Demolizione della galleria Belvedere sulla 115 a Sciacca, slitta l’inizio dei lavori

Il Carnevale di maggio a Sciacca è salvo. Non sarà penalizzato dai lavori di demolizione e ricostruzione della galleria Belvedere, sulla statale 115. Le ultime notizie che arrivano, a seguito anche dei contatti tra Comune di Sciacca e Anas, riferiscono di un cantiere che sarà allestito certamente dopo il mese di maggio 2023 e che nei primi mesi di lavori interesserà le bretelle laterali sulle quali poi transiteranno le auto, ma tenendo aperta, in questa fase, la statale. Insomma, Carnevale e almeno una buona parte dell’estate vedranno la statale 115, nel tratto della galleria Belvedere, ancora aperta. Non è stata ancora assunta una decisione definitiva sulle bretelle laterali, sul tracciato che provochi meno disagi quando la statale, invece, e per ben due anni e mezzo, sarà chiusa al transito per i lavori. Se ne saprà di più nelle prossime settimane.

Messina verso il Cga: “Si gioisce per l’apertura del ponticello Bagni e si trascurano terme, ospedale e viabilità” (Video)

“I miei avvocati sono già al lavoro per il ricorso al Cga”. Lo dichiara Ignazio Messina, presidente del consiglio comunale, affermando che “è un atto dovuto”.

Sul versante del consiglio comunale Messina rileva che “sono state approvate il cento per cento delle proposte dell’amministrazione. A Sciacca si gioisce all’apertura del ponticello Bagni – aggiunge – e non ci si occupa delle Terme, dell’ospedale, della viabilità. Noi su questo stiamo lavorando seriamente”.

Capitale della Cultura 2025: domani la decisione della giuria

Conclusasi le audizione delle città candidate, rimane solo l’attesa della decisione.

Agrigento, unica città siciliana in lizza, vive oggi una vigilia carica di tensione, in un clima dove ottimismo e scetticismo emergono piuttosto alla pari nelle discussioni al bar e nei social.

“Abbiamo presentato il nostro dossier per Agrigento Capitale della Cultura 2025, è andata bene, è stato apprezzato il lavoro che è stato fatto in questo anno e mezzo. Penso che Agrigento ce la possa fare”, ha dichiarato il Sindaco Franco Micciché all’uscita dalla sala Refettorio di palazzo Venezia a Roma, dove lo scorso 27 marzo la candidatura è stata presentata alla giuria del ministero della Cultura.

Al “Fatto Quotidiano”, il sottosegretario, critico dell’arte, Vittorio, avrebbe invece sbottato (ma ha poi smentito): “Deve essere una città piccola, chiamano Agrigento, ma quale caxxo di Agrigento? Credo che all’80% vincerà l’Umbria, perché è una regione che non ha ancora avuto la capitale”.

Ma neppure la presunta stroncatura di Sgarbi ha sollevato la bufera che era lecito attendersi in una città dove da tempo innanzitutto i residenti lamentano un atavico malessere per mille ragioni, tutte legate ai numerosi problemi che hanno sempre collocato la Città dei Templi nelle ultime posizioni nelle classifiche sulla qualità della vita.
Già nei secoli passati i viaggiatori illustri che arrivavano a Girgenti (l’antico nome di Agrigento) mettevano a confronto la travolgente bellezza della Valle dei Templi (patrimonio dell’umanità) e del paesaggio naturale con la brutta e fatiscente cittaduzza stretta dentro le sue antiche mura sul colle.

Tra le colonne doriche i segni di una ricca e splendida civiltà chiamata da Pindaro “la più bella tra i mortali”; nelle strade e nelle case dei contadini e zolfatari di Girgenti le piaghe di una millenaria infelice condizione umana, contro cui era evidente che ben poco faceva chi era chiamato a soccorre quelle popolazioni, decimate dalla miseria, dall’ignoranza e dalle malattie. Con classe politica ed imprenditoriale connivente allora (ma solo allora) con la mafia e i poteri forti.

E ieri come oggi da quelle strade e case si emigrava e si emigra, spesso per le stesse ragioni: disoccupazione e servizi al minimo, in un angolo del mondo dove non manca nulla per dare benessere e salute. Ma dove storia, cultura, natura non si incontrano da tempo con la cura, le capacità organizzative, la vision, la creatività di chi pur si candida ad ogni elezione, sostenendo di volere dare una svolta alla vita degli agrigentini e sistematicamente tradisce, secondo gli agrigentini, quelle promesse, gridate oggi su grandi cartelloni elettorali.

E così è stato anche in occasione della candidatura della città a Capitale della Cultura 2025. Da tutti i protagonisti la promessa che se domani la giuria proclamerà Agrigento vincitrice, inizierà per tutti un futuro migliore, grazie allo slancio che verrà dalle risorse che arriveranno, dal turismo, dall’attenzione dell’Italia verso questa terra sfortunata.
“E perché no ?”: pensano alcuni.
Ennesima illusione, secondo altri.
Alla giuria del premio è arrivato il dossier di Agrigento. Basterà ad imporsi rispetto alle troppe carenze di una città dove, un nuovo questore appena arrivato dice che la mafia “una volta si occupava della vendita di zucchine o animali, adesso si dedica al settore di gioco e scommesse, allo street food e siede nei cda di banche del Nord Europa o in multinazionali” ? Crederanno i giudici, come gli ottimisti agrigentini, che il premio sarà per la Città dei Templi un volano o penseranno, come i pessimisti, che è tutto fumo negli occhi, già visto da decenni? Domani ottimisti e pessimisti seguiranno con animo diverso la diretta televisiva. Sarà storia o mitologia ?

Questo il link per seguire la diretta:
https://www.youtube.com/watch?v=lim2ZdYuHe4

Elio Di Bella

Commissione Antimafia a Favara, il presidente Cracolici: “Siamo qui per dire che lo Stato c’è (Video)

“In questo territorio c’è una presenza organizzata sia di Cosa Nostra che della Stidda che possono contare su un sistema di relazioni internazionali”. Lo ha detto oggi il presidente della commissione regionale Antimafia, Antonello Cracolici che con gli altri componenti della commissione ha incontrato a Favara i vertici istituzionali e gli amministratori della provincia di Agrigento

“Ma soprattutto – ha aggiunto – c’è un tessuto sociale debole. Siamo qui per dire che lo Stato c’è. L’attività di contrasto si è mossa sia sul terreno patrimoniale che nei confronti di alcuni mandamenti specifici della provincia – ha aggiunto Cracolici – C’è stato segnalato, come in altre zone della Sicilia, un aumento del traffico e del consumo di stupefacenti, ma soprattutto mi ha colpito sapere che nella provincia di Agrigento non esiste un’associazione antiracket, le denunce su estorsioni e usura sono scarsissime, e le poche attività antiracket esistenti provengono sostanzialmente da associazioni di Palermo o nazionali. Qui la società civile è poco attiva e questo costituisce il punto più preoccupante della capacità reattiva di questo territorio. Su questo e sulla cultura dell’antimafia, c’è da lavorare. Stiamo incontrando i vertici investigativi, giudiziari, e gli amministratori delle varie province convinti che al di là della dimensione conoscitiva della legalità, occorra promuovere una reazione organizzata delle istituzioni e della società civile. Per vincere l’indifferenza dobbiamo alzare la qualità dell’impegno della Sicilia contro le mafie”.

Lavori su canale di gronda a Lucca Sicula, Schifani: “Importante opera per la sicurezza”.


Possono partire i lavori per la realizzazione del canale di gronda a Lucca Sicula, nell’Agrigentino, destinato a intercettare le acque piovane.

Ciò consentirà di scongiurare i disastrosi fenomeni di ruscellamento che nel tempo hanno lesionato l’asfalto delle vie Campo Sportivo e Lo Cascio, rendendole fortemente insidiose per gli automobilisti.

Gli uffici di piazza Ignazio Florio a Palermo, in cui ha sede la Struttura commissariale anti dissesto idrogeologico guidata dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, e diretta da Maurizio Croce, hanno concluso le procedure di gara, assegnando l’opera alla Messina Costruzioni di Mussomeli per un importo di circa un milione di euro.

“Si tratta – sottolinea il governatore – di un’infrastruttura idraulica assolutamente indispensabile per impedire i continui allagamenti nella piazza principale del paese e i danni alle arterie stradali che consentono di raggiungerla. Disagi e pericoli che adesso potranno definitivamente cessare: un altro importante obiettivo raggiunto per assicurare alla gente luoghi sicuri e vivibili”.

Da oltre un decennio le forti precipitazioni provocano in piazza Vittorio Emanuele il ristagno di acqua alta diversi centimetri e l’accumulo di detriti. Tra i danni provocati a causa della mancanza di un adeguato sistema di regimentazione, vanno considerate anche le profonde crepe che hanno reso instabili i muri di confine dell’impianto che ospita le partite di calcio. In condizioni disastrose anche la piccola strada di accesso al serbatoio idrico.

Prevista la realizzazione di due collettori di gronda: uno lungo la via Genova in sostituzione di quello esistente che risulta deformato e danneggiato, e l’altro in via Campo Sportivo.

In tal modo le acque meteoriche superficiali, che a causa dell’elevata pendenza che caratterizza l’intera zona invadono l’area ad est del centro abitato, saranno drenate e convogliate correttamente, riducendone la velocità per controllare erosione e trasporto solido. Le acque profonde, invece, verranno drenate con un’apposita trincea prefabbricata. Per contenere ulteriori cadute di pietrame verranno inoltre posizionate reti metalliche sulle scarpate mentre con reti in fibra sarà garantito il consolidamento del versante. Il passaggio successivo sarà la ricostituzione di tutte le pavimentazioni danneggiate.

Idee e progetti per Sciacca, seminario al Don Michele Arena

Si è svolto questa mattina, presso l’aula magna “Falcone e Borsellino” dell’istituto Don Michele Arena di Sciacca, il seminario “Idee e progetti per la nostra città”.

Durante l’incontro sono stati illustrati dall’ingegnere Giuseppe Sabella dati che rappresentano il tasso migrazione da parte dei giovani del sud e le possibili soluzioni per creare opportunità di lavoro grazie alla collaborazione della comunità e alla creazione di una rete diffusa.

Un’altra tematica di cui si è parlato durante l’incontro riguarda i tour operator della Sicilia che non prevedono la sosta a Sciacca, causando così un riflesso negativo sull’economia cittadina.

Numerosa partecipazione non solo di studenti, ma anche di associazioni, comitati di quartiere, imprenditori, professionisti e sindacati. Tra i presenti il sindaco di Sciacca, Fabio Termine, e il presidente del consiglio comunale, Ignazio Messina.

Sabato l’autopsia sul corpo della piccola Alessia Gabriela

Sara eseguita sabato primo aprile l’autopsia sul corpo di Alessia Gabriela Nigel, la piccola di appena 4 anni morta al Giovanni Paolo II di Sciacca. L’ha disposta il sostituto procuratore Alberto Gaiatto a seguito della denuncia presentata dai genitori della bambina. La famiglia della piccola è assistita dall’avvocato Giacomo Cortese ed ha nominato consulente tecnico il medico legale Antonio Messina. L’autopsia dovrà stabilire le cause della morte.

Ciotta nominato direttore sanitario ad interim del Giovanni Paolo II di Sciacca

Il direttore dell’unità operativa di Cardiologia del Giovanni Paolo II di Sciacca, Ennio Ciotta, è stato nominato direttore sanitario ad interim del nosocomio saccense. La nomina è del commissario straordinario, Mario Zappia, e del direttore sanitario aziendale, Emanuele Cassara’. Tutto questo in attesa della definizione delle procedure concordiamo che sono in corso per la copertura del posto di direttore sanitario del Giovanni Paolo II. Gaetano Migliazzo manterrà l’incarico di direttore sanitario dell’ospedale di Agrigento.

Ignazio Messina nominato in Consiglio Nazionale ANCI


Ignazio Messina, Segretario Nazionale di Italia dei Valori e presidente del consiglio comunale di Sciacca, e’ stato nominato nel Consiglio Nazionale di ANCI, associazione nazionale comuni italiani. Il Consiglio Nazionale, guidato dal Sindaco di Bari, racchiude tutti
gli amministratori del territorio italiano. “Ringrazio il Presidente Antonio De Caro, per avermi voluto in
Consiglio Nazionale” Così Ignazio Messina ha commentato la nomina.

“Ritengo – conclude Messina- che la mia nomina sia una ottima
occasione per il nostro territorio di far sentire la nostra voce a livello nazionale. Nello spirito di collaborazione tra amministratori.”

Messina al Cga, Termine: “Io sono stato eletto per amministrare la città” (Video)

“Nella vita bisogna essere sereni, se Messina lo è facendo ricorso al Cga faccia pure. Io sono stato eletto per amministrare la città e lo sto facendo”. E’ quanto afferma Fabio Termine, sindaco di Sciacca, che in un’intervista a Risoluto.it parla anche del Carnevale (ticket d’ingresso e percorso), manifestazioni estive e imposta di soggiorno che nel 2022 non è migliorata rispetto al periodo precedente al Covid.