Il coordinamento di Cittadinanzattiva, Tribunale per i diritti del malato e Procuratori dei cittadini scrivono oggi di “preoccupante situazione di grande incertezza e di poca trasparenza che si sta determinando presso i presidi ospedalieri riuniti “Giovanni Paolo II” e “Fratelli Parlapiano” di Ribera, in conseguenza della diffusione del covid 19” e chiedono al sindaco di Sciacca, Francesca Valenti, di “farsi promotrice di un incontro presso il comune tra la deputazione regionale e nazionale del nostro territorio, affinché si possa porre in essere un’azione sinergica, efficace, in difesa della sanità e del nostro presidio ospedaliero“. Esprimendo apprezzamento per l’azione svolta dal sindaco, chiedono “alla politica regionale, ai suoi massimi rappresentanti, all’Asp, al commissario covid 19 prof. Firenze chiarezza, trasparenza delle informazioni, sicurezza, anche perché diffuso è il senso di paura, preoccupazione presso i cittadini che anziché curarsi e rivolgersi alla nostra struttura, preferiscono rimanere a casa”. “Siamo convinti – aggiungono- che tale diritto debba essere difeso strenuamente senza infingimenti e con abnegazione e spirito di servizio”.
Cittadinanzattiva e Tribunale per i diritti del malato chiedono al sindaco un vertice con i parlamentari sulla situazione al “Giovanni Paolo II”
Dieci videobroncoscopi donati oggi all’ospedale di Sciacca dalla Federazione Medici Pediatri di Agrigento
La Federazione Medici Pediatri di Agrigento ha donato oggi alle Rianimazioni degli ospedali di Sciacca e di Agrigento 20 Videobroncoscopi flessibile monouso e monitor in comodato d’uso gratuito.
La Federazione ha preso contatto con i rispettivi responsabili dei reparti , che hanno condiviso la scelta della donazione ritenendo idonei all’uso i questi strumenti.
La videobroncoscopia è un esame che consente di ispezionare e visualizzare su un monitor le vie aeree in particolare la trachea e l’albero bronchiale.
Ogni videobroncoscopio monouso ha un costo di 300 euro ed i pediatri sono intervenuti, per coprire l’intera spesa, con un contributo personale di 100 euro ciascuno. La spesa complessiva, per Sciacca ed Agrigento, è stata di 6000 euro.
A ricevere i videobroncoscopi, all’ospedale di Sciacca, sono stati il direttore dell’unità operativa di Rianimazione, Franco Petrusa, e il dirigente medico Salvatore Settecasi (nella foto).
Il mondo del wedding in crisi, l’appello dello stilista Davide Catagnano: “Noi dimenticati da tutti”
Il settore moda e tutto quello legato agli eventi come le cerimonie dai matrimoni alle feste, affronta una crisi senza precedenti. L’isolamento, la chiusura forzata dei negozi, la cancellazione o il rinvio delle cerimonie pubbliche sta devastando il fatturato di aziende floride del settore che gravitano attorno al mondo degli eventi, a partire dal wedding. A parlare oggi e’ lo stilista Davide Catagnano, operatore del settore con un atelier a Sciacca per spose e cerimonia.
“Siamo dimenticati da tutti – afferma – le nostre sono attività legate a quel modo di vivere sociale che questo virus ha completamente spazzato via. I matrimoni al momento, sono rinviati. Non si sa quando potranno riprendere ad essere celebrati. E li’ gira tutto un mondo che va dall’abito alle bomboniere, ai ristoranti, ai fiorai, una economia legata anche al turismo. Molti matrimoni fanno anche spostare persone e aumentano la ricettività”.
Lo stilista poi lancia un appello rispetto le vendite che al momento continuano con l’e-commerce:”Non appena si alleggeriranno le misure, torniamo ad acquistare nei negozi altrimenti sara’ la fine dei nostri negozi e tanta gente che magari ha investito tornando a vivere qui sara’ costretta a rifare le valigie insieme agli altri che non avranno alternative”.
In viaggio sulla SS 115 con a bordo alimenti deperibili e senza frigorifero, multa di mille euro ad un camionista
Un camionista, partito da Canicattì e in viaggio verso Trapani, stava trasportando sostanze alimentari, ma con il gruppo refrigerante spento, a bordo del mezzo da lui guidato. La polizia stradale lo ha fermato rilevandogli una multa di mille euro.
Stava trasportando, lungo la SS 115, mozzarelle, salumi e yogurt con il gruppo refrigerante spento. Così un autotrasportatore, partito da Canicattì, doveva arrivare nel Trapaese per rifornire i supermercati di zona. L’uomo è stato fermato dai poliziotti della Stradale che hanno proceduto al controllo del mezzo. Gli agenti hanno riscontrato che il gruppo refrigerante era spento, con una temperatura a bordo di 13,5 gradi centigradi, nonostante i prodotti trasportati dovessero essere mantenuti ad una temperatura tra 0 ed i 4 gradi centigradi, per un corretto mantenimento ai fini della loro consumazione. Il camionista è stato multato con un verbale di mille euro e gli agenti gli hanno anche intimato di rimettere subito in funzione il gruppo refrigerante del mezzo.
Ultimi dati confortanti in Sicilia, 129 i contagiati in provincia di Agrigento
Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 17 di oggi (venerdì 17 aprile), in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale.
Dall’inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 45.172 (+2.767 rispetto a ieri).
Di questi sono risultati positivi 2.625 (+46), mentre, attualmente, sono ancora contagiate 2.139 persone (+31), 296 sono guarite (+12) e 190 decedute (+3).
Degli attuali 2.139 positivi, 567 pazienti (-6) sono ricoverati – di cui 46 in terapia intensiva (-2) – mentre 1.572 (+37) sono in isolamento domiciliare.
Il prossimo aggiornamento regionale avverrà domani.
Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 129 (0 ricoverati, 2 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 114 (15, 14, 10); Catania, 607 (114, 73, 65); Enna, 304 (170, 29, 25); Messina, 377 (127, 52, 38); Palermo, 335 (71, 44, 25); Ragusa, 59 (5, 5, 5); Siracusa, 101 (58, 60, 16); Trapani, 113 (7, 17, 5).

Coronavirus, Matteo Ruvolo:”ottimo il rinvio delle elezioni amministrative ma è anche arrivato il momento di rialzarsi e ripartire insieme”
Matteo Ruvolo, candidato a sindaco di Ribera, auspica una riapertura, dopo la fine del lockdown, delle principali attività commerciali e dell’avvio, anche nei giorni festivi, delle consegne a domicilio.
“Condivido la scelta, appena operata dalla Regione Siciliana, di rinviare ulteriormente la data delle elezioni amministrative al prossimo autunno: la salute e la sicurezza dei cittadini in questa delicatissima fase va messa al primo posto, mentre verrà il tempo per poter affrontare la campagna elettorale una volta superata l’emergenza”. E’ quanto afferma, in una nota, il candidato a sindaco di Ribera, Matteo Ruvolo che aggiunge: “Con piacere apprendo, altresì, che tra i provvedimenti messi in cantiere con la prossima manovra finanziaria regionale 2020 per fra fronte alla terribile crisi economica e sociale collegata al Coronavirus, vi è quello che prevede la sospensione dei ruoli istituzionali ed irrigui emessi dai Consorzi di Bonifica per il triennio 2017-2019 e fino al novembre 2020. Certamente – continua Ruvolo – va mantenuta la massima attenzione rispetto all’emergenza sanitaria al fine di scongiurare ogni possibile rischio legato al coronavirus, ma adesso è arrivato anche il momento di programmare la ripartenza; in quest’ottica non posso che apprezzare le ultime notizie secondo le quali la Regione Siciliana ha anticipato che chiederà al Governo nazionale di avviare la cosiddetta “fase 2” non oltre la data programmata del 3 maggio.
Pertanto ritengo che sia opportuno consentire nuovamente (ed in particolare per le domeniche ed in vista delle prossime festività del 25 aprile e 1 maggio) i servizi di consegna a domicilio, anche e soprattutto per il settore alimentare e della ristorazione: ciò servirebbe, oltre che a fornire un servizio utile per la popolazione (incentivandola a proseguire con la permanenza a casa), a dare una boccata d’ossigeno a tutte quelle attività (bar, pizzerie, pasticcerie, ristoranti, etc.) che forse più di tutti stanno soffrendo le conseguenze del lockdown. Analogamente – prosegue il candidato a sindaco – sarebbe forse il caso di valutare, con i dovuti accorgimenti e sempre nel rispetto delle norme comportamentali già imposte a livello nazionale, l’opportunità di consentire nuovamente un minimo di attività motoria (quanto meno nei pressi delle proprie abitazioni, rigorosamente in solitario e con i dispositivi di protezione adeguati) e la possibilità di trasferire i domicili delle famiglie nelle seconde case. Tali minime libertà vanno ripristinate anche a tutela della stessa salute e benessere psico fisico della popolazione. E’ giunto il momento – conclude Ruvolo – di provare a metterci alle spalle la fase più drammatica, rialzarsi e ripartire”.
Riaprono le chiese solo per le preghiere personali e fino a mezzogiorno
C’è una nuova disposizione dell’Arcivescovo di Agrigento, Francesco Montenegro, che prevede alcune modifiche rispetto alla precedente. Le chiese possono rimanere aperte, fino alle 12, solo per le preghiere personali. Vengono consentiti anche i matrimoni, ma solo alla presenza del celebrante, dei nubendi e dei testimoni. Di seguito tutte le nuove disposizioni.
Sambuca festeggia Luna, la piccola nata in casa nel comune Belicino (Intervista)
Dopo quasi mezzo secolo a Sambuca una mamma, Bianca, ha deciso di partorire in casa e questa mattina per fare gli auguri e testimoniare l’affetto della comunità belicina nell’abitazione della famiglia Vetrano è arrivato il sindaco, Leo Ciaccio.
La piccola, Luna, sta bene ed i suoi genitori, mamma Bianca e papà Vincenzo, assieme alla sorellina Aurora, sono felici.
“La mia scelta di partorire in casa era maturata prima dell’emergenza coronavirus – precisa mamma Bianca ed è andato tutto bene”.
Fondamentale il ruolo delle ostetriche, Roberta Cirafisi di Sciacca e Marzia Floridia di Palermo.
Coronavirus, a Menfi i guariti crescono a sette
Sette guariti a Menfi da Covid-19, tutti nelle ultime ore. A darne comunicazione è il sindaco, Marilena Mauceri, che nel video messaggio odierno esprime fiducia dopo i dati comunicati dall’ASP di Agrigento.
La situazione aggiornata a Menfi vede, pertanto, dodici positivi in totale dall’inizio dell’epidemia e di questi sette guariti e un deceduto.
La sorella di Lidia Liotta: “Amava Sciacca e voleva trascorrere la pensione in una casa allo Stazzone” (Intervista)
La storia di Lidia Liotta, il suo amore per gli anziani che assisteva in una Rsa nel Bergamasco, i primi sintomi che ha avuto, il lavoro che ha continuato a svolgere fino a quando non c’è stato più nulla da fare per salvarla. Tutto questo lo ha raccontato in un’intervista a Risoluto.it la sorella, Giusi, insegnante che vive nel nord Italia.
“Amava Sciacca e voleva tornare nella sua città quando sarebbe andata in pensione – dice Giusi Liotta – comprando una casa allo Stazzone”.
Questa mattina il presidente, Salvatore Occhipinti, e il direttivo dell’Ordine Professionale degli Infermieri della provincia di Agrigento hanno espresso profondo cordoglio per la morte di Lidia Liotta . “Anche lei – scrive in una nota Occhpinti – come molti infermieri, nonostante la “paura” di essere contagiati che accomuna tutta l’umanità, con professionalità, coraggio e abnegazione, ha continuato ad assistere i suoi pazienti. Ecco chi sono gli infermieri: sono l’orgoglio della Professione”.



