C’è una comune storia tra Sciacca e Piana degli Albanesi, un filo rosso della sofferenza ” del sangue innocente, quello del sindacalista saccense Accursio Miraglia e quello delle vittime di Portella della Ginestra, due tasselli di un unico puzzle che a distanza di anni reclamano verità, giustizia e impegno”.
E’ questo il passaggio saliente della delibera con la quale la giunta municipale di Sciacca ha approvato il gemellaggio con il Comune di Piana degli Albanesi. In un altro passaggio è scritto che è “doveroso tenere viva la memoria per continuare l’azione di chi a testa alta si è immolato contro chi in Sicilia ha agito per imporre la logica della violenza, dell’ignoranza, della barbarie, contro ogni diritto, contro ogni tutela”.
L’iniziativa è stata proposta dalla Fondazione Miraglia “con lo scopo di mantenere viva con ogni mezzo e azione la memoria comune perpetuandola e consegnandola alle nuove generazioni affinchè facciano tesoro del sacrificio di chi li ha preceduti”.