Nel carcere di Agrigento udienza di convalida del fermo del riberese Italiano indagato per l’omicidio La Corte

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“Il mio assistito soffre di disturbi psichici ed è sottoposto a una terapia, mi attiverò per una consulenza riguardante la sua capacità di intendere e di volere”. Lo ha detto l’avvocato Giovanni Di Caro, difensore di Salvatore Italiano, di 62 anni, il riberese in stato di fermo, indagato per l’omicidio di Gaetano La Corte, di 75 anni, pure di Ribera. I fatti sono avvenuti all’interno di un centro di ricovero per anziani di Ribera.

L’udienza di convalida del fermo di Salvatore Italiano è fissata per domani, mercoledì 18 settembre, alle 11,30, nel carcere Petrusa di Agrigento, da parte del Gip del Tribunale di Sciacca, Antonino Cucinella. Domani è prevista anche l’autopsia sul corpo di Gaetano La Corte. Secondo la ricostruzione operata dai carabinieri Italiano, che ha ammesso i fatti nell’interrogatorio dinanzi al sostituto procuratore Roberta Griffo, avrebbe strangolato La Corte per piccoli attriti.

Diciotto tonnellate di rifiuti il bilancio della bonifica di oggi nel mare di Porto Palo

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Personale militare della Guardia Costiera di Sciacca unitamente ai sommozzatori del 3° Nucleo Sub del Reparto Supporto Navale Guardia Costiera di Messina in data odierna hanno operato la bonifica di circa 1800 metri quadrati di specchio acqueo portuale in corrispondenza della banchina di ponente del porto di Porto Palo di Menfi, rimuovendo materialmente circa 18 tonnellate di “corpi morti”, ovvero dei massi utilizzati per realizzare abusivamente dei sistemi d’ormeggio per unità da diporto, unitamente a catene e cime di vario genere.

Il bilancio complessivo è stato comunicato questa sera dalla Guardia Costiera che ha aggiunto: “In realtà l’attività in questione trae origine da fine giugno in quanto, in esecuzione del decreto di sequestro preventivo emanato dal Tribunale di Sciacca e su disposizione della locale Procura della Repubblica, sono stati sequestrati il primo e secondo tratto della banchina di ponente del porto, 101 (centouno) unità da diporto e deferiti all’Autorità Giudiziaria altrettanti soggetti in qualità di proprietari dei natanti. I reati contestati spaziano dal codice penale al codice della navigazione e si sostanziano in arbitraria ed abusiva occupazione di area demaniale marittima. L’attività di bonifica ha avuto come scopo anche la tutela ambientale, in quanto i “corpi morti” abusivamente collocati sono e verranno trattati come rifiuti, quindi rimuovendoli si eliminerà l’elemento inquinante dall’ambiente marino, oltre che ripristinare la sicurezza della navigazione in ambito portuale a favore di tutti i diportisti, poiché l’illecita pratica, perpetrata negli anni, di depositare incontrollatamente massi sul fondale del porto ne ha notevolmente ridotto il pescaggio, ovvero la profondità delle acque portuali. L’attività di vigilanza, controllo sull’intero litorale proseguirà senza sosta sia per verificare la regolarità delle concessioni demaniali insistenti sul demanio marittimo che per il rispetto in genere della normativa di carattere ambientale sull’intera fascia costiera, la quale rappresenta una risorsa da proteggere in quanto di inestimabile valore”.

La madre della ragazzina che avrebbe subito atti sessuali a Menfi chiede di lasciare il carcere

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Il Tribunale di Palermo il 2 ottobre prossimo deciderà sull’istanza di attenuazione della misura cautelare avanzata dalle difese della madre della ragazzina che avrebbe subito atti sessuali a Menfi e Gibellina che è stata rigettata nelle scorse settimane dal giudice. La difesa della donna ha impugnato dinanzi al Tribunale.

La ragazzina ha parlato, nell’incidente probatorio, nel corso di due udienze, ricostruendo i fatti e nell’ultima in merito proprio alla posizione della madre, indagata per induzione alla prostituzione minorile. I menfitani indagati, secondo l’ipotesi avanzata dalla procura, avrebbero compiuto atti sessuali con la ragazzina. L’indagine, svolta dai carabinieri, fotografa una realtà di profondo degrado e disagio sociale.

Rapinano e violentano una novantenne, gli autori sono due minorenni

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Erano partiti per compiere una rapina e alla fine hanno anche abusato di una donna di 90 anni che aveva tentato di resistere all’aggressione di due minorenni. Ridotta in gravi condizioni, la donna è stata salvata dalla polizia avvertita dalla figlia e ora è in ospedale per ferite, escoriazioni e fratture multiple. I due ragazzi, uno di 17 anni e l’altro di 14, sono stati individuati e condotti in un centro di prima accoglienza presso il Tribunale per i minorenni di Messina.

Dovranno rispondere di rapina aggravata, tentato omicidio e violenza sessuale. A lanciare l’allarme è stata la figlia della vittima che ha chiamato la centrale operativa della Questura per segnalare che la madre era stata presumibilmente aggredita a casa.

In effetti l’anziana signora aveva aperto la porta ai due ragazzi senza alcun problema, conoscendo uno dei due come amico del nipote. Ma, una volta varcata la soglia, i due hanno cominciato a rovistare nei cassetti alla ricerca di denaro e di oggetti preziosi. Quelli che poi la polizia ha recuperato insieme con un coltello che però non è stato usato. I poliziotti l’hanno trovata piena di lividi e di sangue

Campagna Screening oncologica dell’Asp di Agrigento, sindaco e vice di Sciacca testimonial

L’ASP di Agrigento, attraverso le attività di Screening, invita la popolazione target ad effettuare specifici test diagnostici allo scopo di identificare precocemente l’insorgenza di un tumore. Stamattina il sindaco Francesca Valenti e il vice sindaco Gisella Mondino si sono recate nel reparto di Radiologia dell’ospedale Giovanni Paolo II di Sciacca proprio per aderire e supportare l’iniziativa lanciata dall’Asp.
Evidenze scientifiche dimostrano che gli screening  sono efficaci nel cambiare la storia naturale di alcuni tumori: individuare il tumore in fase iniziale consente il trattamento con una maggiore probabilità di sconfiggere la malattia o, nei casi più gravi, di aumentare la sopravvivenza e migliorare la qualità della vita.
Gli screening attivi sono:
Screening del carcinoma della cervice uterina rivolto a donne di età compresa  tra i 25 e i 64 anni;
Screening del carcinoma della mammella rivolto a donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni;
Screening del carcinoma del colon-retto rivolto a uomini e donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni.
Ogni tumore può interessare più frequentemente una certa fascia di età: per questo motivo lo screening è rivolto solo alla “popolazione target“, ovvero quella che, secondo le statistiche, è nella fascia di età a rischio di insorgenza.
Gli Screening Oncologici in quanto LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) sono offerti gratuitamente.

Anche blocchi in cemento da una tonnellata per ormeggiare i natanti, eseguita la bonifica a Porto Palo di Menfi (Interviste)

E’ stata eseguita questa mattina dal nucleo sommozzatori di Messina la bonifica dello specchio acqueo di ponente del porto di Porto Palo, a Menfi. L’intervento rappresenta il completamento dell’azione eseguita dal Circomare di Sciacca e dai carabinieri della stazione di Menfi che, eseguendo un provvedimento dell’autorità giudiziaria, hanno posto sotto sequestro la zona dove erano stati ormeggiati abusivamente 101 natanti.

L’indagine è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Sciacca che continua a mostrare attenzione verso la tutela dell’ambiente. Questa mattina, alle operazioni di bonifica, ha assistito anche il sindaco di Menfi, Marilena Mauceri, che ha confermato le iniziative già poste in essere dal Comune affinché l’ormeggio dei natanti anche in questa zona del porto possa avvenire in futuro in maniera regolare. Un centinaio i “corpi morti” che erano stati collocati abusivamente. C’erano anche blocchi in cemento da una tonnellata.

Omicidio a Ribera in un ricovero per anziani, confessa Salvatore Italiano: è stato lui a strangolare La Corte

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Avrebbe freddamente strangolato il malcapitato anziano, per piccoli attriti pregressi, nel corso della notte, abbandonando poi la struttura all’alba.
Salvatore italiano, 62 enne di Ribera, dopo un lungo interrogatorio ha ammesso i fatti. E’ stato lui ad uccidere Gaetano La Corte, l’anziano riberese ricoverato in una struttura per disabili psichici e trovato morto in una delle stanze della stessa comunità. I Carabinieri hanno arrestato l’autore del delitto. Gli stessi uomini dell’Arma avevano immediatamente notato qualcosa di anomalo nella segnalazione del decesso della persona ricoverata nella struttura.

Alcune circostanze era fin dall’inizio poco chiare e strane alcuni segni sul collo del cadavere infatti non convincevano gli investigatori circa la causa della morte dell’anziano.
La sezione investigazioni scientifiche, reparto specializzato dei carabinieri della sezione operativa di Sciacca, ha effettuato, con il pubblico ministero di turno della Procura di sciacca, Roberta Griffo, il sopralluogo e accurati accertamenti e dalle verifiche effettuate sul cadavere dal medico legale, emergevano segni di morte violenta e piu’ precisamente lividi dovuti ad un verosimile strangolamento.
Poi i militari della Tenenza di Ribera e quelli della compagnia di Sciacca, concentravano le attivita’ di indagine su un soggetto, anch’esso ospite della struttura per anziani, che si era assentato ingiustificatamente da qualche ora.
Svariate gazzelle dell’Arma e decine di carabinieri si concentravano immediatamente nel centro crispino, setacciando ogni angolo della citta’ e predisponendo posti di blocco lungo le principali arterie stradali
i militari dopo qualche ora sono riusciti a rintracciare il soggetto presso un distributore di Ribera. Immediatamente è scattato il fermo, infine l’arresto l’accompagnamento presso la Casa Circondariale di Agrigento.

Il Comune di Sciacca a sostegno della campagna di screening oncologici dell’Asp

Il Comune di Sciacca a sostegno della campagna promozionale di screening oncologici lanciata dall’Asp di Agrigento, l’Azienda Sanitaria Provinciale. Il sindaco Francesca Valenti e l’assessore alla Salute Gisella Mondino andranno questa mattina nel reparto di Radiologia dell’ospedale di Sciacca proprio per aderire e supportare l’iniziativa. La visita è stata programmata per le ore alle 9,30.

“La prevenzione è vita: volgi lo sguardo alla tua salute” recita lo slogan che accompagna la campagna di prevenzione dell’Asp che invita le donne a presentarsi nelle strutture sanitarie e a fare i test gratuiti. I test diagnostici hanno lo scopo di identificare precocemente l’insorgenza di un tumore. 

Evidenze scientifiche – si legge in una scheda dell’Asp di Agrigento – dimostrano che gli screening  sono efficaci nel cambiare la storia naturale di alcuni tumori: individuare il tumore in fase iniziale consente il trattamento con una maggiore probabilità di sconfiggere la malattia o, nei casi più gravi, di aumentare la sopravvivenza e migliorare la qualità della vita.

Gli screening attivi sono:
– Screening del carcinoma della cervice uterina rivolto a donne di età compresa  tra i 25 e i 64 anni;
– Screening del carcinoma della mammella rivolto a donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni;
– Screening del carcinoma del colon-retto rivolto a uomini e donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni.

Lo screening, informa l’Asp, non si prenota. Gli elenchi vengono predisposti dal Servizio Screening dell’Azienda. Il Servizio invierà un invito all’indirizzo di residenza delle pazienti con giorno e ora dell’esame.

Fiamme al deposito di raccolta differenziata di Licata, Mareamico: “E’ disastro ambientale”

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Una altissima colonna di fumo denso e nero, ha avvolto oggi pomeriggio il cielo di Licata. Ore di apprensione nella cittadina agrigentina a causa delle fiamme che hanno interessato il deposito comunale della raccolta differenziata. Si tratta dell’ex mattatoio pubblico adibito adesso ad una sorta di autoparco e spazio per la gestione logistica dei rifiuti solidi urbani.

C’è voluto tempo per domare le fiamme che hanno creato grande apprensione per un incendio per il quale sono state necessarie molte ore per spegnerlo 

“Questo – ha commentato Mareamico, l’associazione ambientalista agrigentina – è in disastro ambientale”.

Mentre sono state avviate delle indagini per capire le cause che hanno portato all’incendio nel deposito pubblico.

La foto di copertina è di Salvo Lombardo

Valorizzazione del patrimonio termale, nasce e si costituisce un nuovo Comitato Civico

Così come per la sanità, l’intento è quello di affiancare le forze dell’associazionismo civico alla politica, come propulsore e guida per il rilancio del patrimonio termale. Così si costituirà giovedì mattina nei locali della Cgil il Comitato Civico per il Patrimonio Termale di Sciacca.

Il primo punto che si propone il costituendo Comitato è di “superare l’attuale fase di abbandono in cui versa questa risorsa, che riveste enorme e strategica importanza per lo sviluppo economico dell’intero comprensorio di Sciacca”.

Il Comitato si propone di mettere in campo, a livello nazionale, regionale e comunale, tutte le azioni di sensibilizzazione e di pressione ritenute utili per far sì che il patrimonio termale ritorni ad essere fruibile, in condizioni ottimali di utilizzo, nel più breve tempo possibile.

” Il Comitato – che ingloba già molte associazioni cittadine ma che si apre a tutti quelli che vorranno farne parte – si propone anche di sviluppare un’azione culturale di sensibilizzazione per far sì che l’intera cittadinanza, e le giovani generazioni in particolare, si riapproprino in termini di conoscenza e consapevolezza della storia millenaria, delle caratteristiche di assoluta eccellenza e della grandissima ricchezza di questo patrimonio termale, che è stato definito come “l’ORO BIANCO Dl SCIACCA”, trattandosi di un bacino idrotermale tra i più grandi d’Europa se non addirittura il più ricco. La vocazione turistica della città di Sciacca, sempre rimasta nel limbo di uno stato potenziale, deve trovare in questo suo ORO BIANCO un valore aggiunto e un fattore trainante di sviluppo economico della città di Sciacca e del suo territorio.Mentre migliaia di giovani lasciano la nostra terra in cerca di lavoro al Nord e all’estero, il Comitato considera come un dovere civico il contribuire a rilanciare l’economia di un territorio come quello di Sciacca che sul turismo e sul termalismo deve poter riporre ogni concreta possibilità di sviluppo e di lavoro per le giovani generazioni, e ciò vuol dire investire su un termalismo capace di ripartire con una forte innovazione nell’offerta e nei servizi”.

La presentazione con la costituzione avverrà dunque nei prossimi giorni e l’adesione è – scrivono i fautori dell’iniziativa – aperta ad ogni cittadino, ente, associazione ed organizzazione che voglia il bene della città di Sciacca e opportunità di lavoro.