MILANO (ITALPRESS) – Il Milan torna grande nella serata più importante e supera l’Inter con un netto 3-0, qualificandosi per la finale di Coppa Italia. Sono una doppietta di Jovic e una rete di Reijnders a far volare i 7 volte campioni d’Europa, che nel derby di andata avevavo fermato i nerazzurri sull’1-1. La prima chance è per i padroni di casa e arriva al 10′. Darmian sfrutta un buco lasciato sulla sinistra da Hernandez, entra in area e va al tiro in diagonale con il destro ma la palla esce a lato. Al 22′, è Jimenez a lasciare scoperta la fascia destra a Dimarco, che riceve palla e ci prova con il sinistro, ma la palla centra la traversa. Al 33′ sono ancora gli uomini di Inzaghi a rendersi pericolosi, quando Barella serve al centro Taremi, il quale fa da sponda di testa per Martinez, che da ottima posizione spara alto. Gol sbagliato, gol subito. Al 36′, Fofana allarga sulla destra per Jimenez, che mette al centro un pallone al bacio sul quale si avventa Jovic, il quale anticipa Darmian e incorna di testa, trafiggendo Martinez e portando in vantaggio i suoi alla prima vera occasione creata. I nerazzurri si riportano in attacco ma senza riuscire a impensierire ulteriormente Maignan. Il primo tempo si chiude sull’1-0 in favore degli ospiti. I rossoneri partono bene nella ripresa e al 4′ raddoppiano. Hernandez calcia un corner dalla destra, la sfera rimpalla addosso a Barella e Jovic è il più lesto di tutti a battere Martinez con un tocco di rapina che vale il 2-0 e la doppietta personale. Il primo squillo dei campioni d’Italia in carica giunge al 22′, quando De Vrij salta bene di testa su angolo del neo entrato Calhanoglu ma Maignan è decisivo in tuffo e salva i suoi. Per la formazione di Conceicao, la ciliegina sulla torta arriva al 40′. Leao riceve palla al limite dell’area e imbuca al centro per Reijnders, che si inserisce con i tempi giusti e supera Martinez con il sinistro per il definitivo 3-0. Il risultato non cambierà più. Il Milan attende ora l’esito della sfida di ritorno tra Bologna ed Empoli (3-0 per i felsinei all’andata) per capire chi affronterà nella finalissima di Roma.
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Milan in finale di Coppa Italia, Inter ko 3-0
Salvini “Dopo anni di guerra e morte in Ucraina, è l’ora della pace”
ROMA (ITALPRESS) – “Dopo anni di guerra e di morte, è l’ora della pace”. Così su X il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, rilanciando le parole del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, secondo cui la posizione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky “sulla Crimea mette a rischio i negoziati di pace”.
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Ucraina, Trump “Le dichiarazioni di Zelensky prolungano lo sterminio”
WASHINGTON (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Il presidente statunitense Donald Trump ha accusato il premier ucraino Volodymyr Zelensky di “prolungare il campo di sterminio”, dopo che quest’ultimo si è opposto alla cessione della Crimea alla Russia come parte di un possibile piano di pace. Osservazione che contribuisce ad alimentare il clima di tensione in un contesto in cui domani sono previsti dei colloqui a Londra tra funzionari statunitensi, europei e ucraini per quanto riguarda la pace e la possibile cessione del territorio alla Russia: “Non c’è nulla di cui parlare, è la nostra terra. La terra del popolo ucraino”, ha affermato Zelensky.
Con un post pubblicato sul suo social Truth, Trump ha dichiarato che “questa affermazione è molto dannosa per i negoziati di pace con la Russia, dato che la Crimea è stata persa anni fa sotto gli auspici del presidente Obama e non è nemmeno un punto di discussione – scrive il tycoon nel post -. Nessuno chiede a Zelensky di riconoscere la Crimea come territorio russo, ma se la vuole perchè non hanno combattuto per ottenerla undici anni fa, quando è stata consegnata alla Russia senza sparare un colpo?”.
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Castellanos e Dia rilanciano la Lazio, 2-0 sul Genoa al Ferraris
GENOVA (ITALPRESS) – Dopo la delusione ai rigori in Europa League contro il Bodo Glimt, la Lazio riparte in campionato con una vittoria per 2-0 contro il Genoa al ‘Ferraris’, trascinata dalla prestazione del Taty Castellanos, che si riscatta dopo l’errore decisivo dagli undici metri di giovedì scorso. L’argentino apre le marcature al 32′ (di Dia la rete del raddoppio), ma soprattutto dà il via all’azione che produce l’episodio chiave di una partita che proietta i biancocelesti a 59 punti in classifica, ad una lunghezza dal Bologna quarto. Al 22′ il centravanti vince un duello con De Winter, aggancia la palla al volo e serve un passaggio in profondità per Zaccagni che prima dell’ingresso in area di rigore viene steso da Otoa. L’arbitro Ayroldi fischia fallo ed espelle il difensore rossoblù, il cui debutto in Serie A dura così poco più di venti minuti. La Lazio alza i ritmi e raccoglie i frutti del suo assedio dieci minuti più tardi: Pellegrini crossa dalla sinistra e pesca in area Castellanos, che si coordina e con una mezza rovesciata non lascia scampo a Leali. Un doppio episodio che cambia così una partita che in avvio di gioco aveva riservato più di un pericolo a Mandas (rimasto anche leggermente stordito a causa dell’esplosione di un petardo intorno al quarto d’ora di gioco), decisivo in due occasioni su Pinamonti (al 10′ e al 13′). Nella ripresa la Lazio raddoppia, ma resta anch’essa in 10. Al 65′ Rovella inventa un filtrante per Dia che col diagonale mancino batte Leali, ma al 73′ il neo entrato Belahyane commette un grave fallo di gioco su Thorsby: Ayroldi estrae il giallo, viene richiamato al Var e trasforma l’ammonizione in espulsione. La Lazio deve gestire il finale di gara senza l’uomo in più e lo fa con ordine, rischiando pochissimo e dando minutaggio anche ad Hysaj e Noslin. Marco Baroni si riavvicina alla zona Champions. Per il Genoa invece slitta l’appuntamento con la salvezza matematica.
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Cagliari-Fiorentina 1-2, decidono Gosens e Beltran
CAGLIARI (ITALPRESS) – La Fiorentina trema contro il Cagliari, dopo due giorni difficili, ma esce vittoriosa dall’Unipol Domus: 2-1 in rimonta e l’Europa resta vicina. Privi di Kean, tornato a casa nel primo pomeriggio per motivi familiari, i viola schierano un attacco mobile: c’è Beltran con Gudmundsson. L’avvio però è decisamente sorprendente in negativo per i viola, che faticano a costruire gioco e soffrono il possesso dei rivali. Spinge subito il Cagliari con Viola e, dopo sette minuti, ecco il vantaggio sardo. Luvumbo salta Dodò e mette in mezzo, de Gea devia su Piccoli e quest’ultimo è lestissimo nel ribadire in rete: ottimo l’anticipo su Pablo Marì, è 1-0. Nei primi venti minuti ci sono solo gli isolani, che colpiscono anche un palo con Zortea e sfiorano il bis. Questo episodio sveglia la Fiorentina che, spinta dalla grinta di Mandragora, torna prepotentemente in gara. Caprile deve fare gli straordinari su Gudmundsson e i viola sfiorano due volte la rete, prima di trovarla effettivamente al 36′. Su una punizione battuta da Mandragora, Zortea si dimentica Gosens e quest’ultimo incorna in rete l’1-1. Il Cagliari perde Mina per infortunio, si vede negare un rigore su Luvumbo e si distrae nuovamente in avvio di ripresa. Il protagonista in negativo è ancora Zortea, sovrastato da Beltran: al 48′ è 2-1.
Da qui in poi la gara si rasserena e i ritmi si abbassano drasticamente, fino al triplo cambio di Nicola, che stravolge il suo centrocampo. Il Cagliari torna prepotentemente in gioco e sfiora il pari con Razvan Marin, costringendo Palladino a reagire: dentro Folorunsho e Comuzzo per proteggere una preziosissima vittoria. Due mosse che restituiscono il controllo del match alla Fiorentina, che sfiora anche il tris. Zaniolo, subissato di fischi per l’esultanza invernale (giocava nell’Atalanta), viene fermato da Caprile. La Fiorentina sale a 56 punti e la lotta-Champions s’infiamma: cinque squadre in quattro punti dal Bologna quarto (60) ai viola ottavi. Si ferma a quota 30 punti, invece, il Cagliari: sardi a +5 su Empoli e Venezia, ma il Parma li scavalca.
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Il Comune di Lucca Sicula premia il personale, progressioni verticali e 34 ore ai part-time
Il Comune di Lucca Sicula dopo le 34 ore al personale part-time, iniziativa che lo pone ai vertici, a livello regionale, per l’attenzione riservata a questo personale (a Sciacca si parte da 22 ore) ha proceduto con le progressioni verticali. Michela Giarratano, Pasquale Locascio, Baldassare Mule’, Calogero Silvio e Saverio Puccio passano da A a B con contratto a tempo indeterminato e 34 ore lavorative. Salvatore Mortillaro e Vincenzo Vaccaro da C a D sfruttando una deroga vigente con 36 ore lavorative.
“Il Comune dispone di sole 22 unità – dice il sindaco di Lucca Sicula, Salvatore Dazzo – largamente insufficienti per le nostre esigenze, ma che operano con particolare dedizione e che noi cerchiamo di sostenere quanto più è possibile. Basti pensare che fino a 20 anni fa il Comune disponeva di 50 dipendenti. Abbiamo fatto un gran lavoro per raggiungere questo risultato e ringrazio anche il dottore Piro”.
Under 19 di Interrante batte 4-3 il Castellammare e avanza nella fase regionale
Vittoria con il risultato di 4-3 dell’Under 19 dello Sciacca, allenata da Michele Interrante, contro il Castellammare. A segno per i verdenero manca, con una doppietta, Aldo Genco e Pecorino.
I saccensi, approdati a questa fase dopo avere vinto il titolo provinciale, hanno subito l’avvio del Castellammare che è andato per primo in rete. Il primo tempo si è chiuso sul risultato di 1-1 dopo il pareggio dello Sciacca che a inizio ripresa è andato ancora in svantaggio.
A quel punto la squadra di Interrante è andata in cattedra mettendo a segno tre reti, l’ultimo dei quali, di Pecorino, di ottima fattura.
Lo Sciacca avrebbe dovuto affrontare, sabato 26 aprile, la seconda partita della fase regionale con l’Athletic Palermo. L’incontro è stato rinviato così come tutte le manifestazioni sportive che erano previste in quella giornata per i funerali del Papa. Dovrà essere fissata un’altra data.
Intanto, si festeggia in casa Sciacca. La squadra è stata accompagnata oggi a Mazara del Vallo, dove si è disputato l’incontro, dal collaboratore del tecnico Interrante, Giosuè Venezia, e dal dirigente Giuseppe Milioti.
Incidente sul lavoro, operaio Anas muore mentre scaricava materiale ferroso a Catania
Un incidente sul lavoro è costato la vita a un operaio edile di 65 anni, padre di due figli, impiegato nel cantiere per i lavori di ammodernamento della strada statale 284, nel tratto tra Adrano e Bronte, in contrada Passo Zingaro, in provincia di Catania.
Secondo una prima ricostruzione, l’uomo è stato colpito alla testa da un profilato in ferro precipitato da un camion durante le operazioni di scarico di un fascio di acciaio. Le dinamiche dell’accaduto sono ancora in corso di accertamento. Sul posto è intervenuto personale del 118, ma per il lavoratore non c’è stato nulla da fare. Le indagini sono affidate ai carabinieri della compagnia di Paternò.
L’incidente si è verificato intorno alle ore 13. I lavori in corso nel cantiere sono eseguiti dall’impresa Donati Spa per conto di Anas Spa, che ha espresso “profondo cordoglio ai familiari dell’operaio deceduto” e ha fatto sapere di aver “avviato subito le procedure interne previste al fine di chiarire le motivazioni dell’incidente”.
Dura la reazione dei sindacati. Enza Meli e Nino Potenza, segretari di Uil e Feneal-Uil Catania, hanno dichiarato: “Siamo vicini ai familiari del lavoratore morto sul lavoro, ci uniamo alla loro rabbia e al loro dolore chiedendo verità e giustizia su quanto accaduto oggi”. Sul posto si è recato anche Angelo Bua, componente della segreteria territoriale Feneal.
I rappresentanti sindacali hanno inoltre richiamato l’attenzione sulla campagna Uil #Zeromortisullavoro, sottolineando come “trascorrerà ancora una volta invano la Giornata mondiale della Sicurezza e della Salute sul lavoro, il prossimo 28 aprile, se non cambierà radicalmente approccio innanzitutto da parte delle istituzioni politiche rispetto a una strage quotidiana che ha numeri crescenti, numeri da guerra civile”.
Volontari di Protezione civile di Sciacca in servizio ai funerali del Papa
Il capo squadra Daniele Maniscalco, l’autista Sabrina Baiamonte ed i volontari Ignazio Abbruzzo e Giada Colletti, tutti componente delle Squadre di soccorso tecnico di Sciacca, saranno in servizio ai funerali di Papa Francesco.
Sono partiti nel pomeriggio di oggi per Roma con un mezzo della Protezione civile con i quale raggiungeranno la postazione di Centocelle, nella capitale.
A salutarli alla partenza il presidente del gruppo, Calogero Catanzaro. Quello di Sciacca è l’unico gruppo di volontari di Protezione civile della provincia di Agrigento che sarà in servizio per le esequie del Santo Padre.
“La Lampara” aperto a Pasquetta, Cacace: “Capisco chi è rimasto chiuso, non è facile” (Video)
E’ rimasto aperto a Pasquetta il ristorante “La Lampara” di Fabio Cacace come altri nella zona portuale di Sciacca, ma senza volere fare polemiche, il ristoratore saccense oggi esprime solidarietà con chi è rimasto chiuso e ne spiega le ragioni.
All’indomani di Pasquetta, le due associazioni delle strutture turistiche di Sciacca, Sciacca Turismo e Strutture Turistiche Sciacca Centro, avevano fatto appello proprio ai ristoratori saccensi lamentando il fatto che molti erano rimasti chiusi proprio in occasione della festività.
“Il nostro ristorante e’ rimasto aperto – ha spiegato Cacace – ma capisco perfettamente i colleghi. Dietro la ristorazione c’è una fase preparatoria, impegno e tanto lavoro. Aprire con l’incertezza, può danneggiarti e pertanto, comprendo le paure. Quando una saracinesca resta abbassata bisogna sempre porsi delle domande”.