Ribera. Nasce la “Sagra dell’Arancia”. Si svolgerà ogni anno a dicembre. Pace: “Non sarà una festa, ma un evento culturale”

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Sembra la risposta a chi, contestando il “Pizzafest”, la creatura di Carmelo Pace, metteva in evidenza che non era certamente quello l’evento che metteva in risalto una peculiarità del territorio. Ed è così che il prossimo dicembre sarà organizzata la “Sagra dell’Arancia DOP di Ribera”. La giunta municipale ha approvato l’istituzione di questa manifestazione, che si svolgerà tutti gli anni dal 6 all’8 dicembre. Migliaia di agrumicoltori da tempo speravano che il comune puntasse su un’iniziativa del genere. “Ringrazio i consiglieri comunali della maggioranza – dichiara il sindaco Carmelo Pace – per la volontà espressa nei confronti di questo evento. Non sarà una festa, ma avrà un taglio culturale – economico, con workshop e con la presenza di giornalisti di settore”.

Rete fognante e depuratore di Sciacca, non c’è ancora all’orizzonte alcun avvio dei lavori

Che fine hanno fatto i lavori di completamento della rete fognante e di ampliamento del depuratore comunale di Sciacca? Il progetto da dieci milioni di euro giace nei cassetti della Regione. Il supercommissario per le acque e la depurazione Enrico Rolle aveva dichiarato che l’intervento sarebbe iniziato entro il mese di maggio 2018. Non sembra proprio essere all’orizzonte alcun inizio dei lavori. Non è stata fatta neanche la gara d’appalto. Sì, perché è questo l’orientamento, quello di affidare i lavori in questione a un soggetto diverso da Girgenti Acque. Anche perché nei confronti dell’ente gestore è in atto il contenzioso iniziato con il via libera dell’assemblea dell’ATI al tentativo di risolvere il contratto. Sciacca ha bisogno come il pane di questi interventi, e la burocrazia rischia di allungare ulteriormente i tempi. Sono troppi in questa fase storica i chilometri di spiaggia non balneabile che una città turistica, che introita perfino un milione di euro l’anno dall’imposta di soggiorno, non può più permettersi. Si spera che questa vicenda possa essere sbloccata. Probabilmente ad incidere nel ritardo in atto è anche la trattativa per la nascita del nuovo governo nazionale, posto che quello presieduto dal professor Rolle è un organismo che dipende da Palazzo Chigi, e probabilmente l’attuale responsabile dell’ufficio potrebbe anche venire sostituito a breve.

L’operazione antidroga “Street Food” dei carabinieri a Menfi, rinvii a giudizio e patteggiamenti

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Giuseppe Sanzone, il quarantenne di Menfi indicato come il personaggio centrale dell’operazione antidroga “Street Food”, eseguita nel Belice ed in particolare a Menfi dai carabinieri della compagnia di Sciacca, è stato rinviato a giudizio dal Gup Alberto Davico. Il giudice ha rigettato la richiesta della difesa di Sanzone, rappresentata dall’avvocato Accursio Gagliano, di abbreviato condizionato a sentire in udienza due ragazze, minori di 14 anni all’epoca dei fatti, che avrebbero trasportato negli indumenti intimi droga da Palermo a Sciacca.  Consenso della Procura all’istanza di patteggiamento per Giovanni Pilo, di 22 anni, di Menfi, assistito dall’avvocato Ninni Giardina, a 2 anni e 6 mesi di reclusione e ammessi all’abbreviato Daniel Tabbone, di 23 anni, di Menfi, e Kevin Governale, di 23 anni, di Santa Margherita Belice, assistiti, rispettivamente, dagli avvocati Ninni Giardina e Francesco Giambalvo. Altri due giovani coinvolti in questa vicenda hanno patteggiato già da tempo. L’indagine è stata coordinata dal sostituto procuratore Michele Marrone.

Il sequestro di 800 stecche di sigarette a Piana Grande di Ribera, un patteggiamento e due richieste di rinvio a giudizio

Francesco Zerilli, di 28 anni, di Marsala, ha patteggiato, mentre per Vittorio Messina, di 56 anni, e Bruno Giacalone, di 57, entrambi mazaresi, la Procura della Repubblica di Sciacca ha chiesto il rinvio a giudizio.  Si tratta dei tre indagati nella vicenda riguardante il ritrovamento, a settembre del 2017, a Piana Grande di Ribera, di 815 stecche di sigarette. Zerilli, che venne fermato poco dopo dai carabinieri, ha patteggiato un anno e 6 mesi con pena sospesa e la revoca della misura dell’obbligo di dimora a Marsala.  Il sostituto procuratore Christian Del Turco ha chiesto il rinvio a giudizio per i due mazaresi che,  in concorso con Zerilli e con  altre persone rimaste ignote, avrebbero coordinato l’approdo di un motoscafo contenente i tabacchi a Piana Grande, partecipando al trasbordo dal natante,  pronti per essere trasportati con un furgone.

Manifestazione d’interesse del comune di Sciacca per acquisire tre appartamenti confiscati alla criminalità organizzata

Due appartamenti situati in via Di Paola e uno in via Valverde. Sono tre gli immobili “in condominio” ubicati sul territorio comunale di Sciacca per i quali l’amministrazione Valenti ha approvato la manifestazione d’interesse per la loro acquisizione per finalità sociali. Si tratta di beni che sono tuttora nella disponibilità dell’A.N.B.S.C. (Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata). Ieri in Prefettura si è svolta la conferenza di servizi finalizzata all’assegnazione dei beni confiscati. È intendimento dell’amministrazione comunale, per l’alto valore simbolico che rappresenta il pieno utilizzo dei beni confiscati alla criminalità, creare luoghi dove possano essere svolte attività sociali al servizio del territorio, al fine di rafforzare e accrescere la cultura della legalità e creare un’opportunità di sviluppo in un contesto definito “sofferto ma desideroso di cambiamento, con l’obiettivo di creare centri e luoghi di aggregazione capaci di contrastare il disagio sociale, l’emarginazione, l’isolamento, la disoccupazione, fenomeni che riguardano soprattutto i giovani del sud”. Secondo l’Osservatorio del Mercato Immobiliare i tre appartamenti confiscati che il comune di Sciacca vuole acquisire hanno un valore complessivo di 612 mila euro.

Scontro sulla 115 tra due auto, 5 feriti trasportati al Giovanni Paolo II di Sciacca

Brutto incidente stradale questo pomeriggio sulla statale 115 all’altezza di Cattolica Eraclea. Uno scontro frontale che ha coinvolto due auto, una Nissan e una Toyota. La dinamica del sinistro è ancora in corso di accertamento da parte dei carabinieri della stazione di Cattolica che sono intervenuti sul posto. Cinque le persone che sono rimaste ferite, sono state le ambulanze provenienti dai presidi medici di Siculiana e Ribera a prestare per prime soccorso, trasportando i feriti al pronto soccorso dell’ospedale “Giovanni Paolo II” di Sciacca. E’ rimasto illeso, invece, un bambino di poco meno di un anno che si trovava nel sedile posteriore di una delle due vetture. Su una autovettura viaggiava una famiglia tedesca, in questi giorni  in vacanza nell’agrigentino. Sull’altra, invece, c’era una famiglia di Siculiana.
 (Foto fonte agrigentonotizie.it)
 

L’opposizione di centrodestra: “L’amministrazione tace sulle Terme, forse non ci sono elezioni all’orizzonte”

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“C’è un silenzio assordante sulle Terme. Sembra quasi che l’Amministrazione Comunale di Sciacca voglia lasciare le Terme al proprio destino. Tanto ormai non ci sono elezioni all’orizzonte e quindi non bisogna specularci sopra”. I gruppi di opposizione del centrodestra così commentano l’atteggiamento dell’amministrazione comunale sulla vicenda Terme di Sciacca in una nota trasmessa questa mattina “Sono passate diverse settimane – scrivono-  da quando il Consigliere Deliberto di è dimessa polemicamente da Presidente della Commissione speciale sulle Terme, nessun intervento della maggioranza e del sindaco a spiegare quello che stava succedendo e come si sarebbe proseguito con la Commissione. Non che la Commissione stesse risolvendo un granchè ma quantomeno aveva il merito di tenere i riflettori accesi sulla questione. Inoltre non si è a conoscenza delle procedure di verifica della consistenza dei beni, sembra sia tutto fermo, e comunque nessuno viene informato su dove si è arrivati”. Insomma, i cinque consiglieri di opposizione accusano l’amministrazione anche di essere poco comunicativa con la città e pertanto invitano il sindaco a farsi promotore di un pubblico chiarimento. “Lo invitiamo – conclude nella nota il gruppo del centrodestra – a parlarne in Consiglio Comunale e a chiamare a raccolta tutte le forze politiche e sociali della città. Noi non ci rassegniamo, siamo pronti a fare la nostra parte. Ma vorremmo capire se oltre ai proclami di apertura politica del sindaco seguiranno anche i fatti”.

Rimessi in libertà con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria i due giovani menfitani fermati con un panetto di hashish

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Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sciacca, Rosario Di Gioia, ha convalidato l’arresto per droga di due giovani menfitani operato dai carabinieri, disponendo nei loro confronti l’obbligo di presentazione, tre volte alla settimana, alla polizia giudiziaria. Francesco Sabella e Rosario Gianluca Ruggia, entrambi ventenni, erato stati posti ai domiciliari. Nell’udienza di convalida avrebbero sostenuto la tesi dell’uso personale di circa 100 grammi di hashish. Sono stati fermati sulla scorrimento veloce per Palermo. A quanto pare sarebbero partiti da Sambuca ed erano diretti a Menfi.  Ruggia, passeggero dell’Alfa condotta da Sabella, avrebbe cercato di far cadere fuori dalla vettura il panetto di hashish.  Sono tornati in libertà, con obbligo di presentazione alla pg. Sabella è difeso dall’avvocato Aurelio Riportella e Ruggia dall’avvocato Alberto Di Carlo.

Caso ex parroco Davide Mordino in Cassazione, a fine maggio la sentenza

Si pronunceranno il prossimo 31 maggio  le sezioni unite della Cassazione che decideranno, sul ricorso avanzato dalla difesa avverso la sentenza che ha condannato, in primo grado e in appello, Davide Mordino, di 47 anni, ex parroco della Basilica di San Calogero, a Sciacca. Accusato di atti sessuali con minori, l’ex parroco e’ stato condannato a 9 anni e otto mesi nel giudizio di secondo grado. L’ex sacerdote e’ difeso dagli avvocati Antonino Agnello e Giovanni Aricò che hanno presentato il ricorso eccependo nullità che riguardavano la fase delle indagini preliminari e il giudizio di primo grado oltre a vizi di motivazione della sentenza della Corte di Appello di Palermo.