Quinto caso positivo a Ribera, e’ un ex paziente anche del Giovanni Paolo II di Sciacca

Si registra il quinto caso a Ribera. A riferire del contagiato il sindaco Carmelo Pace.

Si tratta di un anziano che è stato trovato positivo al coronavirus dopo aver effettuato un secondo tampone ed è stato trasferito di urgenza alla rianimazione dell’ospedale di Enna.

L’uomo, secondo quanto e’ stato riferito al primo cittadino, era ricoverato nel nosocomio riberese, ma nei giorni scorsi pare che fosse stato ricoverato per diversi giorni anche a Sciacca.

Prima di essere dimesso dal “Giovanni Paolo II” era stato sottoposto al tampone faringeo e sarebbe risultato negativo, quindi è stato dimesso e portato a casa a Ribera.
Dopo qualche giorno, l’anziano si è sentito male con sintomi di respirazione e, con il 118, è stato trasportato al pronto soccorso del nosocomio riberese dove ad un ulteriore controllo è risultato purtroppo positivo.
E’ stato trasferito d’urgenza alla rianimazione dell’ospedale di Enna.

Sarebbero dunque quattro i casi a Ribera legati al ceppo dell’ospedale saccense e in totale isolamento a casa propria mentre un quinto, e’ un positivo proveniente dall’area di Bergamo, pure in isolamento fiduciario.

Uno dei primi scontrini battuti a Sciacca questa mattina, cliente esce di casa per acquistare birra e aranciata. Cosi’ non va.

Ecco uno dei primi scontrini battuti a Sciacca stamane.

Mentre i numeri dell’epidemia anche in Sicilia sono in rialzo, ecco di cosa un cliente di un supermercato saccense ha avuto l’assoluta necessità di comprare uscendo di casa nelle prime ore del giorno di oggi: birra e aranciata.

Lo chiameremo semplicemente “cliente delle otto e nove minuti” non sappiamo chi e’ e da dove arriva. Quanta strada ha percorso per giungere nel supermercato saccense dove lavorano ogni giorno tanti dipendenti che pur con le dovute precauzioni, restano esposti. Sono padri e madri, fratelli e figli. L’unica testimonianza del cliente che abbiamo e’ questo documento fiscale. Il suo passaggio e’ testimoniato in questo pezzo di carta. Ed a lui che ci rivolgiamo.

Bene, caro “cliente delle otto e nove minuti” come vedi loro erano li’ per accontentare il tuo “bisogno” impellente stamattina di qualche bottiglia di birra e di aranciata. I commessi del negozio sono stati lo stesso gentili con te. Hanno accontentato la tua richiesta come fanno tutti i giorni anche adesso mentre la gente muore negli ospedali e a te e’ stato chiesto solo di rimanere a casa, di fare la tua piccola ma fondamentale parte: stare a casa e uscire per necessita’ per approvvigionarti di viveri necessari per il tuo quotidiano. Caro “cliente delle otto e nove minuti”, cosa non ti e’ ancora esattamente chiaro? Scusaci per l’irriverenza di oggi, siamo un po’ arrabbiati, ma se non ti sei accorto, adesso non stiamo di certo giocando…

Sara’ prorogata la chiusura delle scuole dopo il tre aprile, il ministro Azzolina:”Difficile fare previsioni”

La chiusura di attività e scuole sarà prorogata dopo il 3 aprile e al momento non è possibile fare previsioni sulla data di rientro.

Il premier Giuseppe Conte, in un colloquio col Corriere della Sera, con il numero di casi positivi al coronavirus che ha superato quota ormai 35mila, ha detto che sara’ improbabile un ritorno immediato alla normalità.

“In questi giorni – ha dichiarato la ministra Lucia Azzolina – invito tutti alla massima responsabilità, non è possibile dare un’altra data per l’apertura delle scuole tutto dipende dall’evoluzione, dallo scenario epidemiologico. Riapriremo le scuole solo quando avremo la certezza di assoluta sicurezza”.

Operazione antidroga “Pit Stop” a Ribera: pena confermata in appello, ma salta la cessione a minore

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La Corte di Appello di Palermo ha confermato la condanna a carico di Bassir Rafik, di 38 anni, tunisino, nell’ambito del processo scaturito dall’operazione antidroga “Pit Stop” eseguita dai carabinieri a marzo del 2019 a Ribera. Il tunisino è stato condannato a 6 anni e 6 mesi di reclusione, ma in appello è caduta l’aggravante della cessione di droga a minore. Bassir Rafik, difeso dall’avvocato Giovanni Forte, resta in carcere.

In attesa del giudizio d’appello dopo la condanna in primo grado a 5 anni di reclusione Amin Rohai, di 35 anni, pure tunisino, al quale, però, su istanza del suo difensore, l’avvocato Giuseppe Tramuta, sono stati concessi i domiciliari con braccialetto elettronico.

Un supermarket della droga, un fiorente smercio di stupefacenti che sarebbe stato gestito a Ribera. E’ stata questa la linea dell’accusa. L’inchiesta avrebbe consentito di bloccare una rete di spaccio.

Altro saccense laureato a casa, Mauro Giarratano da oggi e’ un informatico

Si chiama Mauro Giarratano, ha 27 anni e da oggi e’ un informatico. E’ uno degli studenti universitari che in questi giorni stanno conseguendo il titolo di studio da casa in collegamento Skype come le norme sull’emergenza Coronavirus impongono.

Mauro Giarratano ha affrontato la commissione d’esame della Scuola di Scienze di base e applicate dell’Universita’ di Palermo con la tesi: “Metodi agli autovettori per il Web Information Retrieval” con la relazione della professoressa Elena Toscano.

Al neo laureato che ha festeggiato rigorosamente soltanto con i familiari il traguardo raggiunto nella propria abitazione, non sono pero’ mancati i tantissimi messaggi di auguri dagli amici che simpaticamente da sempre lo chiamano “Nfafu Nfafu” che ora, e’ anche dottore.

Tanti auguri anche dalla nostra redazione.

Il presidente Musumeci vara stasera nuove misure in Sicilia per evitare il contagio da Coronavirus

Nuova e più stringente ordinanza per contenere il contagio del coronavirus in Sicilia. Il presidente della Regione Nello Musumeci ha firmato un ulteriore provvedimento per prevenire e gestire l’emergenza epidemiologica del Covid-19 nell’Isola. Disposizioni che riguardano la “pulizia” di strade e uffici pubblici, gli esercizi commerciali, le rivendite di tabacchi, il trasporto urbano, le attività sportive, le uscite da casa per gli acquisti. Ecco le novità.
Misure igienico-sanitarie
Viene sancito l’obbligo, da parte dei Comuni, di provvedere, qualora non lo abbiano già fatto, alla sanificazione delle strade del centro abitato, degli uffici pubblici e degli edifici scolastici. Attività che verranno cofinanziate dalla Regione. Aree a verde pubblico e parchi-gioco verranno chiusi.
Commercio
Non sarà ammesso l’ingresso nel territorio comunale dei venditori ambulanti al dettaglio provenienti da altri Comuni. Tutti gli esercizi commerciali attualmente autorizzati, a eccezione di farmacie di turno ed edicole, dovranno restare chiusi la domenica. I sindaci potranno disporre la riduzione dell’orario di apertura al pubblico dei negozi, tranne di quelli che vendono prodotti alimentari e farmacie. Nelle rivendite dei tabacchi è vietato l’uso di apparecchi da intrattenimento e per il gioco.
Trasporto pubblico
Sui mezzi di trasporto pubblico urbano sarà consentito l’accesso ai passeggeri nella misura massima del 40 per cento dei posti omologati e, comunque, garantendo la distanza minima di un metro. Lo spazio riservato ai conducenti dei mezzi dovrà essere opportunatamente delimitato.
Ulteriori misure
Le uscite dalla propria abitazione per gli acquisti essenziali, a eccezione dei farmaci, vanno limitate a una sola volta al giorno. E’ vietata la pratica di ogni attività motoria e sportiva all’aperto, anche in forma individuale. Gli spostamenti con gli animali da affezione sono consentiti solamente in prossimità della propria abitazione.
Linea telefonica dedicata
Viene istituita, presso la presidenza della Regione, una linea telefonica dedicata a uso esclusivo e personale dei sindaci dell’Isola, per le comunicazioni relative alla gestione dell’epidemia.
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Il sindaco Firetto: “Più tamponi in provincia di Agrigento come si sta facendo in altre regioni”

“Occorre misura. Ci vogliono più tamponi. In Sicilia e quindi nella nostra provincia il numero di questi esami è ancora troppo ridotto. Meno che in altre regioni “. 

Così il Sindaco di Agrigento, Lillo Firetto che dichiara: “È vero che  quando i tamponi risultano negativi richiedono un secondo esame. Che c’è il rischio di intasare i laboratori e di ritardare i tempi di risposta a altre analisi urgenti. Vero è che i nostri servizi sanitari regionali probabilmente non riescono a supportare un carico enorme. Quel che chiedo è misura. Mi pare che si stia adottando una linea fin troppo prudente sull’uso dei tamponi. Non vorrei che si tramutasse in leggerezza in  territori in cui l’epidemia è appena all’inizio. Abbiamo chiesto  alle persone il sacrificio dell’isolamento sociale, chiediamo di proteggerle con maggiori controlli. In altre regioni si è’ scelta la linea di un utilizzo molto più incisivo dei test diagnostici. Lo studio condotto nel paese di Vo’ in Veneto ha mostrato perlatro che molti soggetti positivi al virus possono anche essere asintomatici. La posta in gioco è’ molto alta : La salute nostra e dei nostri cari. Le strutture sanitarie sono chiamate ad uno sforzo straordinario per la sorveglianza epidemiologica finalizzata alla diagnosi ed all’isolamento  dei pazienti positivi che si è dimostrata come una misura efficace nel contenere il contagio. Ci aspettiamo dunque misure ed interventi adeguati alla gravità della attuale condizione di epidemia”.

Coronavirus, la Polizia Municipale di Sciacca fa scattare sei denunce e una anche per oltraggio a pubblico ufficiale

In pochi giorni la Polizia municipale di Sciacca ha già controllato oltre 300 persone, pedoni automobilisti e motociclisti, per verificare il rispetto del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che impone di rimanere a casa tranne che per alcune motivazioni di particolare necessità.

E’ salito a sei il numero delle denunce a carico di chi non ha rispettato le disposizioni vigenti e una settima denuncia è scattata per oltraggio a pubblico ufficiale. I controlli continuano e saranno ulteriormente intensificati nelle prossime ore. In pratica, con la drastica riduzione delle altre attività la Polizia municipale ha destinato quasi tutte le unità a questo servizio.

Un caso di Coronavirus anche a Palma di Montechiaro ed è il sindaco ad informare (Video)

Primo caso di Coronavirus a Palma di Montechiaro. Un medico settantenne è stato ricoverato al Sant’Elia di Caltanissetta.

In serata un video da parte del sindaco, Stefano Castellino: “Ho già allertato tutte le autorità competenti, tutti stiamo predisponendo le misure necessarie per dare da un lato assistenza alla famiglia e dall’altro stiamo cercando di ricostruire i contatti che il nostro concittadino contagiato abbia potuto avere in questi giorni”.

Si autofinanziano gli ordini professionali degli infermieri e dei medici di Agrigento, subito l’acquisto di dispositivi di protezione per gli operatori

Venti mila euro messi a disposizione dall’Ordine degli Infermieri di Agrigento, più una ulteriore donazione di mille euro ad opera della Misiericordia di Campobello, per l’acquisto di dispositivi di protezione per gli operatori sanitari.

La decisione è stata assunta con il carattere d’urgenza dall’Opi di Agrigento che con una nota stampa comunica il provvedimento deliberato dal proprio ordine.

“Su oltre 2.300 – scrive l’Opi di Agrigento – porfessionisti positivi al Covid -19 oltre l’80% (quasi 1900) sono medici e infermieri. E, per tutti le prospettive sono quelle di un rischio altissimo senza gli adeguati dispositivi di protezione personale e di un livello di stress per la carenza di organici che lascerà il segno anche dopo l’emergenza”.

Anche l’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Agrigento riunitosi in consiglio straordinario per via telematica, in considerazione dello stato di emergenza sanitaria e preso atto della difficoltà di approvvigionamento del materiale di protezione individuale che obbligatoriamente deve essere garantito a tutti i medici, ha deliberato l’acquisto con urgenza di 3.000 mascherine modello FFP3 e di 1.000 tute di protezione.
Il materiale acquistato, non appena in possesso dell’Ordine dei Medici, verrà distribuito nel più breve tempo possibile a tutti i medici ospedalieri e del territorio della provincia di Agrigento