Carmelo Pace come Orlando tra i disobbedienti, più caute le due sindache Valenti e Mauceri
Carmelo Pace come Leoluca Orlando si dice pronto a disobbedire. Anche il primo cittadino di Ribera fa sapere che non applicherà nel suo comune le disposizioni del nuovo decreto Sicurezza schierandosi apertamente tra le fila di quei sindaci che hanno fatto sapere che non metteranno in pratica le nuove norme che negano la possibilità di concedere la residenza a chi ha un permesso di soggiorno.
La vicenda dello scontro tra il sindaco di Palermo e il Ministro dell’Interno sta tenendo banco ormai da più di 48 ore e molti altri sindaci italiani stanno prendendo posizione sulla vicenda.
Così se Carmelo Pace si dice del tutto a favore dalla parte del collega di Palermo, più caute appaiono le posizioni delle due sindache, quella di Menfi Marilena Mauceri e quella di Sciacca, Francesca Valenti.
Le perplessità delle due prime cittadine rispetto ad un tema che ritengono serio e importante oltre che meritevole di un approfondimento, non sono legate al contenuto delle contestazioni di Leoluca Orlando che sono condivise da entrambe quanto nella scelta di una contestazione volutamente provocatoria.
A dare man forte, alla strada del ricorso alla Corte Costituzionale che in particolare la sindaca Francesca Valenti preferirebbe percorrere per contestare la norma, sono arrivate stasera anche le indicazioni di Michele Ainis. Secondo l’illustre costituzionalista, il rischio è, da un lato l’incriminazione per abuso ufficio per i sindaci disobbedienti, se i prefetti li denunciassero e dall’altro, la rimozione dalla loro carica così come l’articolo 142 del testo unico degli enti locali prevede che il ministro dell’Interno possa rimuovere i sindaci se colpevoli di gravi e persistenti violazioni di legge, stessa cosa che potrebbe fare il Prefetto sospendendoli dalla carica se ci fosse l’urgenza.
“La democrazia – ha detto il costituzionalista all’Ansa – è fatta di procedure. Nel caso in cui le leggi offendano il nostro senso di giustizia, il rimedio è interrogare la Corte costituzionale”.
L’operazione verità della Valenti sulla differenziata: “Il centrodestra dimentica “il monco” piano Aro che ha varato, l’assessore Mandracchia lo ha migliorato”
La replica della sindaca è arrivata nel tardo pomeriggio dopo che questa mattina l’attacco del’opposizione si era sopratutto concentrato sulla mancata premialità al Comune di Sciacca per non aver raggiunto gli obiettivi percentuali di differenziata, quote raggiunte da altri comuni che hanno così ottenuto delle somme che permetteranno di abbassare anche la Tari.
“La premialità per le percentuali sulla racconta differenziata, di cui parla il centrodestra – scrive la sindaca Valenti sul suo profilo Facebook – è stata concessa ai Comuni cosiddetti “ricicloni” per i risultati raggiunti nel 2017. Leggasi 2017 (duemiladiciassette) forse il centrodestra non lo ricorda, o vorrebbe rimuoverlo dai ricordi, ma solo a metà di quell’anno, l’attuale Amministrazione si insediava e muoveva i primi passi, subentrando alla precedente “bocciata” Amministrazione. Fino ad allora la Città di Sciacca, con la gestione della precedente giunta, si era mantenuta su livelli molto bassi di differenziata, ma soprattutto, la stessa, aveva varato un “discutibile” piano ARO, che escludeva, paradossalmente, in molte zone (zone nelle quali il servizio veniva già svolto da tanto tempo) il servizio porta a porta (sic!).Il così “monco” piano ARO veniva, quindi, firmato a fine novembre 2017. Coloro i quali ci hanno preceduto, dovrebbero ricordare, poi, che, contro il piano ARO, sono stati presentati ricorsi al TAR dal comitato per la trasparenza del costo del servizio dei rifiuti, presieduto dall’avv. Stefano Antonio Scaduto. Dovrebbero ricordare, altresì, che nel marzo del 2017 l’ex assessore Gaetano Cognata, affermava che il Comune aveva sostenuto dei costi aggiuntivi a causa del ricorso al TAR proposto dal Comitato contro il Piano Aro Rifiuti e che la mancata stipula del contratto con l’impresa aggiudicataria dipendeva dal ricorso del Comitato…”.
La prima cittadina poi esalta il lavoro compiuto dall’ex assessore Paolo Mandracchia:”L’Amministrazione comunale – con l’ex assesore Paolo Mandracchia e gli uffici Ecologia diretti dal dirigente Dott. Venerando Rapisardi – si è attivata facendo un gran lavoro con la nuova impresa che si è aggiudicata la gestione dei servizi del Piano Aro. Si è cercato, quindi, di trarre il massimo da un sistema che anche nel suo iter di elaborazione e approvazione ha avuto i suoi notevoli ritardi.I risultati del lavoro si sono visti nel 2018, con il Comune di Sciacca che – con l’ampliamento delle zone servite dal porta a porta (per le quali si è dovuto procedere ad una variante del piano) e un’opera di sensibilizzazione – ha scalato mese dopo mese le posizioni dei comuni più virtuosi raggiungendo la straordinaria quota del 76,2 per cento dello scorso mese di settembre, con una diffusa collaborazione dei cittadini e delle attività commerciali. Pur tuttavia ad oggi la percentuale del 2018, si attesterá al 60% di media annuale. Ciò, purtroppo, non ci consentirà ancora, neanche l’anno prossimo, di poter essere competitivi”.
Conclude la sindaca affermando che l’obiettivo dell’amministrazione è di migliorare ulteriormente e di mantenere alte nel tempo queste percentuali per attestare il comune di Sciacca già dal 2019 su medie annuali così elevate da consentire di essere premiati dalla Regione Siciliana.
Prima neve a Caltabellotta e Santa Margherita, gelo in tutta la Sicilia
Sono arrivati puntuali così come le previsioni meteo avevano annunciato i primi fiocchi di neve. La neve è caduta oggi pomeriggio a Santa Margherita e nel territorio di Sambuca, ma anche nelle zone dell’interno dell’agrigentino.
La neve è arrivata anche sulla Fondovalle Sciacca-Palermo dove l’Anas nelle ultime ore ha raccomandato la massima prudenza nel tragitto.
Fiocchi anche su Caltabellotta, il centro montano si è così tinto di bianco. Le temperature resteranno rigide anche nei prossimi giorni, almeno fino a martedì, in tutta la Sicilia.
(Nel video, immagini dal web della prima neve caduta a Santa Margherita e Caltabellotta)
Riunione del consiglio comunale di Santa Margherita a Montecitorio, Franco Valenti lo preannuncia al Presidente della Repubblica
Il Consiglio comunale di Santa Margherita di Belìce si riunirà a Roma in Piazza Montecitorio il prossimo quindici gennaio. Quest’anno le celebrazioni dell’anniversario dal sisma avranno un piglio diverso. E’ quanta annuncia in una lettera indirizzata dal primo cittadino di Santa Margherita Franco Valenti al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
“Si cercherà in quella sede – specifica nella missiva al presidente – di spiegare ad una disattenta e inottemperante classe politica nazionale i motivi e le ragioni della nostra presenza, si tenterà di far comprendere all’opinione pubblica, spesso volutamente disinformata, la vera storia del terremoto del Belìce e si rivendicheranno con forza i diritti di una laboriosa comunità bistrattata, offesa ed abbandonata”.
La lettera indirizzata da parte del sindaco al Capo dello Stato prende spunto, come spiega lo stesso Valenti, dal discorso di fine anno del Presidente, discorso unanimemente apprezzato per il garbo, l’eleganza del linguaggio e l’alto valore dei contenuti durante il quale Sergio Mattarella ha ribadito che la Repubblica assume la ricostruzione come un impegno inderogabile di solidarietà. Così Franco Valenti ha preso carta e penna e scritto al Presidente:”La nostra comunità ha sperato, a seguito della Sua gradita visita in occasione del 50° anniversario del sisma – ha concluso il sindaco – che il nuovo Governo potesse rimettere in agenda la questione Belìce. Purtroppo così non è stato. La nuova finanziaria, come le precedenti dei Governi di centro sinistra, non ha previsto alcuna somma per il completamento della ricostruzione, mortificando ancora una volta le legittime aspettative dei miei concittadini.
E’ paradossale e per certi versi surreale che la nostra amata Repubblica dopo 51 anni debba ancora onorare nei confronti dei cittadini margheritesi il proprio “impegno inderogabile di solidarietà”.
L’opposizione attacca anche all’inizio dell’anno la sindaca Valenti: “Noi pronti a smascherare la palese incapacita’ amministrativa”
“Rivolgiamo i nostri più vivi complimenti a tutti quei comuni che hanno ricevuto importanti contributi dalla regione in merito alla raccolta differenziata per l’anno 2017. Un importante traguardo che, purtroppo per noi, non ha interessato la città di Sciacca”. E’ questo l’inizio della nota stampa dell’opposizione consiliare che oggi interviene sulla questione dei contributi per gli obiettivi raggiunti per la raccolta differenziata nei comuni vicini, ma che non hanno interessato Sciacca.
“E’ palese, infatti, che la città di Sciacca non riceverà alcun contributo regionale. Molti si chiederanno per quale motivo. Beh è molto semplice da spiegare. A Sciacca, il piano ARO è stato attivato soltanto nel maggio del 2018 dopo una lunga battaglia che l’ex amministrazione Di Paola dovette fronteggiare con l’allora opposizione, oggi maggioranza. L’opposizione del tempo che probabilmente non era seria e responsabile (n.d.r.) ha fatto attendere mesi e mesi prima di dare il via ad un importante servizio che, sebbene abbia ancora bisogno di alcune messe a punto, è partito con ottimi risultati. Ottimi risultati che, oggi, inducono addirittura il sindaco Francesca Valenti ad esaltare il piano Aro quando ci sono importanti traguardi ed a criticarlo ogni qualvolta c’è un disservizio”.
Secondo i consiglieri di opposizione è stata proprio a lentezza dell’Amministrazione Valenti nel dare il via al Piano Aro ha generato dunque “Mila Euro” di danno alla città e, di riflesso, ai concittadini, ai contribuenti.
“Un’amministrazione poco lungimirante – la definisce ancora l’opposizione – che preferisce dare priorità alle vendette politiche piuttosto che al bene della città. Da oggi i detrattori (che rendono al Sindaco meno monotone le giornate) faranno chiarezza su molte vicende che accadono all’interno del palazzo Comunale. Il 2019 ci vedrà ancor di più in prima linea per smascherare, se ancora ce ne fosse bisogno, la totale incapacità amministrativa della sindacatura di Francesca Valenti, il sindaco più sconosciuto nella storia delle sindacature cittadine. Ah…da tutti Noi detrattori un sincero buon Anno all’amministrazione Valenti”
L’ultimo saluto ad Alessio Airo’ a Siculiana, il centauro deceduto nell’incidente a Sambuca alla vigilia del Capodanno
Si sono svolti ieri pomeriggio nella chiesa Madre di Siculiana, paese natale della vittima, i funerali di Alessio Airò, il 30enne deceduto in seguito a un incidente stradale sula strada provinciale 70, alla vigilia del nuovo anno.
Durante le esequie tantissima commozione tra gli amici del giovane, molti ragazzi che condividevano con lui la passione per la moto e che si trovavano con lui proprio al momento del tragico impatto.
Nonostante Alessio indossasse il casco, per lui non c’è stato nulla da fare. All’uscita della chiesa Madre di Siculiana a rendere omaggio al feretro del giovane anche una schiera di moto di grossa cilindrata.
Addio ai Cotton fioc: banditi perchè troppo inquinanti
Con l’inizio del nuovo anno, infatti, i bastoncini di plastica con le estremità in cotone, usati soprattutto per la pulizia delle orecchie e per il trucco, non saranno più venduti perché troppo inquinanti. Con ben due anni di anticipo sulla regolamentazione europea.
Oltre ai cotton fioc, la cui vendita è già vietata in Italia, nel 2020, invece, sarà la volta delle microplastiche nei cosmetici, decisioni entrambe prese dal governo Gentiloni nella legge di bilancio approvata nel dicembre 2017. Anche l’Europa si prepara a fare sparire i cotton fioc, insieme a cannucce, bastoncini per mescolare il caffé e prodotti monouso in plastica che invadono gli oceani. Tutti questi oggetti saranno vietati nell’Unione europea verosimilmente dal 2021. Lo stabiliscono i termini di un accordo negoziato a Bruxelles il 19 dicembre 2018. Decisiva la previsione dell’esecutivo, secondo cui entro il 2050 la quantità di plastica negli oceani sarà maggiore di quella dei pesci, se non si farà nulla per contrastare la tendenza. L ‘Ue vuole anche ‘tassare’ i produttori di plastica con una “applicazione rafforzata del principio inquini-paghi”. In particolare ciò riguarderà l’industria del tabacco, per coprire i costi della raccolta e del riciclo dei filtri delle sigarette, vera piaga per l’ambiente: costituiscono il secondo prodotto monouso in plastica per consumo nell’Ue. La stessa, stabilisce inoltre un obiettivo del 25% di contenuto riciclato nella fabbricazione delle bottiglie entro il 2025, del 30% entro il 2030.
Il reparto di Ostetricia e Ginecologia del Giovanni Paolo II di Sciacca apre alla possibilità di partorire in acqua
Si tratta di un’importante crescita per l’unità operativa di Ostetricia e Ginecologia del nosocomio saccense che, nel 2019, darà la possibilità alle future mamme di partorire in acqua.
Partorire in acqua non sarà più un problema. Con uno stanziamento di 800 mila euro, infatti, è stato previsto un intervento nell’unità operativa di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Sciacca con una vasca per il parto in acqua e con una più generale ristrutturazione. Il parto in acqua presenta diversi vantaggi e benefici, in quanto l’acqua attutisce notevolmente i dolori del parto, dal travaglio all’espulsione del neonato, aiutando a rilassare i muscoli e il respiro. Essere immerse in acqua, poi, consente di muoversi meglio e assumere diverse posizioni senza sentire il dolore che si sentirebbe, invece, fuori dall’acqua. Inoltre partorire in acqua consente di regolare meglio la pressione sanguigna. “Siamo molto soddisfatti del risultato riguardante le nascite nel 2018 – afferma il direttore dell’unità operativa Salvatore Incandela – e adesso avremo anche il parto in acqua secondo questa tecnica innovativa. Avere superato le 500 nascite anche quest’anno – continua Incandela nelle dichiarazioni pubblicate oggi sul Giornale di Sicilia in un articolo di Giuseppe Pantano – è stata per noi una soddisfazione, ma ormai l’attività procede molto bene anche da questo punto di vista. Anzi, direi che Sciacca con l’aumento dei parti, ogni anno, si pone in netta controtendenza rispetto ad una denatalità che invece si registra a livello nazionale”. I parti nel 2018 sono stati 600, 5 in più dell’anno precedente e, sempre nel 2018, sono stati ridotti anche i trasferimenti dei piccoli in altre strutture ospedaliere siciliane, grazie alla presenza, nel reparto di pediatria del Giovanni Paolo II, guidato dal direttore Antonino Cutaia, di un’incubatrice neonatale donata dall’associazione “Orazio Capurro Amore per la vita”. I lavori nel reparto di Ostetricia e Ginecologia del nosocomio saccense inizieranno fra pochi mesi.
Servono cure in Germania per Pasquale Bonfante, il giovane menfitano in coma dalla scorsa primavera a causa di un incidente stradale. L’appello della sua fidanzata su Facebook
E’ stata la fidanzata di Pasquale Bonfante, Ylenia Alfano, a lanciare l’appello su Facebook, una raccolta fondi per le spese mediche da sostenere per un ricovero in un centro all’avanguardia in Germania dove il giovane diciannovenne di Menfi potrebbe essere trasferito per ricevere assistenza medica all’avanguardia dal centro dell’Emilia Romagna dove al momento, si trova.
Non è mai più uscito dall’ospedale Pasquale, il ragazzo menfitano che lo scorso 28 marzo è rimasto coinvolto in un gravissimo incidente stradale sulla fondovalle Palermo-Sciacca nei pressi di Menfi. Le sue condizioni erano apparse subito critiche e per questo, era stato immediatamente trasferito in elisoccorso in un ospedale palermitano. Bonfante ha subito diversi e delicati interventi, la sua situazione nei giorni successivi si è stabilizzata, ma non è mai più uscito dal coma. Questa estate è stato trasferito in un reparto di una struttura del nord Italia e i suoi familiari continuano a sperare che possa svegliarsi dallo stato di incoscienza in cui si trova.
Adesso, le speranze sono aggrappate alla possibilità di un trasferimento in una struttura all’avanguardia in Germania per il quale occorrono delle somme. Per questo Ylenia, la giovane fidanzata che non ha mai smesso di stare accanto al ragazzo, insieme al fratello di Pasquale, Calogero, ha deciso di lanciare una raccolta fondi su Facebook confidando in quanti vorranno dare una mano.
Pasquale frequentava l’ultimo anno dell’istituto tecnico professionale di Menfi quando quel 28 marzo di ritorno da una festa di classe, ha avuto uno scontro frontale con un camion. Tutti lo descrivono come un ragazzo pieno di vita e voglia di fare. Adesso, la speranza di un risveglio riposta nel centro specialistico in Germania.

Leoluca Orlando disobbedisce al decreto sicurezza, Salvini replica: ” Con tutti i problemi che ha Palermo…”
Leoluca Orlando, sindaco di Palermo a capo della guida dei sindaci del PD che si sono schierati contro il decreto sicurezza. Con una nota inviata all’ufficio anagrafe, ha dato disposizione di non applicare a Palermo le misure della legge riguardo alle norme che negano la possibilità di concedere la residenza a chi ha un permesso di soggiorno.
Il ministro Salvini ha replicato sui social duramente: “I sindaci ne risponderanno legalmente”.
L’articolo 13 delle legge 132 stabilisce che il permesso di soggiorno rilasciato al richiedente asilo costituisce sì un documento di riconoscimento, ma non basterà più per iscriversi all’anagrafe e quindi avere la residenza. In sostanza i comuni non potranno più rilasciare a chi ha un permesso di soggiorno la carta d’identità e i servizi, come l’iscrizione al Servizio sanitario nazionale (quindi l’Asl) o ai centri per l’impiego, che verranno assicurati solo nel luogo di domicilio, visto che non c’è più la residenza, come un Centro di accoglienza straordinaria o un Centro permanente per il rimpatrio.
Salvini sultimi suo profilo Facebook ha poi polemizzatob”Con tutti i problemi che ci sono a Palermo – ha detto – , il sindaco sinistro pensa a fare ‘disobbedienza’ ” sugli immigrati”.