lui caduto a Cefalonia, darà il nome al tratto di viadotto tra via Ovidio e la rotonda di via Verona.
  • Giuseppe Prestia, sarà ricordato con il viadotto che scavalca il torrente Cansalamone, tra via Ovidio e via Modigliani.

Un gesto di memoria e identità civica

“È un segno tangibile di commossa riconoscenza verso tre figli di Sciacca,” hanno dichiarato il sindaco Fabio Termine e l’assessore ai Servizi Demografici Fabio Leonte. “Hanno dato la vita per valori fondamentali: libertà, democrazia, giustizia. Valori che oggi siamo chiamati a difendere anche nel loro nome.”

L’eredità dei partigiani saccensi

Questa intitolazione non è solo un gesto simbolico, ma anche un’opportunità per i cittadini, soprattutto i più giovani, di riscoprire la storia dei partigiani saccensi. È una lezione viva di coraggio e responsabilità civile.

Kick Boxing, oro per Eva Porrello ai Campionati Italiani Cadetti Federkombat

Brillante risultato nelle arti marziali per lo sport saccense. La giovanissima Eva Porrello, portacolori dell’Associazione sportiva Sakura, ha vinto la medaglia d’oro nella categoria Gold Cadet ai Campionati Italiani e Trofeo Italia Kickboxing Cadetti e Speranze 2025 di Kickboxing della Federkombat, che si sono disputati a Jesolo nello scorso week end.

La giovane atleta ha gareggiato nella specialità Point Fighting, la stessa che ha visto sul tatami anche Emanuele e Francesco Giuffrida, che si sono però fermati alle fasi eliminatorie, rispettivamente contro il secondo e il primo classificato delle rispettive categorie.

Tanta emozione e soddisfazione dei tecnici saccensi per questo importante risultato, ottenuto alla prima esperienza nazionale e dopo avere dominato i campionati siciliani. “Siamo giustamente felici ed orgogliosi – dicono Pippo e Andrea Giuffrida – la medaglia di Eva è il frutto del grande lavoro svolto in questi mesi. Un risultato che ci spinge a dare sempre di più per puntare ad altri obiettivi prestigiosi”.
La Sakura sarà nuovamente sul tatami nelle prossime settimane per entrambi i settori, Kickboxing e Karate: il 4 maggio a Misilmeri per il Campionato regionale Asi Kickboxing, dal 9 all’11 maggio a Salsomaggiore per i Campionati Nazionali Karate Agonisti Fesik e il 18 maggio ad Acireale con la settima edizione del National Karate Cup Csain.

Catania, padre spara e uccide il figlio di 23 anni 

Una lite scoppiata nel cuore della notte si è trasformata in tragedia. Un imprenditore sessantenne ha ucciso il figlio di 23 anni durante una discussione avvenuta nel corso di una festa San Gregorio di Catania. Nella sparatoria è rimasto ferito anche un amico del giovane, colpito al tallone.

Secondo una prima ricostruzione dei fatti, l’uomo sarebbe intervenuto durante la festa, pare disturbato dal rumore proveniente dall’abitazione dove si stava svolgendo il raduno. Armato di una rivoltella 357 Magnum, legalmente detenuta ma portata con sé senza autorizzazione, avrebbe affrontato il figlio e i suoi amici. La situazione è presto degenerata. Il giovane e un suo amico avrebbero tentato di disarmarlo, ma nella colluttazione sono partiti due colpi di arma da fuoco.

Uno ha colpito mortalmente il figlio all’addome. Il ragazzo è deceduto poco dopo per le gravi ferite riportate. Il secondo colpo ha raggiunto il tallone di un trentenne catanese, amico della vittima, che è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Cannizzaro di Catania. Il proiettile è entrato e uscito all’altezza della caviglia. L’uomo è stato giudicato guaribile in 15 giorni ed è stato dimesso con l’indicazione di tornare per un controllo ortopedico.

L’imprenditore è stato arrestato dai carabinieri del comando provinciale con l’accusa di omicidio volontario. Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore Rocco Liguori, del pool di magistrati guidato dall’aggiunto Fabio Scavone.

Agenzia delle Entrate, nuovo concorso per 350 posti a tempo indeterminato: ecco i dettagli, requisiti e prove d’esame

È stato pubblicato un nuovo bando di concorso dell’Agenzia delle Entrate 2025 per l’assunzione di 350 funzionari giuridico-tributari a tempo indeterminato. Il concorso rappresenta un’importante opportunità per chi è in possesso di lauree in Giurisprudenza, Economia e discipline affini, con destinazione prevalente nelle sedi di Roma e Milano.

Figure ricercate: fiscalità internazionale e adempimento collaborativo

Il nuovo reclutamento è finalizzato al potenziamento delle Direzioni centrali dell’Agenzia – in particolare la Direzione Grandi Contribuenti e la Direzione Internazionale – per gestire pratiche complesse legate alla fiscalità cross-border, al coordinamento con le autorità estere e all’adempimento collaborativo tra Fisco e contribuente.

Chi può partecipare al concorso: requisiti richiesti

I candidati devono essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • Cittadinanza italiana;
  • Godimento dei diritti civili e politici;
  • Idoneità fisica all’impiego;
  • Laurea triennale o magistrale in materie giuridiche o economiche;
  • Conoscenza della lingua inglese almeno a livello B2 (QCER);
  • Versamento di un contributo di partecipazione pari a 10 euro.

Prove d’esame: scritta e orale

Il concorso si articola in due prove:

  • Prova scritta: domande a risposta multipla su diritto tributario, amministrativo, civile, penale, contabilità aziendale e lingua inglese, con simulazioni pratiche.
  • Prova orale: colloquio sulle stesse materie della prova scritta, con verifica della padronanza della lingua inglese.

Scadenze e modalità di invio della domanda

Le domande vanno presentate online entro le ore 18:00 del 22 maggio 2025 tramite il portale unico di reclutamento “inPA”. È necessario allegare:

  • Autocertificazione dei requisiti;
  • Curriculum vitae;
  • Ricevuta del pagamento;
  • Indirizzo PEC.

Riserve e preferenze previste

Il bando prevede riserve di posti per:

  • Volontari delle Forze Armate (fino al 30%);
  • Categorie protette secondo la normativa vigente.

Consigli per prepararsi al concorso Agenzia delle Entrate 2025

Per affrontare al meglio la selezione, si consiglia di:

  • Studiare con manuali aggiornati al 2025;
  • Fare simulazioni di quiz a tempo;
  • Tenersi aggiornati sulle novità normative fiscali;
  • Migliorare l’inglese tecnico, soprattutto parlato.

Conclusioni

Il concorso per 350 posti all’Agenzia delle Entrate rappresenta una delle opportunità più rilevanti del 2025 per i laureati in materie giuridico-economiche. Un’occasione da non perdere per intraprendere una carriera nella pubblica amministrazione con contratto a tempo indeterminato.

Avrebbe gestito la “cassa” di Matteo Messina Denaro, ai domiciliari l’avvocato Messina

Lo chiamavano nel loro linguaggio cifrato “Solimano”. Così lo indicavano nei loro pizzini Matteo Messina Denaro e la sua amante Laura Bonafede l’avvocato Antonio Messina, arrestato e ora agli arresti domiciliari con l’accusa di associazione mafiosa.

Secondo la Dda di Palermo, sarebbe stato proprio a gestire i soldi della famiglia mafiosa di Campobello di Mazara, garantendo poi a Matteo Messina Denaro il sostentamento economico durante la sua latitanza.

È arrivato il nuovo Accordo Stato-Regioni 2025: cosa cambia per la formazione sulla sicurezza sul lavoro?

La sicurezza sul lavoro è un tema centrale per aziende di ogni dimensione. Garantire ambienti di lavoro sicuri riduce infortuni e malattie professionali. La normativa italiana in questo settore è in continua evoluzione, per rispondere alle nuove sfide e rischi emergenti. Ora, con l’arrivo dell’Accordo Stato-Regioni 2025, si apre una nuova fase che cambierà la modalità di formare e aggiornare i lavoratori. Vediamo insieme quali sono i principali cambiamenti e come impatteranno su aziende, responsabilità della sicurezza e lavoratori.

Cos’è l’Accordo Stato-Regioni 2025 e perché è importante

Cos’è l’Accordo Stato-Regioni 2025

L’Accordo Stato-Regioni del 17 aprile 2025 nasce per aggiornare e semplificare il sistema della formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro, in conformità al Decreto Legislativo n. 81/2008 (Testo Unico sulla Sicurezza).

Obiettivi principali:

  • Uniformare i contenuti minimi dei corsi su tutto il territorio nazionale (incluse le Province Autonome di Trento e Bolzano).
  • Migliorare l’efficacia e l’attualità della formazione, anche attraverso l’uso di strumenti digitali.
  • Rafforzare la cultura della prevenzione nei luoghi di lavoro.

Autorità quali il Ministero del Lavoro e le Regioni collaborano per definire nuovi standard e metodologie. L’accordo si inserisce in un sistema di aggiornamento continuo, per mantenere alta la qualità della formazione e la sicurezza.

L’evoluzione rispetto alle versioni precedenti

Rispetto all’Accordo del passato, questa versione introduce modalità di formazione più flessibili e digitali. Cambiano le tempistiche di aggiornamento e si arricchiscono i contenuti con focus su rischi innovativi. La spinta verso percorsi più personalizzati e pratici riflette le nuove esigenze di un mondo del lavoro in costante mutamento. Era necessario aggiornarsi per rispondere meglio alle sfide di oggi, come i rischi emergenti e le nuove tecnologie.

L’importanza per la formazione sulla sicurezza sul lavoro

L’Accordo 2025 impatta direttamente sulla progettazione dei corsi, rendendoli più aderenti alle reali necessità delle aziende. La formazione diventa più dinamica e coinvolgente, con attenzione crescente ai lavoratori e responsabilità. Le aziende devono adeguarsi a queste novità per garantire conformità normativa e tutela della salute dei propri dipendenti.

Cosa cambia nella formazione sulla sicurezza sul lavoro con l’Accordo 2025

Nuove modalità di erogazione della formazione

Le modalità di formazione si ampliano con l’introduzione di percorsi blended (apprendimento misto), che combinano presenza e digitale. Ora, gli strumenti di e-learning consentono un aggiornamento più flessibile e accessibile. Si prediligono percorsi modulati e su misura, pensati per adattarsi ai diversi ruoli e rischi specifici di ogni settore.

Aggiornamenti obbligatori e frequenza

L’Accordo 2025 annuncio nuove scadenze: gli aggiornamenti devono avvenire con periodicità più ravvicinata rispetto al passato. La durata degli aggiornamenti è stata rivista, e i contenuti devono comprendere anche rischi emergenti. L’obiettivo è mantenere i lavoratori costantemente informati e preparati.

Contenuti formativi rivisti e ampliati

La formazione non si limita più alle nozioni di base. Si inseriscono moduli su rischi nuovi, come cyber-sicurezza e salute mentale. I corsi includono simulazioni pratiche più approfondite, utili per gestire situazioni d’emergenza e migliorare approcci pratici. Questa evoluzione rende la formazione più concreta e utile nel contesto reale.

Certificazioni e attestazioni

Le attestazioni di formazione cambiano nel formato e nella validità. Si introducono sistemi digitali per il rilascio e la tracciabilità delle certificazioni. Questo migliora la trasparenza e permette alle aziende di verificare facilmente le credenziali dei propri dipendenti.

Impatto sui soggetti coinvolti

Responsabili della formazione, lavoratori e datori di lavoro devono apprendere nuove responsabilità. La formazione continua diventa prioritaria, e gli strumenti digitali facilitano il monitoraggio e l’aggiornamento. Le aziende devono investire in strumenti e competenze per restare aggiornati alle nuove normative.

Attuazione pratica dell’Accordo 2025 nelle aziende

Come adeguarsi alle nuove normative

Per adeguarsi, le aziende devono seguire alcuni step chiari: valutare i bisogni formativi, scegliere metodi aggiornati, coinvolgere enti di formazione qualificati e monitorare i risultati. Una pianificazione accurata garantisce un’implementazione efficace delle novità.

Risorse e strumenti disponibili

Le piattaforme e-learning rappresentano un patrimonio importante. Collaborare con enti di formazione accreditati consente di offrire corsi di qualità e aggiornati. Motivare i dipendenti con strumenti moderni aiuta a migliorare l’efficacia della formazione.

Case study ed esempi di successo

Alcune aziende hanno già adottato con successo le novità del 2025. Implementano corsi modulati, ottenendo risultati concreti come riduzione degli incidenti e miglioramento del clima aziendale. Questi esempi sono chiari segnali che investire nella formazione moderna paga nel lungo periodo.

Sfide e opportunità derivanti dall’Accordo Stato-Regioni 2025

Ostacoli e criticità

Le principali difficoltà sono la resistenza al cambiamento e i costi di adeguamento. Le PMI, in particolare, trovano complesso mantenere aggiornamenti continui senza risorse dedicate. La formazione innovativa richiede anche competenze specifiche che non tutti possiedono.

Opportunità di miglioramento e innovazione

Le nuove normative favoriscono la creazione di corsi più coinvolgenti e pratici. Questo aiuta a rafforzare la cultura della sicurezza all’interno delle aziende. Investire in una formazione moderna può portare un ambiente di lavoro più sicuro e consapevole.

Ruolo di enti e professionisti del settore

Il supporto di enti specializzati e consulenti diventa fondamentale. La loro esperienza aiuta le aziende a rispettare le nuove regole e a formare efficacemente i propri dipendenti. La formazione continua dei formatori è la chiave per un sistema di sicurezza più forte e aggiornato.

Conclusioni e considerazioni finali

Il nuovo Accordo Stato-Regioni 2025 rivoluziona il modo di affrontare la formazione sulla sicurezza. Le novità introdotte favoriscono percezioni più concrete e pratiche dei rischi. È fondamentale che le aziende si preparino in anticipo per sfruttare al meglio queste opportunità. La strada migliore è investire in strumenti digitali, formazione continua e collaborazione con enti specializzati. Solo così si garantisce un ambiente di lavoro più sicuro e conforme alle nuove norme. Prepararsi per l’entrata in vigore dell’Accordo 2025 non è più un’opzione, ma una priorità. La sicurezza si costruisce giorno dopo giorno, anche grazie a queste nuove regole.

Colpo salvezza Cagliari, battuto 2-0 il Verona al “Bentegodi”

VERONA (ITALPRESS) – Il Cagliari di Nicola vince per 2-0 in casa dell’Hellas Verona e si avvicina sensibilmente alla salvezza. L’eroe della serata è Pavoletti, ancora una volta autore di una rete preziosa per il destino della formazione sarda, mentre il raddoppio lo realizza nel finale il neoentrato Deiola. In generale, al Bentegodi va in scena una partita a tratti intensa, ma con ben poca qualità: si avverte, infatti, il peso dei punti in palio e, di conseguenza, abbondano gli errori tecnici, soprattutto tra le fila del Verona (spesso fischiato ad ogni palla persa). Entrambe le squadre non giocano bene, ma il Cagliari si porta a casa i tre punti con merito, grazie all’ottimo primo terzo di gara. Nel primo tempo si fa preferire la formazione sarda sul piano dell’approccio, rispetto ad un Verona poco concreto. Gli ospiti sfiorano il vantaggio al 18′, quando Luvumbo spreca malamente, tutto solo davanti a Montipo. I rossoblù, però, riescono a sbloccare il risultato alla mezz’ora, grazie al gol dell’eterno Pavoletti, in campo al posto dello squalificato Piccoli. Sul cross di Luvumbo, Ghilardi buca l’intervento e l’attaccante non perdona l’errore del difensore avversario. Il Verona prova a reagire, alzando i propri ritmi, ma, di fatto, non creando alcuna occasione da rete. I padroni di casa, inoltre, nel corso della prima frazione, perdono Suslov a causa di un problema fisico. Nonostante un atteggiamento più aggressivo e gli ingressi di Lazovic e Lambourde, il Verona continua a non impensierire la porta di Caprile. La squadra di Zanetti manovra bene il pallone, per poi, però, peccare di frenesia negli ultimi metri. L’insoddisfazione di Zanetti è ben evidente al 70′, quando il tecnico ex Empoli esaurisce tutte le sostituzioni, buttando nella mischia anche Livramento e Kastanos. Dall’altra parte, invece, oltre a difendersi con ordine, il Cagliari è anche bravo a spezzare i ritmi. Ne consegue, dunque, una generale penuria di palle gol per quasi tutto il secondo tempo. Al 82′ ci prova Lambourde che controlla e calcia al volo, spendendo però la sfera sopra la traversa. Il rosso diretto a Ghilardi tre minuti dopo, causa entrataccia su Gaetano, ha il sapore della resa per la squadra di casa. Nel recupero, i sardi realizzano anche la rete del 2-0 con Deiola, approfittando di un Verona totalmente sbilanciato. Considerando i risultati di Venezia ed Empoli, questa sconfitta non compromette più di tanto la classifica degli scaligeri, a+7 sulla zona retrocessione a quattro giornate dal termine. Il Cagliari, invece, sale a quota 33 punti e acquista fiducia per lo scatto salvezza definitivo.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Pedro salva la Lazio, pari in rimonta contro il Parma

ROMA (ITALPRESS) – Gol e spettacolo all’Olimpico, dove la Lazio rimonta due gol al Parma e porta a casa un pareggio non particolarmente utile per la classifica, ma importante per il morale. Un 2-2 frutto delle doppiette di Ondrejka, in gol all’alba dei due tempi, e di Pedro, che entra dalla panchina e risolleva le sorti dei biancocelesti. Continua, però, la “maledizione” dell’Olimpico per gli uomini di Baroni, che davanti al proprio pubblico non vincono in campionato dal 5-1 contro il Monza del 9 febbraio: da allora, cinque pareggi. La Lazio viene colpita a freddo, al 3′: Valeri trova lo spazio per servire Ondrejka, che controlla e batte Mandas trovando l’angolino basso. La reazione della Lazio non si concretizza in vere occasioni da rete. Anzi, il Parma si rende pericoloso in contropiede e, con il passare dei minuti, annulla totalmente i biancocelesti. Il fraseggio degli uomini di Baroni, infatti, si fa sempre più lento e prevedibile. Zaccagni prova a dare la scossa tentando una rovesciata senza, però, impattare bene il pallone. Al 38′ Castellanos trova il gol in anticipo sull’uscita di Suzuki, ma era in fuorigioco. L’intervallo è ciò che serve alla Lazio per riordinare le idee e presentarsi con nuova energia nella ripresa. Eppure, dopo nemmeno un minuto arriva il raddoppio di Ondrejka, fortunato su un doppio rimpallo ma poi impeccabile nel piazzare la palla sul secondo palo lasciando immobile un incolpevole Mandas. Il gol abbatte ancora di più il morale dei biancocelesti, che rischiano di capitolare poco dopo quando Pellegrino ruba palla a Gila ma viene poi ipnotizzato dal portiere greco. Il Parma gestisce egregiamente il ritmo della partita, ma rischia anche di ottenere l’effetto opposto, ovvero ridare speranza alla Lazio. Infatti, Suzuki è decisivo due volte, prima su un tocco di Pellegrini su suggerimento del neoentrato Pedro e poi, soprattutto, sul tentativo ravvicinato di esterno di Isaksen. I cambi danno nuovo vigore al Parma, con Man che impegna subito Mandas, ancora una volta molto attento e reattivo. Ma la spinta dura poco, visto che nell’ultimo quarto d’ora sale in cattedra pedro. Lo spagnolo fulmina Suzuki al 79′ con un tiro all’incrocio dopo una bella parata del portiere dei ducali sull’inserimento di Tchaouna. All’84’, Pellegrini, già protagonista nell’azione precedente con il cross per Tchaouna, alza nuovamente il pallone e trova il colpo di testa dell’ex Chelsea. La Lazio ha anche l’occasione per vincere con Guendouzi, su cui è reattivo Suzuki. Anche il Parma ha accarezzato nuovamente i tre punti, ma Man al 93′ sbaglia tutto davanti a Mandas.
– foto Image –
(ITALPRESS).

Verifiche e compiti a casa, Valditara interviene con una circolare

ROMA (ITALPRESS) – Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha inviato alle scuole una circolare relativa alla programmazione delle verifiche in classe e all’assegnazione dei compiti da svolgere a casa. Nel pieno rispetto dell’autonomia decisionale dei docenti, il ministro Valditara ha raccomandato che ogni docente programmi le verifiche e assegni i compiti tenendo conto di quanto eventualmente già stabilito dagli altri insegnanti o dal consiglio di classe. In questo modo si eviterà che più verifiche vengano svolte nello stesso giorno, con un carico di lavoro troppo gravoso per gli studenti.

Allo stesso modo, i compiti per casa potranno essere distribuiti più equamente nel corso della settimana, con una migliore organizzazione dello studio, soprattutto in concomitanza delle giornate festive. Inoltre, la circolare sottolinea l’importanza di evitare che i compiti siano assegnati sul registro elettronico in serata per il giorno successivo. Viene inoltre consigliato che gli studenti utilizzino anche il diario personale per l’annotazione dei compiti, soprattutto nel primo ciclo di istruzione, per ottenere una maggiore responsabilizzazione dei ragazzi nella gestione degli impegni scolastici, come già indicato in una nota dello scorso luglio.

La circolare, sottolinea il ministro Valditara, “ha lo scopo di rafforzare sempre di più la positiva collaborazione fra famiglia e scuola. Una collaborazione che a noi sta particolarmente a cuore”. L’obiettivo infatti è garantire nella scuola le condizioni di serenità e fiducia ideali per lo sviluppo armonico della personalità di tutti gli studenti.

– Foto: Ipa Agency –

(ITALPRESS).

Equilibrio e legni, Udinese-Bologna finisce senza reti

UDINE (ITALPRESS) – Il Bologna non si riprende il quarto posto, l’Udinese la ferma: è 0-0 nel posticipo della 34a giornata. Pioggia d’assenze per entrambe le squadre: out Lucca, Thauvin e Ndoye, squalificati Bijol e Vincenzo Italiano. Partono molto meglio i padroni di casa, che si affidano a Keinan Davis con Ekkelenkamp a giostrare alle sue spalle. Proprio l’inglese si crea la prima occasione, con un’autentica sassata che colpisce la traversa. Il Bologna abbozza una reazione con Juan Miranda e Dallinga, ma rischia ancora contro un’Udinese reduce da cinque ko consecutivi: gran tiro di Payero, Skorupski devia e salva i suoi. Nel quarto d’ora finale il grande protagonista è ancora Davis, che si costruisce tre occasioni: non arriva però il gol e i friulani, inoltre, perdono Ekkelenkamp per infortunio. Sono i padroni di casa a gestire l’iniziativa e creare più occasioni, con un solo brivido nel finale: Odgaard segna a porta vuota (47’pt), ma tutto era fermo per fallo di Dallinga su Kabasele. Persiste dunque lo 0-0 al riposo e nella ripresa, coi ritmi più bassi, il match si innervosisce.
Entrambe le squadre hanno una chance su punizione, l’Udinese con Payero (52′) e il Bologna con Orsolini (traversa al 67′), ma non riescono a trovare la rete. La girandola dei cambi non ravviva eccessivamente il match e, all’88’, i felsinei hanno un’altra clamorosa chance: sponda di Castro e testa in tuffo di Orsolini, che non trova il gol. I rossoblù sfondano regolarmente sulla sinistra, ma non trovano la rete che schioda il risultato dallo 0-0. L’ultima chance, inoltre, è dell’Udinese: Lovric va vicino al gol al 93′, Skorupski salva tutto. Termina in pareggio al Bluenergy Stadium e sorride la Juventus (62), che si riprende il quarto posto a +1 sul Bologna (61) e con le altre molto vicine in una classifica sempre più corta. Si ferma a quota 41 l’Udinese, già salva, che perde due pedine: Payero ed Ehizibue, diffidati e ammoniti, salteranno il Cagliari. Runjaic però si porta a casa gli ottimi segnali odierni, dopo i cinque ko consecutivi che avevano addirittura messo a rischio la sua panchina.
– Foto Image –
(ITALPRESS).