Palermo, genitore colpisce con un pugno in viso la maestra del figlio

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Sempre più diffuso il fenomeno di aggressione contro gli insegnanti da parte dei genitori. Stavolta, il cruento episodio si è verificato a Palermo. Una maestra della Scuola elementare e materna “S. F. Cavallari” di Palermo ha ricevuto un pugno in faccia da un genitore dell’alunno all’uscita della scuola. La donna, rimasta ferita a causa della rottura delle lenti da vista, ha esposto denuncia alla polizia che ha già identificato gli aggressori.

Progetto Erasmus sui valori europei, a Sciacca 43 studenti e 10 insegnanti di 5 Paesi

Sono a Sciacca, nell’ambito di un progetto Erasmus, 43 studenti e 10 insegnanti di 5 Paesi d’Europa: Italia, Lussemburgo, Olanda, Germania e Norvegia. Il progetto verte sui valori europei e in particolare solidarietà e uguaglianza di genere. Si sposa con uno tra i principali temi che sono attualmente al centro del dibattito politico in Italia, ma anche in altri Paesi europei. Questa mattina gli studenti sono stati al liceo artistico “Bonachia” e al classico “Fazello”, accompagnati dal docente referente del progetto, la professoressa Maria Tulone.  

Nessuna notizia dal Comune di Sciacca riguardo l’inceneritore menzionato da Moncada, la sindaca Valenti: “Subito una conferenza di servizi con le partecipate del Comune per fare chiarezza”

“Sono saltata dalla sedia”: così Francesca Valenti commenta quanto scritto dall’imprenditore Salvatore Moncada nella missiva che è un vero atto di accusa all’amministrazione Valenti.  La reazione della sindaca è legata soprattutto alle affermazioni dell’imprenditore riguardo un inceneritore di rifiuti che starebbe per sorgere in un’altra località saccense di proprietà di una società partecipata dal Comune di Sciacca. Progetto per il quale la società dell’imprenditore avrebbe perfino presentato un accesso agli atti ai fini di poter dimostrare una disparità di trattamento da parte del Comune rispetto al progetto della “My Ethanol s.r.l.”. La sindaca intanto, fa sapere di avere avviato un giro di telefonate tra diversi interlocutori non trovando alcun riscontro circa le affermazioni del Moncada e ha annunciato in breve la convocazione di una conferenza di servizi con i rappresentati delle società partecipate per fare chiarezza sulla vicenda. Oggi Francesca Valenti ha anche precisato che in ogni caso rigetta tutte le accuse dell’imprenditore affermando di voler andare avanti nelle attività sollecitate dalla polizia municipale con l’annunciata ispezione di lunedì nella sede dell’ex distilleria Kronion. “Moncada – ha concluso la sindaca – sta andando oltre ogni sua competenza. Non è la persona deputata a poter valutare se l’ispezione va o non va fatta”.  

Massimiliano Trapani: “L’impianto autorizzato non è una centrale a biomasse, ma una distilleria di vinaccia. Sciacca dorma sonni tranquilli, nessuna minaccia per la salute pubblica”

Il delegato di Legambiente, circolo Rabat per il territorio di Sciacca, Massimiliano Trapani, intende tranquillizzare i saccensi in merito alla collocazione in contrada Scunchipani di una centrale a biomasse un progetto, questo, che la “My Ethanol s.r.l.” intende realizzare e che sta subendo gli attacchi da parte dell’amministrazione comunale la quale, secondo l’imprenditore agrigentino Salvatore Moncada, si sta particolarmente accanendo, senza un motivo fondante, contro la sua realizzazione.  “La querelle sullo stabilimento della “My Ethanol srl”, sulla base delle conoscenze e degli approfondimenti operati da Legambiente, appare priva di fondamento e dovuta essenzialmente alla mancanza di conoscenza del progetto approvato. Bisogna, pertanto, fugare immediatamente una questione fondamentale: l’impianto oggi in esercizio non è una centrale a biomasse e tanto meno l’autorizzazione rilasciata dal Libero Consorzio Comunale di Agrigento prevede la messa in esercizio di una centrale a biomasse. L’impianto autorizzato è una distilleria di vinaccia, pastazzo di agrumi e melasso di barbabietola, quest’ultimi due successivamente sostituiti da materie cellulosiche di origine non alimentare, dai quali si ricava del concime agricolo”. E’ quanto afferma in un comunicato il delegato di Legambiente per il territorio di Sciacca, Massimiliano Trapani, alla luce delle incessanti polemiche e diatribe in merito alla collocazione del tanto discusso impianto di biomasse in contrada Scunchipani. “Legambiente” ha annunciato che non si opporrà in alcun modo alla realizzazione dell’impianto e che, invece, si impegnerà con tutte le sue forze, affinchè la proposta progettuale non venga disattesa. “L’impianto – sottolinea Trapani – soddisfa le condizioni per essere ambientalmente conveniente, senza costituire una minaccia per la salute dei residenti nel territorio circostante. Peraltro,lo stesso processo di biodigestione avviene in fase anaerobbica senza problemi di esalazioni maleodoranti nell’ambiente circostante. Anche le emissioni in atmosfera, previste nel progetto approvato, rientrano nei parametri di legge. Infine, il fatto che il Biogas prodotto venga reimmesso in rete per la distribuzione non può che essere solo un ulteriore punto a favore dell’iniziativa imprenditoriale portata avanti dalla “My Ethanol srl”, perché costituisce la chiusura di un ciclo produttivo virtuale quale quello della produzione di energia pulita proveniente dalla lavorazione di prodotti agricoli o comunque bio. Bisogna che i cittadini di Sciacca – conclude il delegato di Legambiente – capiscano che il mondo dell’energia sta cambiando velocemente spinto da investimenti e innovazioni nelle fonti rinnovabili. Così come tutta la Sicilia, anche la città di Sciacca può cogliere i vantaggi della rivoluzione in corso nel sistema energetico, che sarà centrale nella lotta ai cambiamenti climatici e nel definire una nuova economia. Ci troviamo di fronte a un nuovo percorso fortemente innovativo”.

Tentata estorsione, assolto il riberese Giuseppe Carbone

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Assolto perchè il fatto non sussiste dall’accusa di tentata estorsione il riberese Giuseppe Carbone, di 56 anni. Lo ha disposto ieri sera il giudice monocratico del Tribunale di Sciacca, Antonino Cucinella, accogliendo la richiesta della difesa, rappresentata dall’avvocato Giovanni Forte. Carbone era accusato di avere, con minaccia consistita dapprima nell’invitare due fratelli che arrivavano dal territorio belicino a non svolgere più la propria attività lavorativa di venditori ambulanti di frutta e verdura nella zona di Sant’Antonino a Ribera in quanto lui stesso avrebbe voluto intraprendere analoga attività commerciale. Secondo l’accusa avrebbe anche proferito vere e proprie intimidazioni verbali e anche cosparso di liquido infiammabile un’auto utilizzata dai due per lo svolgimento del commercio ambulante. L’accusa aveva chiesto la condanna a 2 anni e 4 mesi di reclusione. I fatti si riferiscono al 2012.

Da Bivona un secco no alla consegna delle reti idriche, Panepinto: “Siamo un Comune modello per la Sicilia”

ll partito democratico di Bivona considera la gestione pubblica e diretta della acqua, da parte del comune, sacra e inviolabile. Lo dice l’ex sindaco ed ex deputato regionale Giovanni Panepinto secondo mil quale il suo comune è “punto di riferimento per tutta la Sicilia nella battaglia contro la privatizzazione del servizio idrico”. Panepinto aggiunge che aggiunge: “Nel 2004 il governo regionale ha voluto privatizzare il servizio integrato idrico sia come sovrambito regionale affidando a una società francese tutto il sistema idrico dell’isola, alcune dighe comprese, e la gestione delle sorgenti e di tutte le fonti idriche di approvvigionamento. Nel 2007 è stato intimato a tutti i comuni di consegnare le reti idriche per essere consegnate al gestore privato, Girgenti Acque. Sedici comuni agrigentini si sono rifiutati di farlo”. Panepinto difende la scelta e aggiunge: “Il 14 febbraio 2008 si è svolto il referendum comunale e il 98% degli elettori bivonesi ha detto no alla privatizzazione dell’acqua. Respingiamo al mittente l’accusa che l’acqua per uso potabile in provincia di Agrigento costa cara per colpa dei comuni che non hanno consegnato le reti idriche. L’acqua è cara perché è troppo alto il prezzo di acquisto da Sicilia Acque e troppe le perdite”.
 

Impianto biomasse, Moncada rilancia: “Accanimento per noi da questa amministrazione mentre partecipa alla nascita di un inceneritore di rifiuti”

La lettera a firma di Salvatore Moncada, è destinata ad essere il vero spartiacque nell’ambito di una vicenda che via via assume dei contorni sempre più paradossali e non solo perchè l’imprenditore agrigentino accusa direttamente l’amministrazione guidata da Francesca Valenti di avere adottato un accanimento nei confronti del progetto che la “My Ethanol s.r.l” vuole realizzare nella contrada Chiana Scunchipani, paventato impianto di biomasse che da settimane è al centro del dibattito cittadino, ma anche perchè Moncada rilancia contro il Comune di Sciacca di essere invece, partecipe tramite una società partecipata di un altro biogestore in un’altra zona che prevede invece di trattare rifiuti solidi urbani. Lo stesso imprenditore ha, inoltre comunicato nella stessa lettera, in riferimento all’altro impianto, di aver fatto richiesta di accesso agli atti “per verificare quali pareri o atti di assenso sono stati eventualmente rilasciati, al fine di verificare se sussiste una disparità di trattamento e richiedere un accertamento delle competenti autorità”. La missiva è stata inviata dal presidente del gruppo imprenditoriale oltre che alla sindaca anche alla polizia municipale di Sciacca, alla Procura della Repubblica e all’ufficio tecnico comunale. Moncada mette le mani avanti anche rispetto all’attività ispettiva che il Comune avrebbe stimolato alla polizia municipale “in relazione a fabbricati risalenti al 1984 che non sono stati oggetto di lavori volti ad effettuare modifiche agli stessi e per i quali allo stesso tempo non è stata presentata recentemente alcuna richiesta agli uffici competenti per effettuare modifiche”. “Essendo la scrivente consapevole che trattasi di un abuso che si sta svolgendo in esecuzione – chiarisce il presidente del gruppo- di un disegno persecutorio ampio che le autorità competenti valuteranno sotto il profilo dell’illiceità e pur potendosi rifiutare, essendo consapevole di aver sempre rispettato i dettati normativi, consentirà l’accesso nelle date indicate nella PEC, lunedì 18 marzo alle ore 10:00, avvertendo sin d’ora che, non ritenendo limpida e cristallina la situazione che si sta delineando, procederà a richiedere l’intervento dell’Arma dei Carabinieri e solamente alla loro presenza consentirà l’accesso allo stabilimento”. Moncada poi chiarisce le ragioni per cui non si è presentato all’incontro a Sciacca precisando che l’invito da parte della sindaca alla “MyEthanol s.r.l.” è arrivato solo dopo che la stessa si è affrettata a dichiarare pubblicamente  che:“[ … ] questa amministrazione sta procedendo a porre in essere tutte le attività necessarie a bloccare l’iniziativa di un impianto di biometano nel nostro territorio”. Invito quindi snobbato da Moncada:“in quanto ritenuto non proficuo alla luce della contrarietà dimostrata per principio e non basata su circostanze concrete. Forse, tale atteggiamento è derivante – sottolinea ironicamente-  dall’abitudine degli amministratori di trattare, spesso, direttamente e politicamente con gli imprenditori. Purtroppo il Gruppo Moncada non opera secondo tali orientamenti e si limita a rispettare pedissequamente le procedure secondo quanto stabilito dalla normativa vigente”. “Siamo allertati – ha concluso la missiva l’imprenditore – dall’accanimento dimostrato da questa amministrazione comunale nei nostri confronti”. In integrale, la lettera di Moncada: [pdf-embedder url=”https://www.risoluto.it/wp-content/uploads/2019/03/Nota-MyEthanol-S.r.l.pdf” title=”Nota MyEthanol S.r.l”]

Traffico in tilt sul viadotto Belice, ignoti tagliano i cavi del semaforo che disciplina il passaggio sul ponte

Momenti di vero caos sul viadotto Belice nella Sciacca- Castelvetrano. Molti gli automobilisti che si sono ritrovati in difficoltà sul ponte che collega Menfi a Castelvetrano a causa della mancanza del funzionamento dell’impianto semaforico che disciplina il senso unico alternato a causa dei lavori in corso. Qualcuno sembra aver tranciato i cavi del semaforo mobile e così molte vetture si sono trovate strette nel corridoio di carreggiata percorribile. Sul posto, dopo le segnalazioni degli automobilisti in transito, sono arrivati i Carabinieri di Castelvetrano e la Polizia per cercare di regolarizzare il traffico ed eliminare la situazione di pericolo lungo la statale.

L’omicidio di Alessandria della Rocca, Leto respinge le accuse anche nell’udienza di convalida

Si e’ conclusa nella serata di oggi, nel carcere di Sciacca, l’udienza di convalida del fermo di Pietro Leto, di 19 anni, indagato per l’omicidio di Vincenzo Giovanni Busciglio, di 23 anni, accoltellato nello slargo fra le vie Saffi e Metello, nel centro di Alessandria della Rocca. Il ragazzo è deceduto prima di arrivare al pronto soccorso dell’ospedale di Ribera. Poco dopo, almeno una decina di giovani sono stati portati in caserma dai carabinieri. All’alba di ieri Pietro Leto, sospettato d’aver accoltellato ed ucciso il ventitreenne, e’ stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto. Leto, difeso dall’avvocato Antonino Gaziano, ha respinto le accuse sia nell’interrogatorio dinanzi al sostituto procuratore Roberta Griffo che questa sera nell’udienza di convalida con il Gip, Rosario Di Gioia. Domani e’ attesa la decisione del giudice. La difesa si e’ opposta alla convalida.

Fiaccolata ad Alessandria della Rocca per l’omicidio Busciglio

Alessandria della Rocca scende in strada ad appena 48 ore dall’uccisione di Vincenzo Giovanni Busciglio, il ragazzo accoltellato in piazza e morto prima di arrivare all’ospedale Fratelli Parlapiano di Ribera. La fiaccolata è prevista per domani con raduno in piazza Cavour, la piazza principale. Ci sarà una prima sosta alla chiesa Madre, per un momento di preghiera, successivamente la fiaccolata silenziosa raggiungerà ripercorrendo gli stessi passi compiuti dal ventitreenne che ha perso la vita.