Una giuria popolare per il Carnevale di Sciacca: è quanto chiedono i saccensi, delusi per l’esito delle votazioni (video)

Molti saccensi avrebbero preferito che a vincere fossero stati altri carri allegorici di categoria A e non certo “Andiamo a Comandare”, dell’associazione “Archimede”. L’auspicio è che già, dal prossimo anno, possa essere istituita una giuria popolare che li possa coinvolgere direttamente nel meccanismo delle votazioni.  “Una giuria popolare per potere esprimere, anche noi, il nostro parere”. Questo chiede il popolo di Sciacca che, ieri sera, non ha gradito l’esito della votazione della giuria in merito al vincitore di questa edizione del Carnevale. Le polemiche, infatti, non si sono scatenate solo tra i maestri carristi, direttamente coinvolti nella manifestazione, ma anche tra i saccensi che non hanno capito bene quale sia stato il meccanismo delle votazioni e, soprattutto, quali criteri siano stati adottati per decretare alla fine la vittoria del carro allegorico “Andiamo a comandare”. In molti avrebbero preferito che a vincere fosse stato l’originale carro allegorico “Fiori d’arancio”, dell’associazione “Saranno famosi” , altri ancora davano per vincitore “La bufala: non è vero, ma ci credo” dell’associazione “E ora li femmi tu”, con la maestosità dei suoi movimenti. Indubbiamente questa è stata una bellissima edizione della kermesse saccense, con una eccellente qualità dei carri che sarà sicuramente ricordata da molti ma, oggi, c’è amarezza e delusione per un risultato che proprio nessuno, salvo alcuni, si aspettava. Adesso, si spera che il prossimo anno anche il popolo possa, finalmente, esprimere il proprio giudizio in merito.  

Consiglio comunale aperto a Menfi per l’acqua: “Percorso condiviso con i 43 comuni della provincia e ruolo di regia all’Ati”

 Si è svolto, ieri sera presso il Centro Civico, il Consiglio Comunale Aperto del Comune di Menfi con la partecipazione dei cittadini, delle Associazioni comunali e provinciali, i rappresentanti del Clero, i Sindaci e i Rappresentanti parlamentari del territorio sul tema del futuro della gestione dell’acqua. Nella seduta dell’assemblea è stata riaffermata con chiarezza la volontà di condividere un percorso comune con i 43 Comuni dell’ATI per la scelta di un nuovo gestore pubblico che interesserà tutti i Comuni dell’Ambito tranne quelli che hanno già intrapreso il percorso del riconoscimento dei requisiti per il riconoscimento della gestione diretta tra cui il Comune di Menfi e la volontà e disponibilità a contribuire ed affermare le funzioni e i compiti dell’ ATI come titolare delle risorse idriche. L’Assemblea, inoltre ha auspicato l’apertura di una nuova fase propositiva ed operativa fra tutti i 43 comuni dell’ATI di Agrigento per intraprendere percorsi condivisi e procedure di collaborazone al fine di salvaguardare la Gestione Pubblica del Servizio, affidando all’ATI il compito di coordinamento per adottare misure di organizzazione e di integrazione fra la pluralità di soggetti gestori.

Carlo Ginzburg con “Nondimanco” vince la XVI edizione del premio letterario “Giuseppe Tomasi di Lampedusa”

Carlo Ginzburg con il saggio dal titolo Nondimanco (Adelphi) è il vincitore della sedicesima edizione del Premio letterario internazionale Giuseppe Tomasi di Lampedusa.  A decretarne la vittoria la giuria composta da Gioacchino Lanza Tomasi (presidente), Salvatore Silvano Nigro, Giorgio Ficara, Mercedes Monmany e Salvatore Ferlita. 

La cerimonia di premiazione si terrà sabato 3 agosto a Santa Margherita di BelìceCarlo Ginzburg ha insegnato Storia all’Università di Bologna, alla University of California di Los Angeles, alla Scuola Normale di Pisa. Presso Adelphi ha pubblicato Paura reverenza terrore (2015) e una nuova edizione di Storia notturna (2017).

Figlio di Leone e di Natalia Ginzburg è uno storico che adotta una metodologia d’indagine singolare – spiega il presidente Gioacchino Lanza Tomasi– l’approccio storico di Ginzburg rivela che la verità storica possa esser trasmessa anche da uno studio di personaggi irrilevanti e non soltanto da una ricognizione sulla vita dei protagonisti. È una corrente della ricerca che antepone il dettaglio alla storiografia. Questo tipo di ricerca è stato definito Microstoria. Nondimanco / Machiavelli, Pascal” –prosegue Lanza Tomasi – non rientra nella microstoria. Rientra invero pienamente nella storia di Lampedusa. L’ultimo capitolo “leggere fra le righe. Noterella su il “Gattopardo” coglie non so quanto consapevolmente nel segno. Lampedusa era ufficialmente uno scettico, nella successione Montaigne, Montesquieu, Le Sage, VoltaireMa nell’affaire de Port Royal era decisamente un seguace della badessa di Port Royal Jacqueline Arnault. Il suo vero eroe era Blaise Pascal, l’autore delle “Pensées” e delle “Lettres Provinciales”. 

Quando visitò per la prima volta Palma Montechiaro – aggiunge – trovò nella badessa del Monastero benedettino del SS Rosario, una figura che sovrappose alla Arnault. Le due badesse non erano sovrapponibili. Intellettuale la prima, fanatica ardente la seconda. Ma quando visitò nel 1945 due volte il Convento benedettino, aggiunse un tassello fondamentale al sogno di desiderio che stava scrivendo. Madre Maria Enrichetta Fanara aveva il carisma della vera fede. Si commosse ed invero anche altri visitatori che ho accompagnato al Monastero hanno vissuto un istante di rivelazione”.  

Franco Valenti, sindaco di Santa Margherita di Belìce“Siamo alla sedicesima edizione e da quest’anno il Premio è stato ufficialmente inserito all’interno del calendario regionale delle manifestazioni di grande richiamo turistico. Per la nostra amministrazione una nota d’orgoglio, ciò vuol dire che la letteratura è un veicolo fondamentale per far rinascere non solo Santa Margherita ma un intero comprensorio”. 

Gori Sparacino, direttore del Premio, aggiunge: “Siamo lieti di ospitare un personaggio dall’alto valore umano e letterario come Ginzburg. Il Premio, in questi lunghi anni, si è sempre distinto nell’avere individuato e coinvolto scrittori e scrittrici che hanno amato e continuano ad amare Il Gattopardo e il suo autore.

                                                                                                                                               

I vincitori delle precedenti edizioni:

Le varie edizioni del Premio Letterariohanno visto la presenza di Abraham B. Yehoshua, Tahar Ben Jelloun, Claudio Magris, Anita Desai, Edoardo Sanguineti, Amos Oz, Javier Marias, Fleur Jaeggy, Valeria Parrella, Emmanuel Carrère e Fernando Aramburu e i premi Nobel per la letteratura Kazuo Ishiguro, Mario Vargas Llosa e Orhan Pamuk.

Il Premio Letterario Internazionale Giuseppe Tomasi di Lampedusa ha il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali.

“Ti insegno un trucco…per stare meglio” iniziativa dell’associazione Posso all’Ospedale di Sciacca

Si è svolto stamattina al reparto oncologico del Giovanni Paolo II di Sciacca, il primo appuntamento di “Ti insegno un trucco…per stare meglio”, il laboratorio di trucco organizzato dall’associazione Posso. Il laboratorio, rivolto a tutte le donne, ha l’obiettivo di insegnare a valorizzarsi con il make up. Il prossimo incontro si svolgerà l’11 aprile prossimo, dalle 9,30 alle 11,30, per partecipare occorre prenotarsi direttamente in ospedale, presso il reparto di oncologia.

La Regione pubblica il bando per il completamento del porto di Sciacca, Musumeci: “Pronti alle nuove sfide economiche offerte dal Mediterraneo”

Il porto di Sciacca sarà finalmente completato. La Regione Siciliana ha provveduto alla pubblicazione del bando di gara per il potenziamento dello scalo marittimo del paese in provincia di Agrigento. Il progetto, che prevede una spesa di sei milioni di euro ed è finanziato dal Po Fesr Sicilia 2014-2020, consisterà nella conclusione dell’opera, i cui lavori erano già stati avviati con altri programmi di spesa. L’ammodernamento del porto di Sciacca rientra in un’ottica di consolidamento delle infrastrutture portuali e interportuali d’interesse regionale, inclusi l’adeguamento a migliori standard ambientali, energetici e operativi. I lavori consisteranno nella realizzazione del tratto terminale della banchina di riva nord, a partire dalla già esistente banchina “San Pietro” fino alla radice del molo di ponente, compresi i piazzali retrostanti e le opere d’alaggio. «Tra gli obiettivi primari del mio governo – evidenzia il presidente della Regione Nello Musumeci – c’è quello di potenziare le infrastrutture portuali commerciali e turistiche della Sicilia per renderle sempre più moderne e all’altezza delle nuove sfide economiche offerte dal Mediterrano. Dobbiamo, infatti, puntare, se vogliamo essere competitivi, a un sistema regionale di trasporti efficiente e all’avanguardia». I lavori, che dureranno 540 giorni, prevedono interventi di scavo dei fondali e riempimento delle aree a tergo delle banchine da destinare a piazzali. Sarà realizzato anche l’impianto elettrico e verranno collocate le bitte di ormeggio, la ringhiera di protezione e i parabordi in gomma. La gara sarà espletata interamente in modalità telematica dall’Urega di Agrigento e il bando, pubblicato dal dipartimento regionale delle Infrastrutture, prevede una procedura aperta con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Le domande dovranno pervenire entro il 13 marzo 2019. La prima seduta pubblica per l’apertura delle offerte stesse avverrà alle ore 10 del 15 marzo.

Antonio Guirreri, componente della giuria del Carnevale di Sciacca: “Il metodo è sbagliato, ogni giurato dovrebbe motivare il voto”

Non si placherà facilmente l’eco delle polemiche legate al responso della giuria del Carnevale di Sciacca per i carri di fascia A. Antonio Guirreri, che ha giudicato l’illuminazione, a Risoluto.it dichiara: “Il metodo per giudicare è sbagliato”. Per Guirreri bisogna fare in modo che ogni giurato non si limiti ad esprimere un voto, ma dia anche una motivazione. “Con l’attuale metodo – aggiunge Guirreri – non accetterei più di fare parte della giuria”

Il capitano Marchese: “La famiglia mafiosa di Menfi collegata a quella di Sambuca”

Al processo di mafia “Opuntia”, che si celebra al Tribunale di Sciacca, è stato sentito, come teste del pubblico ministero, il capitano dei carabinieri Salvatore Marchese.  “La famiglia mafiosa di Menfi aveva un collegamento con Sambuca di Sicilia e in precedenza con Sciacca”. Così ha detto l’ufficiale, che ha diretto le indagini, da comandante della compagnia dei carabinieri di Sciacca, e che adesso è a capo di una sezione del Ros di Palermo. Questo troncone del processo è a carico dei due imputati che vengono giudicati con il rito ordinario, i menfitani Tommaso Gulotta, di 52 anni, e Matteo Mistretta, di 32, collegati dal carcere palermitano di Pagliarelli. Altri sei vengono giudicati, al Tribunale di Palermo, con il rito abbreviato. L’esame del pubblico ministero, Alessia Sinatra, e poi il controesame delle difese, è stato tutto incentrato sull’informativa dei carabinieri, firmata da Marchese. Nell’informativa  vengono riportate tutte le intercettazioni, telefoniche, ambientali, le risultanze investigative. Marchese ha ricostruito il contesto in cui si è mossa l’attività investigativa.

Gemellaggio tra Sciacca e Carate Brianza, in memoria del ciclista Emilio Ravasio

Un gemellaggio tra Sciacca e Carate nel nome dello sfortunato ciclista che, nel 1986, perse la vita, a Sciacca, nella prima tappa del Giro D’Italia. Questa la proposta avanzata dall’ex sindaco di Sciacca, Lillo Craparo, per ricordare Emilio Ravasio, corridore professionista scomparso 33 anni fa. La morte di Emilio Ravasio, il ciclista scomparso nel 1986 a causa di un incidente, alle porte di Sciacca, durante la prima tappa del Giro d’Italia, è ancora ricordata tra gli appassionati di ciclismo e, indubbiamente, è ancora impressa nella memoria di tutti i saccensi. La città di Sciacca, infatti, ha reso omaggio a Ravasio  intitolandogli anche una strada, nei pressi della vecchia via Boccone del Povero, dove avvenne l’incidente. L’ atleta, dopo essere caduto dalla bicicletta ed aver battuto la testa è risalito in sella per raggiungere il traguardo. Purtroppo, però, per lui quella fu l’ultima vittoria. Nei giorni scorsi l’ex sindaco di Sciacca Lillo Craparo, che da anni vive a Monza, ha avanzato una richiesta al sindaco di Carate, Luca Veggian, affinchè Emilio Ravasio venga ricordato con una sorta di gemellaggio che accomuni Sciacca e Carate. “Recentemente – ha affermato  Lillo Craparo – sono stato sollecitato da un comitato cittadino presieduto da Aurelio Licata, che ha prestato il primo soccorso ad Emilio Ravasio, a contattare i familiari del corridore brianzolo e l’amministrazione comunale di Carate per organizzare nella cittadina siciliana una cerimonia”. Nell’iniziativa è stato coinvolto anche Marzio Galliani responsabile di Audicosum Cisl Brianza: “Ho ricevuto l’invito di Calogero Lillo Craparo e, naturalmente, ho condiviso la proposta. Ravasio – ha sottolineato Galliani – è stato un bravissimo corridore che aveva da poco iniziato la sua carriera professionistica. Purtroppo l’incidente gli ha precluso tante soddisfazioni”. Nato nel 1962 a Carate Brianza, e residente a Verano, Emilio Ravasio era considerato una speranza del ciclismo azzurro. Il destino, purtroppo, con lui è stato crudele.

Vincitori del Carnevale come a Sanremo, contestazioni e polemiche.

“Adesso il momento peggiore”: così Francesca Valenti, la sindaca di Sciacca, ha esordito questo pomeriggio presenziando alla cerimonia di apertura delle buste del Carnevale di Sciacca. Parole profetiche visto che da lì a pochi minuti, non appena il dirigente Michele Todaro ha iniziato ad aprire i plichi contenenti il verdetto della giuria, la cosa peggiore che poteva accadere al Carnevale di Sciacca si è materializzata. Urla, fischi, schiamazzi e il caos che non fa onore ad una edizione strepitosa dal punto di vista delle opere in cartapesta e delle presenze. Cerimonia di premiazione che macchia ancora una volta la festa tra le polemiche. Ma stavolta, la contestazione non si è limitata, così come accaduto in passato, che l’accanita rivalità tra il primo e il secondo accendesse i gruppi che si contendevano la vittoria. No, quest’anno la contestazione è stata corale, quasi unanime. Un risultato che ha ribaltato perfino le indiscrezioni. Insomma, premiazione di Carnevale come quella di Sanremo. Pardonne, consentite l’ardito paragone, ma se la bagarre rovina pure il piacere di ricevere il premio, qualcosa sulla quale interrogarsi resta. E così se il festival più famoso della canzone italiana annuncia capovolgimenti nel metodo di valutazione in virtù di quanto accaduto nel momento finale, anche la metodologia del giudizio carnascialesco va ripensato. Metodo e criteri di scelta del giurato, messe sotto accusa stasera, d’altronde sono state le prime cose che perfino la sindaca commentando ha subito elencato. La corsa sembrava tutta proiettata verso tre carri, riconosciuti da tutti come i più belli e innovativi, invece ha vinto chi non si aspettava. Eppure nelle competizioni, come sanno i veri campioni, le premiazioni sono il momento migliore. Ma no stavolta no.

Da due mesi il quartiere della Seniazza al buio, esasperati i residenti chiedono rispetto

La situazione si protrae da circa due mesi. Una situazione non più sostenibile per chi abita nel quartiere Seniazza a Sciacca. Le segnalazioni del problema a chi di competenza, ci sono state diverse volte senza mai trovare almeno una risposta. Vi mostriamo il video che ci è stato inviato.  La qualità delle immagini non è ottima, ma lo facciamo per documentarvi come è la situazione nel quartiere e come le persone che vi abitano si trovano nel buio più totale chiudendo la porta di casa.
La situazione è davvero critica: nelle ore serali e notturne, una zona già di per sé periferica, è praticamente priva di qualsiasi condizione di sicurezza, vivibilità minima per famiglie, anziani e bambini che vivono in zona. I residenti si augurano che: ” il dialogo positivo che in questi mesi si è instaurato con alcuni amministratori possa consentire, come nel caso delle perdite idriche riparate, di provvedere al ripristino dell’illuminazione pubblica nella zona”. Il Comitato di quartiere si è dichiarato da stasera pronto ad intraprendere iniziative importanti per rivendicare un servizio fondamentale per il quartiere. (Ci scusiamo per la foto di copertina, anche questa al buio purtroppo)