La morte di un operaio in una cava di Sciacca nel 2012, assoluzioni anche in appello

La seconda sezione della Corte di appello di Palermo ha confermato oggi la sentenza di assoluzione di Salvatore Liotta e Onofrio Costanza che nel 2012 erano rispettivamente presidente e responsabile della sicurezza della cava Fornaci Virgilio, accusati, in concorso, di omicidio colposo aggravato per la morte del lavoratore Domenico Fravolini, il 6 febbraio di quell’anno, all’interno dell’impianto di maturazione del grassello.

L’assoluzione è stata confermata anche all’esito della rinnovata istruzione probatoria disposta dalla Corte e a fronte di una richiesta di condanna a due anni per entrambi gli imputati da parte del procuratore generale.

Le difese rappresentate dall’avvocato Paolo Puccio per Liotta e dall’avvocato Domenico Russello per il Costanza hanno dimostrato l’assoluta assenza di responsabilità degli imputati per avere sempre predisposto tutti i presidi di sicurezza imposti dalle severe normative a tutela dei lavoratori della cava.

La società cooperativa Fornaci Virgilio, citata in giudizio come responsabile civile, era difesa dall’avvocato Roberto Tricoli.

Nel processo d’appello erano costituiti come parti civili i familiari del Fravolini rappresentati dagli avvocati Giovanna Maria Craparo, Maurizio Gaudio, Aldo Rossi, Maria Concetta Di Ganci, Calogero Dimino e l’Inail rappresentata dall’avvocato Antonio Giaquinta.

Nella foto, gli avvocati Puccio e Russello

La bassa marea scopre anche un vasto fronte di Coda della Volpe a Sciacca (Intervista)

La Rocca Sant’Elmo, ma anche la Rocca Regina e un ampio fronte dell’area di Coda della Volpe che è stato teatro, per anni, della campagna di scavo dei Gruppi Archeologici d’Italia. La situazione è nettamente cambiata in questa zona a causa della bassa marea che ha visto affiorare, a poca distanza, l’isolotto di San Giorgio, la cui esistenza è documentata da una mappa del ‘700, e mai visto in questo e nel secolo scorso.
Per comprendere la vastità del fenomeno, è stata attivata la rete di volontari che ha constatato la presenza di simile anomalia anche nel trapanese, a Mazara del Vallo, a Eraclea Minoa, a Licata, e nel ragusano.

Lillo Santangelo, protagonista, per quasi 40 anni, delle campagne di scavo a Coda della Volpe che hanno consentito di recuperare importanti reperti custoditi al museo del mare, in un’intervista a Risoluto.it fa il punto della situazione e avverte che nelle condizioni attuali altre campagne non sono possibili.

Riallineati i dati Covid in provincia, scendono gli attuali positivi a Sciacca

Cinque decessi Covid ancora in provincia di Agrigento. E’ il dato che emerge dall’ultimo bollettino Asp che riallinea dopo settimane i dati con i guariti facendo scendere i numeri degli attuali positivi comune per comune.

Sono 75 i nuovi casi Covid segnalati con 6658 guarigioni. Quattro ospedalizzati nelle ultime 24 ore.

Per i dettagli dell’ultimo bollettino, scarica qui di seguito.

Ancora code e disagi al ponte Bagni, residenti Isabella Sovareto e Sant’Antonio penalizzati (Interviste)

Code e tempi di attesa ancora più lunghi nelle ore di punta al ponte Bagni. Situazione ancora più complicata dai lavori in corso alla galleria Belvedere che crea un imbuto all’impianto semaforico che regola il transito alternato sul ponte dopo l’incidente dello scorso giugno che ha danneggiato le reti di sicurezza.

L’intervento si attende da mesi. Il comune ha stanziato 60 mila euro , ha espletato una gara che è andata deserta.

Intanto è entrato in vigore il nuovo prezziario regionale e servono ulteriori 20 mila euro che sono previsti nel bilancio che è all’esame del commissario che sostituisce il consiglio comunale. Approvato il bilancio, il Comune potrà effettuare affidamento diretto dei lavori. Nel frattempo, ancora disagi soprattutto per i residenti di contrada Isabella, Fontana Calda, Sovareto e Sant’Antonio. Oltre che per tutti gli automobilisti in transito in entrata ed uscita sul lato est della città.

Confcommercio Agrigento, le nuove regole del Green pass

Confcommercio Agrigento chiarisce le nuove regole sull’utilizzo del Green pass e delle mascherine dopo il decreto legge “Riaperture” del 24 marzo 2022 in vista della fine dello stato di emergenza, fissata per il 31 marzo.

In particolare dall’1 aprile non sarà più necessario essere in possesso del Green pass per accedere ad attività, servizi alla persona, uffici pubblici, (banche, poste), servizi di ristorazione all’aperto, mezzi di trasporto pubblici, alberghi e strutture ricettive (tranne che per i servizi di ristorazione prestati all’interno degli stessi ai clienti ivi non alloggiati, per i quali è necessario il green pass base), musei e mostre, centri termali, parchi di divertimento e fiere.

Il Green pass base servirà dall’1 al 30 aprile per accedere a servizi di ristorazione al chiuso, sia al banco che al tavolo, mense, spettacoli all’aperto, corsi di formazione pubblici e privati, mezzi di trasporto interregionale (autobus, treni, aerei, navi).

Per tutti i lavoratori, compresi gli ultracinquantenni (che non sono più tenuti ad avere il Green pass Rafforzato) resta fino al 30 aprile l’obbligo del Green pass base per accedere al luogo di lavoro.

Occorre invece il Green pass rafforzato per piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra e di contatto, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive, per le sole attività che si svolgono al chiuso, nonché spazi adibiti a spogliatoi e docce, convegni e congressi, centri culturali, centri sociali e ricreativi, per le sole attività che si svolgono al chiuso, feste e eventi che si svolgono al chiuso, sale gioco, sale scommesse, sale bingo, sale da ballo, discoteche e locali assimilati, spettacoli, eventi e competizioni sportive, che si svolgono al chiuso.

Sempre dall’1 al 30 aprile è obbligatorio indossare la mascherina (chirurgica o ffp2) in tutti i luoghi al chiuso. Nelle discoteche è consentito togliere la mascherina al momento del ballo.

Le mascherine Ffp2 restano obbligatorie per accedere a mezzi di trasporto, sia locali che nazionali, spettacoli all’aperto ed al chiuso (teatri, cinema, concerti, etc.) , eventi e competizioni sportive all’aperto ed al chiuso.

Un tariffario per un posto in polizia o nei vigili del fuoco, ecco i dettagli dell’inchiesta ad Alcamo

Emergono altri particolari dall’inchiesta che ha portato oggi i Carabinieri della Compagnia di Alcamo a dare esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Trapani su richiesta della locale Procura della Repubblica nei confronti di 14 persone per cui si è ritenuto sussistano gravi indizi di colpevolezza, a vario titolo, per i reati di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, traffico di influenze illecite e abuso d’ufficio.
L’indagine, era stata avviata dai Carabinieri nel giugno 2020, prende le mosse da pregresse risultanze investigative acquisite dalla Sezione Forestale presso la Procura di Trapani su presunti episodi corruttivi per il superamento delle prove d’esame, svolte tra il 2017 e il 2018, di alcuni concorsi pubblici.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Giuseppe Pipitone, direttore ginnico sportivo e vice dirigente del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, sfruttando sia le proprie conoscenze all’interno delle amministrazione pubbliche che il fatto di essere stato nominato in una delle sottocommissioni d’esame per le prove psico-motorie, si sarebbe impegnato a “sponsorizzare” alcuni candidati nelle diverse prove concorsuali, nonché a preparare fisicamente gli stessi, a fronte della promessa e successiva dazione di denaro fino a 3.500 euro a candidato per un posto nei vigili del fuoco e 5000 euro per la polizia.
In sintesi, secondo l’ipotesi accusatoria, il Pipitone, avrebbe celato dietro Un’apparente scuola di preparazione per concorsi, un vero e proprio meccanismo illecito di collocamento nella pubblica amministrazione avvalendosi dei propri contatti con soggetti che rivestivano ruoli essenziali nelle procedure concorsuali in vari corpi dello Stato, in primis quello di appartenenza.
Tra i soggetti che, a vario titolo, avrebbero contribuito a falsare i concorsi, risultano complessivamente 10 dipendenti di diversi Corpi dello Stato, tra cui un Ispettore dei Vigili del Fuoco, poi sospeso dal servizio per altro procedimento analogo iscritto presso la Procura di Benevento, due poliziotti, quest’ultimi rispettivamente sottoposti alle misure cautelari degli arresti domiciliari e dell’obbligo di dimora dai colleghi della Squadra Mobile della Questura di Trapani, e gli stessi presunti corruttori, risultati vincitori di concorso grazie alle ipotizzate “sponsorizzazioni”.
Le indagini dei Carabinieri proseguono al fine di raccogliere ulteriori riscontri investigativi.

Lucca Sicula promuove i prodotti locali in Germania

L’amministrazione comunale di Lucca Sicula, ha accompagnato i suoi produttori a Schondorf, in Germania, dove da anni si svolge il mercatino siciliano, per promuovere i prodotti locali, in particolar modo l’olio extravergine di oliva bio.

“A Lucca Sicula sono presenti 300 aziende olivicole – afferma il sindaco di Lucca Sicula Salvatore Dazzo – su un’area di 10.000 ettari. La Germania oltre a rappresentare una vetrina internazionale per i nostri prodotti è un luogo nel quale viene commercializzata buona parte della produzione, un vero e proprio volano per l’economia locale”.

Raccomandazioni per diventare vigile del fuoco o poliziotto, 14 misure cautelari ad Alcamo

Aveva conoscenze all’interno delle amministrazioni pubbliche ed era stato nominato in una sottocommissione di esame. Le indagini sono partite da uno dei 14 indagati che oggi i carabinieri della Compagnia di Alcamo hanno notificato 14 misure cautelari. La persona che vantava i suoi giri di conoscenza si era impegnato a sponsorizzare alcuni partecipanti a concorsi pubblici. Una delle quattordici persone si trova in carcere, tre ai domiciliari e dieci sottoposti all’obbligo di dimora.

Si e’ ritenuto sussistano gravi indizi di colpevolezza, a vario titolo, per i reati di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, traffico di influenze illecite e abuso d’ufficio.

Tra i soggetti coinvolti ci sarebbero 10 dipendenti della Polizia e dei Vigili del Fuoco. Le indagini sono partite da una serie di esposti dei sindacati di base dei vigili del fuoco. Gli investigatori hanno accertato la presenza nella graduatoria finale di approvazione dei risultati del concorso per vigili del fuoco di tutti i nominativi riportati nell’elenco sequestrato a casa di uno degli indagati. Insomma: bastava pagare per essere sicuri di vincere.
Ad Alcamo si registrava un’alta percentuale di vincitori nei vari concorsi banditi negli anni.
Dopo la prova preselettiva si accedeva alle prove motorie-attitudinali, poi al colloquio con le valutazioni dei titoli e infine alle visite mediche. Ma chi non pagava, si fermava al primo turno.

Comuni ricicloni, Sambuca acquisterà un mezzo per ritirare i rifiuti nei vicoli Saraceni

Sambuca acquisterà con poco più di 15 mila euro un piccolo mezzo per migliorare la raccolta dei rifiuti nei vicoli Saraceni, mentre Santa Margherita Belice impiegherà poco più di 16 mila euro per acquistare mastelli per le nuove famiglie.

Così i due comuni belicini impiegheranno la premialità ricevuta dalla Regione per le buone percentuali di raccolta differenziata assegnate in base alla popolazione al 31 dicembre 2019.

Ad Agrigento andranno 77.521 circa. Questi gli altri comuni che incasseranno le somme con i relativi: Bivona 130.29 euro, Burgio 12.072, Calamonaci 10.477, Caltabellotta 13.035, Cammarata 16.132, Casteltermini 18.109, Cattolica Eraclea 13.115, Grotte 15.438, Joppolo Giancaxio 10.3367, Lucca Sicula 11.058, Menfi 23.433, Montevago 12.348, Naro 17.670, Racalmuto 18.270, Ribera 30.462, Sambuca di Sicilia 15.695, San Biagio Platani 12.614, San Giovanni Gemini 18.252, Santa Elisabetta 11.660, Santa Margherita Belìce 16.379, Sant’Angelo Muxaro 10.430, Santo Stefano Quisquina 14.087, Sciacca 55.687, Villafranca Sicula 10.611.

Il Wwf scrive anche all’Istituto Idrografico Militare per l’abbassamento a San Giorgio, non è bassa marea

Il fenomeno non ha interessato soltanto la costa agrigentina, ma l’abbassamento dell’acqua in alcuni tratti della costa e’ stato osservato in diverse zone della Sicilia e anche in altre regioni italiane.
In particolare, a Sciacca, l’abbassamento e’ stato osservato a San Giorgio dove un ampio tratto di scogliera antistante la battigia, è emerso per circa 50 centimetri, mettendo in secca rocce coperte da alghe e soprattutto degli scogli tappezzati da Posidonia oceanica, seccatasi in seguito all’esposizione al sole.
” Questa scogliera – ha scritto in una lettera il Wwf per segnalare a diversi enti preposti, non era mai emersa in 60 anni di osservazione, pertanto sembra debba essere escluso che possa trattarsi di un evento legato alle maree, anche perché, da oltre tre giorni questo tratto di fondale non è tornato sott’acqua come avverrebbe con l’alternarsi del flusso e reflusso della marea, ma soprattutto in quanto l’escursione del livello del mar Mediterraneo, lungo le coste sud-occidentali della Sicilia, sarebbe di pochi centimetri e non di decine, come nel caso della presente segnalazione.
A nostro umile parere, sarebbe da escludere anche il fenomeno del cosiddetto
marrobbio, in quanto l’abbassamento del livello del mare è costante e si protrae
da diversi giorni.
Inoltre, molti animali marini (ricci di mare, oloturie, granchi anemoni e gamberi),
sono sati sorpresi da questo fenomeno, rimanendo uccisi dal ritiro del mare
oppure rimanendo intrappolati in sacche di acqua destinata ad evaporare: questa
moria non avverrebbe durante i flussi di marea.
” Un altro singolare effetto – scrive ancora Wwf – di questo abbassamento del livello del mare, è
l’affioramento dell’isolotto di San Giorgio, riportato in alcune carte del seicento e
del ‘700 sommerso in seguito all’innalzamento del livello del mare, tant’è che non
risulta mai emerso nel corso del 1900: le riprese con un drone da noi effettuate,
mostrano scogli affioranti per decine di centimetri, sui quali stazionano dei
gabbiani.
Per escludere che potesse trattarsi di un fenomeno locale, abbiamo chiesto di
verificare l’eventuale manifestazione di un analogo abbassamento del livello del
mare, in aree lontane dal mare di Sciacca.
I nostri volontari ci hanno comunicato che questo fenomeno si è registrato anche
ad ovest rispetto a Sciacca, cioè a Mazara del Vallo, come anche ad est, nel
porto di Licata.
Inoltre, osservando il mare che lambisce il marnoso capo Bianco di Eraclea Minoa, è stato possibile notare che l’abbassamento del livello delle acque, ha fatto affiorare ed ha esposto le strutture prima sommerse, scavate ab antiquo
nella marna, da mettere in relazione con dei canali di alaggio dell’antica città di Eraclea”