Abbandona rifiuti a Menfi e in poche ore viene individuato e sanzionato anche con addebito delle spese per la rimozione dei sacchi di spazzatura

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Quello che è stato fatto ieri a Menfi viene invocato, da tempo, a Sciacca: una squadra addetta alla verifica del territorio che, nel caso di abbandono di rifiuti, intervenga tempestivamente anche con l’individuazione di chi si è reso responsabile, sanzionandolo e dando notizia degli interventi.

Non ci vuole tanto ed a Menfi, così come a Santa Margherita Belice, a Ribera e in altri Comuni continuano a farlo e a dare notizia degli interventi. Sul sito della Polizia locale di Menfi è stato pubblicato ieri il collage di foto che vi mostriamo con la notizia dell’intervento effettuato. In contrada Agareno – Terranova sono stati segnalati dei sacchi pieni di rifiuti, il Nucleo Ambientale della Polizia Locale è intervenuto, ha aperto i sacchi, riuscendo a risalire al responsabile dell’abbandono dei rifiuti che è stato sanzionato (da 50 a 500 euro quanto previsto) anche con addebito delle spese di pulizia del sito. A Sciacca ci sarebbe l’imbarazzo della scelta per decidere dove iniziare. E con l’inizio della stagione estiva, l’arrivo dei turisti e la necessità di migliorare l’immagine della città sarebbe ancora più utile.

Cinquantotto ex articolisti stabilizzati a Santa Margherita, trent’anni per la stabilizzazione

Ci sono voluti trent’anni ed oggi la gioia di chi ha potuto apporre la propria firma sul contratto a tempo indeterminato dopo una vita da precari, era ben visibile.

Cosi’ si unisce anche il Comune di Santa Margherita tra i comuni che hanno potuto stabilizzare i propri precari. Dopo Ribera, Menfi, Cattolica Eraclea e Sambuca, ora anche Santa Margherita.

E’ stato il sindaco Franco Valenti a presenziare il momento tanto atteso per gli ex articolisti che davanti i componenti dell’ Ufficio Tecnico guidato dall’ingegnere Levoy hanno messo la firma sul nuovo contratto di lavoro a tempo indeterminato parziale da 24 ore settimanali.

(Il video con le interviste sono tratte dala pagina “Il futuro dipende da te” realizzate da Francesco Graffeo”)

Niente porto d’armi al figlio di Cutro’ e lui scrive a Salvini:”Mi rivolgo a lei che si batte per gli italiani, mio diritto negato”

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Lo sfogo di Giuseppe Cutrò, figlio dell’imprenditore di Bivona, testimone di giustizia di Bivona, e’ rivolto al ministro Salvini. Il figlio dell’imprenditore ha deciso di rivolgersi al ministro dell’Interno, per reclamare giustizia dopo il decreto di diniego della richiesta del porto d’armi. Richiesta gia’ negata in passato perche’ inserito come figlio di testimone nel programma di protezione che prevedeva la scorta.

“Non è – ha scritto il ragazzo – mio solito scrivere, solitamente è mio padre a denunciare ciò che  ci accade. Sono Giuseppe Cutrò, figlio di Ignazio, l’imprenditore che ha denunciato la mafia ed è divenuto Testimone di Giustizia. Una Giustizia piena di ingiustizie, oggi cosa voglio raccontarvi? La voglio raccontare agli italiani, ma vorrei fare arrivare il mio sfogo al ministro Salvini. Non avrei voluto, per tutelarmi e non sbandierare mie situazioni personali, però è doveroso raccontare in questa Sicilia  aspra e affranta.

Ieri, mi è stato notificato un decreto di diniego per il porto d’arma corta per difesa personale; istanza che avevo presentato il 19 maggio  2018 e che solitamente richiede 120 giorni. Ho richiesto nuovamente il  rilascio, dopo che la scorta dei carabinieri ad incolumità mia e della  mia famiglia era stata revocata, prima me lo negarono poiché appunto asserivano che “fossi protetto”.
Un decreto di diniego orientato sul fatto che si ritiene non vi sia attualità del pericolo, riportante la data del 15 aprile; notificato ma  già nullo poiché l’iter amministrativo prevedeva un ulteriore passo  prima del decreto di diniego: il preavviso di diniego ai sensi dell’art  10 bis della L 241/90 e che la Prefettura di Agrigento ha omesso, così  non permettendomi di partecipare al procedimento amministrativo e  negando un mio ulteriore diritto. Non è il primo caso, e non è la prima volta, mi appello al Ministro  Salvini, io non ho le somme per pagarmi il ricorso al TAR, però ritengo  di essere esposto a rischio e ritengo che, a questo punto, la mia  posizione non è stata approfondita con le dovute cautele; forse non è  neanche la prima volta, e forse anche quella dei miei familiari?  Se con il gessetto scriviamo sulla lavagna e poi passiamo la spugnetta,  rimangono le tracce, figuriamoci se la mafia dimenticherà mai quello che  la mia famiglia ha fatto, nella normalità, e quello che lo Stato gli ha  tolto per causa nostra. C’è una certa discrezionalità in materia di armi, si parla di legittima  difesa, ma qui a mio avviso si tratta di diritto negato, accessibile solo a chi economicamente può affrontare un ricorso al TAR. Ministro, lei che può far rivalutare l’istanza, e che si batte ogni  giorno per gli Italiani, intervenga sul mio caso, e la prego di  approfondire, poiché lei ha gli strumenti e rappresenta, appunto, il  Ministero che può ribaltare questa situazione”.

Ripulito il manto stradale della Statale 115 dopo il crollo di calcinacci da un cavalcavia

E’ stata mantenuta l’apertura della Statale 115 nonostante il crollo di alcuni calcinacci dal cavalcavia all’ingresso est di Sciacca.

L’intervento della polizia stradale di Sciacca ha permesso di mantenere comunque aperta la 115 e di poter effettuare nel frattempo i relativi controlli.

Al momento della caduta dei calcinacci sul manto stradale, attorno alle 15 di oggi, per fortuna, non c’erano auto in transito che sono state colpite.

La strada e’ stata ripulita dai calcinacci e dopo le attente verifiche del caso, si e’ ritenuto che sussistevano le relative condizioni di sicurezza

Calcinacci giu’ dal cavalcavia sulla Statale 115, verifiche in corso

Sono finiti sulla carreggiata alcuni calcinacci da uno dei cavalcavia che attraversano la statale 115 alle porte di Sciacca, all’uscita est della citta’.

Si e’ verificato, forse, lo sgretolamento dalla struttura in cemento sovrastante.

Per fortuna, la caduta del materiale sul manto stradale non ha causato alcun danno alle vetture di passaggio in quel momento sulla Statale.

Sul posto, in questi minuti anche una pattuglia della Polizia del Commissariato di Sciacca che sta verificano la situazione del cavalcavia per capire i motivi della caduta dei calcinacci e accertare se sussistono ulteriori pericoli.

Nasce ufficialmente l’Ecomuseo dei 5 Sensi, alla guida l’ingegnere Rizzuto

Si è costituito ufficialmente, ieri pomeriggio, a Sciacca, il direttivo dell’associazione di promozione sociale «Ecomuseo dei 5 Sensi». I soci hanno eletto il comitato direttivo composto dalla presidente Viviana Rizzuto, dal vicepresidente Ascanio De Gregorio, Fabio Piazza, Giuseppe Caruana, Giuseppe Gulino.

“L’obiettivo dell’APS” – afferma la presidente Rizzuto – “è quello di dimostrare che tanto si può fare per la valorizzazione del nostro territorio agendo parallelamente su due piani:

1) Sul piano della tradizione: mettendo in rete le risorse umane, materiali e immateriali, che già esistono e che rappresentano la vera “ricchezza” di un territorio, ciò che lo rende “unico” al mondo;

2) Sul piano della innovazione: supportando la rete con quelle tecnologie smart che sono già sul mercato e che, al giorno d’oggi, permettono di comunicare col resto del mondo, all’istante e a costi bassissimi.

“ E in effetti, in appena due mesi di lavoro, partendo dall’analisi delle identità del luogo, il gruppo di associazioni, artigiani, imprenditori, cittadini che hanno dato vita al progetto hanno già raggiunto i seguenti obiettivi:

1. La creazione di un museo diffuso nel centro storico di Sciacca, un Museo a cielo aperto all’interno del quale la popolazione ha il suo ruolo da protagonista nel valorizzare i posti in cui è nata e cresciuta; un museo di tutti e per tutti.

2. Lo sviluppo di uno studio grafico e di un brand “Sciacca città dei 5 Sensi” per la promozione turistica della città.

3. La messa online di un portale (www.museodiffusosciacca.it) che rappresenta un contenitore di percorsi, esperienze, vetrine, eventi.

4. L’attivazione delle pagine social “Sciacca città dei 5 Sensi” su Instagram e Facebook (raggiunti più di 2000 followers ad appena una settimana dalla creazione).

5. La creazione di ben 8 audioguide con izi.travel, una piattaforma smart gratuita e internazionale.

6. La ricerca e sviluppo di applicazioni a realtà aumentata attraverso l’utilizzo di “Zappar” una piattaforma smart e internazionale.

7. La creazione di laboratori dove il turista può fare “esperienze” tra arte, tradizioni e cultura. 8. Un calendario comune degli eventi da non perdere. 9. Una rete che vuole collaborare per il bene di Sciacca e essere, quindi, di supporto all’Amministrazione in carica.

Alla rete hanno già aderito Sciacca Musei, il Circolo di Cultura, il Rotary Club Sciacca, la Fidapa sezione di Sciacca, Inner Wheel Club Sciacca, Kiwanis club Sciacca, il Lions Club Sciacca, il Lions Club Sciacca, il Lions Club Sciacca Terme, l’Associazione TerraMatta, l’Associazione di promozione sociale “L’AltraSciacca”, l’Associazione Culturale “Pietro Germi”, l’Associazione Guide Turistiche abilitate Sicilia, l’Associazione Culturale “Ritrovarsi”, l’ASD Fair Play Sciacca, l’Associazione Culturale “Agora”, la Vertigo SRL, la ConfCommercio Sciacca, la Federalberghi Agrigento, il Consorzio Corallo Sciacca, il Consorzio Spazio Centro (Centro Commerciale Naturale di Sciacca con oltre 90 esercizi commerciali iscritti), le Cantine De Gregorio, la Carlino Srl (prodotti ittico conservieri), e tanti cittadini saccensi,

“Il Museo Diffuso dei 5 Sensi” – spiega il vicepresidente Ascanio De Gregorio – “si pone come obiettivo quello di ripristinare la giusta visione di Sciacca, dove ogni angolo è un oggetto di pregio, un’identità del territorio, un elemento prezioso del Museo diffuso, passando per il tessuto umano, sociale, culturale”. Nei prossimi giorni verrà reso noto il regolamento per chiunque voglia aderire e dare il proprio prezioso contributo alla rete dell’Ecomuseo.

“Siamo convinti che fare rete e puntare sulle tecnologie SMART sia la strada giusta da percorrere per il rilancio turistico del nostro territorio.” – conclude Viviana Rizzuto – Sciacca è ricca di risorse che attendono solamente di essere valorizzate e comunicate.”

“Lasciali fuori dal piatto a Pasqua e per sempre”, animalista nella via Mazzini di Sciacca

L’animalista saccense Giusi La Bella, questa mattina, è scesa in strada, in via Mazzini, con dei cartelli per sensibilizzare i saccensi, a ridosso della festività pasquale, alla salvaguardia degli agnelli.

L’agnello è, infatti, uno dei piatti tradizionali della festa di Pasqua che, solitamente, non manca mai sulle tavole di gran parte delle persone.

Sui cartelli, corredati di foto di piccoli agnelli, sono presenti messaggi diretti al cuore dei più sensibili e non solo:

<< Loro ti supplicano di non mangiarli perché la vita è un piacere anche per loro. Lasciali fuori dal piatto a Pasqua e per sempre>> e ancora << Cuccioli condannati a morte: chi ha un cuore non può che provare un dolore insopportabile davanti a tanta crudeltà>>.

Pedalata siciliana con il “Re Leone” del ciclismo: l’avvocato Palmieri con il famoso ciclista Cipollini

L’avvocato riberese Antonio Palmieri, insieme ad altri amici ciclisti, ha avuto ieri il piacere di pedalare, utilizzando le sue parole, con un “monumento del ciclismo italiano”.

Si tratta del famoso ciclista Mario Cipollini, soprannominato dai fan “Re Leone”, che vanta 17 stagioni da professionista e ben 189 vittorie. Cipollini nel 2005 aveva annunciato il suo ritiro dalle competizioni agonistiche ma proprio di recente, attraverso i suoi profili social, ha lanciato la proposta di creare una squadra italiana che raccolga tutti i migliori ciclisti azzurri, come lui, Vincenzo Nibali,  Elia Viviani, Gianni Moscon e Fabio Aru.

Il campione, che proprio in questi giorni soggiorna al Verdura Resort, ha pedalato ieri con dei ciclisti esperti della zona, come l’avvocato Palmeri, potendo così scoprire le nostre bellezze paesaggistiche.

Dal canto suo, Palmieri, felice ed emozionato dell’incontro, ha pubblicato un post sul suo profilo facebook, scherzando anche sulle prestazioni del famoso ciclista:

<< Oggi ho avuto l’onore di pedalare con un monumento del ciclismo, un campione con e senza bici … certo, abbiamo rallentato un po’ per non fargli fare figuracce>>.

Altri particolari sull’arresto dei tunisini per tentato furto a Ribera: “Si fingevano proprietari della casa”

Topi d’appartamento arrestati. Sorpresi dentro casa, fingono di essere i proprietari, facendosi trovare a letto. Questa l’incredibile storia verificatasi a Ribera, un importante centro alle porte di Agrigento, dove i carabinieri della locale Tenenza erano stati chiamati da alcuni vicini di casa insospettiti dai rumori provenienti da un appartamento del centro.

In pochi minuti, una gazzella si è precipitata sotto alla palazzina. I militari sono saliti armi in pugno, pronti ad affrontare eventuali ladri in fuga. In realtà, una strana quiete aleggiava sulla rampa delle scale.

Giunti sul pianerottolo dell’abitazione in questione, la tensione è salita quando i militari hanno trovato il portone di casa forzato e semiaperto.

I carabinieri, a quel punto, hanno deciso di entrare silenziosamente, iniziando ad ispezionare tutti locali. Prima la cucina, poi il soggiorno, i bagni. Giunti all’interno di una delle camere da letto, la sorpresa inaspettata! Sotto le coperte di un letto matrimoniale due soggetti di origine tunisina. Alle domande dei carabinieri, i due, dimostrandosi assonnati e quasi infastiditi per il controllo in atto, hanno tentato goffamente di sostenere di essere i proprietari di casa e di stare riposando. È bastato ovviamente poco per contattare i reali proprietari dell’appartamento, per verificare l’ammanco di alcuni oggetti da casa e per far scattare le manette ai polsi dei due, che sono finiti agli arresti domiciliari con l’accusa di tentato furto.

Attaccato da un istrice, ferito un cane randagio nella contrada Perriera di Sciacca

Istrice attacca cane che rimane ferito, ma adesso sta bene. E’ successo ieri nella contrada Perriera di Sciacca. Il veterinario Accursio Sanfilippo ha prestato le cure necessarie al cane randagio.

Gli aculei dell’istrice si sono conficcati in più parti del corpo del cane ed il veterinario ha dovuto prima rimuoverli e poi sottoporre l’animale alle cure necessarie con l’impiego di farmaci. Il cane era stato prelevato dalla contrada Perriera di Sciacca dal personale del servizio accalappiacani del Comune che è impegnato, ormai da anni, in molte attività e che ha più volte soccorso animali. Il cane adesso è sotto osservazione presso l’ambulatorio veterinario di Sciacca e il personale ha conservato anche gli aculei che si erano conficcati in varie parti del corpo del cane. Adesso il cane sta bene e nelle prossime ore sarà sottoposto a sterilizzazione e microcippatura. Poi dovrà rimanere in canile prima di essere rimesso in libertà.

Nelle foto scattata questa mattina, gli aculei dell’istrice che sono stati rimossi dal veterinario e il cane