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Ospedale di Agrigento, eseguito un nuovo prelievo multiorgano

Eseguito un nuovo prelievo multiorgano presso il reparto di Terapia intensiva del presidio ospedaliero “San Giovanni di Dio” di Agrigento diretto dal dottor Gerlando Fiorica.

Il prelievo di reni e fegato è avvenuto nei giorni scorsi da un paziente ottantenne in morte encefalica a seguito di grave ed esteso ictus ischemico. Secondo quanto riferisce il dottor Fiorica, gli organi sono stati già trapiantati e perfettamente funzionanti.

L’attività di procurement organi dell’ospedale di Agrigento, già di per sé molto curata dall’Azienda e dai sanitari della terapia intensiva, è oggi maggiormente organizzata grazie all’istituzione su indicazione dell’assessorato Regionale alla Salute, tra pochissimi in Sicilia, dell’Ufficio di coordinamento aziendale per il procurement di organi e tessuti che contempla al suo interno tutte le figure necessarie tra cui il coordinatore, Rosa Provenzano, il dirigente psicologo, Emanuela Solombrino, e tutto il personale che gradualmente sarà destinato al potenziamento dell’attività stessa.

La gamma delle azioni, fortemente volute da Gerlando Fiorica, direttore dell’Unità operativa complessa nonché del e Dipartimento di Emergenza, è stata possibile grazie all’attenzione e alla sensibilità verso l’argomento di tutta la direzione strategica aziendale ed in particolare del direttore generale Giuseppe Capodieci.

“Un ringraziamento particolare – dice il dottor Fiorica – va alle famiglie che sempre più mostrano sensibilità al tema della donazione. Grande merito a tutto il personale afferente ai reparti di terapia intensiva, blocco operatorio, neurologia e tutti quanti rendono possibile la realizzazione di un ‘miracolo post mortem’ “.

Legge 104: in arrivo congedo di 24 mesi e 10 ore extra di permesso retribuito per i lavoratori con disabilità

Nel 2025 arrivano importanti novità per i lavoratori affetti da patologie invalidanti. La proposta di legge, appena approvata alla Camera, introduce nuovi diritti per chi lavora nel pubblico e nel privato. Scopri cosa cambia, come ottenere i benefici e quali sono le tutele previste dalla nuova normativa legata alla Legge 104.


Novità Legge 104 nel 2025: cosa prevede la proposta

La legge 104 del 1992 ha rappresentato una svolta nella tutela dei lavoratori con disabilità, garantendo agevolazioni e permessi. Ora, la nuova proposta introduce ulteriori misure rivolte a chi è affetto da malattie oncologiche, invalidanti o croniche, compresi i casi rari.

L’obiettivo è tutelare il diritto al lavoro anche nei momenti più difficili, bilanciando le esigenze dei lavoratori e dei datori di lavoro.


Congedo di 24 mesi per i lavoratori con disabilità grave

I lavoratori con un grado di invalidità pari o superiore al 74% potranno richiedere fino a 24 mesi di congedo, anche frazionato, per cure e terapie. Il congedo sarà disponibile per chi lavora nel pubblico e nel privato.

Durante il congedo:

  • si conserva il posto di lavoro;
  • non si ha diritto alla retribuzione;
  • è vietato svolgere altre attività lavorative;
  • il periodo non è conteggiato ai fini previdenziali, ma può essere riscattato.

Al rientro, il lavoratore ha diritto prioritario al lavoro agile, rientrando negli “accomodamenti ragionevoli” secondo la recente giurisprudenza (Cass. Civ. sent. 605/2025).


Come ottenere il congedo: serve la certificazione medica

Per accedere al congedo, sarà sufficiente una certificazione elettronica del proprio medico di base o di uno specialista del SSN (Sistema Sanitario Nazionale), tramite il sistema tessera sanitaria.


Più tutele anche per i lavoratori autonomi

Anche i lavoratori autonomi affetti da patologie gravi potranno sospendere l’attività continuativa per un massimo di 300 giorni all’anno, rispetto ai 150 giorni oggi previsti in caso di malattia, infortunio o gravidanza.


10 ore in più di permesso retribuito per visite ed esami

Il nuovo testo di legge introduce 10 ore aggiuntive di permesso retribuito all’anno per:

  • visite mediche;
  • analisi chimico-cliniche e microbiologiche;
  • esami strumentali;
  • cure mediche frequenti.

Per i minori malati, il permesso è esteso ai genitori accompagnatori. Nel settore privato, l’anticipo sarà a carico del datore di lavoro e rimborsato dall’INPS; nel pubblico, sarà gestito direttamente dall’amministrazione.


Premi di laurea per studenti meritevoli in ambito medico

Previsto un fondo annuale di 2 milioni di euro per l’assegnazione di premi di laurea dedicati alla memoria di pazienti oncologici, destinati a giovani laureati in medicina, scienze biologiche, biotecnologie, farmacia e CTF.


Più potere all’Autorità Garante delle persone con disabilità

La proposta rafforza anche il ruolo dell’Autorità Garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità, incaricata di:

  • verificare eventuali discriminazioni;
  • esprimere pareri motivati su provvedimenti pubblici lesivi dei diritti;
  • proporre l’autotutela amministrativa entro 90 giorni.

Conclusioni

Le nuove misure previste dalla riforma della Legge 104 nel 2025 segnano un passo avanti concreto nella tutela della dignità e del diritto al lavoro per chi affronta malattie invalidanti. Restare aggiornati e conoscere i propri diritti è fondamentale per usufruire di ogni beneficio previsto.

Violenza di genere e femminicidi, la Procuratrice di Sciacca agli studenti: “Denunciate” (Video)

Un interessante incontro si è svolto oggi al liceo Scientifico “Enrico Fermi” di Sciacca, in occasione delle “Giornate dello studente”, con la Procuratrice della Repubblica di Sciacca, Maria Teresa Maligno, da poche settimane alla guida dell’ufficio giudiziario saccense.

Il dibattito, che si è svolto nell’auditorium dell’istituto, con gli alunni delle classi IV, è stato introdotto dalla dirigente scolastica, Maria Paola Raia, e moderato dal giornalista Giuseppe Pantano. Ha collaborato la docente Daniela Campione.

Si è parlato di violenza di genere e di femminicidio. Sono stati gli stessi studenti a porre alcune domande alla procuratrice che non si è sottratta allo scambio con gli studenti raccontando anche alcuni particolari della sua esperienza a Palermo in procedimenti per fatti, molto gravi, con vittime le donne.

La procuratrice ha invitato a denunciare quando si colgono segnali di pericolo, relazioni che diventano a rischio.

Domani al liceo di Sciacca la procuratrice Maria Teresa Maligno e il sostituto procuratore Alberto Gaiatto presenteranno il Calendario della Legalità 2025, realizzato dai giovani studenti delle scuole di secondo grado e primo anno di università iscritti alla Consulta giovanile dell’Associazione Nazionale Magistrati.


Casa occupata nel 2025, come riprenderla legalmente: cosa dice la nuova legge, tempi e procedure di sgombero immediato

Nel 2025 entra in vigore una nuova normativa contro le occupazioni abusive di immobili. Scopri come riottenere il possesso della tua casa occupata, quali sono i rimedi legali previsti, i tempi di sgombero e quando puoi agire in autonomia.

Casa occupata abusivamente: cosa fare nel 2025?

Trovare la propria casa occupata da sconosciuti è un incubo sempre più frequente. Ma nel 2025 la legge italiana si aggiorna con strumenti più efficaci per tutelare i proprietari e contrastare le occupazioni abusive. Tra pene più severe, sgomberi accelerati e possibilità di intervento immediato, ecco tutto quello che devi sapere.


Le tre strade legali per riprendersi una casa occupata

Il nostro ordinamento offre tre strumenti legali principali per contrastare l’occupazione abusiva:

  • Strada penale: con il nuovo reato di occupazione arbitraria di immobile altrui (art. 634-bis c.p.), si rischiano da 2 a 7 anni di reclusione. Il proprietario può sporgere querela, attivando le indagini e l’azione giudiziaria.
  • Strada civile: con l’art. 1168 del Codice Civile si può avviare un’azione urgente di reintegrazione nel possesso. In caso di esito positivo, l’ufficiale giudiziario potrà intervenire, anche con l’assistenza della forza pubblica.
  • Intervento diretto: la legge permette l’auto-reintegrazione solo in flagranza, cioè se si sorprende l’occupante a poche ore dall’intrusione. In questo caso, è lecito riprendersi subito la casa senza incorrere in reati.

Il nuovo reato di occupazione abusiva: tutte le condotte punite

Con l’articolo 634-bis c.p., il Codice Penale sanziona una vasta gamma di comportamenti:

  • impedimento al rientro del legittimo proprietario;
  • accesso ottenuto con inganno o abuso di fiducia;
  • cessione o subaffitto illecito dell’immobile;
  • profitto economico derivante dall’occupazione.

La norma vale anche per pertinenze come garage, cantine, soffitte.


Quando scatta la procedibilità d’ufficio

Il reato è di norma perseguibile a querela, ma scatta d’ufficio se:

  • l’immobile è pubblico o destinato a uso collettivo;
  • la vittima è incapace per età o infermità.

Incentivo allo sgombero volontario

Per chi collabora con le autorità e libera spontaneamente l’immobile, è prevista una causa di non punibilità, che mira a favorire soluzioni rapide e ridurre l’impiego della forza pubblica.


Più potere alle forze dell’ordine: il nuovo articolo 321-bis c.p.p.

La vera novità del 2025 è lo sgombero immediato, introdotto dal nuovo art. 321-bis del Codice di Procedura Penale. La Polizia Giudiziaria, dopo aver ricevuto la denuncia, può intervenire:

  1. chiedendo il rilascio spontaneo dell’immobile;
  2. procedendo coattivamente allo sgombero in caso di resistenza;
  3. verbalizzando l’intervento e trasmettendolo alla Procura entro 48 ore;
  4. ottenendo la convalida del Pubblico Ministero o del GIP per la restituzione dell’immobile.

Conclusione

Grazie alle nuove norme, riottenere una casa occupata abusivamente nel 2025 sarà più rapido. Ma attenzione: ogni situazione è diversa. È fondamentale agire in fretta e affidarsi a un legale per scegliere il percorso giusto. La legge ti tutela, ma serve conoscere tempi, strumenti e limiti per evitare errori.

Pensionati e lavoratori: nel 2025 niente acconto IRPEF e stipendi più ricchi

Il 2025 porta buone notizie per milioni di italiani: grazie a una recente modifica normativa, i lavoratori dipendenti e i pensionati senza redditi aggiuntivi non dovranno versare l’acconto IRPEF. Una misura che, unita alla riforma fiscale, si traduce in un aumento netto degli assegni e delle buste paga.​

Riforma IRPEF: le nuove aliquote​

Con il decreto legislativo n. 216/2023, in vigore dal 31 dicembre 2023, è stata introdotta in via sperimentale la riduzione da quattro a tre degli scaglioni IRPEF. La legge di Bilancio 2025 ha poi reso strutturale questa modifica.​

Gli scaglioni attualmente in vigore sono:​

  • Redditi fino a 28.000 euro: 23%
  • Redditi tra 28.001 e 50.000 euro: 35%
  • Redditi oltre 50.000 euro: 43%​

Questa riforma ha comportato una riduzione dell’aliquota per i redditi tra 15.001 e 28.000 euro, passata dal 25% al 23%, con un risparmio fiscale fino a 260 euro per chi percepisce un reddito di 28.000 euro .​

Niente acconto IRPEF per dipendenti e pensionati​QuiFinanza

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il 22 aprile 2025 un decreto legge che esonera i lavoratori dipendenti e i pensionati senza redditi aggiuntivi dal versamento dell’acconto IRPEF per il 2025 .​

Il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, ha dichiarato: “Evitiamo così qualsiasi aumento del carico fiscale su queste categorie”, sottolineando l’importanza di tutelare i contribuenti e garantire una corretta applicazione della riforma fiscale .​

Impatto economico e prospettive future​

L’azzeramento dell’acconto IRPEF comporta per lo Stato un mancato incasso di circa 245,5 milioni di euro nel 2025, che verranno recuperati nel 2026 .​

Il governo sta valutando ulteriori interventi, come la riduzione dell’aliquota per i redditi tra 28.001 e 50.000 euro dal 35% al 33%, che potrebbe tradursi in un risparmio fiscale di circa 440 euro per chi percepisce un reddito di 50.000 euro .​

Targhe commemorative al cimitero di Santa Margherita di Belìce

Omaggio a sette personalità che hanno segnato la storia locale

Un emozionante momento di memoria collettiva ha avuto luogo al cimitero comunale di Santa Margherita di Belìce. Sono state infatti inaugurate le targhe commemorative Santa Margherita, dedicate a sette figure di spicco che hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia e nell’identità culturale della comunità margheritese.

L’iniziativa, fortemente voluta da Joseph Cacioppo e prontamente sostenuta dall’amministrazione comunale, rappresenta un atto simbolico di riconoscimento verso uomini e donne che, in diversi ambiti, hanno contribuito alla crescita sociale, culturale e umana della città.

Le personalità celebrate con le targhe commemorative

Le targhe commemorative Santa Margherita sono state affisse sulle tombe di:

  • Onofrio Rotolo, amministratore dei beni della tenuta di Donnafugata;
  • Carmela Mauro, storica maestra del giovane Giuseppe Tomasi di Lampedusa;
  • Anna Plescia, donna di cultura accolta nella corte della Regina Maria Carolina;
  • Pellegrino Crescimanno, arciprete e ispirazione per un personaggio de Il Gattopardo;
  • Calogero Giaccone, figura chiave che ispirò il personaggio di Calogero Sedara nel celebre romanzo;
  • Salvatore Sangiorgi, amministratore comunale e simbolo di integrità pubblica;
  • Vincenza Saura, donna sensibile e attenta al benessere delle famiglie più fragili.

Una cerimonia partecipata dalla comunità

Alla cerimonia hanno preso parte il sindaco Gaspare Viola, l’architetto Margò Cacioppo, la dirigente scolastica Gabriella Scaturro, l’ingegnere Giuseppe Giaccone, il professore Natale Sangiorgi e il professore Andrea Abruzzo, rappresentanti delle famiglie degli onorati. Presenti anche l’assessore al Turismo Deborah Ciaccio e l’assessore Francesco Santoro.

A fare da cornice alla commemorazione, la suggestiva facciata storica del cimitero comunale, progettata dal celebre architetto Gian Battista Basile, elemento architettonico di grande prestigio e parte integrante del patrimonio monumentale della città.

Un progetto per riscoprire l’identità collettiva

Come ha sottolineato l’assessore Ciaccio, il percorso delle targhe commemorative Santa Margherita rappresenta un vero e proprio itinerario della memoria, capace di restituire dignità, visibilità e riconoscimento a chi ha reso grande la città nel silenzio dell’operosità quotidiana.

L’amministrazione ha espresso viva gratitudine a tutti coloro che hanno partecipato e collaborato alla realizzazione dell’evento, ricordando quanto sia fondamentale valorizzare la memoria storica come risorsa viva per le nuove generazioni.

Pioggia di podi per la Manuela Dance di Sciacca al Campionato Regionale Sicilia Open

Un fine settimana dedicato alla danza ha illuminato il Palaceramica di Santo Stefano di Camastra, dove il 26 e 27 aprile si è svolto il Campionato Regionale Sicilia Open. Tra i protagonisti assoluti dell’evento, la Manuela Dance Academy di Sciacca che ha chiuso la rassegna con un bottino ricco di titoli e piazzamenti da podio.

A brillare, in particolare, è stata Chloe Di Leo, che ha conquistato il titolo di campionessa regionale nella disciplina solo latin, categoria 10-11 anni, classe D. Stesso risultato per la coppia composta da Francesco Sclafani e Giorgia Dimino, primi classificati nelle danze standard, categoria 12-13 anni, classe C.

Non sono mancate le medaglie d’argento. Il titolo di vice campionessa regionale è andato a Martina Muscarnera nel solo latin (categoria 16-18, classe C) e ad Aurora D’Asaro nella stessa disciplina, categoria 10-11 anni, classe D.

Prestazioni solide anche nelle categorie over e under. Luigi e Antonina Scoma hanno chiuso al secondo posto nelle danze standard over 70, mentre Riccardo Orsi e Myriam Maniscalco hanno centrato il terzo gradino del podio nella categoria 8-9 anni.

In ambito individuale, Giulia Dodaro ha raggiunto il terzo posto nel solo latin under 21, classe B. Giada Demir si è classificata quarta nel solo latin 12-13 anni, classe D, mentre Adele Vitabile e Ludovica Maniscalco hanno ottenuto la stessa posizione nella categoria 8-9 anni. Quinto posto per Emiliy Miccichè tra le 14-15 anni, classe D.

Da segnalare anche le buone prestazioni di Mayla Catagnano, Nicole Ingrao e Sirya Bono, tutte protagoniste in semifinale, e di Chiara D’Asaro che ha superato la fase eliminatoria.

La Manuela Dance Academy, guidata dalla maestra Manuela Angileri, guarda ora alla partecipazione al Campionato Italiano, in programma l’1 e 2 giugno a Ugento, in provincia di Lecce.

Viadotti intitolati a tre partigiani saccensi, omaggio alla memoria

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Nell’ambito delle iniziative legate all’80° anniversario della Liberazione, Sciacca rende omaggio a tre partigiani saccensi con l’intitolazione di tre viadotti cittadini. Un atto di memoria e riconoscenza promosso dall’Amministrazione comunale in collaborazione con la sezione locale dell’Anpi.

Le iniziative per l’anniversario della Liberazione

Dopo la cerimonia al monumento dei caduti il 25 aprile e la presentazione del libro Uscire dall’oblio di Calogero Segreto, Sciacca continua a celebrare la Resistenza con un’iniziativa simbolica e concreta: tre nuovi luoghi della città porteranno il nome di valorosi partigiani saccensi che hanno sacrificato la loro vita per la libertà.
I nomi dei partigiani saccensi e le vie a loro dedicate

La Giunta comunale, con deliberazione n. 115 del 7 luglio 2024, e con autorizzazione del prefetto di Agrigento, Salvatore Caccamo, ha stabilito la seguente toponomastica:

  • Antonino Venezia, caduto di Cefalonia: gli sarà intitolata una parte del viadotto tra la rotonda di via Verona e il civico 34 di via Madonna della Rocca.
  • Pellegrino Prestia, anche lui caduto a Cefalonia, darà il nome al tratto di viadotto tra via Ovidio e la rotonda di via Verona.
  • Giuseppe Prestia, sarà ricordato con il viadotto che scavalca il torrente Cansalamone, tra via Ovidio e via Modigliani.

Un gesto di memoria e identità civica

“È un segno tangibile di commossa riconoscenza verso tre figli di Sciacca,” hanno dichiarato il sindaco Fabio Termine e l’assessore ai Servizi Demografici Fabio Leonte. “Hanno dato la vita per valori fondamentali: libertà, democrazia, giustizia. Valori che oggi siamo chiamati a difendere anche nel loro nome.”

L’eredità dei partigiani saccensi

Questa intitolazione non è solo un gesto simbolico, ma anche un’opportunità per i cittadini, soprattutto i più giovani, di riscoprire la storia dei partigiani saccensi. È una lezione viva di coraggio e responsabilità civile.

Kick Boxing, oro per Eva Porrello ai Campionati Italiani Cadetti Federkombat

Brillante risultato nelle arti marziali per lo sport saccense. La giovanissima Eva Porrello, portacolori dell’Associazione sportiva Sakura, ha vinto la medaglia d’oro nella categoria Gold Cadet ai Campionati Italiani e Trofeo Italia Kickboxing Cadetti e Speranze 2025 di Kickboxing della Federkombat, che si sono disputati a Jesolo nello scorso week end.

La giovane atleta ha gareggiato nella specialità Point Fighting, la stessa che ha visto sul tatami anche Emanuele e Francesco Giuffrida, che si sono però fermati alle fasi eliminatorie, rispettivamente contro il secondo e il primo classificato delle rispettive categorie.

Tanta emozione e soddisfazione dei tecnici saccensi per questo importante risultato, ottenuto alla prima esperienza nazionale e dopo avere dominato i campionati siciliani. “Siamo giustamente felici ed orgogliosi – dicono Pippo e Andrea Giuffrida – la medaglia di Eva è il frutto del grande lavoro svolto in questi mesi. Un risultato che ci spinge a dare sempre di più per puntare ad altri obiettivi prestigiosi”.
La Sakura sarà nuovamente sul tatami nelle prossime settimane per entrambi i settori, Kickboxing e Karate: il 4 maggio a Misilmeri per il Campionato regionale Asi Kickboxing, dal 9 all’11 maggio a Salsomaggiore per i Campionati Nazionali Karate Agonisti Fesik e il 18 maggio ad Acireale con la settima edizione del National Karate Cup Csain.

Catania, padre spara e uccide il figlio di 23 anni 

Una lite scoppiata nel cuore della notte si è trasformata in tragedia. Un imprenditore sessantenne ha ucciso il figlio di 23 anni durante una discussione avvenuta nel corso di una festa San Gregorio di Catania. Nella sparatoria è rimasto ferito anche un amico del giovane, colpito al tallone.

Secondo una prima ricostruzione dei fatti, l’uomo sarebbe intervenuto durante la festa, pare disturbato dal rumore proveniente dall’abitazione dove si stava svolgendo il raduno. Armato di una rivoltella 357 Magnum, legalmente detenuta ma portata con sé senza autorizzazione, avrebbe affrontato il figlio e i suoi amici. La situazione è presto degenerata. Il giovane e un suo amico avrebbero tentato di disarmarlo, ma nella colluttazione sono partiti due colpi di arma da fuoco.

Uno ha colpito mortalmente il figlio all’addome. Il ragazzo è deceduto poco dopo per le gravi ferite riportate. Il secondo colpo ha raggiunto il tallone di un trentenne catanese, amico della vittima, che è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Cannizzaro di Catania. Il proiettile è entrato e uscito all’altezza della caviglia. L’uomo è stato giudicato guaribile in 15 giorni ed è stato dimesso con l’indicazione di tornare per un controllo ortopedico.

L’imprenditore è stato arrestato dai carabinieri del comando provinciale con l’accusa di omicidio volontario. Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore Rocco Liguori, del pool di magistrati guidato dall’aggiunto Fabio Scavone.

Agenzia delle Entrate, nuovo concorso per 350 posti a tempo indeterminato: ecco i dettagli, requisiti e prove d’esame

È stato pubblicato un nuovo bando di concorso dell’Agenzia delle Entrate 2025 per l’assunzione di 350 funzionari giuridico-tributari a tempo indeterminato. Il concorso rappresenta un’importante opportunità per chi è in possesso di lauree in Giurisprudenza, Economia e discipline affini, con destinazione prevalente nelle sedi di Roma e Milano.

Figure ricercate: fiscalità internazionale e adempimento collaborativo

Il nuovo reclutamento è finalizzato al potenziamento delle Direzioni centrali dell’Agenzia – in particolare la Direzione Grandi Contribuenti e la Direzione Internazionale – per gestire pratiche complesse legate alla fiscalità cross-border, al coordinamento con le autorità estere e all’adempimento collaborativo tra Fisco e contribuente.

Chi può partecipare al concorso: requisiti richiesti

I candidati devono essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • Cittadinanza italiana;
  • Godimento dei diritti civili e politici;
  • Idoneità fisica all’impiego;
  • Laurea triennale o magistrale in materie giuridiche o economiche;
  • Conoscenza della lingua inglese almeno a livello B2 (QCER);
  • Versamento di un contributo di partecipazione pari a 10 euro.

Prove d’esame: scritta e orale

Il concorso si articola in due prove:

  • Prova scritta: domande a risposta multipla su diritto tributario, amministrativo, civile, penale, contabilità aziendale e lingua inglese, con simulazioni pratiche.
  • Prova orale: colloquio sulle stesse materie della prova scritta, con verifica della padronanza della lingua inglese.

Scadenze e modalità di invio della domanda

Le domande vanno presentate online entro le ore 18:00 del 22 maggio 2025 tramite il portale unico di reclutamento “inPA”. È necessario allegare:

  • Autocertificazione dei requisiti;
  • Curriculum vitae;
  • Ricevuta del pagamento;
  • Indirizzo PEC.

Riserve e preferenze previste

Il bando prevede riserve di posti per:

  • Volontari delle Forze Armate (fino al 30%);
  • Categorie protette secondo la normativa vigente.

Consigli per prepararsi al concorso Agenzia delle Entrate 2025

Per affrontare al meglio la selezione, si consiglia di:

  • Studiare con manuali aggiornati al 2025;
  • Fare simulazioni di quiz a tempo;
  • Tenersi aggiornati sulle novità normative fiscali;
  • Migliorare l’inglese tecnico, soprattutto parlato.

Conclusioni

Il concorso per 350 posti all’Agenzia delle Entrate rappresenta una delle opportunità più rilevanti del 2025 per i laureati in materie giuridico-economiche. Un’occasione da non perdere per intraprendere una carriera nella pubblica amministrazione con contratto a tempo indeterminato.

Avrebbe gestito la “cassa” di Matteo Messina Denaro, ai domiciliari l’avvocato Messina

Lo chiamavano nel loro linguaggio cifrato “Solimano”. Così lo indicavano nei loro pizzini Matteo Messina Denaro e la sua amante Laura Bonafede l’avvocato Antonio Messina, arrestato e ora agli arresti domiciliari con l’accusa di associazione mafiosa.

Secondo la Dda di Palermo, sarebbe stato proprio a gestire i soldi della famiglia mafiosa di Campobello di Mazara, garantendo poi a Matteo Messina Denaro il sostentamento economico durante la sua latitanza.