Il sindaco di Santa Margherita Belice all’arrivo a Roma: “Lo Stato questa volta deve starci a sentire e completare la ricostruzione”
Il consiglio si riunirà domani mattina in piazza Montecitorio, davanti alla sede della Camera dei Deputati. Nel quartiere Pasotti mancano le opere di urbanizzazione: niente strade, marciapiedi, pubblica illuminazione, e 84 famiglie margheritesi attendono ancora di potersi costruire la prima casa, 42 proprio in questo quartiere. E’ questa la prinmcipale richiesta che viene avanzata da Santa Margherita Belice.
Ad oltre mezzo secolo dal sisma della notte del 15 gennaio 1968 i massimi rappresentanti della cittadina del Gattopardo vogliono ribadire forte “ora basta a questa lunga attesa”. A 51 anni dal terremoto, che ha seminato morte e distruzione, si attende ancora la chiusura di questa triste pagina, mentre in varie parti d’Italia si aprono nuove ferite con i terremoti che segnano diverse popolazioni.
Amministratori comunali di Santa Margherita Belice pronti alla seduta consiliare davanti a Montecitorio, Ciaccio incontra Salvini
Si apprestano alla seduta del consiglio comunale di domani, in piazza Montecitorio, i consiglieri e gli amministratori di Santa Margherita. Questa mattina, appena arrivato a Roma, il presidente del consiglio, Francesco Ciaccio, ha incontrato, in centro, il vice premier Matteo Salvini. “Speriamo sia di buon auspicio per la nostra causa”, dice la delegazione margheritese. Santa Margherita è l’unico Comune del Belice che ha ancora un quartiere, Pasotti, con cinquecento abitanti senza opere di urbanizzazione e lo Stato deve starci a sentire.
Nel quartiere Pasotti mancano le opere di urbanizzazione: niente strade, marciapiedi, pubblica illuminazione, e 84 famiglie margheritesi attendono ancora di potersi costruire la prima casa, 42 proprio in questo quartiere. Ad oltre mezzo secolo dal sisma della notte del 15 gennaio 1968 i massimi rappresentanti della cittadina del Gattopardo vogliono ribadire forte “ora basta a questa lunga attesa”.
Processione del voto della Madonna del Soccorso dalla chiesa di Sant’Agostino, la Curia interverrà prima.
Sarà la Curia di Agrigento ad intervenire per garantire la sicurezza durante lo svolgimento della tradizionale processione del voto, del primo febbraio sulla chiesa di Sant’Agostino a Sciacca interessata da alcuni crolli della sua facciata centrale e pertanto, da alcuni mesi interdetta al passaggio.
Lo ha comunicato stamane l’amministrazione comunale, dopo aver accertato l’esatto stato relativo alla proprietà della Chiesa di Sant’ Agostino.
L’inizio degli interventi necessari al fine di garantire la sicurezza e il normale svolgimento della processione di febbraio della Patrona della città dovevano iniziare oggi ma a causa delle cattive condizioni meteo sono stati rimandati a domani.
“Trivelle”, Greenpeace al governo: “Subito una norma per bloccare l’uso degli airgun nei nostri mari”.
Greenpeace Italia chiede al ministro dell’Ambiente Sergio Costa e al ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio una norma che vieti per sempre l’uso degli airgun nei nostri mari. Un provvedimento necessario per la tutela dell’ecosistema marino e per fermare ogni nuova attività di estrazione offshore di idrocarburi, come già fatto dalla Francia.
“Se Di Maio e Costa sono davvero contrari alle trivelle e, come dichiarato a più riprese, non vorrebbero riportare l’Italia al Medio Evo economico e ambientale, facciano subito approvare una legge che vieti per sempre l’utilizzo degli airgun. È questo il modo più immediato ed efficace per allontanare per sempre la minaccia di nuove trivelle dai nostri mari“, dichiara Giorgia Monti, responsabile della campagna Mare di Greenpeace Italia.
L’organizzazione ambientalista ricorda che “senza airgun, infatti, sarebbe praticamente impossibile effettuare attività di prospezione e ricerca idrocarburi in mare. Dunque, i fondali al largo delle coste italiane sarebbero protetti per sempre e non solo da una eventuale moratoria di tre anni, con il rischio che un Piano delle Aree definisca alcune porzioni di mare idonee alle ricerche petrolifere. Per la ricerca di un giacimento di idrocarburi in mare si impiegano decine di airgun che, per settimane, producono continuativamente violente detonazioni, ad intervalli di circa dieci-quindici secondi, dall’impatto sonoro almeno doppio rispetto a quello del decollo di un jet. Gli effetti dannosi delle esplosioni sull’ecosistema marino sono documentati in numerosi studi e potrebbero essere particolarmente rilevanti nel Mediterraneo, dove rischiano di interferire con i cicli biologici di organismi già seriamente minacciati da inquinamento, pesca eccessiva, cambiamento climatico e distruzione degli ecosistemi marini e costieri.
Negli ultimi anni Greenpeace ha elaborato tre differenti rapporti che dimostrano come l’industria petrolifera – dall’Adriatico allo Ionio, fino ad arrivare allo Stretto di Sicilia – non abbia avuto nessuno scrupolo nel pretendere di bombardare aree di particolare pregio naturalistico, di notevolissima importanza per le risorse della pesca, o in cui si registra la presenza di tartarughe, balene o altri cetacei.
“È ora che questa follia si concluda, non ha alcun senso continuare a bombardare il nostro mare per estrarre riserve limitate che non ci garantiscono nessuna indipendenza energetica, ma solo rischi ambientali ed economici“, continua Monti. “Chiediamo a chi in passato ha sostenuto la battaglia per fermare le trivelle, e che adesso è al governo del Paese, di agire in maniera coerente, vietando gli airgun. In mare nessuna area è idonea a questo tipo di attività“, conclude.
Cartelle Imu 2013: il Comune le notifica ai primi di gennaio, ma nessuna prescrizione vanno pagate
Sono arrivate nei primi giorni dell’anno nelle case di molti saccensi le cartelle Imu 2013, cartelle dei tributi che hanno sollevato molte perplessità in quanto notificate oltre il termine dei cinque anni che ha indotto molti a ritenere di poter contestare il tributo per la sopravvenuta prescrizione.
Abbiamo chiesto un parere all’avvocato saccense Luigi Licari, legale anche di Federconsumatori, sezione di Sciacca, per chiarire i termini di una questione prettamente giuridica. Per le pubbliche amministrazioni, secondo il legale, vale la data di spedizione e non la data di ricevimento per cui il tributo è dovuto e non si applica la prescrizione. In tal senso, esistono molte sentenze della Corte di Cassazione e nel 2017, si è pronunziata anche la Cassazione a Sezioni Unite ribadendo l’indirizzo che per tutte le pubbliche amministrazione dove conta la data della consegna all’ufficio postale”.
Il legale di Federconsumatori consiglia però ai contribuenti di controllare sempre le cartelle. “Primo fra tutte – afferma l’avvocato – le notifiche che non vanno a buon fine: per esempio, per indirizzi sbagliati errori di persona etc…. a quel punto, il tributo si prescrive. Chiaro che se la notifica non si è già perfezionata, il Comune non farebbe in tempo a farne un’altra perché oramai fuori termine. Ma la prescrizione è soltanto uno dei mille vizi che può avere una cartella. Mi sono stati già sottoposti nell’ambito della mia consulenza prestata presso Federconsumatori dei casi di cartelle Imu per immobili che erano di un’altra persona o classificati in modo errato. Dunque, il mio consiglio è controllare sempre perché ci possono essere tanti errori”.
Il Belice 51 anni dopo il terremoto, la Cgil: “Chiarezza anche sulla bonifica dei territori colpiti dal sisma”
“Domani saranno passati 51 anni dal terribile terremoto che devastò la “Valle
del Belìce” seminando morte e distruzione, cancellando interi paesi.
Dopo così tanto tempo e dopo la solennità del “cinquantennale” pensavamo
fosse apparso sufficientemente chiaro il quadro degli interventi che ancora
mancano all’appello per dire che la “ricostruzione” si è completata”.
Lo scrive oggi in una nota nota Massimo Raso, segretario provinciale della Cgil di Agrigento. Il consiglio comunale di Santa Margherita domani si riunirà in piazza Montecitorio, a Roma.
“Siamo al fianco e sosteniamo, ad esempio, l’iniziativa del Comune di Santa
Margherita Belìce che riunirà il suo civico consesso in Piazza Montecitorio per
chiedere la realizzazione opere di urbanizzazione e prime unità abitative
dell’area di espansione ex baraccopoli Pasotti – aggiunge Raso – e ci auguriamo che le forze politiche ed il Governo decidano di chiudere definitivamente questa triste
pagina. Accanto alle somme da chiedere per risolvere i problemi ci sono quelli da
spendere e di cui non riusciamo a comprendere cosa li blocchi: pensiamo ai
10 milioni di Euro per la bonifica dall’eternit su cui chiediamo che si faccia
chiarezza e, soprattutto, che si spendano con urgenza. Per tanti anni, troppi, al Belice sono stati negati quello che in casi analoghi altre parti del Paese hanno chiesto ed ottenuto: da Noi né ricostruzione completata né l’agognato sviluppo economico; da Noi né FIAT ne
Agroindustria, solo la disperazione e l’emarginazione che costringe, ora come
allora, all’emigrazione”.
Raso conclude scrivendo: “L’altra grande lezione che non siamo riusciti a trarre da quella tragedia è la necessità di “mettere in sicurezza” i nostri Paesi, di essere pronte a far fronte
ad eventi di questo tipo. Sull’insieme di queste questioni, in assenza di risposte, dobbiamo mettere in campo la mobilitazione delle popolazioni. Il Sindacato, come nel passato, è
disponibile a fare la propria parte”.
Cinquanta capre danneggiano la stele del giudice Livatino sulla statale 640
Una brutta scoperta quella fatta da alcuni componenti dell’associazione “Amici del giudice Rosario Angelo Livatino” che, questa mattina, hanno sorpreso una cinquantina di pecore che pascolavano nei pressi della stele.
La stele era stata danneggiata nel settembre del 2017 e gli autori sono rimasti tuttora impuniti. La stele si trova in contrada Gasena, lungo la strada statale 640, ovvero il tratto che congiunge Porto Empedocle con Caltanissetta. Il gregge composto da cinquanta capre ha danneggiato la recinzione installata lo scorso anno da Cmc ed Anas, dopo che la stele era stata restaurata in seguito al danneggiamento di un anno e mezzo fa. Il direttivo dell’associazione ha chiesto più controlli rivolgendosi al questore ed alla polizia Stradale.
L’ascolto’ nella metodologia del “World Cafè”: iniziativa del Rotary Club di Sciacca, questa mattina, al liceo classico “Fazello”
All’incontro, che ha visto la partecipazione di numerosi studenti, erano presenti il presidente del “Rotary Club” di Sciacca, Giovanna Maria Craparo, e il dirigente scolastico Giovanna Pisano.
Il World Café è un metodo semplice ed efficace nel dar vita a conversazioni informali, vivaci e costruttive, su questioni e temi che riguardano la vita di un’organizzazione o di una comunità. Particolarmente utile per stimolare la creatività e la partecipazione. Gli incontri informali tra le persone, come le conversazioni nei bar, nei salotti, dal barbiere, sono stati storicamente opportunità di scambio, partecipazione e apprendimento, nonché di preparazione all’azione sociale. Grazie allo scambio di opinioni e idee, grande importanza viene data alla tecnica dell’ascolto durante il quale ogni ragazzo ascolta l’altro costruendo, così, percorsi di approfondimento. Tuttò ciò, concorre ad aumentare l’autistima, la fiducia in se stessi e l’ accrescimento della conoscenza. L’obiettivo del World Café è mettere a disposizione la forza delle conversazioni informali al fine di mobilitare in modo creativo pensieri e risorse, produrre apprendimento, condividere conoscenze e infine generare cambiamento. Occorre, inoltre, sollecitare l’intervento di tutti i partecipanti.
Totò Cuffaro in Burundi: inaugurata una chiesa finanziata dall’ex governatore della Sicilia
La chiesa cattolica è stata finanziata dall’associazione “Aiutiamo il Burundi”, di cui è presidente l’ex presidente della regione Siciliana, Totò Cuffaro, tornato in Africa proprio in questi giorni. I lavori di costruzione sono iniziati nel 2016.
“E’ stato emozionante avere partecipato alla messa di inaugurazione della chiesa che abbiamo finanziato – ha scritto sui suoi canali social, Totò Cuffaro – è stato importante essermi accostato al sacramento della comunione in questa terra piena di povertà ma ricca di speranza”. Cuffaro ha scelto il Burundi, nello specifico Mabay. L’ex presidente della Regione, ormai da diversi anni, si dedica alla solidarietà e frequenti sono i suoi viaggi in Africa, per prendersi cura di orfani e di gente bisognosa.
Riaperta questa mattina al transito veicolare la via Giovanni XXIII
E’ stata riaperta stamattina al transito veicolare la via Giovanni XXIII.
La strada, chiusa al traffico in seguito al cedimento dell’asfalto causato dal nubifragio dello scorso novembre, torna fruibile, sebbene senza asfalto sulla carreggiata, ai veicoli che devo dirigersi verso il quartiere Perriera e che potranno, così, suddividersi tra le due uniche strade che portano alla zona, limitando il formasi di lunghe code veicolari specie nelle ore di punta.