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Comune di Sciacca

“Strattonò il sindaco di Santa Margherita per avere un lavoro”, al via il processo

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Subito un rinvio al Tribunale di Sciacca nella prima udienza del processo per direttissima a carico di Lillo Saladino, di 53 anni, di Santa Margherita Belice, accusato di resistenza ai carabinieri e violenza privata nei confronti del sindaco Gaspare Viola. Si tornerà in aula il 20 gennaio 2023. Secondo l’accusa Saladino avrebbe voluto costringere il sindaco ad attivarsi per procurargli un lavoro. Lo avrebbe strattonato in municipio e pronunciato frasi minacciose nei suoi confronti. L’imputato ha scelto il rito abbreviato. Lillo Saladino è stato prima ai domiciliari e poi sottoposto all’obbligo di presentazione, tre volte alla settimana, alla polizia giudiziaria. Nell’udienza di convalida, assistito dall’avvocato Filippo Lo Jacono, avrebbe ammesso i fatti, aggiungendo che quelle condotte erano dettate dalla disperazione perché, essendo pregiudicato, gli era stato revocato da poco tempo il reddito di cittadinanza e si era trovato senza alcun sostentamento economico per la propria famiglia. Avrebbe aggiunto che al comune non chiedeva sussidi o altre utilità, ma un lavoro. Adesso secondo il difensore si potrebbe profilare il venir meno di uno dei due reati che gli vengono contestati, la violenza privata. “A mio parere – afferma l’avvocato Lojacono – alla luce della riforma Cartabia che prevede per questo reato che si possa procedere a querela di parte, visto che il sindaco non ha presentato querela, dovrebbe restare in piedi soltanto l’ipotesi di resistenza. Mancano, per la violenza privata, le condizioni di procedibilità”. Nella foto, l’avvocato Filippo Lojacono

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