Rigettata dal Tribunale di Sciacca l’istanza per i domiciliari del menfitano Gulotta

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Il Tribunale di Sciacca ha rigettato l’istanza per la sostituzione della misura cautelare del menfitano Tommaso Gulotta, di 53 anni. Per il Tribunale di Sciacca non c’è incompatibilità delle condizioni di salute di Gulotta con il regime carcerario ed ha rigettato la richiesta dei domiciliari che era stata avanzata dalla difesa.

Gulotta è stato condannato, a dicembre dello scorso anno, a 15 anni di reclusione dal Tribunale di Sciacca nel processo di mafia “Opuntia”. I suoi difensori, gli avvocati Giovanni Rizzuti ed Accursio Gagliano, hanno già impugnato la sentenza e sono in attesa della fissazione della prima udienza davanti ai giudici della Corte di Appello di Palermo.

L’istanza di sostituzione della misura della custodia in carcere con quella dei domiciliari presentata dalla difesa di Gulotta era corredata da una relazione medica sulle condizioni di salute del menfitano.

Fase 3: “Sicilia SiCura”, arriva il Protocollo sanitario

Disco verde per il Protocollo sanitario “SiciliaSiCura” che è contenuto nella nuova ordinanza emanata poco fa dal presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.
Il documento, oltre all’applicazione digitale di assistenza sanitaria riservata a quanti arriveranno nell’Isola, non essendo né residenti o domiciliati, istituisce anche le Uscat (Unità sanitaria di continuità assistenziale turistica) e fornisce delle Linee guida per favorire la più ampia diffusione del Protocollo che sarà in vigore dall’otto giugno fino al prossimo 30 settembre.
I titolari delle società di gestione dei trasporti e di qualsiasi struttura ricettiva (anche a carattere extralberghiero) saranno chiamati a promuovere il sistema di registrazione sul sito siciliasicura.com.
Come è noto, spetterà al dipartimento della Protezione Civile regionale coordinare, mediante il numero verde 800.458787, il call center per l’assistenza sui contenuti del protocollo “SiciliaSiCura”. In particolare, agli utenti verranno erogati servizi in lingua italiana e inglese, con informazioni di natura sanitaria per i gestori delle attività produttive, nonché quelle per i cittadini che si sono registrati. Settimanalmente verrà redatto un report sull’andamento degli ingressi in Sicilia.
Saranno le Uscat a occuparsi del monitoraggio, presa in carico e assistenza degli eventuali casi sospetti da Covid-19 fra i non residenti o domiciliati nell’Isola. In particolare, in caso di positività di un soggetto, si applicheranno i protocolli vigenti del ministero della Salute e dell’Istituto superiore di sanità. Nell’ordinanza è specificato inoltre che l’isolamento domiciliare conseguente all’accertamento della positività al contagio, ove non sia necessario il ricorso a cure ospedaliere, è organizzato dalla Regione Siciliana, senza oneri a carico dell’interessato.

La rissa di una settimana fa allo Stazzone, i carabinieri esaminano i filmati di alcune telecamere

L’esame dei filmati di alcune telecamere dello Stazzone è in corso da parte dei carabinieri della compagnia di Sciacca per fare luce su una rissa, avvenuta una settimana fa, con tre giovani riberesi che hanno riportato ferite e che hanno dovuto fare ricorso alle cure dei medici del pronto soccorso.

I carabinieri procedono per rissa ed avrebbero già individuato alcuni giovani.

L’attività dei militari è in pieno svolgimento e, intanto, le zone maggiormente frequentate dai giovani sono oggetto di controllo da parte delle forze dell’ordine, soprattutto durante il fine settimana.

Dati Asp, un nuovo positivo in provincia e nessun nuovo guarito

I pazienti positivi sono, in totale, 127. I guariti sono 109 e i deceduti 14. Tre persone si trovano in trattamento domiciliare e una persona è ricoverata in ospedale.

Situazione pressochè stabile, oggi in provincia, con un caso positivo e nessun nuovo guarito. I tamponi effettuati oggi sono 62 e un soggetto si trova in quarantena. I pazienti positivi sono, in totale, 127 i guariti 109 e i deceduti 14.

Terzo caso di coronavirus a Marsala, donna di 30 anni torna da Milano positiva e asintomatica

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Dopo essersi messa in quarantena la donna, di 30 anni, tornata da Milano, è risultata positiva al tampone, sebbene asintomatica, e adesso si trova in regime di isolamento domiciliare. Il sindaco Di Girolamo: “Chi arriva in Sicilia deve essere sottoposto al tampone.”

Dopo il caso dello studente rientrato a Marsala dalla provincia di Verona e quello di una donna, tornata in città, a marzo, da Bergamo, spunta un terzo caso di coronavirus a Marsala. Il denominatore comune è che questi tre giovani siano risultati positivi al Covid-19, pur essendo asintomatici. In provincia di Trapani salgono dunque a sei i positivi al coronavirus, di cui 3 a Marsala, 1 a Castelvetrano, 1 a Calatafimi-Segesta e 1 a Mazara del Vallo. Il sindaco di Marsala, Alberto Di Girolamo, continua ad invitare, soprattutto i giovani, alla prudenza e al rispetto delle regole di distanziamento sociale. “Tutti i tre casi – commenta il sindaco Di Girolamo – riguardano persone giovani, provenienti dal nord Italia, asintomatici e sono stati scoperti perché hanno fatto il tampone dopo la quarantena. Come sappiamo, dal 3 giugno tutto ciò non viene più fatto, come stabilito dal Governo e dalle Regioni. Io complessivamente non sono d’accordo, per cui insieme ad altri sindaci sto insistendo sul presidente Musumeci affinché chi arriva in Sicilia venga registrato e sottoposto a tampone, con risultato che si può avere entro poche ore. Il potere è nelle mani dei presidenti di Regione. Oggi è sabato – continua il primo cittadino – e mi rivolgo soprattutto a voi giovani. Non vergognatevi di rispettare le regole. Anche se siete ragazzi, purtroppo non siete immuni dal contagio.” Intanto l’Asp ha messo in quarantena i familiari e le persone con cui sono venuti a contatto i tre giovani e sta eseguendo loro il tampone.

Bisogna fare presto con le telecamere, il porto di Sciacca ormai è una discarica

Porto discarica a Sciacca. Ci sono rifiuti di ogni tipo, quelli dell’attività di pesca e anche spazzatura. La situazione potrebbe aggravarsi nelle prossime ore visto che lunedì 8 giugno non verrà eseguito il servizio di raccolta della frazione umida dei rifiuti.

Se le telecamere previste dal piano Aro non sono sufficienti, per il mutuo che il Comune ha deciso di contrarre ci vorrà del tempo e l’acquisto di un sistema di videosorveglianza con il fondo di riserva del sindaco prevede ancora un pò di tempo per intervenire la situazione è destinata a diventare ogni giorno più grave.

Quella che si è determinata in queste ore è probabilmente la più grave degli ultimi anni e, purtroppo, chi trasforma il porto ogni giorno in una discarica non subisce alcuna conseguenza.

La Cgil: “La Regione con 320 euro umilia il personale dell’Asp di Agrigento”

“Quale premio agli eroi? La Regione Sicilia per il tramite del dipartimento regionale per la pianificazione strategica ha destinato per tutto il personale dell’Asp di Agrigento, 320 euro. Con questa somma, adesso, l’amministrazione dovrà remunerare le tante e tante ore di lavoro, impiegate dal personale per la gestione delle attività contro il virus”.
Lo dichiarano il segretario generale della Funzione pubblica Cgil, Enzo Iacono, e Antonio Cutugno, coordinatore Sanita FpCgil.

“Registriamo tra il personale, rabbia e frustrazione – aggiungono i sindacalisti -. Siamo increduli di fronte a questa ennesima mortificazione del personale. Ancora oggi, il personale attende le 100 euro ed il bonus dei 1000 euro. Adesso giunge questa circolare come un fulmine a ciel sereno. Le 320 euro destinate all’Asp di Agrigento sono determinate per giornate di degenza di pazienti Covid. Com’è noto, la nostra provincia non ha trattato pazienti Covid per assenza di un reparto di malattie infettive. Ciò non può però non tener conto dell’impegno e del sacrificio di tanti lavoratori di codesta Asp, che a vario titolo sono stati impegnati nella lotta al Covid-19. Abbiamo attivato la segreteria regionale che, già da lunedì, chiederà un incontro urgente in assessorato per trovare una soluzione a questo vergognosa umiliazione. Al manager Mazzara ed al direttore sanitario Mancuso – concludono i sindacalisti – chiederemo un incontro urgente per definire soluzioni alternative che possano premiare i lavoratori interessati”.

Ospedale di Sciacca, il commissario Firenze: “Siamo gia’ alla quasi normalità”

Si sta continuando a lavorare sul fronte emergenziale con percorsi sempre piu’ definiti e spazi contingetati, ma allo stesso tempo e’ gia’ avviato il percorso verso il ritorno alla normalità di funzionamento della struttura sanitaria. A garantirlo oggi e’ il commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, Alberto Firenze che sta rimodulando anche il ritorno all’attività ordinaria per l’ospedale saccense.

“A partire da lunedì – ha detto il professore Firenze – si riprogrammera’ nuovamente l’attività programma e sospesa per l’emergenza e tutte quelle attività sospese prenderanno nuovamente il via così come sta avvenendo in tutte le strutture sanitarie siciliane. Siamo in attesa di nuove disposizioni da parte dell’Asp anche per la ripresa in presenza dell’attività del Cup” .

Anche le attività delle sale operatorie presto tornaranno alla fase pre Covid e gia’ nelle ultime settimane la ripresa degli accessi ospedalieri sta tornando ai suoi livelli di normalità.

Infine, con il Commissario abbiamo accennato alla possibilità della nascita del reparto di Malattie Infettive della provincia presso l’ospedale di Ribera. “Sappiamo – ha detto – che il concetto di ospedali riuniti non impone un doppione uno dell’altro, ma la complemarieta’ delle strutture”

Ancora disagi a Sciacca, lunedì niente raccolta dei rifiuti

Sospesa lunedì 8 giugno, a Sciacca, la raccolta della frazione umida dei rifiuti solidi urbani per problemi tecnici all’impianto di compostaggio. Il servizio – è stato assicurato – riprenderà regolarmente nei giorni successivi. Così hanno fatto sapere dal Comune.  

Nel giorno di sospensione della raccolta dell’umido, non si debbono uscire i mastelli dei rifiuti.  Nonostante gli interventi straordinari, i colloqui telefonici con l’assessore Pierobon, le soluzioni per sopperire al blocco dell’impianto di Salinella, il problema si ripresenta praticamente ogni settimana. E le temperature più alte lo rendono ancora più grave.

Altro caso di positività asintomatica al coronavirus a Marsala, il sindaco Di Girolamo:”Non siamo ancora fuori dalla pandemia”

Dopo il caso del giovane studente universitario che dopo essere tornato a casa dal Nord Italia ha interrotto la quarantena prima di conoscere l’esito del tampone cui era stato sottoposto, risultando poi positivo al Covid-19 seppur asintomatico, a Marsala si registra un altro caso di positività al coronavirus che riguarda una donna.

Una giovane donna, da poco tornata dalla Lombardia a Marsala, sua città di origine, è risultata positiva al coronavirus, sebbene totalmente asintomatica. Circa una settimana fa, sempre a Marsala, si è registrato un altro caso di un ragazzo, anche lui proveniente dal nord, che avrebbe interrotto la quarantena prima ancora di ricevere l’esito del tampone al quale si era sottoposto e che poi è risultato positivo al Covid-19. Anche il giovane, in questo caso, era asintomatico. Sul caso è intervenuto il sindaco di Marsala, Alberto Di Girolamo: “Purtroppo – evidenzia Di Girolamo, medico specialista in cardiologia – non siamo ancora fuori dalla pandemia. Se è pur vero che i dati delle ultime settimane sono confortanti e frutto anche del lockdown, è sempre il caso di rispettare le regole, importanti per la nostra salute e per quella di coloro con cui veniamo a contatto. E’ opportuno, quindi, l’impiego della mascherina nei luoghi pubblici e nei locali dove non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza interpersonale.” Il primo cittadino ha invitato tutti a lavare ed igienizzare sempre le mani, evitando di toccare la bocca e il naso e, soprattutto, evitando gli assembramenti.