Manutenzione straordinaria delle strade interne di Ribera, al via lavori da 305 mila euro

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E’ stato stato firmato il contatto tra il Comune di Ribera e la Di Bi Ga costruzioni di Alcamo per i lavori di manutenzione straordinaria delle strade interne del centro abitato di Ribera. 

L’importo complessivo è di 305 mila euro e le somme sono state messe a disposizione dal bilancio comunale 2019 . 

Il direttore dei lavori è l’architetto Giuseppe Pipia mentre il rup è l’ingegnere Gaspare Tortorici.

Si tratta di lavori di scarifica e bitumatura di cui molte arterie cittadine necessitano. Il via è previsto lunedì 20 luglio e i lavori dovranno essere completati entro avranno 42 giorni.

“Ringrazio gli uffici e il consiglio comunale – dice il sindaco, Carmelo Pace – per l’opportunità che si sta dando ad alcune vie del centro abitato per una riqualificazione e messa in sicurezza, sono lavori molto attesi dai nostri concittadini. Si interverrà in quelle vie che più di altre necessitano di interventi straordinari e che sono state cause di incidenti stradali. Siamo orgogliosi del fatto che in questo scorcio di mandato si stia intervenendo su più fronti in termini di opere pubbliche importanti per la nostra città“.

In arrivo il quarto candidato a sindaco di Ribera

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Domani la presentazione di Matteo Ruvolo che illustrerà il programma della sua candidatura a sindaco di Ribera, a giorni la seconda uscita pubblica di Alfredo Mulè, che corre pure per la guida del Comune, Francesco Montalbano rimane saldamente candidato e l’attesa è tutta per la scelte di un vasto fronte politico che comprende in particolare Partito Democratico, Cinque Stelle e Articolo 1.

Quest’area potrebbe coalizzarsi, come auspica il segretario del Pd riberese, Liborio D’Anna, che punta a un coinvolgimento più ampio, esteso a Italia Viva. I Renziani, però, sostengono la candidatura di Francesco Montalbano e visto che dall’area Pd – Cinque Stelle si vuole puntare su un qualcuno che non abbia avuto un ruolo attivo nell’amministrazione uscente il sostegno all’ex assessore al momento viene escluso. A questo punto, quest’area che, fatta eccezione per Italia Viva, è quella che sostiene il governo nazionale potrebbe decidere di coalizzarsi anche senza i Renziani o andare in ordine sparso con più candidati a sindaco. La risposta si avrà entro qualche giorno. A Ribera i motori della campagna elettorale sono già accesi, tre candidati in pista e il tempo delle scelte sul pilota a cui affidare la guida del mezzo sta per esaurirsi. Almeno la quarta candidatura a sindaco sembra assai probabile.

Operazione dei carabinieri a Erice, divieto di dimora per il sindaco, indagati il marito e il fratello

I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Trapani, hanno notificato al Sindaco di Erice, Daniela Toscano Pecorella la misura cautelare del divieto di dimora nei comuni di Trapani ed Erice, in esecuzione di ordinanza cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Trapani su richiesta della locale Procura della Repubblica. Le ipotesi di reati contestati sono: calunnia e abuso d’ufficio, quest’ultimo commesso in concorso con il fratello Massimo Toscano Pecorella, consigliere comunale di Trapani, destinatario di una uguale misura cautelare. Al marito del Sindaco, Francesco Paolo Rallo è stata invece notificata la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa. 

L’attività investigativa, coordinata dal Procuratore Aggiunto Maurizio Agnello e dal Sostituto Procuratore Franco Belvisi è iniziata nel febbraio del 2019, come seguito dell’indagine che l’ 1 febbraio 2019 condusse i Carabinieri all’arresto, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, Angelo Salvatore Catalano, Vicesindaco e assessore della giunta guidata dalla Toscano al comune di Erice, per le ipotesi di reato di abuso d’ufficio e corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio.

Secondo l’attività d’indagine dei carabinieri di Trapani e Procura, il sindaco Toscano abusando della sua funzione, esercitava pressioni sui competenti uffici comunali al fine di far rilasciare le necessarie autorizzazioni per l’apertura di un parcheggio, sito sul lungomare ericino, gestito da una società, della quale Massimo Toscano Pecorella, il fratello risulta essere socio occulto. Gravi indizi di colpevolezza sono stati raccolti anche nei confronti di Francesco Paolo Rallo, marito del sindaco che in più occasioni avrebbe minacciato un imprenditore e la moglie, che con la propria testimonianza aveva permesso di acquisire importanti elementi indiziari nei confronti dei due fratelli Toscano. La sindaca, al fine di assicurarsi l’impunità, calunniava, denunciandolo alla Procura della Repubblica, falsamente del reato di diffamazione a mezzo stampa il padre di un consigliere comunale di opposizione, per un’intervista da questi rilasciata ad un quotidiano on line, nella quale denunciava pubblicamente il malaffare che si celava dietro la concessione per il citato parcheggio.
Al sindaco vengono inoltre contestati i reati di traffico di influenze illecite e diffamazione nei confronti dell’ imprenditore.
Nello stesso procedimento penale, oltre ai destinatari delle misure cautelari, sono inoltre indagati a vario titolo per i reati di traffico di influenze illecite, favoreggiamento personale e false dichiarazioni al Pubblico Ministero altre quattro persone.

In appello salta l’accusa di caporalato, pena ridotta per il riberese Schifani

Il riberese Ubaldo Schifani, di 58 anni, è stato assolto perchè il fatto non sussiste dalla Corte di Appello di Palermo dall’accusa di caporalato e la sentenza a suo carico è stata pertanto riformata con riduzione della pena da 3 anni e 4 mesi a un anno e 8 mesi.

In questo procedimento, scaturito da un’attività d’indagine svolta dai carabinieri, era coinvolto anche un altro riberese che aveva patteggiato la pena di 3 anni di reclusione. Gli imputati erano accusati di avere condotto in un appezzamento di terreno cinque nordafricani, tutti irregolari, che sono stati denunciati per ingresso e soggiorno illegale nel territorio della Stato. Per Schifani sono rimaste le accuse di furto aggravato e intermediazione illecita per le quali ha subito la condanna.

“Ragazzina costretta a subire atti sessuali”, condannati la madre e due menfitani

Il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Palermo, Ermelinda Marfia, ha inflitto questa sera la pena di 8 anni di reclusione alla madre della ragazzina minore di 14 anni che sarebbe stata costretta a subire atti sessuali a Menfi e Gibellina.

La donna è accusata di induzione alla prostituzione e si trova in carcere. Gli altri due imputati imputati nel processo, accusati di avere compiuto atti sessuali con la ragazzina, Vito Campo, di 69 anni, e Calogero Friscia, di 25 anni, entrambi di Menfi, sono stati condannati, rispettivamente, a 6 anni e 4 anni di reclusione.  Campo è ai domiciliari e Friscia in carcere. La minore, secondo l’accusa, sarebbe stata costretta a subire rapporti sessuali e la madre avrebbe favorito accompagnandola nei luoghi dove si consumavano gli incontri sessuali per somme che andavano dai 30 ai 200 euro. La mamma della ragazzina è difesa dall’avvocato Antonino Sutera e Campo e Friscia dall’avvocato Calogero Lanzarone. Il processo si è celebrato con il rito abbreviato e gli imputati, che hanno sempre respinto le accuse, hanno beneficiato dello sconto di un terzo della pena.

Un altro troncone di questo processo si celebra al Tribunale di Sciacca, con il rito ordinario, e imputati sono Pietro Civello, di 63 anni, di Gibellina, e Vito Sansone, di 43 anni, di Menfi.

A Sciacca riparte il basket, Monastero: “Aspettiamo il pallone tenda” (Intervista)

Era agosto del 2019, e’ passato un anno dalla notizia che il pallone tenda e’ risultato tra i destinatari di finanziamento nell’ambito dei fondi comunitari 2014-2020, con la graduatoria definitiva approvata dall’assessorato regionale alla Famiglia e alle politiche sociali. Il finanziamento ammonta a 600 mila euro. Si attende che il tutto si concretizzi e, intanto, a Sciacca riparte il basket con una programmazione annunciata da Giovanni Monastero, della Icaro Basket, in un’intervista a Risoluto.it.

Un nuovo tratto di strada della Perriera intitolato al medico di Sciacca Orazio Capurro

Da oggi anche il nuovo tratto di strada che congiunge la già esistente via Orazio Capurro a Piazza La Rosa ricorderà Orazio. Infatti l’intero tratto che collega via Allende a Piazza La Rosa è denominato via Orazio Capurro – Medico e Ricercatore Universitario. “Abbiamo atteso con pazienza e fiducia l’autorizzazione della Prefettura – afferma Alessandro Capurro, presidente della Onlus che porta il nome del fratello – per mettere il sigillo ad una delibera della giunta comunale che ha voluto rendere omaggio alla memoria di Orazio. Alessandro Capurro ha ringraziato il sindaco, Francesca Valenti, la giunta comunale, il dirigente competente, Aldo Misuraca, il responsabile del procedimento, Filippo Carlino, ed il responsabile Ufficio Anagrafe, Salvatore Vignanello.
Ha ringraziato anche la Prefettura di Agrigento per il rilascio di quanto di sua competenza.
La onlus Capurro in occasione dell’emergenza Covid ha donato all’ospedale di Sciacca apparecchiature per un valore di 160 mila euro.

Viale Siena tra perdite idriche e pattume, il Comitato Seniazza:”Abbiamo bisogno di sentire vicino l’amministrazione altrimenti si vanifica tutto”

E’ l’ultimo comitato di quartiere costituito in ordine temporale quello di contrada Seniazza e che da circa un anno si e’ attivato per migliorare la zona tra iniziative e azioni di stimolo ad una partecipazione piu’ attiva dei residenti alla vita collettiva.

Stamattina siamo stati accompagnati dai componenti del quartiere in viale Siena tra perdite idriche vistose sulla carreggiata e palazzine lambite da rifiuti ed erbacce.

“Abbiamo bisogno- ha detto Giuseppe Catanzaro, componente del Comitato Seniazza- di sentire la cosa pubblica vicina. Abbiamo fatto grandi sforzi per organizzarci e coinvolgere i residenti, ora il rischio e’ di vanificare quanto fatto”.

Cinquanta milioni di euro per impianti sportivi in Sicilia, accordo tra Regione, Irfis, Coni e Ics

Un plafond di cinquanta milioni di euro per la concessione di mutui finalizzati a investimenti destinati a migliorare la sostenibilità degli impianti sportivi ubicati nell’Isola, ad acquisire le relative aree e ad acquistare immobili da utilizzare per attività sportive o strumentali ad esse. E’ quanto prevede la convenzione stipulata oggi, a Palazzo Orleans, tra la Regione Siciliana, l’Irfis, il Coni e l’Istituto per il credito sportivo (Ics).

Alla presenza del governatore Nello Musumeci, del presidente dell’Irfis, Giacomo Gargano, del presidente del Coni Giovanni Malagò e del presidente dell’Istituto per il credito sportivo, Andrea Abodi, è stato formalizzato lo strumento che darà nuovo impulso agli investimenti in Sicilia nell’impiantistica sportiva. Investimenti sia pubblici che privati, perché la possibilità di avere accesso ai mutui è riconosciuta non solo agli enti locali, ma anche ai privati che siano proprietari o gestori degli impianti. Presenti anche gli assessori all’Economia Gaetano Armao e allo Sport Manlio Messina.

«Con un sistema assolutamente innovativo, che può costituire un esempio a livello nazionale – ha spiegato il presidente Musumeci – mettiamo a disposizione degli enti pubblici e dei privati, in modo particolare Comuni e istituti scolastici, la possibilità di attingere a risorse a tasso pressocchè inesistente per riqualificare o realizzare impianti sportivi. E farlo in una terra come la Sicilia, che ha il più alto tasso di obesità infantile e dove la devianza minorile è una piaga radicata, è una priorità di ordine etico, prima ancora che di ordine sociale. Consentire di recuperare campi, palestre e impianti in disuso da anni significa, infatti, creare nuovi poli attrattivi per la gioventù e per l’infanzia».

Musumeci ha anticipato che nelle linee di credito ci sarà una corsia preferenziale dedicata a quelle strutture idonee ad accogliere anche i disabili e ha fissato per i prossimi giorni un incontro con il presidente del Coni regionale Sergio D’Antoni, presente alla firma dell’accordo, per «fare una ricognizione degli impianti sportivi siciliani sui quali sia opportuno intervenire, affinché sia direttamente la Regione a stimolare la richiesta dei finanziamenti».

Un plauso all’iniziativa ha voluto rivolgerlo Giovanni Malagò che ha parlato di «un rapporto speciale che si è creato tra il mondo dello sport e la Regione Siciliana, la prima a tagliare il nastro con uno startup che potrà fare proseliti nelle altre parti d’Italia perché è un modo concreto per dare una risposta all’emergenza, diffusa ovunque, costituita dalla carenza di impianti efficienti. Reputo formidabile – ha aggiunto il presidente del Coni – quello che sta succedendo e sono convinto che, una volta realizzate o recuperate tutte queste strutture, si possa lavorare in modo altrettanto proficuo per dotarle di una gestione ottimale che le preservi nel tempo».

La procedura per la concessione dei mutui prevede che la Regione predisponga un Piano individuando tutti coloro che, tra i richiedenti, presentano i requisiti previsti dalla convenzione, trasferendolo poi all’Ics che espleterà la pratica di mutuo.

Inoltre, la Regione interverrà con un contributo in conto interessi a favore dei mutuatari. Particolare importanza verrà data, anche in sede di approvazione delle pratiche di mutuo, alla sostenibilità dei progetti presentati, con riferimento specificatamente agli interventi previsti sotto il profilo dell’efficienza energetica, dell’abbattimento delle barriere architettoniche, della messa a norma e in sicurezza e dell’implementazione tecnologica delle infrastrutture.

Per il presidente dell’Ics Abodi, «il fatto che la Regione, insieme all’Istituto e con la collaborazione del Coni, si metta attorno a un tavolo e trovi una formula di dialogo tra le misure finanziarie pubbliche incentivate, dimostra che si è riusciti a raccogliere davvero la sfida di questi tempi in cui diventa fondamentale mantenere aperte e rendere totalmente fruibili preziose infrastrutture, dando così sostegno alle realtà del territorio».

«La convenzione siglata oggi – ha dichiarato il presidente dell’Irfis, Giacomo Gargano – è uno strumento importante per lo sport siciliano in quanto consentirà sia di progettare nuovi impianti, sia di intervenire per migliorare le condizioni di quelli esistenti. Grazie all’intervento del governo regionale, che interesserà tanto le strutture private quanto quelle pubbliche, si avvia una fondamentale misura che viene incontro alle esigenze dello sport professionistico, dilettantistico e di base, dell’Isola».

La convenzione avrà durata triennale. I mutui avranno una durata massima di venticinque anni per gli enti locali, e di venti anni per i soggetti diversi dagli enti locali; il plafond potrà essere rifinanziato anche prima della scadenza del triennio – se già interamente utilizzato – dopo una valutazione dell’Ics, esaminando la possibilità di integrare il predetto importo anche in relazione agli stanziamenti di bilancio effettuati dalla Regione.

Democrazia partecipata, tre consiglieri comunali:”Che fine hanno fatto i fondi dei progetti vincitori?”

“I cittadini e le associazioni che hanno partecipato al bando di “democrazia partecipata” anno 2019 aspettano, ancora ad oggi, una risposta sui tempi di realizzazione dei progetti vincitori”. Lo scrivono in una nota i consiglieri comunali Carmela Santangelo, Cinzia Deliberto e Salvatore Monte.
“Ci si chiede – scrivono – che fine hanno fatto i fondi pari ad €10.778,21 destinati per i progetti vincitori del 2019 considerato che è uscito sul sito del Comune di Sciacca il nuovo “avviso pubblico per la destinazione di quota parte dei trasferimenti regionali con forme di democrazia partecipata anno 2020. Nonostante nota di chiarimento notificata all’Amministrazione nel mese di Maggio non si
comprendono le motivazioni per cui è stata prenotata la somma di € 10.778,12 relativa a tutti i progetti vincitori ma è stato eseguito un impegno di spesa per un solo progetto vincitore”.

“Non si conoscono – aggiungono – i motivi di questo ritardo nella realizzazione dei progetti.
Come è noto tale istituto permette a tutti i cittadini e/o le associazioni, ditte, enti pubblici e privati che hanno sede operativa nel territorio comunale di Sciacca di presentare una proposta riguardante determinate aree tematiche dettagliatamente specificate nel bando.
Duole constatare, ancora una volta, come una nobile iniziativa come quella della democrazia
partecipata, ottima occasione per avvicinare il cittadino e renderlo protagonista e partecipe della
cosa pubblica si sia rivelata ennesima causa di delusione e di sfiducia nella politica, ed ancora di più
duole constatare la poca sensibilità o addirittura l’indifferenza nei confronti di chi si è speso per l’interesse comune”.