La Regione stanzia 700 mila euro per la messa in sicurezza di cinque dighe agrigentine, tra cui lago Arancio e diga Castello

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Finanziati dalla Regione Siciliana 700 mila euro per la pulizia e la messa in sicurezza di cinque importanti dighe del territorio agrigentino. Gli interventi riguarderanno il lago Arancio di Sambuca di Sicilia, la diga Castello di Bivona, gli invasi Furore e San Giovanni di Naro e il laghetto Gorgo di Montallegro.

Le opere di bonifica del territorio saranno relative anche all’eliminazione della vegetazione infestante e riguarderanno i canali di entrata e di uscita dell’acqua, le aree nei pressi delle vasche di dissipazione delle dighe, gli alvei immediatamente a valle delle stesse e le zone in corrispondenza delle stazioni idrometriche. I lavori comprenderanno, inoltre, la pulizia delle strade dal fango accumulatosi in seguito alle passate piogge alluvionali e i canali di scolo.
La Regione ha anche messo a disposizione sedici milioni di euro per avviare la pulizia di un centinaio di torrenti e fiumi e consentire il libero e regolare deflusso delle acque. In provincia di Agrigento gli interventi più urgenti riguardano i fiumi Sosio-Verdura a Ribera, il Belice tra Montevago e Santa Margherita Belice, il Salso a Licata e il Platani tra San Biagio e Cattolica Eraclea.

Centro medico legale dell’Inps a Sciacca, i Cinque Stelle: “Stiamo lavorando per evitare la chiusura”

Dopo l’intervento dell’ex sindaco di Sciacca, Lillo Craparo, che ha invocato un’azione del sindaco e dei parlamentari del territorio per evitare la chiusura a Sciacca del centro medico legale dell’Inps, si registra oggi una nota dei Cinque Stelle che ricostruiscono la loro azione svolta su questa vicenda e concludono scrivendo di essere in attesa di un incontro tra il senatore Marinello e il presidente dell’Inps Tridico.

“Nello scorso mese di maggio, il presidente nazionale dell’Inps Pasquale Tridico – scrivono i grillini – aveva rassicurato i parlamentari del M5S sul fatto che i servizi essenziali per i cittadini sarebbero stati garantiti e che la sede di Sciacca non sarebbe stata né chiusa né ridimensionata, nonostante la determina del suo predecessore, Tito Boeri, che sopprimeva i centri medico legali operanti presso le sedi territoriali. L’Inp di Sciacca sarà presto trasferita in zona Perriera, nello stesso palazzo che ospita l’Agenzia delle Entrate, e presso la nuova sede non sono previsti locali per ospitare gli ambulatori medici. Nel mese di luglio il deputato Filippo Perconti ha dunque incontrato il direttore regionale Inps per la Sicilia, Sergio Saltalamacchia, riscontrando la volontà di mantenere attivi i servizi oggi assicurati dal Centro Medico legale di Sciacca – aggiungono i Cinque Stelle – previa la disponibilità di locali adatti a tale scopo. A seguito di tale interlocuzione, i parlamentari saccensi Matteo Mangiacavallo e Rino Marinello hanno sondato, positivamente, la disponibilità dell’Asp di Agrigento di mettere a disposizione dell’Inps di Sciacca, stanze dell’ex ambulatorio o del nuovo ospedale attualmente libere. Nel mese di agosto è pervenuta all’ASP di Agrigento richiesta formale da parte dell’Inps circa le specifiche dei locali da adibire a centro medico legale e si attende, in questi giorni, la risposta del direttore generale Giulio Santonocito. Nel frattempo, il senatore Rino Marinello – concludono i Cinque Stelle – ha chiesto un nuovo incontro con il presidente Tridico, atteso nei prossimi giorni”.

Fin qui la nota del Movimento Cinque Stelle. Sciacca rischia, comunque, di perdere il Centro medico legale dell’Inps ed i prossimi giorni saranno determinanti, mentre la politica locale, in larga parte, spesso si interroga, discute, polemizza su fatti di rilevanza assai più modesta.

Svaligiato bar tabacchi lungo la statale 115, rubata merce del valore di 6 mila euro

I malviventi avrebbero tagliano i fili della corrente elettrica, provando a disattivare l’allarme e il sistema di video sorveglianza per introdursi all’interno dell’esercizio commerciale. Il tentativo, però, non è riuscito e pare che le immagini siano state già acquisite.

Hanno tentato in tutti i modi di manomettere il sistema di video sorveglianza del bar tabacchi, che si trova lungo la statale 115 all’altezza di Montallegro, senza però riuscirci. Così un gruppo di malviventi è riuscito, dopo avere tagliato i fili della corrente elettrica e disattivato l’allarme, ad introdursi all’interno dell’esercizio commerciale riuscendo a portare via stecche di sigarette, gratta e vinci e denaro contante lasciato custodito all’interno del locale per un importo complessivo che dovrebbe aggirarsi fra i 5 o 6 mila euro. Le indagini sono condotte dai carabinieri della stazione di Montallegro, coordinati dal comando compagnia di Agrigento. La banda è riuscita a disattivare l’allarme, ma non l’impianto di video sorveglianza e, infatti, le  immagini sono state già acquisite dai carabinieri della stazione di Montallegro.

Sciacca sta per perdere il centro medico annesso all’Inps, Lillo Craparo invoca l’intervento del sindaco e dei parlamentari

L’ex sindaco di Sciacca Lillo Craparo, che per molti anni ha operato nella sanità agrigentina, ha inviato una lettera al sindaco di Sciacca, Francesca Valenti, ed ai parlamentari, sull’imminente “colpo da K.o” che sta per subire Sciacca con la prossima chiusura del centro medico annesso alla sede territoriale dell’Inps di Sciacca”. Invoca il loro intervento. Questo il contenuto della lettera:

“A suo tempo il presidente protempore dell’inps Boeri, oggi non piu’ in carica,con propria determina ha deciso di sopprimere i centri medico legali operanti presso le sedi territoriali dell’Inps, tra cui Sciacca.
Nel quadro di una politica di risparmio avviata dall’Inps, l ‘attuale sede operante a Sciacca ,in piazza Brodolini, sara’ trasferita entro l ‘anno presso il palazzo che ospita in zona Perriera l’Agenzia delle entrate.
Non sono in atto previsti locali per ospitare gli ambulatori medici,anche se vi e’ disponibilita’ a piano terra del Palazzo per allocare tale importante servizio.
Addirittura il personale medico e paramedico ,che si occupa di tutte le incombenze facenti capo al centro medico ,e’ stato preavvisato del prossimo trasferimento con decorrenza novembre presso la sede provinciale inps di Agrigento
Contro tale soppressione si erano espressi e pronunciati nel lontano gennaio 2017 il Sindaco protempore Fabrizio Di Paola e nel marzo del 2018 l’attuale primo cittadino Francesca Valenti.
Si sono pure mobilitati contro tale ingiusta soppressione il Sindaco di
Burgio ,Cittadinanza attiva ,le organizzazioni sindacali e tanti cittadini,che,ove dovesse darsi esecuzione a tale assurda determina, sarebbero costretti per tutti gli adempimenti di natura sanitaria(prime visite,revisioni,pratiche di presa in carico di minori disabili,ecc.ecc)a recarsi presso la sede provinciale inps di Agrigento,con Sciacca, male collegata con la citta’ capoluogo con poche corse e senza potersi avvalere della ferrovia ,da tempo soppressa.
Da diversi mesi ,al posto di Boeri,si e’ insediato ,come nuovo Presidente ,il dr Pasquale Tridico,indicato dal Movimento 5 stelle,che si e’ espresso in modo negativo sulla determina del suo predecessore,tanto da procedere alla riclassificazione della sede inps di Rossano Corigliano in Calabria,da sede territoriale,come Sciacca,a sede sub provinciale,equipollente a quella provinciale ,con il conseguente mantenimento del centro medico legale e di tutte le competenze,facenti capo a tale struttura.
A suo tempo nel lontano 1976 si e’ fatta da parte di tutti una battaglia per l’apertura a Sciacca della sede territoriale Inps, che,grazie alla professionalita’ della dirigenza e di tutti gli addetti,in carico alla struttura,hanno fornito servizi preziosi ai cittadini di Sciacca e di tutto l ‘hinterland,bacino che potrebbe estendersi anche ad altri comuni del trapanese e del palermitano,che gia’ fanno capo al Tribunale di Sciacca, salvato in extremis,rispetto alla programmata e assurda soppressione,prevista dal governo a suo tempo in carica.
Oggi,dopo la delusione per la immotivata chiusura delle Terme,Sciacca non puo’ assistere in modo passivo a questo ulteriore colpo ai servizi della citta’, per cui occorre mobilitarsi per convincere il vertice dell’Inps, espresso da uno dei partner dell’attuale governo, che cio’ che si e’ fatto a Rossano Corigliano in Calabria e di recente ad Ostia nel Lazio,si faccia per Sciacca,revocando in parte conseguentemente la determina Boeri e classificando la sede Inps di Sciacca e il suo centro medico legale,come sede subprovinciale.
Ove non dovessero esserci attenzioni da parte del Presidente Inps e del nuovo Ministro del lavoro per cio’ che si rassegna e si chiede,adeguatamente motivato e connesso con mancanza di adeguati collegamenti pubblici ,con ricadute e disagi gravi per la popolazione,non resta altro che studiare rimedi diversi,guardando alle iniziative clamorose e non violenti che in Italia e all’estero le popolazioni hanno avviato contro provvedimenti assurdi ,ottenendone la revoca o la modifica.
Spero tanto che il presente appello da parte di un cittadino comune venga valutato per la gravita’ delle ricadute negative sulla popolazione, approntando con urgenza le iniziative piu’ opportune per evitare un ulteriore colpo mortale a danno di Sciacca e del suo vasto hinterland e delle popolazioni residenti”.

Congresso straordinario delle Camere Penali a Taormina, Rossi e Marciante delegati

L’assemblea degli iscritti ha nominato i delegati della Camera penale di Sciacca per il congresso straordinario di Taormina che si svolgerà 18, 19 e 20 ottobre 2019. Sono gli avvocati Aldo Rossi e Filippo Marciante.

Inoltre, sono state istituite alcune commissioni che dovranno occuparsi di specifiche tematiche e relazionare al consiglio.

Rubato lo zainetto di un bambino delle elementari, appello a riportarlo indietro

C’era l’astuccio, il diario, i libri e i quadernoni con i primi lavoretti svolti all’interno dello zainetto sparito. Era tutto nuovo. Il bimbo aveva ricevuto parte del suo corredo scolastico durante la festa di compleanno celebrata qualche settimana fa, prima dell’inizio della scuola come documenta la foto che vi mostriamo in copertina.

Era tutto nuovo e da ieri mattina dello zainetto di un bimbo della seconda elementare che frequenta la scuola Mariano Rossi di Sciacca non si sa più dove sia finito.

La mamma del bimbo all’uscita di scuola lo aveva appoggiato sul marciapiede della strada mentre stava sistemando la figlia più piccola sulla vettura, qualche momento dopo non c’era più.

E’ stato ricercato nei dintorni, nei pressi dell’istituto scolastico, ma la quasi certezza è che qualcuno possa aver approfittato del momento di distrazione del genitore per sottrarre il tutto.

Non è solo il valore economico che lo zaino aveva con tutto il suo corredo scolastico che inevitabilmente grava sul bilancio familiare, ma soprattutto la delusione che ha prodotto nel bimbo e nei disagi dei giorni a venire nel recarsi in classe senza più neanche i libri per seguire le lezioni, per questo l’appello è a chiunque possa aver compiuto il gesto a fare in modo che il piccolo alunno possa riavere indietro lo zainetto tanto desiderato.

Una nuova sala colloqui al carcere di Sciacca grazie anche a due insegnanti dell’istituto d’arte “Bonachia” in pensione (Interviste)

Lillo Cantone e Lillo Cucchiara, ex insegnanti dell’istituto d’arte “Bonachia” di Sciacca, sono stati protagonisti, assieme a un gruppo di detenuti, dei lavori che hanno consentito di dare una nuova luce alla sala colloqui del carcere di via Pietro Gerardi.

Questa mattina, in occasione dell’anniversario della fondazione della Polizia Penitenziara, la nuova sala colloqui è stata presentata con il gran lavoro realizzato dai due saccensi assieme ai detenuti. Questi ultimi hanno appreso anche delle tecniche che hanno permesso loro di realizzare alcuni manufatti. “Hanno imparato qualcosa – dicono Cantone e Cucchiara – che potranno sfruttare per il futuro”. Il progetto è stato promosso dall’Avulss e finanziato, per le spese necessarie, dal Cesvop.

Incidente Terrasi nella galleria Magone, Caruana della Cia: “Viabilità rurale distrutta e l’agricoltura corre anche questi rischi”

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In quel tratto stradale, in quella galleria maledetta, la Confederazione Italiana Agricoltori di Ribera, allora si chiamava Alleanza Agricola, lo ricorda oggi Giovanni Caruana, perse un ventennio fa il proprio dirigente Platania e stamane un ennesimo incidente mortale che ricorda la tragedia lontana con un mezzo agricolo coinvolto e un agricoltore morto.

Oggi sulla Statale 115, dentro quella galleria, ha perso la vita un altro uomo della terra, Giuseppe Terrasi, 60 anni di Ribera, un agricoltore molto conosciuto in paese sopratutto per essere un grande appassionato del suo lavoro e per rappresentare quella classe di nuovi titolari di aziende agricole che puntano sull’innovazione tecnologica. Oggi quando Terrasi ha imboccato la 115, aveva su un carrello uno dei suoi mezzi più nuovi. Prima del terribile tamponamento con l’autoarticolato che non ha lasciato scampo all’uomo, rimasto per terra. A nulla sono valsi i soccorsi, Terrasi è morto con molta probabilità sul colpo.

“Purtroppo – afferma Caruana – la viabilità rurale è ormai quella che è e dalle nostre parti non ci sono grandi aziende, ma i terreni talvolta dei lavoratori sono dislocati in più zone. Per questo i mezzi devono essere portati da un posto all’altro ed è impossibile farlo con ciò che resta di quello che un tempo erano le strade rurali. Così gli agricoltori sono costretti a inforcare i tratti a scorrimento veloce e questi sono i rischi che un’agricoltura sempre più abbandonata e persa corre”.

Contro l’abbandono dei rifiuti servono gli ispettori ambientali, l’assessore Pierobon stimola i sindaci alla nomina

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Rifiuti, l’assessore Pierobon ai Comuni: istituire gli ispettori ambientali volontari per potenziare i controlli 

“Spetta ai Comuni il compito di regolamentare le figure degli ispettori ambientali volontari per potenziare i controlli contro l’abbandono dei rifiuti e per segnalare illeciti alla polizia municipale”: così l’assessorato regionale all’Energia e servizi di pubblica utilità ha inviato un atto di indirizzo agli enti locali per incentivarli alla nomina degli ispettori ambientali volontari, figure già  richiamate dall’ordinanza del presidente della Regione, Nello Musumeci, dell’11 dicembre 2018, e prima ancora in quelle del 28 febbraio 2018 e del 7 giugno 2018.

“Con questo atto di indirizzo – ha spiegato l’assessore Pierobon – vogliamo incentivare i Comuni a dotarsi di queste figure. Il governo regionale sta lavorando per favorire maggiore controllo del territorio e per tutelare il decoro urbano contro l’abbandono selvaggio dei rifiuti. Abbiamo chiesto un parere all’Ufficio legislativo e legale che di fatto ci ha fornito chiarimenti utili a supportare le amministrazioni. In sostanza spetta direttamente ai Comuni regolamentare l’attività di questi volontari che potranno affiancare la polizia municipale, ad esempio nelle attività di controllo ambientale e di verifica di violazioni inerenti la raccolta e il conferimento dei rifiuti. Potranno anche segnalare il rispetto dei regolamenti comunali e delle ordinanze sindacali sul deposito e gestione dei rifiuti, partecipare ad attività formative ed educative in favore dei cittadini, ma anche prevenire i danni al decoro urbano e all’ambiente”.

Come ha chiarito l’Ufficio legislativo e legale, richiamando anche un parere del ministero dell’Interno, spetta ai Comuni, con apposito regolamento comunale, stabilire le funzioni, la modalità di nomina, i criteri di scelta e di svolgimento della necessaria formazione degli ispettori. Viene inoltre ribadito che l’espletamento del servizio è a carattere volontario e gratuito, senza che possa sorgere un rapporto di lavoro o diritti di altra natura.

L’ispettore ambientale volontario, istituito a livello comunale, potrà essere destinato solo a segnalare alla polizia municipale le eventuali irregolarità riscontrate, mentre spetterà sempre agli addetti al servizio o alla polizia municipale l’autorità di accertare gli illeciti e le violazioni, dunque di fare le multe.

“Gli ispettori ambientali – spiega l’assessore Pierobon – consentiranno di valorizzare il mondo del volontariato molto attivo su tutto il territorio regionale e di regolamentare e incrementare i controlli contro una delle piaghe più difficile da contrastare, affiancando l’attività ispettiva dei volontari al lavoro della polizia municipale e agli strumenti più diffusi come le telecamere piazzate nei punti strategici”.

Incidente in galleria a Magone, muore agricoltore riberese

Sì chiamava Giuseppe Terrasi, di 60 anni, l’uomo deceduto questa mattina nel sinistro all’interno della galleria Magone sulla 115 in territorio di Ribera.

Terrasini, agricoltore riberese, viaggiava su un trattore gommato che trasportava a sua volta un trattore cingolato. L’impatto si e’ verificato, per cause ancora in corso di accertamento con un autoarticolato che procedeva nella stessa direzione e che lo avrebbe tamponato. L’urto avrebbe provocato la morte sul colpo del riberese che ha avuto la peggio.

In corso le operazioni per il recupero della salma. Presente anche il primo cittadino di Ribera, Carmelo Pace.

Nei prossimi minuti riaprira’ a doppio senso anche la statale 115.