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Regione Lazio, bando da 3 mln per sostenere le imprese femminili

ROMA (ITALPRESS) – Presentato un nuovo bando della Regione Lazio, “Donne e Impresa” da 3 milioni di euro per il sostegno alle imprese femminili, finanziato attraverso le risorse del Programma FESR Lazio 2021-2027. A raccontare gli aspetti salienti di questa nuova iniziativa è stata la vicepresidente della Regione Lazio e assessore a Sviluppo economico, Commercio, Artigianato, Industria, Internazionalizzazione, Roberta Angelilli, questa mattina, a Roma nello spazio Europa Experience – David Sassoli.
“Partiamo con 3 milioni di euro destinati alle piccole e medie imprese costituite da donne almeno per un 60%, non al 100%, ma con una prevalenza di donne”, ha chiarito la Angelilli. L’avviso punta a tutto ciò che è digitale anche se “l’obiettivo complessivo è l’innovazione, cioè tutto quello che serve per mantenere l’impresa competitiva. Il bando è indirizzato alle imprese già consolidate, che esistono, sono operative e alle nuove imprese. L’importante è che siano costituite al momento della richiesta. E’ un contributo importante. Non è a pioggia ma premiamo le progettualità”. Questo sostegno, dunque, è rivolto, ha aggiunto l’assessore, “a chi ha idee chiare, a chi vuole veramente crescere e nascere. Vogliamo far crescere le imprese nel Lazio. Crediamo molto in questo bando e lo diffonderemo con l’aiuto di Lazio innova”, ha aggiunto l’assessore manifestando una problematica: “Tante persone non conoscono, nonostante i bandi siano pubblicati e accessibili. Capita continuamente. Diffondere sul territorio queste opportunità è strategico perchè è il discrimine tra una strada di successo ed essere tagliati fuori. Aiutateci essendo per noi megafono di questo bando”.
Il bando sarà pubblicato il 3 aprile; l’8 aprile, invece, sarà diffuso il formulario online. Inoltre, Lazio Innova organizzerà dei webinar e degli incontri mettendosi a disposizione per approfondimenti. Le domande, successivamente potranno essere presentate attraverso il portale GeCoWEB Plus a partire dalle ore 12 del 15 aprile 2025 fino alle 17 del 3 giugno 2025.
Alla presentazione sono intervenute anche Tiziana Petucci, direttore regionale Sviluppo Economico e autorità di gestione del PR FESR Lazio 2021-2027; Enrico Tiero (in collegamento video), presidente della commissione Sviluppo economico del Consiglio regionale del Lazio; Marietta Tidei, vicepresidente XI Commissione – Sviluppo economico e attività produttive, start-up, commercio, artigianato, industria, tutela dei consumatori, ricerca e innovazione del Consiglio regionale del Lazio.
“Questa è la terza edizione di un avviso che dedichiamo al mondo delle imprese femminili”, ha detto Petucci. Il bando “vede come beneficiarie le imprese femminili in qualsiasi forma. E’ un’agevolazione a fondo perduto che può raggiungere 100 mila euro. I progetti dovranno essere di investimento per sviluppo, ampliamento o ammodernamento”, attraverso l’adozione di soluzioni digitali innovative.
Il bando è rivolto a imprese che rientrano nella definizione di PMI femminili, comprendendo lavoratrici autonome, imprese individuali a conduzione femminile, società di persone, cooperative e società di capitali con una prevalenza femminile nella proprietà e nella governance.
“Continuiamo con un percorso di attenzione, iniziato da diverso tempo”, ha detto Tidei aggiungendo che “finchè non arriveremo al 50% della platea delle imprese guidate da donne non potremo dirci soddisfatte. Quindi è giusto che le istituzioni promuovano politiche pubbliche ancora più forti ed efficaci. Questo bando è una grande opportunità”.
Tidei ha dato risalto, infine, a un aspetto nuovo del bando che non sarà a sportello ma dipenderà da precisi criteri di valutazione, diversi dalla velocità di un click. E ha concluso sull’avviso: “E’ una misura importante”, come altre iniziative si pone come strumento fondamentale, “anche per valorizzare il coraggio e il talento delle donne”.

– foto xl5/Italpress –
(ITALPRESS).

Tudor “La Juve ha giocatori forti, c’è voglia di ripartire”

TORINO (ITALPRESS) – “Darò tutto per non deludere nessuno e fare un lavoro giusto. La Juve è un club che tutti vorrebbero allenare ma c’è voglia di lavorare, di fare bene e riuscire a raggiungere l’obiettivo che tutti sappiamo. Credo tanto in questa squadra, sono giocatori forti. C’è stato poco tempo per lavorare ma niente scuse”. Igor Tudor è alla Continassa da pochi giorni ma sa già quello che deve fare. La Juventus, il club dove è cresciuto da calciatore e dove era già tornato una volta, come vice di Andrea Pirlo, lo ha chiamato per salvare una stagione fin qui ben al di sotto delle aspettative E dove il quarto posto e la qualificazione alla prossima Champions sono fondamentali da raggiungere.

E il tecnico croato per la società è la persona giusta. “Con Thiago c’è e rimane un grande rapporto di stima e rispetto, può fare l’allenatore a grandi livelli e gli auguro tutto il bene – è stata la premessa di Cristiano Giuntoli, aprendo la conferenza stampa di presentazione di Tudor – Dopo Firenze abbiamo analizzato a mente fredda l’andamento delle ultime gare, non eravamo preoccupati per le sconfitte ma per come erano arrivate e abbiamo deciso di dare una sterzata. La scelta è andata su Igor non solo per il suo passato ma anche per le sue qualità tecniche, umane e morali. Rimarrà fino a fine stagione, compreso il Mondiale per Club, poi ci siederemo e la speranza è continuare insieme”.

Pochi mesi di contratto in cui giocarsi la conferma ma non è questa la priorità dell’ex difensore. “Nella mia carriera ho iniziato ad allenare abbastanza presto, ho girato abbastanza. A volte posso essere particolare ma faccio le scelte col cuore, si vive il presente. Avere 10 anni di contratto o meno cambia poco, io faccio uguale il mio lavoro”. Fra i primi compiti di Tudor c’è quello di rilanciare calciatori che con Motta non erano riusciti a esprimersi al meglio (“Koopmeiners? Il mio compito è farlo rendere al massimo e sono sicuro che lo farò”) o finiti nel dimenticatoio.

“Vlahovic è un giocatore fortissimo e sono felice di allenarlo. Ha tutte le doti che deve avere un giocatore di prima classe, sa fare gol, è un trascinatore. Viene da un momento così, abbiamo parlato e ci siamo messi a lavorare. Ha voglia di ripartire, c’è lui, c’è Kolo, possono giocare insieme, si può fare tutto. L’importante è avere giocatori forti, è una rosa giovane ma è stimolante. Ho visto i ragazzi dispiaciuti perchè quando un allenatore va via sanno che la responsabilità è anche loro. Ma sono vogliosi e determinati a ripartire. Qui ho imparato la cultura del lavoro, ho provato a trasmetterla in tutte le squadre che ho allenato e voglio farlo anche qua – prosegue il neo allenatore bianconero – Il capitano sarà Locatelli ma tutti devono prendersi delle responsabilità, andare tutti nella stessa direzione. Bisogna lavorare su tutto, dare spensieratezza ma anche cattiveria mentale e motivazione, dal punto di vista tattico bisogna fare le cose giuste, bisogna andare forte consapevoli di quello che rappresentiamo”, aggiunge Tudor, che non si sbilancia sull’assetto difensivo, se a tre o a quattro perchè “la differenza la fanno lo spirito, il sacrificio e tocca all’allenatore trasmettere queste cose”.

“C’è da mettere il casco e pedalare, bisogna mettere cattiveria ma senza ansia, senza pressione – insiste – Mi piace attaccare? Io voglio che la gente si diverta, bisogna sempre fare un gol in più ma bisogna anche correre e difendere. Mi piace attaccare con tanti ma anche non prendere gol. Il lavoro deve essere completo, gestire i giocatori, i cambi durante la gara. Il calcio deve andare nella direzione di essere sempre più interessante perchè il mondo è sempre più esigente”. Il suo esordio sarà sabato contro il Genoa di Vieira: “E’ una squadra pericolosa, Patrick è un allenatore capace, li rispettiamo tanto ma consapevoli dei nostri mezzi”.

– foto Ipa Agency –

(ITALPRESS).

Danneggiata a Ribera condotta del consorzio di bonifica, indagano i carabinieri

Un danneggiamento è stato messo a segno ai danni del consorzio di bonifica Agrigento 3. Malviventi hanno bucato, in località Strasatti, la condotta per il trasferimento dell’acqua per irrigazione in territori di Ribera e Cattolica Eraclea.

Per mettere a segno il danneggiamento è stato utilizzato, probabilmente, un trapano. Da poche ore gli operai del Consorzio di bonifica Agrigento 3 avevano effettuato, proprio in quella zona, una riparazione della condotta nell’ambito dei lavori di ordinaria manutenzione.

E’ stato un dipendente del consorzio che ha presentato denuncia ai carabinieri della tenenza di Ribera per quanto accaduto in una zona che si trova in aperta campagna. I danni ammo0ntano a circa 1000 euro.

Compagnie di Sciacca a confronto nella Giornata del Teatro, dibattito sul Samona’ (Video)

Insieme le compagnie teatrali di Sciacca oggi in occasione della Giornata Mondiale del Teatro, una ricorrenza che coinvolge artisti e spettatori per promuovere e riflettere sull’importanza del teatro nella società e che ha visto molti operatori del settore ricavarsi un momento di intrattenimento, ma soprattutto di riflessione e di confronto.

E il dibattito di questa sera non poteva non ricadere sulla futura gestione, le opportunità e le criticità che il teatro Samona’ potrà offrire. Diverse le opinioni sulla questione esplicitate dai rappresentanti di alcune compagnie teatrali che stasera hanno partecipato all’incontro.

Presente anche l’assessore Francesco Dimino in rappresentanza dell’amministrazione che ha fornito le ultime notizie al riguardo con i lavori terminati e il ritorno in mano alla Regione della piena disponibilità mentre si è avviata in Assessorato la possibilità di un partnerariato pubblico – privato per l’affidamento della struttura.

All’incontro e’ intervenuto anche l’ex assessore alla Cultura e allo spettacolo del Comune di Sciacca, Sino Caracappa che si è lasciato andare ad un accorato appello agli operatori teatrali saccensi.

Parte dell’intervento dell’ex assessore Sino Caracappa

Anche la Skenè Academy ha voluto celebrare la ricorrenza di oggi con una speciale lezione nella sala Abruzzo che ha visto una esibizione degli allievi del corso di recitazione guidato da Alessia Cattaneo

Gli allievi della Skene’ Academy celebrano la Giornata del Teatro

Ritardi referti all’Asp di Trapani, ulteriori casi nella relazione agli ispettori ministeriali

Gli ispettori ministeriali avevano nei giorni scorsi richiesto una relazione integrativa all’Asp di Trapani che ieri e’ stata consegnata alla Regione siciliana e da qui inviata al ministero della Salute. Gli accertamenti e l’attività d’indagine è stata estesa ad altri quattro casi, compreso una donna di 56 anni che ha denunciato di avere ottenuto il referto 8 mesi dopo l’intervento chirurgico al quale si era sottoposta, quando il tumore da cui aveva scoperto di essere affetta, era già al IV stadio mentre gli altri tre casi riguardano pazienti che hanno ottenuto il referto dopo 4, 5 e 9 mesi. Tra questi, uno è deceduto.
   
Dalla relazione viene fuori che il direttore della Chirurgia Generale dell’ospedale Ajello di Mazara del Vallo, Pietro Fazio, aveva sollecitato il direttore generale dell’Asp di Trapani gia’ a febbraio del 2024 gli esami istologici relativi ai mesi di agosto-dicembre del 2023 e che con una successiva nota del 20 maggio del 2024 venivano ulteriormente sollecitati gli esami istologici non ancora effettuati da settembre a dicembre del 2023, nonché quelli da gennaio a maggio del 2024.

Anso e Fed insieme per il giornalismo digitale, firmato il protocollo d’intesa

Si è conclusa con successo l’edizione 2025 di Glocal Sud, evento di riferimento per il giornalismo digitale nel Mezzogiorno. A suggellare l’importanza dell’iniziativa è stata la firma del protocollo Anso e Fed un accordo strategico tra l’Associazione Nazionale Stampa Online e la Federazione Editori Digitali.

Un protocollo per il futuro del giornalismo digitale

L’intesa, sottoscritta dai presidenti Marco Giovannelli (Anso) e Biagio Semilia (Fed), rappresenta un passo avanti per il settore dell’editoria digitale italiana. L’obiettivo del protocollo Anso Fed è chiaro: rafforzare la rappresentanza del giornalismo digitale presso le istituzioni e creare opportunità di crescita per editori e operatori del settore.

Tra i punti chiave dell’accordo:

  • Rappresentanza istituzionale: maggiore tutela per gli editori digitali indipendenti.
  • Formazione e aggiornamento: percorsi condivisi per migliorare competenze e strumenti.
  • Innovazione e buone pratiche: condivisione di modelli di successo e tecnologie all’avanguardia.
  • Sviluppo del settore: promozione di un ecosistema digitale sano, pluralista e sostenibile.

Le dichiarazioni dei protagonisti

Soddisfazione da parte dei firmatari dell’accordo. Marco Giovannelli, presidente di Anso, ha sottolineato l’importanza di questa collaborazione:

«Solo facendo rete possiamo affrontare le sfide comuni, valorizzare il nostro ruolo nei territori e difendere la qualità dell’informazione in un mondo in continua trasformazione».

Anche Biagio Semilia, presidente della Fed, ha evidenziato i vantaggi del protocollo Anso Fed:

«Unendo le forze, possiamo garantire maggiore tutela e strumenti agli editori locali e indipendenti, veri pilastri del giornalismo di prossimità».

Un nuovo capitolo per l’editoria digitale

La firma del protocollo Anso Fed segna un punto di svolta per il giornalismo online italiano. Grazie a questa alleanza, le due associazioni potranno affrontare con maggiore forza le sfide del settore, promuovendo un’informazione digitale sempre più qualificata e sostenibile.

Tasso alcolemico superiore al consentito, denuncia e auto sequestrata a Sciacca

Sarebbe rimasto coinvolto in un incidente stradale per fortuna con pochi danni alle auto, in via Fratelli Argento, a Sciacca, ma è stato condotto prima in commissariato e poi in ospedale per verificare il tasso alcolemico, risultato di 1,57, superiore al consentito. Così per un pregiudicato saccense di 30 anni si è proceduto con la denuncia per guida in stato di ebbrezza e il sequestro dell’auto ai fini della confisca.

L’intervento è stato operato dagli agenti della sezione “Volanti” del commissariato di Sciacca che sono impegnati con turni che coprono l’intero arco della giornata e sorvegliano il territorio anche nelle ore notturne.

I servizi sono coordinati dal dirigente del commissariato, vice questore Cesare Castelli.

Legge 104 e ristrutturazioni: sconti fino al 75% per rendere la casa accessibile, ecco chi può beneficiarne e come fare domanda

Fino a 50.000 euro di detrazioni per chi ristruttura casa eliminando le barriere architettoniche. Agevolazioni anche per i familiari di disabili gravi: vediamo requisiti, somme e modalità.

Chi è titolare di benefici previsti dalla Legge 104/1992, oppure ha un familiare disabile a carico, può usufruire di importanti agevolazioni fiscali per la ristrutturazione della casa. Si tratta di incentivi pensati per favorire l’eliminazione delle barriere architettoniche e migliorare l’accessibilità dell’abitazione.

Detrazione del 75% per interventi di abbattimento barriere

La misura, valida fino al 31 dicembre 2025, consente di recuperare fino al 75% delle spese sostenute per determinati interventi edilizi realizzati su edifici esistenti. Gli interventi agevolabili devono riguardare esclusivamente:

  • scale,
  • rampe,
  • ascensori,
  • servoscala,
  • piattaforme elevatrici.

Questi lavori devono rispettare le prescrizioni tecniche del DM 236/1989, certificate da un tecnico abilitato tramite asseverazione.

Limiti di spesa e percentuali di detrazione

La detrazione si applica su un importo massimo variabile:

  • 50.000 euro per edifici unifamiliari o unità autonome con accesso indipendente;
  • 40.000 euro per unità (da moltiplicare) negli edifici da 2 a 8 unità immobiliari;
  • 30.000 euro per unità (da moltiplicare) negli edifici con più di 8 unità.

La somma detraibile viene suddivisa in cinque quote annuali di pari importo.

Chi può accedere al bonus barriere architettoniche?

Hanno diritto alla detrazione:

  • le persone con disabilità grave ai sensi dell’art. 3, comma 3 della Legge 104;
  • i loro familiari fiscalmente a carico (genitori, coniugi, partner uniti civilmente, conviventi di fatto, parenti fino al 2° grado, o fino al 3° se i genitori del disabile sono over 65, disabili o deceduti).

Inoltre, come chiarito dall’Agenzia delle Entrate con interpello n. 444/2022, questa detrazione è cumulabile con il bonus ristrutturazioni al 50%.

Mutui agevolati per acquisto e ristrutturazione: il Plafond Disabili

Oltre alle detrazioni, le famiglie con un disabile possono accedere al Fondo Plafond Disabili, che prevede mutui agevolati per:

  • ristrutturazioni per migliorare l’efficienza energetica (fino a 100.000 €);
  • acquisto di immobili residenziali classe A, B o C (fino a 250.000 €);
  • acquisto + ristrutturazione dello stesso immobile (fino a 350.000 €).

Il mutuo può durare 10, 20 o 30 anni e deve essere richiesto presso banche aderenti alla convenzione ABI–Cassa Depositi e Prestiti, allegando:

  • documentazione che attesti la disabilità;
  • stato di famiglia.

Altre agevolazioni fiscali previste

Chi accede al Plafond può beneficiare anche dell’esenzione da tutte le imposte legate all’atto di mutuo:

  • imposta sostitutiva,
  • imposta di registro,
  • imposta ipotecaria,
  • imposta catastale,
  • imposta di bollo.

Conclusione

La Legge 104 offre strumenti concreti per migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità e dei loro familiari, sia attraverso bonus ristrutturazioni, sia grazie a mutui agevolati per l’acquisto e l’ammodernamento della casa. Un’occasione da non perdere per rendere le abitazioni più sicure, accessibili e sostenibili.


Pensioni 2025: Assegno Più Alto per Chi Continua a Lavorare, Ma Serve una Domanda all’INPS

Molti pensionati non sanno che è possibile ottenere un aumento dell’assegno pensionistico continuando a lavorare anche dopo il pensionamento. Tuttavia, questo incremento non è automatico: per beneficiarne è necessario presentare una specifica domanda di supplemento di pensione all’INPS.

Cos’è il Supplemento di Pensione

Il supplemento di pensione è un ricalcolo dell’assegno mensile già liquidato, che tiene conto dei contributi versati dopo il pensionamento. Ad esempio, se un pensionato ha versato 30 anni di contributi al momento del pensionamento e ne aggiunge altri 5 continuando a lavorare, l’importo della pensione può essere aggiornato in base al totale dei contributi.

Come Richiederlo

Il supplemento di pensione non viene riconosciuto automaticamente. Occorre:

  • Presentare una domanda all’INPS;
  • Attendere almeno due anni dalla data della pensione (oppure cinque anni, in base al tipo di pensione);
  • Avere raggiunto i 67 anni di età se si tratta di pensione di vecchiaia.

Chi Può Beneficiarne

1. Pensionati di vecchiaia

  • Possono lavorare senza limiti;
  • Hanno diritto al supplemento ogni cinque anni o ogni due anni dopo i 67 anni.

2. Pensionati anticipati (Opzione Donna, Quota 100)

  • Devono fare attenzione: alcune formule non consentono il cumulo tra pensione e redditi da lavoro oltre una soglia (5.000 euro annui).

3. Pensionati autonomi o con Partita IVA

  • Versano alla Gestione Separata o ad altre casse;
  • Possono richiedere il supplemento dopo un certo numero di anni di contribuzione.

Indennità di Malattia per Pensionati Lavoratori Dipendenti

Novità anche per quanto riguarda la malattia retribuita. Secondo la circolare INPS n. 57/2025, i pensionati con contratto di lavoro dipendente hanno diritto a ricevere l’indennità economica in caso di malattia, salvo che la legge preveda esplicite eccezioni (come per gli iscritti alla Gestione Separata).

Il datore di lavoro è quindi tenuto a versare i contributi per malattia anche se il dipendente è già pensionato.

Conclusione

Continuare a lavorare dopo il pensionamento può portare a un assegno pensionistico più ricco, ma è fondamentale conoscere i propri diritti e presentare domanda all’INPS. Tra supplementi di pensione e indennità per malattia, i pensionati lavoratori possono accedere a benefici spesso trascurati ma economicamente rilevanti.

Bonus Genitori Separati 2025: Pagamenti Sbloccati dall’INPS, Fino a 9.600 Euro in Arrivo – Ecco Tutte le Novità

Dopo anni di attesa, il Bonus genitori separati 2025 è finalmente pronto per essere erogato. L’INPS ha sbloccato i pagamenti a favore dei genitori separati, divorziati o non conviventi che, durante la pandemia da Covid-19, non hanno ricevuto l’assegno di mantenimento a causa di difficoltà economiche dell’altro genitore.

Origini del Bonus e Sblocco dei Fondi

Il bonus era stato introdotto nel 2021 dal governo Draghi, come misura contenuta in uno dei Decreti Sostegni per supportare i nuclei familiari fragili durante l’emergenza sanitaria. Tuttavia, per via di lungaggini burocratiche e contrasti tra INPS e Dipartimento per le politiche della Famiglia, l’erogazione non era mai partita.

Il 19 marzo 2025 è arrivato il via libera: il capo del Dipartimento ha firmato il decreto attuativo, sbloccando 8,5 milioni di euro dei 10 milioni previsti inizialmente. Le somme residue saranno accantonate fino al completamento delle verifiche sulle domande già presentate.

Chi Può Ricevere il Bonus

Il bonus genitori separati spetta a chi ha i seguenti requisiti:

  • Reddito personale non superiore a 8.174 euro nell’anno in cui si è verificata la mancata corresponsione dell’assegno;
  • Convivenza con figli minori o maggiorenni con disabilità grave;
  • Mancato ricevimento dell’assegno di mantenimento previsto da sentenza o accordo omologato dal tribunale;
  • L’altro genitore ha subito, a causa del Covid:
    • la cessazione, riduzione o sospensione dell’attività lavorativa (minimo 90 giorni dall’8 marzo 2020);
    • una riduzione del reddito di almeno il 30% rispetto al 2019.

Scadenza e Modalità di Erogazione

Le domande dovevano essere presentate entro il 2 aprile 2024 tramite il portale INPS. Il bonus verrà erogato in un’unica soluzione, fino a un massimo di 800 euro al mese per 12 mesi, raggiungendo un importo massimo complessivo di 9.600 euro.

Conclusione

Il Bonus genitori separati 2025 rappresenta un importante sostegno per i nuclei familiari che hanno subito disagi economici durante la pandemia. Con i fondi finalmente sbloccati e i pagamenti in arrivo, molti genitori potranno contare su un aiuto concreto per far fronte alle difficoltà legate al mantenimento dei figli.

Agrigento capitale della Cultura nel caos, interrogazione della deputata Ida Carmina

L’onorevole Ida Carmina del Movimento Cinque Stelle ha presentato un’interrogazione urgente al Ministro della Cultura per chiedere di intervenire immediatamente, se necessario anche con il
commissariamento della Fondazione Agrigento 2025 e l’assunzione della gestione
diretta dell’evento da parte del Ministero.

“Un’occasione unica ed irripetibile – ha scritto l’onorevole – che finora si è rivelata un simbolo di inefficienza e cattiva gestione amministrativa. Il progetto Agrigento Capitale Italiana della
Cultura 2025, che avrebbe dovuto rappresentare un volano per lo sviluppo culturale e
turistico dell’intero territorio, sta naufragando tra dimissioni, eventi annullati, gravi
ritardi organizzativi e carenze strutturali imbarazzanti.
Le dimissioni prima del Presidente della Fondazione, Giacomo Minio, e ora anche
del Direttore, Roberto Albergoni, segnano il fallimento gestionale di un’iniziativa che
rischia di privare Agrigento e la Sicilia di una straordinaria opportunità di crescita.
L’annullamento del ritorno dell’Efebo d’Oro per l’assenza di garanzie economiche da
parte dell’amministrazione, il quasi certo rinvio dell’evento ‘Sphairos’ per l’incapacità della Fondazione di coprire anche solo le spese di viaggio e ospitalità degli artisti, le criticità logistiche e infrastrutturali sempre più evidenti, rappresentano
un quadro inaccettabile di sprechi e superficialità”.

L’onorevole pentastellato ha chiesto che venga garantita la realizzazione
dei progetti e dei programmi previsti, fondamentali per lo sviluppo culturale e sociale
dell’intero territorio agrigentino.

“Non possiamo permettere – ha aggiunto – che una manifestazione di tale rilievo si trasformi in un
disastro amministrativo e di immagine per la Città dei Templi. Il governo intervenga subito per salvare Agrigento Capitale della Cultura 2025 e
restituire dignità a questa grande opportunità di rilancio per la città e per tutta la
Sicilia”.

Assegno d’Invalidità 2025: Spetta Anche Dopo un Infarto, Ma l’INPS Può Revocarlo – Ecco Quando e Perché

Chi ha subito un infarto potrebbe aver diritto all’assegno d’invalidità, ma molto dipende dalla gravita dello scompenso cardiaco conseguente. L’INPS, infatti, riconosce l’invalidità civile solo in presenza di una riduzione della capacità lavorativa di almeno un terzo, secondo quanto stabilito dalla Legge n. 118/1971.

Cosa si intende per invalidità civile

L’invalidità civile è una condizione in cui una menomazione fisica, psichica o sensoriale determina una perdita permanente della capacità lavorativa. La valutazione viene effettuata da una Commissione medica dell’ASL, che stabilisce la percentuale di invalidità.

  • 33%-66%: invalidità lieve;
  • 67%-99%: invalidità medio-grave;
  • 100%: non autosufficienza.

Nei casi di invalidità grave e permanente (es. perdita di un arto o di un senso), non sono richieste visite di revisione, a meno di innovazioni mediche che migliorino la condizione.

Infarto e diritto all’assegno: dipende dalla classe di scompenso cardiaco

Dopo un infarto, il diritto all’assegno d’invalidità dipende dalla classe di scompenso cardiaco accertata:

  • Classe 1 (asintomatico): invalidità 21-30% → nessun beneficio;
  • Classe 2 (lieve): invalidità 41-50%;
  • Classe 3 (moderato-grave): invalidità 71-80%;
  • Classe 4 (grave): invalidità 100%.

Esempio pratico

Un paziente con infarto e scompenso classe 3 (invalidità 75%) ha diritto a:

  • Assegno mensile d’assistenza;
  • Iscrizione alle categorie protette;
  • Esenzione ticket sanitario;
  • Congedo straordinario per cure;
  • Ausili e protesi gratuiti.

Quando l’INPS può revocare l’assegno di invalidità

L’INPS è obbligata a effettuare verifiche periodiche per accertare la permanenza della condizione sanitaria. Se, a seguito di nuove terapie o protesi innovative, il quadro clinico migliora, l’INPS può:

  • Ridurre la percentuale d’invalidità;
  • Revocare l’assegno, se il soggetto ha recuperato la capacità lavorativa.

Con la Legge di Bilancio 2025 e il D. Lgs. 62/2024 sulla disabilità, l’INPS ha adottato nuove modalità operative per rendere le revisioni più rapide e meno onerose per i cittadini.

Conclusione

Chi ha avuto un infarto può accedere all’assegno di invalidità INPS 2025, ma solo in presenza di uno scompenso cardiaco significativo. La valutazione medica e l’eventuale rivalutazione periodica da parte dell’INPS sono determinanti per l’ottenimento e la permanenza del beneficio.