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Cinquecento famiglie di Ribera chiedono di poter scegliere la Dad fino alla fine dell’anno scolastico, lettera all’assessore Lagalla

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Le famiglie di Ribera, genitori degli alunni che frequentano le tre scuole, Navarro, Crispi, Don
Bosco chiedono così come in altre regioni, la possibilità di scelta della didattica a distanza. Lo scrivono in una lettera indirizzata all’assessore Roberto Lagalla.
“Zona arancione o rossa – scrivono – non cambia nulla si ritorna a scuola, ma nel frattempo quali sistemi sono stati attivati per un rientro in sicurezza?
Come già evidenziato in precedenza la perplessità degli stessi dirigenti scolastici e sindaci della provincia che pur seguendo i protocolli e le continue sanificazioni che sono misure necessarie, ma non sufficenti affinchè il virus non si diffonda , chiedendo proprio questo: impianti di
areazione automatici nei locali scolastici, monitoraggio continuo su tutto il personale e studenti,
forniture di mascherine anti-covid PFF2, visto che quelle chirurgiche fornite dalla scuola
considerate da molti di pessima qualità e non a caso rifiutate in massa.
Il ritorno a scuola è un desiderio che abbiamo in animo da molto tempo, ma è necessario che ci
siano le condizioni di sicurezza, perchè con l’arrivo della variante inglese non basta più il metro
di distanza che non esiste specialmente nelle classi sovraffollate e colpisce le fascie più giovani e
i bambini , bisogna agire con prudenza, per non essere costretti a tornare indietro.
Bisogna garantire la massima sicurezza delle nostre scuole che come in tante regioni l’aria si
cambia semplicemente aprendo le finestre e oltre ai basilari dispositivi di sicurezza già forniti si
potrebbero attivare entrate e uscite a scaglioni per evitare assembramenti non solo degli alunni
ma anche da parte dei genitori, per non parlare dei tanto richiesti tamponi salivari invece di
rientrare con una semplice autocertificazione.
La cosiddetta deroga è consentita ai sindaci locali in accordo con l’asp solo in casi di eccezionale
e straordinaria necessità dovuta alla presenza di focolai o rischio elevato di diffusione del virus e
delle sue varianti nella popolazione scolastica, e qui a Ribera la situazione è ancora molto
delicata e preoccupante, la nostra opinione è che con la riapertura di tutte le scuole si andrà a
peggiorare perchè i bambini inconsapevolmente diventano veicoli di contagio trasmettendo il
virus dalle famiglie alle scuole e dalle scuole alle famiglie, la situazione non potrà che peggiorare
I nostri governatori si stanno muovendo per una graduale apertura delle scuole, ma in realtà
non ci stanno garantendo le condizioni adatte per il rientro e quindi non bisogna dare forzature,
in Sicilia la sanità è in grande difficoltà e si dovrebbe fare il possibile per tutelare la salute e
prevenire il contagio.

“Quindi – concludono- si alla gradualità, ma lasciare comunque ai genitori la scelta della Dad, ma questo non
sarà possibile poichè l’assessore regionale dell’istruzione Sicilia LAGALLA non ci ha dato la
possibilità di decidere per noi stessi e per il bene comune della popolazione scolastica.
Nessuno può obbligare a mandare i nostri figli in piena pandemia a scuola finchè ci sarà la
dichiarazione di “emergenza sanitaria” prevista dall’approvazione del nuovo decreto fino al 31 luglio 2021″.
I genitori chiedono che fino alla fine dell’anno scolastico, o fino a quando non ci siano le dovute sicurezze, la DAD sia una scelta delle famiglie.
” Sicuri che queste nostre riflessioni non possano lasciare indifferenti ,attendiamo fiduciosi un
sollecito riscontro e consenso alla nostra richiesta, la scuola è un nostro diritto e dovere, ma lo
è principalmente il diritto costituzionale più importante per il bene comune più preziose la salute”

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