Se le parti politiche fossero state tutte unite le Terme non sarebbero state chiuse. Così oggi Simone Di Paola ha commentato i fatti riguardanti la storia delle Terme di Sciacca. Lo ha fatto nella qualità di nuovo componente e presidente della Commissione Speciale istituita recentemente in Consiglio comunale. Di Paola sostituisce Cinzia Deliberto, che si è dimessa per dissensi con l’amministrazione. Per Di Paola occorre ritrovare unità d’intenti. Il capogruppo del PD ha rassicurato anche lo stesso Movimento 5 Stelle che, com’è noto, si era battuto affinché ci fosse un tavolo tecnico, e non una commissione speciale. Possiamo raggiungere lo stesso gli obiettivi, ha detto. A proposito delle notizie sul futuro delle Terme Di Paola conferma che l’intensificazione delle interlocuzioni tra Francesca Valenti e l’assessore Gaetano Armao produrrà benefici.
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Lido Salus, Comune di Sciacca chiede alla Regione di rivalutare lo stato delle acque del tratto di mare
L’attivazione di tutte le procedure che consentano di appurare il non inquinamento del Lido Salus, effettuando i necessari prelievi, al fine di riconsiderare l’attuale stato di qualità delle acque e di giungere così alla dichiarazione di balneabilità di questo tratto di costa saccense. È quanto ha chiesto il sindaco Francesca Valenti in una lettera inviata all’Assessorato regionale alla Salute e all’Asp di Agrigento.
Il Lido Salus – dice il sindaco Francesca Valenti – anche quest’anno è stato inserito nel decreto assessoriale tra i tratti di costa vietati alla balneazione, così come avvenuto in passato. Questo tratto di litorale – rileva il sindaco – è situato tra località dichiarate regolarmente balneabili a seguito di regolare e continuo monitoraggio. Cosa che invece non risulta avvenga ormai da tempo per il Lido Salus, da quando in città non era in funzione l’impianto di depurazione. Da qui la richiesta del sindaco alla Regione e all’Asp: si ritorni ad analizzare le acque di questo storico sito, inserendolo tra le località balneari da monitorare continuamente, per restituirlo alla balneabilità.
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Controlli dei carabinieri nelle sale gioco, elevate sanzioni per 100 mila euro
I carabinieri del comando provinciale di Agrigento sono impegnati in queste ore in una raffica di controlli alle sale gioco. A Campobello di Licata 3 su 5 irregolari con 10 videopoker totalmente clandestini e stangata da quasi 100.000 euro. I militari, affiancati dal personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, hanno passato al setaccio una serie di esercizi commerciali caratterizzati dalla presenza di “videopoker”.
I risultati sono stati, in tre casi, sorprendenti, poiché ben 10 apparecchiature rinvenute dai carabinieri sono risultate totalmente clandestine, poiché del tutto invisibili all’erario.
I controlli sono scattati a seguito dei ripetuti servizi di osservazione dei militari che avevano registrato nei giorni precedenti un via vai di giovani diretti a giocare alle macchinette.
Nel mirino dei carabinieri, questa volta, sono finiti ben cinque esercizi commerciali di Campobello di Licata ed il dato che desta preoccupazione è che tra questi, ben tre sono risultati non in regola con la legge. Ben dieci video poker infatti risultavano completamente scollegati dal sistema nazionale dei Monopoli di Stato. Pertanto, tutto il guadagno, in contanti, sarebbe finito nelle tasche dei gestori, senza dare luogo al previsto versamento delle tasse. Sono state rilevate, infatti, violazioni per mancanza di qualsiasi autorizzazione all’istallazione delle slot machines. Quest’attività rientra in un più ampio piano di monitoraggio del fenomeno disposto dal comando provinciale carabinieri di Agrigento, volto al contrasto dei fenomeni illeciti in materia di gioco.
“Tale attività va anche a tutela dei fruitori, molto spesso giovanissimi, che come è noto alle cronache, spesso cadono nella trappola del gioco e, affidando la propria fortuna alle slot machines – sottolineano dal comando provinciale dei carabinieri – finiscono per sperperare tutti i propri risparmi. Soprattutto quando il miraggio di una maggiore vincita spinge le vittime ad un maggiore azzardo nel gioco”.
A conclusione delle operazioni, i militari hanno sequestrato dieci apparecchi elettronici tipo slot machines e dispositivi con connessione telematica per il gioco online ed elevato sanzioni amministrative ai danni dei titolari degli esercizi commerciali per un ammontare di quasi 100.000 euro.