Tentato omicidio in una tabaccheria di Ribera, chiesta in appello la conferma della pena per Catalano e Cardillo
Chiesta in appello la conferma della pena per Antonino Cardillo, di 27 anni, e Natale Catalano, di 48, i due riberesi condannati, rispettivamente, a 12 e a 11 anni di reclusione dal Tribunale di Sciacca.
La vicenda al centro del processo riguarda una rapina alla farmacia di Calamonaci e una tentata rapina con tentato omicidio in una tabaccheria di Ribera. I due vengono giudicati dinanzi alla terza sezione della Corte d’Appello di Palermo. L’11 marzo discuteranno le difese, con gli avvocati Giovanni Vaccaro e Maurizio Gaudio per Cardillo e Francesco Di Giovanna per Catalano. La rapina alla farmacia viene contestata solo a Catalano, mentre per i fatti della tabaccheria sono imputati entrambi.
Le difese chiedono che venga riaperta l’istruttoria dibattimentale con la nomina di un perito per stabilire l’esatto significato di una frase contenuta in un’intercettazione e per una nuova valutazione del filmato della rapina.
La difesa di Catalano sostiene che una frase che secondo il giudizio di primo grado è “l’ama scannari” in realtà è “l’ama fari scantari”. La difesa di Cardillo evidenzia che nel filmato la pistola che impugna il rapinatore non è mai puntata verso il coadiutore della tabaccheria nel tentativo di sparo.
Operazione antimafia “Opuntia”, il menfitano Gulotta resta in carcere
Il Tribunale di Sciacca ha rigettato la richiesta di revoca della custodia cautelare in carcere per Tommasi Gulotta, di 52 anni, di Menfi, che dal 27 febbraio prossimo sarà processato, assieme a un altro menfitano, Matteo Mistretta, di 32 anni.
I due sono stati rinviati a giudizio per associazione mafiosa nell’ambito dell’operazione “Opuntia”. Il difensore di Gulotta, l’avvocato Accursio Gagliano, ha presentato un’istanza di scarcerazione al Tribunale di Sciacca prima dell’inizio del processo, ma è stata rigettata.
Gli altri sei imputati in questo processo vengono giudicati, con il rito abbreviato, dal Gup del Tribunale di Palermo, Ermelinda Marfia.
Accolta la richiesta della difesa, il riberese Catalano in detenzione domiciliare
Michelangelo Catalano, di 48 anni, di Ribera, finirà di scontare in detenzione domiciliare un cumulo di pene per furto, falso e distruzione di beni sottoposti a sequestro. Il Tribunale di Sorveglianza di Caltanissetta ha accolto l’istanza presentata dal suo difensore, l’avvocato Francesco Di Giovanna. Catalano era in carcere ed ha già scontato 8 mesi della pena complessiva di un anno e 8 mesi. Adesso sconterà un anno in detenzione domiciliare, a Ribera, a seguito della decisione del Tribunale di Sorveglianza.
Nella foto, l’avvocato Francesco Di Giovanna
“Chi l’ha visto” riaccende i riflettori sulla morte a Ribera di Giuseppe Noto
Giuseppe Noto, e’ morto 5 anni fa, a Ribera, investito mentre era in bici.
I suoi familiari non hanno piu’ ritrovato la sua bicicletta, a quanto pare rubata da una donna, alcuni sospettano perché la forcella spezzata.
Ieri sera “Chi l’ha Visto” ha riacceso i riflettori su questa morte dai contorni ancora pochi chiari. E’ stata la figlia della vittima, Maria Noto, a raccontare quanto accaduto ai microfoni della nota trasmissione Rai
Futuro dell’acqua in provincia, Francesca Valenti:”Unita’ d’intenti e rassicurazioni dai commissari di Girgenti Acque”
Prima riunione in Prefettura, poi una nuova riunione con il direttivo dell’Ati. Francesca Valenti si era detta ottimista e serena gia’ prima e lo continua a ribadire anche dopo aver incontrato il Prefetto Dario Caputo e i due commissari di Girgenti Acque, Gervasio Venuti e Giuseppe Massimo Dell’Aira nell’incontro di oggi che lei stessa definisce “chiarificatore”.
Intanto, annuncia di essere al lavoro con i sindaci dell’Ati per il futuro delle gestione idrica in provincia: “C’e’ una grande condivisione di intenti tra sindaci e c’e’ collaborazione- ha detto – siamo al lavoro”.
Incontro urgente sulla Girgenti Acque, i commissari prefettizi rassicurano i sindaci sulle manutenzioni
Sono allo studio dei commissari della Girgenti Acque alcuni tipi di interventi sia di tipo finanziario che organizzativo che potrebbe permettere di recuperare risorse e liquidità con le quali poter risolvere alcune delle difficoltà della gestione di Girgenti Acque.
E’ quanto emerso oggi dall’importantissimo incontro in Prefettura tra i sindaci che fanno parte dell’Ati e i due commissari prefettizi del gestore idrico, società commissariata che negli ultimi mesi si trova ad affrontare grandi difficoltà. I sindaci hanno lamentato la lentezza con cui il gestore negli ultimi mesi, interviene nelle manutenzioni, attività che Gervasio Venuti e Giuseppe Massimo Dell’Aira, i due commissari, hanno comunque garantito anche per il futuro ai sindaci presenti.
Durante la riunione si è parlato anche della riconsegna delle risorse idriche, o almeno, la condivisione delle stesse, da parte dei non consegnatari perchè come si è spiegato durante l’incontro, se la gestione ordinaria potesse fare a meno di andare a comprare l’acqua altrove, i costi di gestione diminuirebbero in modo significativo e si avrebbe maggiore liquidità per venire incontro alle richieste degli amministratori comunali.
(Foto tratta da Agrigentonotizie.it)
Comune di Sciacca condannato a restituire trentanove loculi cimiteriali al Circolo Ricreativo Sportivo
A seguito dell’inadempimento da parte del Comune, il Tribunale di Sciacca con provvedimento dello scorso 29 gennaio, ha stabilito nei confronti del Comune di “procedere all’esecuzione urgente dell’ordinanza cautelare del 6.8.2018 e che il Comune di Sciacca formalizzi la riconsegna di tutti i 39 loculi liberati al Circolo Ricreativo Sportivo Saccense mediante nota scritta di effettiva riconsegna di tutti i 39 loculi cimiteriali di proprietà del Circolo” condannando altresì il Comune di Sciacca al pagamento delle spese di questo ulteriore procedimento.
Un primo provvedimento del Giudice era stato emesso sei mesi fa quando lo scorso 6 agosto, il giudice del Tribunale di Sciacca, Filippo Marasà, aveva emesso provvedimento per la restituzione immediata al sodalizio di 39 loculi cimiteriali che erano stati requisiti al Circolo Ricreativo Sportivo di Sciacca dal Comune di Sciacca con ordinanze risalenti al 1994 e al 1997.
Dei trentanove loculi, il Comune ne ha liberati e restituiti, al momento soltanto dodici e ciò ha spinto il Circolo Sportivo, assistito dall’avvocato Stefano Scaduto, a presentare un nuovo ricorso.
Settimana dello Studente al Liceo Classico di Sciacca, incontro con il mondo della Giustizia
Si avvia a conclusione la Settimana dello Studente organizzata dagli allievi del liceo classico “Fazello” di Sciacca, sette giorni nel corso dei quali, gli studenti si sono impegnati in varie attività programmate ed organizzate dal comitato studentesco.
Laboratori di Arte, Lettura, Musica, Teatro, Giornalismo ed incontri con vari esperti del territorio hanno coinvolto tutti gli studenti, rendendo questa settimana un momento efficace per la crescita e la formazione per ognuno di loro.
Oggi gli alunni hanno incontrato il Giudice Valentina Stabile, componente del collegio civile, e l’avvocato del foro di Sciacca, Giuseppe Di Prima,per conoscere meglio il mondo degli studi giuridici e per affrontare tematiche di stringente attualità.
L’incontro è stato moderato da un ex studente del Liceo, Giuseppe Di Bella, frequentante la Facoltà di Giurisprudenza di Palermo.
Domani a partire dalle ore novesi parlerà di malattie sessualmente trasmissibili a cura dei medici Michele Barbera e Paolo Ferrara, successivamente si discuterà di abuso di potere nel caso Cucchi con gli avvocati Carmela Bacino e Giovanna Maria Craparo.
Agricoltori in protesta a Menfi contro i rincari del Consorzio di bonifica, ma parte già la battaglia legale con i ricorsi (Video)
Erano in molti, davvero tanti gli operatori del settore agricolo del comprensorio di Sciacca che hanno partecipato alla protesta organizzata contro i rincari del costo irriguo dell’acqua imposti dal Consorzio di Bonifica di Agrigento.
In tanti, in carovana si sono spostati da Sciacca alla sede del Consorzio di Bonifica Agrigento 3 unendosi ai colleghi menfitani.
Ma accanto alla mobilitazione degli agricoltori del comprensorio di Sciacca contro l’aumento dei costi dell’acqua per usi irrigui, si è avviata anche la battaglia legale.
Infatti, alcuni agricoltori di Menfi hanno deciso di impugnare le cartelle esattoriali notificate da Riscossione Sicilia per conto del Consorzio di Bonifica Agrigento 3.
Si sono affidati all’avvocato Santo Botta che ha già curato i primi ricorsi.
“Le cartelle relative ai contributi consortili notificate agli agricoltori agrigentini – spiega l’avvocato Botta – risultano affette da vizi di illegittimità che la giurisprudenza di merito e quella di legittimità ha più volte rilevato in passato”.
C’è ancora tempo per proporre ricorso: entro i primi di marzo si potranno impugnare le cartelle notificate a gennaio. Una battaglia quindi, non solo che si disputerà a Palermo col governo regionale, ma anche nelle aule dei tribunali visti i primi ricorsi.
Gli agricoltori di Ribera pronti a seguire i sindaci nella riunione a Palermo con Musumeci
Ci saranno anche gli agricoltori di Ribera, lunedì 18 febbraio, a Palermo, assieme al sindaco, Carmelo Pace, che incontrerà, con i capi delle amministrazioni comunali del comprensorio crispino, il presidente della Regione, Nello Musumeci.
Lo hanno assicurato questa mattina durante un incontro in municipio con il vice sindaco, Nicola Inglese. “Non possiamo sostenere i costi dell’acqua e del canone irriguo secondo quanto previsto dal Consorzio di Bonifica – dice Giovanni Caruana, della Cia – e chiederemo l’intervento del governo regionale”.
Risoluto.it ha seguito la riunione in municipio ed al termine dei lavori intervistato Caruana e Inglese.