Ritardo nel parto cesareo, bimbo subisce danni permanenti: l’Asp di Agrigento risarcisce una famiglia con un milione e mezzo di euro

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A causa del ritardo nel praticare il taglio cesareo ad una donna originaria della provincia di Agrigento, il bambino è rimasto disabile al 90%. Per questo l’Asp ha dovuto risarcire la famiglia con un milione e mezzo di euro.


Il bimbo che la donna portava in grembo ha subito dei danni permanenti, a causa del parto cesareo praticato con un ritardo di 70 minuti. Così l’Asp dovrà liquidare un milione e quattrocentomila euro come risarcimento per i danni subiti dal bambino. La mamma, originaria della provincia di Agrigento, aveva chiesto quasi 7 milioni e mezzo di risarcimento per i danni riportati dal neonato e provocati, a suo dire, da un ritardo del taglio cesareo di 70 minuti che avrebbe provocato una encefalopatia ipossico-ischemica al piccolo, con un danno biologico permanente del 90%. L’Asp, accogliendo la proposta dell’avvocato della famiglia ha però deciso di intraprendere una strada extragiudiziaria, risarcendola con circa un milione e mezzo di euro. La famiglia, dunque, rinuncerà al ricorso.

Convalidato il fermo di 5 tunisini bloccati a Lampedusa per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina

Restano in carcere 5 tunisini fermati dalla Guardia di Finanzia per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Nel pomeriggio del 20 luglio scorso unità navali della Guardia di Finanza e della Guardia Costiera hanno catturato un peschereccio tunisino c he aveva sbarcato migranti sull’isola di Lampione, arrestando i cinque membri dell’equipaggio.

Una vedetta del la Sezione Operativa Navale di Lampedusa ha intercettato in acque territoriali il peschereccio segnalato, impedendo ne la fuga e riconducendolo in porto, mentre una moto vedetta della locale Guardia Costiera ha recuperato i migranti abbandonati sull’isola di Lampione. Gli accertamenti di polizia giudiziaria, effettuati dai finanzieri di mare in collaborazione con i colleghi della Tenenza della Guardia di Finanza di Lampedusa e del locale Ufficio Circondariale Marittimo, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Agrigento, hanno confermato che era effettivamente la barca utilizzata per trasportare illegalmente i migranti. I cinque tunisini sono stati sottoposti a fermo di polizia giudiziaria , convalidato dal gip e condotti in carcere ad Agrigento con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, mentre il peschereccio è stato sequestrato.

Nuovo caso in provincia di Agrigento, donna rientrata dall’estero ricoverata a Caltanissetta

E’ stato il sindaco di Ravanusa Carmelo D’Angelo ad annunciare che una donna, residente nel suo comune, che è stata recentemente all’estero, è risultata positiva al tampone per il Covid-19.

La paziente non è purtroppo asintomatica e si trova al momento ricoverata presso la struttura ospedaliera di Caltanissetta dove è stata trasferita mentre il suo primo accesso e’ stato al Pronto Soccorso del nosocomio di Canicattì dove è arrivata con una polmonite interstiziale.

“L’Asp – ha detto il primo cittadino – ha già avviato la necessaria indagine epidemiologica che servirà a verificare gli eventuali contatti con altri soggetti. Ho già convocato l’unità di crisi per monitorare l’evolversi della situazione nella speranza che il focolaio rimanga circoscritto”.

Migranti in fuga, la europarlamentare Tardino:”Anche i comuni a guida M5S con alle spalle il Governo lasciati soli “

Ha presenziato all’inaugurazione del comitato elettorale del candidato sindaco Alfredo Mule’ anche la europarlamentare della Lega, Annalisa Tardino. Il partito appoggia a Menfi la corsa di Mule’ a palazzo di città e alla esponente del partito di Salvini abbiamo chiesto di commentare le ultime notizie di cronaca sulla fuga in massa di circa cento migranti dall’hotspot di Porto Empedocle. Fuga che sarebbe stata dettata dalle lunghe ore di attesa al caldo torrido al quale sono stati sottoposti i migranti per l’identificazione nella tensostruttura di Porto Empedocle.

Secondo la Tardino, anche i comuni a guida pentastellati come Porto Empedocle e Caltanissetta e quindi con alle spalle la forza di Governo, sarebbero stati lasciati soli ad affrontare l’emergenza nell’emergenza.

Fuga in massa di migranti dalla tensostruttura di Porto Empedocle, la Croce Rossa: “Emergenza di ordine pubblico e sanitaria”

Il bilancio e’ di una cinquantina di migranti rintracciati da polizia, carabinieri e guardia di finanza. Erano fuggiti dalla tensostruttura di Porto Empedocle. Tra Agrigento e Caltanissetta sono fuggiti in 139 su 184.

Questo il racconto del Comitato Provinciale di Agrigento di Croce Rossa Italiana: “Quello che è accaduto oggi presso la Tensostruttura di Porto Empedocle potrebbe essere a dir poco increscioso e frustrante, in particolare per un pubblico “non abituato a tali accadimenti” ma nonostante tutto, i Volontari della Croce Rossa Italiana Comitato di Agrigento, che da giorni sono impegnati ad accogliere ed ospitare i Migranti presenti nella Tensostruttura, continuano a svolgere il loro SERVIZIO.

Gli incessanti sbarchi avvenuti in questi giorni hanno creato una situazione pesante ed insostenibile, sia dal punto di vista operativo che umano, considerato il numero notevole di migranti presenti in tensostruttura 520 per l’esattezza.

I Volontari che da diversi giorni sono impegnati nelle attività di accoglienza ed ospitalità, hanno agito e continuano a farlo soprattutto nel rispetto dei Sette Principi di Croce Rossa.

Ma ciò non basta, oggi è scattata la scintilla, alcuni migranti hanno mosso una rivolta contro il personale presente nella Tensostruttura, forze dell’ordine e i Volontari della Croce Rossa, creando un caos incredibile, danneggiando alcune aree della tensostruttura, apparecchiature sanitarie e mezzi della CRI in sosta.

Oltre alle forze dell’ordine intervenute tempestivamente nel sedare gli “animi”, si sono aggiunti anche dei Migranti che hanno dato il loro contributo affinché la situazione tornasse alla normalità.

Purtroppo alcuni migranti sono riusciti ad oltrepassare la recinzione che delimita la tensostruttura con l’esterno.

Le forze dell’ordine presenti sul posto hanno avviato immediatamente le ricerche dei fuggitivi.

Tanta “rabbia” e frustrazione da parte dei Volontari della Croce Rossa, dice il Presidente Vita, che nonostante in questa occasione hanno visto svanire i loro sforzi, continueranno a portare avanti un SERVIZIO che si ispira al rispetto dei diritti umani”.

I tre arresti per rissa e sequestro di persona a Sciacca, domani l’interrogatorio di garanzia dei due saccensi e di un riberese

E’ fissato per domani, al palazzo di giustizia di Sciacca, da parte del gip Alberto Davico, l’interrogatorio di garanzia dei tre giovani sottoposti ai domiciliari per rissa aggravata, sequestro di persona, lesioni personali aggravate, danneggiamento e porto di oggetti atti ad offendere. Gli indagati sono, complessivamente, nove, ma sei soltanto per rissa.

Le indagini, svolte dai carabinieri della stazione di Sciacca, sono state coordinate dal sostituto procuratore Michele Marrone.

I fatti si riferiscono alla notte tra il 30 ed il 31 maggio 2020, tra lo Stazzone e il viale delle Terme.  I ragazzi tratti in arresto, due di Sciacca e uno di Ribera, avrebbero sequestrato la vittima principale della rissa, un diciannovenne riberese, il quale, dopo essere stato sequestrato, nel viale delle Terme, ed ulteriormente percosso, è stato poi abbandonato esanime a terra, sempre nel viale delle Terme. Il diciannovenne ha riportato un trauma cranico minore ed altre lesioni con prognosi di 20 giorni, mentre altri giovani coinvolti nella rissa lesioni giudicate guaribile da 2 a 10. La rissa, nata per rivalità e rancori tra un gruppo di giovani saccensi ed altri di Ribera, ed innescata a seguito dell’assunzione smodata di sostanze alcoliche, avrebbe potuto portare a conseguenze ben peggiori per l’incolumità dei giovani.

Pace appoggia Mule’:”Progetto nuovo il suo, la mia esperienza comunale finisce qui”

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Sindaco per un decennio. Carmelo Pace si prepara a lasciare la guida del comune e oggi si e’ presentato all’inaugurazione del comitato elettorale di Alfredo Mule’, il candidato che ha raccolto il testimone dell’attuale con un innesto di liste che sostengono il suo progetto civivo.

“Nessuna continuita’ – ha affermato Pace – Quello di Mule’ e’ un nuovo progetto. La mia esperienza amministrativa finisce qui. Proprio per questo ho scelto di non candidarmi al consiglio. So che quegli scranni mi mancheranno, ma come tutte le cose, tutto ha un inizio e una fine”.

Tempo di riflessione per Pace che non esclude e lascia intendere che la politica restera’ parte integrante del suo futuro.

L’ex senatore Ruvolo sostiene a sorpresa la candidatura di Mule’:”Ho scelto la sua onesta’ ed esperienza”

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L’appoggio politico dell’ex senatore Giuseppe Ruvolo sembrava piu’ che scontata a quella del più giovane Matteo, tra i primi a ufficializzare la sua corsa per il Comune di Ribera poi la decisione a marzo scorso di sostenere Mule’. Oggi la sua prima partecipazione ad una manifestazione a sostegno del candidato. Una decisione che l’ex parlamentare motiva con una precisa opzione sulla persona. “Ho scelto – ha detto – una persona onesta e lo sostengo per la sua esperienza in Regione che lo porta ad essere gia’ pronto. Non può esserci decisione migliore”.

Il Comune di Sciacca programma la bonifica delle aree trasformate in discarica, da Lumia a Piana Scunchipani

Ci sono zone della città di Sciacca ormai trasformate in discarica, quelle nelle quali insistono i cassonetti di prossimità. Questa sera l’assessore comunale Michele Bacchi ha annunciato che a breve saranno bonificate. Al Comune si lavora all’ordinanza. Domani verranno forniti i dettagli dell’intervento che, a quanto pare, individua anche una soluzione per evitare che tutto questo possa ancora verificarsi in attesa della collocazione delle telecamere.

La situazione, come documentato da Risoluto.it nelle ultime ore, è difficile in contrada Lumia, ma anche nelle contrade Piana Scunchipani e Santa Maria. La foto che pubblichiamo è stata scattata nel pomeriggio di oggi in contrada Piana Scunchipani e la montagna di rifiuti è ben visibile anche dalla statale 115.

Premio internazionale “Universo Donna”, un riconoscimento per Galletta

Nell’ambito del premio internazionale “Universo Donna”, promosso dall’accademia di Sicilia presieduta da Tony Marotta, si è svolta anche la nomina dei nuovi accademici di Sicilia. Tra gli agrigentini premiati vi è stato Giovanni Galletta, di Villafranca Sicula, avvocato, che oltre ad essere nominato socio accademico effettivo dell’Accademia di Sicilia ha ricevuto il Diploma Honoris Causa in Arte e Cultura, per avere contribuito con la sua opera ed il suo talento a mantenere vivo lo spirito di sicilianità. A consegnare le insegne e i titoli al Galletta sono stati il presidente Tony Marotta e Calogero Dulcimascolo di Sciacca, già membro senior dell’Accademia di Sicilia.