La riattivazione dell’ascensore del Comune di Sciacca
è sollecitata in un’interrogazione all’amministrazione comunale dai consiglieri Carmela Santangelo e Luca La Barbera. “È doveroso segnalare – scrivono – che l’ascensore posto all’interno del Comune di Sciacca da diversi mesi non è funzionante. Tale situazione determina dei disagi non solo al personale in servizio ma soprattutto a tutti gli utenti che hanno delle disabilità e per tale ragione non possono accedere all’interno del palazzo di città e raggiungere i piani superiori. In ordine alle molteplici priorità questa merita particolare attenzione – concludono i due consiglieri – anche in ricordo di tutte le battaglie portate avanti negli anni passati proprio allo scopo di abbattere le barriere architettoniche”.
Ascensore ancora bloccato al municipio di Sciacca, interrogazione
In corso Miraglia a Sciacca si sostituiranno 40 metri di condotta fognaria (Video)
C’è una soluzione per completare i lavori in corso Miraglia a Sciacca. Si sostituirà la condotta fognaria per un tratto di circa 40 metri. L’area di cantiere interesserà anche via Giovanni XXIII che, però, compatibilmente con l’intervento da eseguire, il Comune vuole mantenere aperta al transito. La video ispezione eseguita da Aica ha evidenziato che il collettore è ammalorato e bisogna sostituirlo per un lungo tratto. Questo, unitamente alla doppia caditoia che è stata realizzata, dovrebbe dare soluzione a un problema che ha comportato il transennamento di parte della strada per circa 4 anni. La prova del nove sulla tenuta saranno le piogge intense. Questa mattina nuovo sopralluogo di Comune ed Aica in vista dell’inizio dei lavori, a partire dalla prossima settimana. Dureranno da 7 a 10 giorni secondo le attuali previsioni. L’assessore ai Servizi a Rete, Valeria Gulotta, in un’intervista a Risoluto.it, fa il punto della situazione è afferma di guardare al futuro con riferimento alle ragioni per le quali nel passato il problema non è stato risolto.
Lavori al San Francesco di Sciacca, ci pensa il Genio Civile
Consolidamento dei paramenti murari lesionati con la tecnica dello “scuci e cuci”, ristilatura dei giunti ammalorati, inserimento di nuove catene nel cantonale sud, ritesatura delle catene esistenti, cerchiatura di cinque colonne all’interno del chiostro, demolizione e ricostruzione di un campo di solaio, ripristino dei prospetti ammalorati.
Sono questi i principali lavori, previsti dal progetto redatto dal Genio Civile di Agrigento, finalizzati alla manutenzione straordinaria e la messa in sicurezza dell’ex Convento di San Francesco di Sciacca, per un importo complessivo di 1.142.000 euro.
Il progetto, che impegna risorse stanziate dalla Regione Siciliana, per un importo complessivo di 1. 1.142.000, è stato elaborato dai funzionari direttivi del Genio Civile Roberto Mistretta, Carmelo Sorce, Salvatore Failla e Gaspare Patti, con la collaborazione operativa di Isidoro Curaba, ed è stato approvato in linea tecnica, verificato e validato dal RUP dei lavori Salvatore Alessi, previa acquisizione dei pareri di rito.
“ Stamattina, afferma il Capo del Genio Civile Rino La Mendola, abbiamo inviato il progetto approvato al Servizio Demanio della Regione, affinché venga formalmente finanziato, con le risorse già stanziate dal Governo Regionale in seno al Piano di Sviluppo e Coesione”.
“Non appena le risorse necessarie saranno disponibili, continua La Mendola, procederemo immediatamente all’appalto ed alla veloce esecuzione dei lavori, grazie ai quali potrà essere restituito alla città il complesso monumentale in piena efficienza strutturale e potrà essere finalmente riaperta la corsia di via Agatocle interdetta, da tempo, al traffico per il crollo di calcinacci dal cantonale sud della costruzione”.
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Salute, Sicilia prima in Italia per donazione di cordone ombelicale grazie a Sciacca
Sicilia da record nella donazione di cordone ombelicale. Per il terzo anno consecutivo la regione ha raccolto più unità di sangue cordonale di ogni altro centro in Italia e nel 2022, già nel mese di settembre, aveva superato il dato complessivo del 2021: 1.131 unità contro le 1.032 dello scorso anno.
Numeri che, come dimostrano i dati dell’unità di Medicina trasfusionale dell’ospedale “Giovanni Paolo II” di Sciacca, crescono mese dopo mese: 288 unità nel trimestre gennaio-marzo, 367 da aprile a giugno, 476 tra luglio e settembre.
«Si tratta di un traguardo importantissimo ma dobbiamo considerarlo solo come un nuovo punto di partenza – commenta Daniela Segreto, dirigente dell’Ufficio speciale comunicazione per la salute -. Continueremo col nostro assiduo impegno per la sensibilizzazione e la consapevolezza delle partorienti, affinché siano coscienti dell’estremo atto di generosità che possono compiere con un semplice gesto, indolore e che non comporta alcun rischio né per la mamma né per i nascituri».
I globuli rossi del sangue contenuto nel cordone ombelicale possono essere utilizzati, quando idonei, per migliorare le condizioni di salute dei neonati prematuri, aiutando a prevenire complicanze quali deficit intellettivi, cecità, disturbi dell’apparato respiratore o gastroenterico. In Sicilia, grazie all’autorizzazione all’unanimità del Comitato etico Palermo 2, sono 16 le unità di terapia intensiva neonatale che potranno praticare queste trasfusioni. Le cellule staminali del sangue cordonale, invece, sono ampiamente utilizzate anche e soprattutto per pazienti adulti che necessitano di un trapianto e sono privi di donatore compatibile, oltre che per la formulazione di farmaci (emocomponente ad uso non trasfusionale) per la cura di diverse patologie.
La volontà alla donazione può essere comunicata direttamente al personale del reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale in cui si intende partorire e prevede la compilazione di un questionario anamnestico completo di consenso alla donazione, siglato prima dell’inizio del travaglio di parto.
Patti: “Oggi disservizi nella raccolta dei rifiuti, applicheremo sanzioni”
“Nella giornata odierna sono stati riscontrati disservizi nel servizio di raccolta e per molte utenze non è stato garantito il regolare ritiro dei rifiuti.
Questo è stato causato dal legittimo diritto allo sciopero dei lavoratori che lamentano ritardi nel pagamento degli stipendi da parte delle ditte affidatarie. Con nota prot. 54412 del 25/10/2022 abbiamo chiesto al direttore di esecuzione del contratto d’appalto di applicare le sanzioni previste dall’art.14 del Capitolato Speciale, che così recita: “Nel caso di interruzione del servizio anche per sciopero, verrà adoperata una trattenuta pari all’ammontare dei giorni di servizio, calcolata in trentesimi dalla rata mensile di pagamento, oltre all’eventuale applicazione della penalità di cui al presente capitolato, se lo sciopero dipenderà da inadempienze delle ditte””.
Lo ha fatto sapere nel pomeriggio di oggi l’assessore comunale all’Ambiente, Salvino Patti, invitando i cittadini che oggi hanno subito il disservizio a “ritirare i rifiuti all’interno delle proprie abitazioni, e attendere il prossimo giorno utile per il conferimento della frazione differenziata multimateriale”.
“L’amministrazione comunale sta dalla parte dei lavoratori e si adopererà – conclude Patti – affinché l’annosa questione del ritardo dei pagamenti degli stipendi trovi finalmente soluzione”.
A tal proposito è stata convocata una riunione urgente alla presenza delle ditte affidatarie del servizio alle ore 9 di domani, mercoledì 26 ottobre.
Oggi i lavoratori impegnati nella raccolta dei rifiuti hanno svolto due ore di assemblea alla fine di ogni turno perché non hanno riscosso lo stipendio di settembre.
Topi alla scuola Scaturro, segnalazione e intervento del Comune di Sciacca
La settimana scorsa la dirigenza scolastica dell’istituto comprensivo statale “Dante Alighieri” ha segnalato al Comune di Sciacca la presenza di topi nelle aree di pertinenza della sede centrale e nel plesso Scaturro di via Santa Caterina.
E’ stato effettuato un intervento di derattizzazione alla Scaturro, ma senza alcuna sospensione dell’attività.
Per quanto riguarda la sede centrale, sollecitata la rimozione della vegetazione che si trova nelle aree di pertinenza e la derattizzazione dell’area anche del parcheggio Modigliani
Maltempo a Trapani, la Regione dispone i primi interventi da 750 mila euro
«Così come preannunciato durante il mio sopralluogo nelle zone alluvionate del Trapanese, lo scorso 15 ottobre, diamo seguito alle prime opere di messa in sicurezza del territorio nei Comuni di Trapani e Misiliscemi».
Lo dice il presidente della Regione Renato Schifani, annunciando gli interventi prioritari e i soggetti attuatori. A essere coinvolti sono diversi uffici dell’amministrazione regionale: Protezione civile, Autorità di bacino e Genio civile. Destinato, per il momento, oltre un milione e mezzo di euro. Gli interventi riguardano: la riattivazione dei sistemi di pompaggio nel Comune di Trapani, con un finanziamento di cinquecentomila euro della Protezione civile; la rimozione di fanghi e detriti e prime riparazioni nel Comune di Misiliscemi (250 mila euro).
Sempre a Misiliscemi e Paceco, si interverrà per la pulitura e il ripristino della funzionalità idraulica del Torrente Verderame e per il ripristino e il consolidamento degli argini danneggiati. Sono già stati predisposti dai tecnici dell’Autorità di bacino i verbali di somma urgenza e i relativi lavori sono in corso di appalto (750 mila euro). L’Autorità di bacino darà incarico anche a un’istituzione universitaria dell’Isola (è stata già predisposta la manifestazione di interesse) per un studio idraulico sul bacino del torrente Verderame (50 mila euro).
L’Autorità di bacino ha eseguito anche un sopralluogo in corrispondenza dell’attraversamento ferroviario sul Torrente Verderame per verificare le criticità idrauliche relative all’esondazione all’esterno dell’alveo.
«A intervenire, in una seconda fase, non appena giungeranno le risultanze degli studi idraulici – conclude – sarà anche l’Ufficio del commissario contro il dissesto idrogeologico».
Valderice: li invita a cena e gli rubano una bicicletta elettrica dentro casa, arrestati
I Carabinieri della Stazione di Valderice e della Sezione Radiomobile della Compagnia di Trapani hanno arrestato per il reato di furto in abitazione in concorso due soggetti, un uomo e una donna, presunti responsabili del furto di una bicicletta elettrica all’interno di un’abitazione.
L’uomo, di 38 anni senza fissa dimora, e la donna di 50 anni, domiciliata presso una comunità del trapanese, dopo aver trascorso la serata a casa della vittima, dove saltuariamente i due eseguivano lavori domestici e che gentilmente li aveva invitati a cena, avrebbero trafugato una bicicletta elettrica dal garage allontanandosi in direzione Trapani.
Accortosi della mancanza del mezzo, l’uomo dava l’allarme alla Centrale Operativa dei Carabinieri che allertava le pattuglie in circuito. Al termine di una scrupolosa ricerca eseguita sia sul territorio di Valderice che su Trapani i Carabinieri intercettavano i due soggetti nei pressi di Via Conte Agostino Pepoli a Trapani a bordo del velocipede asportato poco prima.
Ad entrambi gli arrestati, a seguito dell’udienza di convalida, si applicava la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla P.G. Per l’uomo l’Autorità Giudiziaria disponeva anche l’obbligo di dimora nel comune di Trapani, mentre la bicicletta veniva prontamente restituita all’avente diritto.