Annullamento della classifica del Carnevale, lo chiedono tre associazioni che hanno partecipato alla 119° della festa

Con una missiva indirizzata alla sindaca e altre autorità cittadine, tre associazioni culturali che hanno partecipato alla 119° edizione del Carnevale di Sciacca, la”Saranno Famosi 2007″, “Nuova Arte 96”, e “E Ora li femmi tu”, chiedono l’annullamento della classifica dell’ultima edizione della festa.  Le tre associazioni richiamano, in particolare, l’attenzione sulle dichiarazioni rilasciate alla stampa e sui social da alcuni componenti della giuria, dichiarazioni che fanno emergere un quadro sconcertante che non escluderebbe veri profili di illiceità grave. “Una graduatoria – scrivono i componenti delle tre associazioni classificate rispettivamente quarti, ultimi e terzi nella classifica generale –  quella che ne viene fuori, opposta al giudizio del popolo e che finisce per denigrare un evento importante come il carnevale di Sciacca 2019. Ricordando che il carnevale, di recente, è stato inserito nei carnevali storici d’Italia ed è stato riconosciuto dal ministero dei beni culturali e ricordando che durante l’evento vi è una diffusione capillare dell’immagine della nostra città, tale verdetto rappresenta un danno serio alla promozione delle successive edizioni e del territorio”. “Ricordiamo – continua –  che le nostre associazioni sono presenti da tanti anni sulla scena sull’onda della passione, dell’ entusiasmo e della professionalità grave e rappresentano tantissime famiglie che ogni anno vengono coinvolte per la realizzazione delle opere in cartapesta”. I carristi che hanno firmato la missiva si rivolgono proprio alla prima cittadina poichè ha selezionato e nominato i componenti della giuria:” per approfondire e verificare le dichiarazioni rilasciate alla stampa e sui social da alcuni componenti della giuria. In particolare modo, nella missiva le tre associazioni citano letteralmente le dichiarazioni fatte da alcuni giurati. “Si traggano le dovute conseguenze – concludono le tre associazioni –  che non possono essere diverse dall’annullamento della graduatoria e ricerca della verità.Tale spiacevole vicenda non può essere sottovalutata perché  al di là della premiazione e del valore ludico della stessa classifica, ci troviamo di fronte ad un bando pubblico a tutti gli effetti e quindi regolamento della norma. A salvaguardia del nostro carnevale e dell’immagine della nostra città rimaniamo in attesa di urgente riscontro”.

L’ASP: “I sindaci della provincia intervengano urgentemente per rendere efficaci le procedure di disinfestazione”

Il Dipartimento di prevenzione dell’Asp di Agrigento sollecita i sindaci di tutto il territorio provinciale ad attivare le iniziative connesse al buon esito di un’efficace azione di disinfestazione e derattizzazione. “I cicli biologici di sviluppo di microrganismi patogeni non sono minimamente influenzati dai tempi della burocrazia delle amministrazioni. La lotta alle zanzare, ad esempio, risulta efficace solo se viene assicurata un’azione larvicida (da effettuare entro il mese di aprile) seguito da un intervento sullo stato adulto”. E’ quanto si legge in una nota diffusa dal Dipartimento di prevenzione dell’Asp di Agrigento. “Per essere realmente efficaci – si legge nella nota – specie nei confronti delle temutissime zanzare tigre e delle aedes aegypti (veicolo del virus zika), gli interventi devono essere effettuati repentinamente, per contrastare la proliferazione delle larve degli insetti e non vanificare l’utilità dei successivi cicli. La derattizzazione – si legge ancora nella nota – dovrebbe essere accompagnata da un serio intervento di pulizia delle aree libere e degli spazi confinati, al fine di evitare un incremento di malattie trasmesse da insetti e roditori. L’attività di prevenzione, attuata nei tempi previsti dalla conoscenze scientifiche, è la sola arma efficace contro malattie come rickettsiosi e leishmaniosi che tanto preoccupano l’opinione pubblica”.  

In contrada San Calogero accade una magia: spariscono i cassonetti e, come per incanto, appare uno scaldabagno

Proprio ieri era stato segnalato, dai residenti, lo stato di profondo degrado in cui, ormai da tempo, versa una parte della contrada San Calogero, a Sciacca, a causa di continui accumuli di rifiuti e spazzatura gettati nei cassonetti, collocati in zona, da tanta gente che del porta a porta proprio non vuole saperne.  I cassonetti, che fino a ieri erano collocati vicino all’abbeveratoio, questa mattina sono scomparsi. Tanti residenti della zona, dunque, che in questi mesi hanno protestato per lo stato di abbandono in cui versava la contrada San Calogero, a causa della presenza continua di spazzatura gettata all’interno dei cassonetti, sono favorevoli ad intraprendere la raccolta porta a porta. Il Comune è intervenuto in merito e i cassonetti  sono stati prontamente eliminati. Il problema è che questa mattina, al loro posto, proprio accanto all’abbeveratoio, dove i cassonetti erano stati spostati, ha fatto il suo ingresso un grosso scaldabagno con accanto uno stendino di metallo per stendere la biancheria. Se si pensa che in quella zona sono in molti a recarsi per rifornirsi dell’acqua dall’abbeveratoio, si capisce bene che, purtroppo, un altro problema è venuto a galla. L’auspicio è che questi “rifiuti speciali” vengano al più presto rimossi, per dare lustro e decoro a questo bel posto.

La Nanà Academy prima nel girone del campionato provinciale di calcio Giovanissimi

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Bella soddisfazione per Nanà Gulino la cui squadra ha chiuso al primo posto il girone del campionato provinciale Giovanissimi di calcio. La  Nanà Academy di Sciacca ha totalizzato 36 punti, 6 in più dell’altra squadra saccense, la Ginnic Club Stadium. Al terzo posto, con 17 punti, l’Eraclea Minoa, seguita dalla Gattopardo a 13 e dalla Virtus Realmonte a 11. Poi il Real Menfi a 11 e lo Sciacca Soccer 2014 con un punto. Il Città di Ribera, con 39 punti, non fa classifica. La squadra guidata da Nanà Gulino si è aggiudicata i due derby, all’andata e al ritorno, con la Ginnic Club Stadium, seconda classificata.

“Violenza sessuale su una ragazzina”, sei arresti tra Menfi e Gibellina e c’è anche la madre della giovane

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Sono sospettati di aver abusato ripetutamente di una 13 enne. In manette sono finiti cinque uomini tra i 18 e i 68 anni, nell’area tra Menfi e Gibellina. Arrestata anche la madre della ragazzina.

Alle prime luci dell’alba, a conclusione di una complessa indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Palermo, i carabinieri della compagnia di Sciacca  hanno eseguito 6 ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Gip del Tribunale di Palermo,  nei confronti di cinque uomini ed una donna, tra Menfi e Gibellina. Le accuse sono gravissime. Induzione alla prostituzione minorile, sfruttamento e favoreggiamento della stessa, nonché violenza sessuale ed atti sessuali con minorenne, aggravati (poiché consumati ai danni di una vittima infra quattordicenne).

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L’indagine portata a termine dai carabinieri, fotografa una realtà di profondo degrado e disagio sociale, dove la vittima, purtroppo, è una ragazzina che all’epoca dei fatti era appena 13 enne.

L’attività investigativa ha preso spunto da un controllo su strada effettuato da una pattuglia dell’Arma nel dicembre del 2017, lungo la S.S. 624, nel comune di Sambuca di Sicilia. In quell’occasione, nel cuore della notte, era stata fermata un’auto, a bordo della quale vi erano un 60 enne originario di Gibellina ed una ragazzina 13 enne. I carabinieri, insospettiti dalle dichiarazioni rese dall’uomo e per la presenza dell’adolescente, con la quale non aveva alcun legame di parentela, decisero subito di approfondire la situazione, accompagnando i due presso la stazione Carabinieri di Menfi, comune di residenza della minore.

Dopo aver ascoltato l’uomo, la realtà che ne affiorava lasciava intendere che lo stesso aveva accompagnato la ragazza presso un ovile nei pressi di Gibellina, ove altri due individui non meglio identificati avrebbero abusato sessualmente della minore, tutto questo con la piena consapevolezza ed il benestare della madre stessa della giovane.

In quell’occasione, i carabinieri fecero subito scattare l’arresto di Pietro Civello di Gibellina, per sfruttamento della prostituzione minorile (poi annullato) nonchè denunciarono la madre per lo stesso reato, collocando la ragazzina presso una struttura protetta.

Ma per fare piena luce sulla vicenda, i militari hanno continuato mediante sofisticate intercettazioni e attraverso pedinamenti, nonchè con il supporto dei carabinieri del Ris di Messina, a raccogliere tutti gli elementi che hanno permesso oggi di eseguire i provvedimenti restrittivi non solo nei confronti della madre della ragazzina e del Civello, ma anche nei confronti dei clienti con i quali la minore, sotto costante minaccia di morte, era stata costretta ad avere rapporti sessuali.

I carabinieri sono inoltre riusciti a risalire all’identità dei quattro presunti clienti che, in cambio di somme cha andavano dai 30 ai 200 euro per prestazione, avrebbero abusato della ragazzina, direttamente presso case di campagna di loro proprietà od addirittura presso un ovile. I quattro uomini sono Viorel Frisan, 37enne di Gibellina, Calogero Friscia, 25enne di Menfi, Vito Sanzone, 43 enne di Menfi e Vito Campo, 69enne di Menfi. Il nome della madre non può essere rivelato per tutelare l’identità della ragazzina. 

Nello specifico, quello che gli investigatori hanno appurato, grazie anche alla preziosa collaborazione della minore durante le audizioni protette, avvenute in presenza sia di alcuni militari specializzati per reati in materia di violenza di genere, sia di psicologi incaricati, è la seguente dinamica dei fatti: la madre, di nazionalità romena, assieme all’uomo, si sarebbero preoccupati di gestire materialmente l’attività di meretricio accordandosi con i clienti, accompagnando la ragazzina sul luogo prestabilito per l’incontro ed intascando in cambio la somma di denaro stabilita. Tutto questo sotto le costanti e reiterate minacce rivolte dai due nei confronti della giovane.

Durante le audizioni, la minore avrebbe descritto con precisione il luogo degli incontri, le persone e gli oggetti di arredo presenti nei locali utilizzati per le violenze. Grazie a questo ed ai dettagliati sopralluoghi effettuati unitamente agli specialisti del Ris di Messina, i carabinieri hanno così potuto raccogliere preziosi reperti, contenenti materiale biologico sia della vittima sia di alcuni dei suoi presunti aguzzini. I match positivi forniti dai laboratori scientifici dell’Arma hanno infine confermato pienamente il quadro probatorio.

 

 

Nuova riunione per la sanita’ saccense, il Comitato: “Chiederemo a Santonocito anche verifiche sui dirigenti delle singole unita’ operative”

Scarsa presenza di cittadini e solo la presenza di addetti ai lavori stasera alla nuova  riunione del Comitato Civico della Sanità che si e’ svolta  al Circolo di Cultura di Sciacca. Sul tavolo del dibattito e dell’incontro gli atavici problemi del nosocomio saccense da un decennio a venire, da quando quella fase di decadimento con la perdita di status di azienda ospedaliera ha coinciso con la perdita di risorse umane e finanziarie. Proprio oggi il sindaco di Ribera, Carmelo Pace ha scritto una nota infuocata sulla situazione del Fratelli Parlapiano.  

Anche Alberto Angela ricorda Sebastiano Tusa: “Una delle figure più luminose dell’archeologia”

Anche il giornalista e scrittore Alberto Angela in un’intervista rilasciata a Repubblica, oggi ha ricordato Sebastiano Tusa, l’assessore regionale ai beni e all’identità culturale morto tragicamente domenica scorsa nell’incidente aereo in Etiopia. Alberto Angela, che aveva incontrato Tusa in diverse occasioni lavorative, ha sottolineato la grande professionalità dell’archeologo e la capacità di organizzare le ricerche e le scoperte. “La sua scomparsa mi addolora, è una tragedia che colpisce tutti noi – ha affermato il divulgatore – Avevamo fatto un’immersione insieme alla scoperta di un relitto romano a 35 metri di profondità a Levanzo, nelle Egadi. “Tusa era certamente una delle figure più luminose dell’archeologia: direi che si è spenta una luce -ha continuato Angela – Mi aveva sempre colpito in lui la grande professionalità, il suo entusiasmo, la sua capacità di organizzare la ricerca e le scoperte. Sono molto vicino ai suoi cari, che sono stati così duramente colpiti da questa tragedia. Ma penso anche a quanto ci mancherà la sua capacità di viaggiare nel passato e anche la sua umanità. Era un persona straordinaria – ha concluso”

Appiccato un incendio alla pista ciclabile di Menfi, il vicesindaco Viviani: “A qualcuno disturba il processo di civilizzazione che abbiamo intrapreso”

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Oggi, intorno a mezzo giorno, un incendio ha bruciato sterpaglie che si trovavano proprio a ridosso della pista ciclabile di Menfi. Le fiamme sono state subito spente dai vigili del fuoco del distaccamento di Sciacca e dal vicesindaco di Menfi, Ludovico Viviani, prontamente intervenuto. “Forse a qualcuno disturba il processo di civilizzazione che abbiamo intrapreso – dice Viviani –  e adesso anche i piromani”.  Le fiamme si sono sviluppate in contrada Torrenova, all’ingresso della località balneare di Porto Palo. L’incendio ha bruciato qualche parte in legno della recinzione della pista ciclabile. Il vicesindaco Viviani ha annunciato che presenterà denuncia ai carabinieri della stazione di Menfi.

Ritorna stasera lo speciale “Unitas Sciacca Calcio” con ospite l’ex calciatore Giuseppe Gerardi

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Nuovo appuntamento stasera, a partire dalle ore 20,00, in diretta facebook su Risoluto.it con lo “Speciale Unitas Sciacca Calcio”, il consueto appuntamento sportivo del lunedì, condotto da Enzo Dimino e con ospite in studio l’ex giocatore professionista Giuseppe Gerardi. Non mancheranno i commenti tecnici sull’ultima partita dei neroverde giocata ieri a San Vito Lo Capo, le opinioni dell’ospite, la possibilità degli utenti di interagire e porre domande attraverso i commenti facebook e le imperdibili pagelle di Enzo Dimino.

Biomasse in contrada Chiana-Scunchipane: da domani, un tecnico esperto nominato dal Comune di Sciacca si occuperà del caso

Nuova riunione questa mattina al Comune di Sciacca sulla vicenda del paventato impianto biomasse in contrada Chiana Scunchipani. Per circa due ore si è discusso della relazione progettuale della Moncada Energy con diversi interlocutori. Ma ancora nulla si aggiunge al tassello delle informazioni rispetto a quanto l’ingegnere Mario Di Giovanna aveva portato alla luce sette giorni fa scovando dall’albo pretorio del Libero Consorzio Comunale le autorizzazioni concesse all’insedimento di Salvatore Moncada. Questa mattina era presente la deputazione del territorio dai parlamentari regionali, Matteo Mangiacavallo e Michele Catanzaro al senatore Rino Marinello. Presente anche l’ingegnere Di Giovanna e il legale Leonardo Palagonia contattato dal comitato della contrada interessata dall’impianto, Rosario Vetrano. Da domani sarà nominato un tecnico esperto in materia che per conto del Comune di Sciacca si occuperà della vicenda. Prossimo step, un vero tavolo tecnico che sarà istituito al più presto. Mentre si è deciso anche di perseguire la strada suggerita dal consigliere Calogero Bono di una informativa cautelativa da consegnare all’Autorità Giudiziaria.