Un uomo morto in pieno centro a Sciacca

Il cadavere di un uomo è stato rinvenuto questa mattina in pieno centro, a Sciacca. Sul posto, all’altezza della via Giuseppe Licata, sono intervenuti i carabinieri che stanno cercando di capire cos’è accaduto.

Sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri giunti sul posto.

L’emergenza rifiuti a Sciacca e nel territorio, la Procura della Repubblica indaga per interruzione di pubblico servizio e inquinamento ambientale

Sull’emergenza rifiuti a Sciacca e nel territorio indaga la Procura della Repubblica. La chiusura della discarica e del centro di compostaggio che ha determinato particolari disagi è al centro di un’indagine coordinata dal procuratore capo, Roberta Buzzolani, e dai sostituti Michele Marrone e Carlo Boranga. Le ipotesi di reato sono interruzione di pubblico servizio e inquinamento ambientale.

L’ufficio giudiziario saccense sta eseguendo una serie di accertamenti ed ha già sentito diverse persone ed acquisito documentazione su quanto accaduto, tra il 27 aprile e il 10 maggio, il periodo nel quale è rimasta chiusa la discarica di contrada Salinella Saraceno perché giunta a saturazione con lo stop anche del centro di compostaggio.

I magistrati vogliono capire come è stato possibile arrivare alla chiusura e l’indagine riguarda in particolare la gestione dell’ultima fase dell’impianto che ha preceduto la chiusura, le cause che hanno portato a questo e le comunicazioni tra gli organi competenti. La Procura sta cercando di verificare se su tutto questo si ravvisano responsabilità.

Sono già stati sentiti il responsabile di Sogeir impianti e alcuni sindaci e assessori di comuni che conferiscono i rifiuti in questi impianti. L’indagine dovrebbe concludersi in tempi abbastanza rapidi e la Procura della Repubblica di Sciacca sarà in grado di stabilire se quanto accaduto con i relativi disagi e l’immondizia che non è stata raccolta per diversi giorni poteva essere evitato.

Lillo Mannino “uomo d’onore” di Sciacca, la nuova accusa all’ex ministro dalle rivelazioni di un pentito

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I riflettori della cronaca giudiziaria ancora su Calogero Mannino, l’ex ministro viene ancora una volta tirato in ballo da un pentito. Stavolta ad indicare Mannino come uomo d’onore è l’ex boss di Belmonte Mezzagno, Filippo Salvatore Bisconti.

Secondo il pentito, l’ex ministro, attualmente imputato di minaccia a corpo politico dello Stato, sarebbe stato legato alla cosca del suo paese in provincia di Agrigento.

La rivelazione è contenuta nel verbale depositato nel processo-stralcio sulla trattativa Stato-mafia. L’ex boss non fa il nome di Sciacca, ma parla del paese”dove e’ nato e dove e’ cresciuto”.

Calogero Mannino, in realtà è nato ad Asmara ed è ritornato a Sciacca con la sua famiglia da bambino.

Bisconti avrebbe appreso l’affiliazione di Mannino da altri boss, dapprima dal mafioso di Corleone Rosario Lo Bue e poi anche da Carmelo Gariffo, nipote di Bernardo Provenzano, che avrebbe riferito le stesse cose sul conto dell’ex esponente di spicco della Democrazia Cristiana.

Tulone si dimette ufficialmente, a breve la nomina di Caracappa. Non sciolte le riserve sulla delega alla cultura.

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Sono state protocollate pochi minuti fa le dimissioni di Mario Tulone, l’ingegnere e albergatore saccense subentrato lo scorso settembre al posto dell’azzerato Filippo Bellanca.

Lo scorso sabato, Tulone si era congedato dal suo incarico davanti ai suoi compagni di partito, alla presenza del nuovo designato assessore Caracappa.

Adesso, si attende la determina della sindaca che conferisce ufficialmente l’incarico al successore. Dovrebbe essere questione di poche ore.

Anche se non sono state sciolte le riserve sulla possibilita’ che all’esercente cinematografico sia assegnata oltre le deleghe al turismo e spettacolo anche quella alla cultura.

Proprio Caracappa durante la conferenza stampa convocata dai Dem, sabato scorso, ha dichiarato di “esigere” anche quella attualmente affidata alla prof. Gisella Mondino.

Oggi raccolta regolare della frazione umida a Sciacca, ma il centro resta pieno di rifiuti

E’ tornata regolare oggi la raccolta rifiuti a Sciacca. Oggi, mercoledì, turno di ritiro della frazione umida, ma il centro storico di Sciacca è rimasto con molti rifiuti in bella vista. Pattume lasciato esposto da molti cittadini nella giornata di ieri quando lo sciopero dei lavoratori della Bono-Sea hanno incrociato le braccia per mancanza del pagamento dello stipendio.

Il centro di compostaggio di Santa Maria resterà chiuso anche domani perché saturo. L’emergenza rifiuti continua e l’amministrazione si sta sforzando di evitare altre sospensioni del servizio.

Francesca Valenti e Carmelo Brunetto hanno incontrato, questa mattina, il commissario del Libero Consorzio Alberto Di Pisa, sarà proprio lui, a dover firmare l’ordinanza ex articolo 191 per ampliare la portata della discarica Saraceno-Salinella così come il governatore Musumeci aveva indicato nella riunione con i sindaci del versante Agrigento ovest interessati dal blocco della discarica saccense che si è svolta lo scorso mercoledì.

“Sapori di vita”, i detenuti nel carcere di Sciacca presentano ricette, poesie e proverbi

Nell’ambito delle varie iniziative culturali intraprese nell’anno scolastico, oggi, alle 17, nel giardino della sede centrale dell’istituto “Don Michele Arena” di Sciacca, sarà presentato il libro “Sapori di vita”.

Giunto ormai alla terza edizione, il libro rappresenta un tassello importante in seno al progetto “In And Out” e ha per autori gli studenti dell’indirizzo Enogastronomico ed Ospitalità alberghiera, istituito presso la casa circondariale di Sciacca.

Il libro è il prodotto di un intenso anno di lavoro e di attività interdisciplinari e racchiude pensieri, racconti, poesie, proverbi,  emozioni e disegni di coloro che, tramite la scuola, hanno investito in un percorso che ha come obiettivo il futuro reinserimento nella società e nel monde del lavoro.

“Mettiamoci in gioco”, la campagna nazionale contro i rischi del gioco d’azzardo: coinvolti gli studenti del “Tenente Giuffrida” di Montevago

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E’ approdata oggi a Montevago “Mettiamoci in gioco”, la campagna nazionale contro i rischi del gioco d’azzardo per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulle reali caratteristiche del gioco d’azzardo e sulle sue conseguenze sociali, sanitarie ed economiche.

Una campagna di sensibilizzazione per avanzare proposte di regolamentazione del fenomeno, fornire dati e informazioni, catalizzare l’impegno di tanti soggetti che – a livello nazionale e locale – si mobilitano per gli stessi fini.
I protagonisti sono stati, oggi, gli studenti della scuola secondaria di primo grado “Tenente Giuffrida” di Montevago che hanno preso parte all’incontro, al quale era presente il sindaco e deputato regionale Margherita La Rocca Ruvolo, prima firmataria del ddl sulla prevenzione e il trattamento dei disturbi da gioco d’azzardo già approvato dalla commissione Salute dell’Ars.
La campagna “Mettiamoci in gioco” è promossa da una pluralità di soggetti: istituzioni – organizzazioni di terzo settore, associazioni di consumatori, sindacati: Acli, Ada, Adusbef, Ali per Giocare, Anci, Anteas, Arci, Associazione Orthos, Auser, Aupi, Avviso Pubblico, Azione Cattolica Italiana, Cgil, Cisl, Cnca, Conagga, Confsal, Ctg, Federazione Scs-Cnos/Salesiani per il sociale, Federconsumatori, FeDerSerD, Fict, Fitel, Fp Cgil, Gruppo Abele, InterCear, Ital Uil, Lega Consumatori, Libera, Missionari Comboniani, Scuola delle Buone Pratiche/Legautonomie-Terre di mezzo, Shaker-pensieri senza dimora, Uil, Uil Pensionati, Uisp.

Burgio, il sindaco Matinella: ”La riapertura della Chiesa del Carmelo sarà il mio principale obiettivo”

Dopo un sopralluogo nella chiesa Maria SS. del Carmelo di Burgio per i lavori relativi alla sua messa in sicurezza che sono stati finanziati per 230 mila euro, grazie all’interessamento del compianto assessore ai Beni Culturali Sebastiano Tusa, adesso il sindaco Francesco Matinella punta tutto sulla riapertura di questo importante monumento, simbolo della città.


“L’apertura di questa chiesa per me rappresenta uno dei principali obiettivi da realizzare dalla mia amministrazione, il mio impegno sarà massimo per raggiungere questo importante traguardo per tutta la comunità burgitana e per ridare nuovamente centralità e slancio ad un quartiere, “U Carminu”, che aspetta da diversi anni”. E’ quanto ha evidenziato sul suo profilo facebook il sindaco di Burgio, Francesco Matinella, per il quale la chiesa Maria SS. Del Carmelo rappresenta un simbolo per la città di Burgio e dunque il suo obiettivo è quello di riaprire questo prezioso bene del paese. La ricognizione del luogo è stata compiuta dal Soprintendente ai Beni Culturali di Agrigento, Michele Benfari, e dal Responsabile dell’Unità Operativa della Soprintendenza ai Beni Culturali di Agrigento, Bernardo Agrò.
“Oltre al sopralluogo della chiesa Maria SS. del Carmelo – continua Matinella – è stato effettuato un controllo delle chiese e dei complessi monumentali di Burgio, sempre da parte di Benfari e di Agrò, per ideare e progettare interventi diretti alla manutenzione e al recupero del nostro patrimonio storico, artistico e culturale. Nel corso della visita c’è stato anche un importante momento scolastico molto apprezzato da parte dal soprintendente che ha ascoltato la descrizione dei beni culturali di Burgio data dagli alunni dell’istituto “AG Roncalli” nelle vesti di guide turistiche”.

Strage di Capaci: domani cerimonia di intitolazione di un’aula del Tribunale civile di Agrigento a Francesca Morvillo

Domani, 23 Maggio, ricorre il 27esimo anniversario della strage di Capaci in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta.

Una cerimonia avrà luogo domani, alle 11, ad Agrigento, dove sara’ intitolata un’aula del Tribunale civile alla memoria della moglie di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, per iniziativa della sottosezione dell’Anm di Agrigento e Sciacca. Saranno oltre 70 mila gli studenti che domani parteciperanno alla manifestazione #PalermoChiamaItalia per dire in coro “no a tutte le mafie” e per ricordare le stragi di Capaci e via d’Amelio in cui morirono i giudici Paolo Borsellino, Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli agenti delle loro scorte. “Nessuno di noi – racconta Maria Falcone, presidente della Fondazione Falcone – quel 23 maggio di 27 anni fa avrebbe immaginato che un giorno tragico, un giorno di dolore e lutto, sarebbe stato l’avvio di una trasformazione profonda del nostro Paese, l’inizio di un percorso che migliaia di studenti, migliaia di persone hanno da allora intrapreso portando avanti le idee di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Paolo Borsellino e di tutti gli uomini e le donne dello Stato che sono morti per mano della mafia. Vedere ogni anno Palermo invasa dai ragazzi che partecipano alle manifestazioni organizzate per l’anniversario delle stragi è una gioia immensa e al tempo stesso la dimostrazione che il lavoro quotidiano nelle scuole e nelle Università che la Fondazione Falcone e il Miur svolgono ha un valore inestimabile e rappresenta lo strumento più efficace per creare una coscienza antimafiosa nelle nuove generazioni. Solo una rivoluzione culturale profonda consente di vincere la battaglia contro la criminalità organizzata”.

Tutto pronto per Cantine Aperte 2019: sabato e domenica a Sambuca di Sicilia degustazione di vini al Feudo Arancio

Un vero e proprio appuntamento per gli amanti del vino e non solo. Sabato 25 e Domenica 26 maggio, dalle Alpi all’Etna, prende il via la 27esima edizione di Cantine Aperte, socie del Movimento Turismo del Vino, che rappresenta uno tra gli eventi enoturistici più importanti in Italia.

Saranno tante le degustazioni delle etichette più pregiate e numerose le visite in vigna per l’edizione 2019 di Cantine Aperte. Dal 1993, l’ultima domenica di maggio, le Cantine aprono le loro porte al pubblico, favorendo un contatto diretto con gli appassionati di vino. Tanti i turisti che ogni anno visitano le Cantine Aperte per fare un’esperienza diversa dal comune. Oltre alla possibilità di assaggiare i vini e di acquistarli direttamente in azienda, è possibile entrare nelle Cantine per scoprire i segreti della vinificazione e dell’affinamento. Innumerevoli le iniziative di cultura gastronomica ed artistica che ruotano attorno all’evento in tutto il Paese, su iniziativa degli stessi vignaioli. Il prossimo fine settimana, dunque, sarà possibile recarsi nelle cantine più in voga d’Italia. Anche in Sicilia sono tante le iniziative promosse per far conoscere e assaporare la qualità indiscussa delle svariate etichette. A Sambuca di Sicilia, per esempio, sarà possibile fare tappa al Feudo Arancio,  nato nel 2001, che si estende su territori vocati alla vite e al vino sin dai tempi dei greci e dei romani. Le tenute, ricche di storia e di fascino, sono una sapiente combinazione di vitigni autoctoni come il Nero d’Avola, Grillo e Inzolia ed internazionali Syrah, Merlot, Cabernet Sauvignon e Chardonnay. Le uve sono coltivate e vinificate attraverso tecniche ecosostenibili e tecnologie all’avanguardia, ma con l’amore e la passione che da sempre contraddistinguono i contadini siciliani. Altri appuntamenti sono previsti a Palermo, Catania, Trapani, Enna, Messina, Ragusa e Siracusa.