Bloccati al nord Italia per l’emergenza coronavirus subiscono furto in casa, carabinieri recuperano quanto rubato dai ladri

E’ accaduto a Licata. I carabinieri della locale stazione hanno individuato i due ladri, con la refurtiva, appena dopo un colpo. I malviventi sono stati denunciati.

I militari della Compagnia di Licata, ieri notte, hanno ottenuto un altro brillante risultato, dopo i due arresti per furto di infissi all’interno di una scuola nei giorni scorsi. I Carabinieri hanno dato il massimo per rispondere alle preoccupazioni dei cittadini, già provati d settimane di isolamento: dopo aver messo a punto un piano dettagliato di monitoraggio del territorio, hanno iniziato ad effettuare appostamenti e ripetute pattuglie in abiti civili e con auto di copertura, per rendersi invisibili e sorprendere i ladri con le mani nel sacco.

I militari si sono accorti di movimenti sospetti e hanno deciso di bloccare due soggetti che stavano uscendo furtivamente da una casa isolata. Nonostante le intimazioni dei Carabinieri i due ladri non si sono fermati, anzi hanno accelerato la loro corsa nel tentativo di sfuggire alla cattura, gettando via nel frattempo la refurtiva del colpo appena messo a segno. Nelle fasi concitate dell’inseguimento, i Carabinieri hanno prima perso di vista i ladri, ma, avendoli riconosciuti, li hanno poi raggiunti quando, già rientrati a casa, stavano cercando di nascondere le tracce del furto appena commesso.

All’ingresso dell’abitazione, i parenti dei sospettati hanno cercato in ogni modo di impedire ai militari l’accesso, ma inutilmente. Una volta entrati hanno perquisito ogni angolo della casa. Proprio sotto il letto matrimoniale hanno trovato uno dei due, nascosto, che indossava ancora gli stessi vestiti che i militari avevano notato durante l’inseguimento. A questo punto non è rimasto altro da fare che condurlo in caserma per ricostruire la vicenda. L’uomo, compreso di essere in trappola, ha infine deciso di indicare l’abitazione dove era avvenuto il furto. I militari a questo punto sono riusciti prima a risalire all’identità del complice e subito dopo a contattare i proprietari dell’appartamento, rimasti bloccati al Nord Italia per via delle misure di contenimento. Grazie a una videochiamata con i Carabinieri hanno riconosciuto la refurtiva, poi restituita ad un loro parente a Licata, in attesa del momento in cui potranno tornare a casa e recuperarla. I proprietari hanno ringraziato i Carabinieri per la prontezza dimostrata.

Tre romeni occupavano abusivamente il Museo del Mare di Sciacca, denunciati dalla Polizia Municipale

La polizia municipale di Sciacca ha denunciato 3 persone di nazionalità romena. La segnalazione è scattata nei confronti di un uomo e due donne, una delle quali in stato avanzato di gravidanza, per il reato occupazione abusiva di immobile di proprietà comunale. I tre indagati avevano occupato una parte del museo del mare sito in contrada Maurici. La Polizia Municipale, congiuntamente al personale dei servizi sociali del comune, hanno proceduto allo sgombero coattivo e hanno accompagnato i tre presso una comunità di accoglienza di Santa Margherita di Belice.

Coronavirus, Razza: “Il governo regionale sta investendo sull’ospedale di Sciacca”

«Leggo sconcertato di polemiche sull’ospedale di Sciacca, che è oggetto di investimenti e attenzioni, come non mai, da quando è in carica il governo della Regione. È molto grave che vengano riferite notizie scientificamente infondate, che rischiano di mettere in allarme la popolazione e non è più tollerabile l’istigazione continua dell’opinione pubblica soprattutto da parte di chi riveste ruoli istituzionali».
Lo afferma l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza.
«Ho scelto – prosegue il componente del governo Musumeci – di nominare come commissario ad acta per il coronavirus, un risk manager apprezzato e competente che ha studiato e definito personalmente tutti i percorsi: è una prassi attuata anche nei principali ospedali italiani, dove si opera in altissima complessità. È la rigidità delle procedure e dei comportamenti a fare la differenza, questo dovrebbe essere noto a tutti proprio a Sciacca, dove si è registrato il primo limitato cluster nosocomiale non per la presenza di un’area Covid, ma per comportamenti poco ortodossi e fuori dalle linee guida. È la stessa struttura destinataria di importanti interventi strutturali e del potenziamento della terapia intensiva che questa polemica pretestuosa rischia di privare. Occorre, invece, continuare a lavorare in sicurezza e rendere un servizio pubblico degno ai cittadini che è l’obiettivo affidato al servizio sanitario agrigentino».

Torna a casa la riberese che era rimasta bloccata con la figlia in Tunisia per le restrizioni anti Covid-19

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Sta finalmente rientrando in Sicilia Adriana Sedita, la giovane riberese che era rimasta bloccata in Tunisia con la figlioletta di 4 anni per via delle norme di contenimento del contagio da coronavirus.

La giovane aveva lanciato un appello, chiedendo aiuto, tramite social affinché qualcuno facesse qualcosa per far rientrare lei e la sua bimba a Ribera.

Ad occuparsi del rimpatrio degli italiani nello stivale è stato il deputato siciliano del Movimento 5 stelle Giuseppe Chiazzese.

Proprio oggi Adriana Sedita ha postato un video dal traghetto speciale che da Tunisi la sta portando a Palermo e con gioia comunica: “Finalmente, a quanto pare, ce la faremo. Siamo sul traghetto, siamo di ritorno dalla Tunisia, a presto”.

Cena a casa con amici mentre ragazza in quarantena fiduciaria va a fare un giro in centro, nuove sanzioni per violazioni delle misure di restrizione a Sciacca

Musica ad alto volume per intrattenere meglio gli amici invitati a casa per cena. Sono stati proprio quei decibel in piu’ a portare gli agenti del Commissariato di pubblica sicurezza in quella abitazione del centro storico di Sciacca dalla quale proveniva il suono. Nella casa, oltre il proprietario, un pluripregiudicato di 30 anni, sono stati trovati altri due giovani che non hanno saputo trovare alcuna giustificazione al fatto che si trovassero in quella casa. Cosi’ sono scattate le sanzioni per violazione delle misure restrittive per il contenimento del contagio imposte dal Dcpm di marzo.

Un’altra giovane, una ragazza invece sottoposta alla misura di quarantena fiduciaria, e’ stata individuata in giro per la citta’ nonostante l’obbligo. La giovane ha riferito di essere stufa di stare a casa. Anche per lei e’ scattata una sanzione e invitata ad osservare la misura a suo carico.

Trovato un uomo dentro il Samona’, aveva divelto una vetrata e si era stabilito nella hall.

Si era intrufolato all’interno del teatro rompendo una vetrata. Sul portone risultavano anche i segni di forzatura. L’uomo, un pregiudicato, si era stabilito, a quanto pare, nella hall del teatro popolare.

Si tratterebbe di un soggetto gia’ conosciuto alle forze dell ordine che adesso stanno effettuando adesso ulteriori accertamenti sulla persona individuata e fermata.

Non sarebbero stati registrati grossi danni alla struttura e si sta provvedendo a rimettere in sicurezza lo stesso teatro.

Ingegnere saccense a capo di una grande azienda lombarda dona 4000 mascherine all’ospedale di Sciacca

E’ l’altra faccia dell’emergenza. Quella che in questi giorni abbiamo iniziato a raccontare, a conoscere e ad apprezzare, quella di chi lontano dalla propria terra non dimentica la propria citta’. Dal cuore della zona rossa, dalla Lombardia, arriva la donazione che ha portato quattro mila mascherine all’ospedale di Sciacca.

Dietro vi e’ lo spessore umano e professionale di Sandro Messina, ingegnere saccense con una storia comune a molti brillanti siciliani emigrati al nord per lavoro. Da vent’anni Sandro Messina ha lasciato Sciacca trasferendosi nel nord Italia dove ha iniziato la sua ascesa professionale passando per ruoli di vertice in diverse grandi aziende italiane come Biesse Group e Fontana Gruppo. Oggi e’ il direttore industriale della Ceme Spa di Trivolzio in provincia di Pavia, azienda leader nel settore della produzione elettrica ed elettronica con stabilimenti in Italia e anche in Cina.

Nel pieno della pandemia, proprio quando i dispositivi erano introvabili, Sandro Messina ha pensato a cosa potesse fare per dare una mano alla sua Sciacca, il luogo dove vivono ancora i suoi genitori e la maggior parte dei suoi migliori amici. Far arrivare dalla Cina in Italia quel carico di mascherine non e’ stato semplice, ma l’ingegnere Messina e’ poi riuscito a recapitare all’ospedale saccense i dispositivi di protezione. Era riuscito anche a non lasciar trapelare nulla del suo gesto. Poi la scoperta della donazione da parte di un amico che ha deciso di rendere pubblico quanto fatto per i suoi concittadini. Mentre l’ingegnere che ha rifiutato di rilasciare dichiarazioni, ha solo fatto sapere scherzosamente che l’amico ” paghera’ pegno del gesto rivelato” compiuto dapprima in assoluto anonimato quando i due si rincontreranno per una delle consuete giocate a carte durante le vacanze estive proprio a Sciacca.

Il sindaco di Agrigento: “Per il turismo non solo aiuti dello Stato, ma una strategia forte sul brand Sicilia”

“La Regione Siciliana dimostri adesso di voler portare a termine il lungo percorso di costruzione del brand Sicilia”. Il sindaco di Agrigento, Lillo Firetto, interviene sulle tematiche legate al turismo e ai servizi connessi. “L’emergenza coronavirus – afferma Firetto – ci ricorda che il tempo è scaduto: occorre una regia autorevole che coinvolga tutti, amministrazioni, organismi di settore e imprese, e consenta ai territori di rafforzare le proprie strutture d’impresa per irrobustire la filiera. I Comuni dovranno essere nelle condizioni di offrire al meglio i servizi adeguati, che costituiscono l’ossatura di una destinazione turistica. Per questo, ad esempio, sarebbero utili senso di responsabilità e massima collaborazione regionale, ancor più con l’arrivo dell’estate, sul fronte del conferimento dei rifiuti non riciclabili. Sappiamo che l’effetto della pandemia porterà inevitabilmente ad una riduzione drastica del numero di presenze sia sul breve ma anche sul medio-lungo periodo, con le conseguenze immaginabili sul piano economico, occupazionale e sociale. Per tale ragione il Governo nazionale sta varando un Piano Straordinario per il turismo, che non dovrà essere solo di sostegno economico, ma dovrà anche individuare le azioni strategiche per incentivare la domanda e mantenere in vita il desiderio e il forte appeal del nostro patrimonio culturale e paesaggistico.   La Sicilia è Turismo e Cultura, depositaria del 25% del patrimonio culturale nazionale con competenza esclusiva regionale sui Beni Culturali. La Regione ha una responsabilità maggiore, dunque, e ne è consapevole il Governatore Musumeci, come dimostrano le sue ultime dichiarazioni sulla cosiddetta fase2 e sulla possibile ripartenza. Ottima base di partenza sono i “Bonus Vacanza” per stimolare la domanda interna, il sostegno dei lavoratori anche stagionali, il sostegno al credito e alla liquidità per le imprese. Bene anche gli aiuti per l’applicazione di nuove modalità e organizzazione di servizi che garantiscano qualità e sicurezza ai turisti. Dai confronti virtuali che stiamo avendo in questi giorni apprendiamo che le imprese nei settori di cultura, turismo, servizi, sono consapevoli di dover garantire sicurezza e stimolare un graduale riavvio delle attività riconquistando la fiducia di clienti e utenti.  Proprio ieri abbiamo raggiunto un’intesa con i rappresentanti  dell’economia turistica locale per creare una task force che possa contribuire ad affrontare i problemi del settore, la cui produttività è direttamente e naturalmente connessa all’aggregazione di persone e alla connessione di più servizi. Un ruolo importante ha anche la promozione di una città sicura e attrattiva che è pronta a far ripartire le celebrazioni dei suoi 2600 anni prolungandole anche nel 2021. I Comuni, come abbiamo chiesto al Governo, dovranno essere nelle condizioni di ottenere deroghe agli equilibri di bilancio in disavanzo per un triennio. Questa e altre iniziative – conclude il sindaco di Agrigento, Lillo Firetto – potranno consentire di recuperare le risorse necessarie per garantire servizi e sostenere strategie di promozione e attività di programmazione sul medio e lungo periodo”.    




Bando regionale contributi per l’ affitto, sostegno per 5000 famiglie siciliane

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La misura riuscira’ a soddisfare circa cinquemila famiglie siciliane che potranno beneficiare di un contributo per l’affitto della Regione siciliana, grazie ad un bando emanato dall’assessorato alle Infrastrutture per il sostegno all’accesso delle abitazioni in locazione.

La scadenza per la presentazione delle istanze, che era stata fissata inizialmente a fine marzo, per via dell’emergenza covid-19 è stata posticipata al 13 maggio.

“Dalla spesa alla casa fino agli investimenti per creare lavoro e sviluppo – dice il presidente della Regione Nello Musumeci – stiamo lavorando per assicurare, in tutti gli aspetti della vita dei cittadini che hanno visto ridursi le proprie certezze”.

Emergenza Covid 19, i commercianti avanzano alcune proposte al Comune di Sciacca

Alcune proposte sono state avanzate da Spazio Centro e da Confcommercio di Sciacca al Comune per fronteggiare una situazione particolarmente grave che ha colpito il settore a causa dell’emergenza Coronavirus. Viene chiesto, in particolare: Annullo dei versamenti e storno dei mesi non goduti delle imposte comunali quali Imu, Tari e Tasi a partire da marzo 2020 e per almeno 6 mesi nonché urgente rimodulazione del carico tributario in capo alle imprese;
Sgravi contributivi e fiscali (assistenziali, previdenziali, ecc) per assistere le imprese e far fronte all’immediata mancanza di liquidità; Ricollocazione delle somme ancora a disposizione della Regione Sicilia nei vari obiettivi tematici destinandole alle misure necessarie al rilancio del settore commerciale a seguito della crisi sanitaria “Covid-19”
Misure di sostegno alle famiglie attraverso forme di sussidio da destinare alle partite iva.