Due milioni ai Comuni sede di uffici del Giudice di pace, 50 mila euro a Ribera

L’assessore alle Autonomie locali, Andrea Messina, ha firmato il decreto che destina due milioni di euro ai Comuni che hanno scelto di mantenere attivi gli uffici del Giudice di pace sul proprio territorio. Si tratta di un contributo alle spese di funzionamento per le amministrazioni che garantiscono la continuità delle attività nonostante la riorganizzazione della geografia giudiziaria, prevista dal Decreto legislativo 156 del 2012, e la relativa soppressione di gran parte di questi uffici. Per le sedi agrigentine 50 mila euro sono destinate a Ribera e per quelle trapanesi 69 mila a Castelvetrano e 47 mila a Partanna.

Le risorse saranno distribuite tra le 34 sedi siciliane riconosciute dal ministero della Giustizia: il 40% in parti uguali tra tutti i Comuni sede degli uffici del Giudice di pace, il restante 60% in base alla popolazione residente nei Comuni che rientrano nel comprensorio servito da ciascun ufficio. Il decreto attua quanto previsto dalla legge regionale 1 del 2025 (articolo 6, comma 22). 

«Con questo intervento – dice l’assessore Messina – il governo Schifani garantisce e rafforza la presenza dei Giudici di pace in tutta la Sicilia, sostenendo concretamente i Comuni e assicurando ai cittadini un accesso capillare alla giustizia. Questi uffici rappresentano un punto di riferimento fondamentale per migliaia di persone, soprattutto nei piccoli centri, dove la loro chiusura significherebbe privare le comunità di un presidio di legalità e di prossimità istituzionale.

Non si tratta soltanto di una scelta amministrativa – prosegue Messina – ma di una precisa assunzione di responsabilità nei confronti dei territori. Questi uffici svolgono un ruolo essenziale nella gestione di numerose controversie quotidiane, contribuendo alla coesione sociale e alla tutela dei diritti. Preservarne l’operatività vuol dire anche dare continuità alla presenza dello Stato e contrastare ogni forma di disgregazione civile. Difendere la presenza dei Giudici di pace significa quindi difendere la giustizia di prossimità e rafforzare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni». 

La decisione del governo regionale risponde anche alle sollecitazioni emerse in sede parlamentare, dove era stata segnalata la necessità urgente di supportare alcune sedi a rischio chiusura per mancanza di risorse.

Apre a Sciacca il nuovo salone di parrucchieri “Hair Boutique di Giada Licata”, quando la passione diventa realtà

Sciacca si arricchisce di una nuova, elegante realtà nel mondo dell’hairstyling. Hair Boutique di Giada Licata, un salone nato dal sogno di una giovane donna che ha fatto della sua passione un vero e proprio progetto di vita.

Giada Licata, appena 25 anni, ma con oltre 12 anni di esperienza nel settore, inaugura il suo salone in via Alcide De Gasperi 91 con un obiettivo preciso: offrire a ogni cliente un’esperienza di bellezza unica, personalizzata e curata in ogni dettaglio.

“Fin da bambina pettinavo le mie Barbie, ed è da lì che ho capito cosa volevo fare nella vita”, racconta Giada. Una passione precoce che l’ha portata, con determinazione e tanti sacrifici, a costruirsi un percorso professionale solido. Dopo gli studi alla scuola Euroform di Sciacca, ha iniziato giovanissima a lavorare, crescendo giorno dopo giorno con grinta, creatività e una visione chiara: aprire un salone tutto suo.

Oggi, quel sogno è finalmente realtà.

Hair Boutique è molto più di una semplice parrucchieria. È uno spazio in cui ogni donna può riscoprirsi attraverso un taglio, un colore, uno stile che la rappresenti davvero.

Il salone riceve su appuntamento, dal martedì al sabato, con i seguenti orari:

🕘 9:00 – 13:00

🕞 15:30 – 19:00

📱 Prenotazioni via WhatsApp al 380 4652081.

Hair Boutique di Giada Licata è il nuovo punto di riferimento per chi cerca professionalità, passione e stile nel cuore di Sciacca. Un salone dove ogni taglio racconta una storia: la tua.

Spoiler di film e serie TV: quando raccontare la trama diventa una violazione del copyright

Rivelare dettagli fondamentali della trama di un film o di una serie TV, compreso il finale, potrebbe non essere solo un gesto fastidioso per chi ama la suspense. In alcuni casi, può costituire una vera e propria violazione del diritto d’autore, con conseguenze legali rilevanti.

Secondo la legge italiana sul diritto d’autore (L. 633/1941), non è l’idea astratta a essere tutelata, ma la sua espressione creativa: questo comprende l’intreccio narrativo, lo sviluppo della trama, i dialoghi e la conclusione dell’opera. Lo stesso principio si applica anche a film e serie TV, definiti a tutti gli effetti programmi audiovisivi protetti dal Testo Unico dei Servizi di Media Audiovisivi (TUSMA), introdotto con il D.Lgs. 208/2021.

In base a questa normativa, anche un riassunto dettagliato o la narrazione scritta dell’intera trama, episodio per episodio, può costituire una riproduzione indiretta dell’opera e violare i diritti di chi ne detiene la proprietà intellettuale.

La sentenza che chiarisce i limiti: raccontare tutto è illecito

Un importante precedente giuridico arriva dalla sentenza n. 2812 del Tribunale di Roma, emessa il 7 marzo 2024. Il giudice ha stabilito che un riassunto minuzioso dell’opera, anche se privo di immagini o dialoghi originali, è da considerarsi una comunicazione non autorizzata al pubblico. La narrazione strutturata e completa, infatti, riflette scelte creative ben precise che sono protette dal diritto d’autore.

Il testo della sentenza evidenzia che la trama è parte integrante dell’opera e come tale va rispettata. La divulgazione pubblica senza consenso comporta la lesione dei diritti economici e morali degli autori.

Recensioni, diritto di critica e limiti legali

Si potrebbe pensare che raccontare la trama rientri nel diritto di cronaca o recensione. In realtà, l’articolo 70 della legge sul diritto d’autore prevede eccezioni molto limitate: per essere lecita, la citazione deve essere breve, non deve sostituire l’opera e deve avere uno scopo informativo, critico o didattico.

Un sito che pubblica spoiler completi o trame dettagliate non risponde a questi requisiti. Non si limita a commentare o analizzare l’opera, ma la sostituisce, impedendo agli utenti di godere dell’esperienza originale. Questo comportamento è stato oggetto anche della sentenza n. 7708 della Corte di Cassazione (2019), secondo cui anche l’uso parziale di un’opera può rappresentare una violazione se coinvolge elementi creativi essenziali.

La normativa europea e l’obbligo di rispetto del diritto d’autore

Anche a livello europeo, la Direttiva UE 2019/790, recepita in Italia con il D.Lgs. 177/2021, conferma che ogni comunicazione al pubblico di un’opera protetta richiede l’autorizzazione dei titolari dei diritti, salvo specifiche eccezioni.

Lo stesso articolo 32 del TUSMA impone ai fornitori di contenuti digitali e media di evitare qualsiasi diffusione non autorizzata, anche parziale, di programmi audiovisivi. La tutela si estende quindi anche ai contenuti testuali che ripropongano fedelmente la struttura dell’opera.

Rischi legali e sanzioni per chi pubblica spoiler

Diffondere in modo sistematico le trame di opere audiovisive, soprattutto se in cambio di visibilità o guadagni pubblicitari, può comportare:

  • azioni legali da parte dei titolari dei diritti,
  • richieste di risarcimento danni,
  • obbligo di rimozione dei contenuti,
  • sanzioni per uso improprio delle piattaforme digitali.

Il rispetto del diritto d’autore non riguarda solo i contenuti multimediali, ma si estende anche al modo in cui le opere vengono raccontate, descritte e condivise online.

Incidente stradale sulla 115 alle porte di Sciacca, 4 auto coinvolte e 2 feriti

Ancora un incidente stradale sulla statale 115, in località Torre Macauda. Quattro i veicoli coinvolti e due feriti che non destano preoccupazione, trasferiti per accertamenti all’ospedale Giovanni Paolo II di Sciacca. Uno dei feriti è di Sciacca e un altro di Burgio.

La dinamica dell’incidente, in questa strada che è ad altissima densità di traffico, è all’attenzione della polizia stradale del distaccamento di Sciacca intervenuta per i rilievi.

Sul posto anche i mezzi di soccorso e le squadre Anas per liberare la strada.

Alloggi popolari di via Tomasi di Lampedusa a Santa Margherita, partiti i lavori di ristrutturazione

Consegnato ufficialmente il cantiere per l’intervento di ristrutturazione, miglioramento sismico ed efficientamento energetico degli alloggi popolari di Via Giuseppe Tomasi di Lampedusa a Santa Margherita Belice. E’ stato l’assessore Onorio Di Giovanna a comunicarlo. I lavori costeranno 4,5 milioni di euro.

L’avvio dei lavori si aspettava da tempo. L’impresa aggiudicataria, che eseguirà le opere, in conformità al disciplinare di gara, aveva redatto e presentato il progetto esecutivo, poi validato dall’Ufficio Tecnico comunale.

“Esprimo – ha commentato l’assessore Di Giovanna – grande soddisfazione e gioia per questo traguardo, che rappresenta la risposta concreta a sterili polemiche: ciò che conta è il risultato e oggi il risultato è un cantiere consegnato, un’opera che parte, una promessa mantenuta. Questo intervento è il frutto di un percorso avviato nella precedente legislatura, che ha visto passaggi fondamentali come la programmazione. Il lavoro svolto oggi rappresenta la naturale continuità di un impegno condiviso, che ha attraversato più fasi politiche e amministrative, e che oggi giunge a un primo, importante traguardo: l’apertura del cantiere”.

Eseguirà i lavori l’associazione temporanea d’impresa composta da FOX S.r.l. con sede a Gioiosa Marea e e Sofia Costruzioni S.r.l. con sede a Grotte. Queste due ditte si sono aggiudicate l’appalto e cureranno la realizzazione dell’opera.

Questo importante passo è il frutto di un lavoro sinergico tra l’Amministrazione Comunale,

Al progetto ha lavorato in sinergia sia l’Ufficio Tecnico del Comune di Santa Margherita, nella persona dell’ingegnere capo Aurelio Lovoy che l’impresa aggiudicataria, che ha rispettato tutti i passaggi previsti dal bando.

L’assessore Di Giovanna annuncia che la prossima gara riguarderà i lavori degli alloggi popolari di Via Giotto, un procedimento già in fase avanzata e che rappresenta il naturale proseguimento di questo percorso di riqualificazione avviato a Santa Margherita per la dignità abitativa.

Sigarette, stop all’obbligo di POS per i tabaccai: la sentenza che cambia le regole

Una recente sentenza del Giudice di Pace di Genova potrebbe segnare un importante punto di svolta per gli esercenti che vendono prodotti soggetti al Monopolio di Stato. Il caso, che ha riguardato il rifiuto da parte di un tabaccaio di accettare un pagamento con carta per l’acquisto di sigarette, ha portato all’annullamento della sanzione amministrativa precedentemente inflitta al commerciante.

Il caso: un pagamento elettronico rifiutato e la sanzione

Tutto è iniziato con un pagamento da 5,50 euro per un pacchetto di sigarette. La cliente ha chiesto di utilizzare il POS, ma il tabaccaio ha rifiutato. Da lì, l’intervento della Guardia di Finanza e la successiva multa di 35,50 euro per il mancato rispetto dell’obbligo di accettazione dei pagamenti elettronici. Il commerciante si è opposto prima al Prefetto, senza successo, e poi ha presentato ricorso al Giudice di Pace, ottenendo l’annullamento dell’ingiunzione e la condanna della Prefettura al pagamento delle spese legali.

Le motivazioni della sentenza

La difesa dell’esercente si è basata su un principio economico ben preciso: i rivenditori autorizzati di prodotti dei Monopoli di Stato – come sigarette e valori bollati – operano come concessionari dello Stato e ricevono un aggio, ovvero una percentuale fissa sul prezzo di vendita. Non possono modificare i prezzi dei prodotti, né aumentare i margini per compensare le commissioni applicate dalle banche sui pagamenti elettronici.

Secondo il giudice, l’obbligo di utilizzo del POS in questi casi rappresenterebbe un onere economico sproporzionato, che incide negativamente sulla libertà di iniziativa economica tutelata dall’articolo 41 della Costituzione.

Verso una possibile esenzione dall’obbligo?

Il pronunciamento ha sottolineato come, nel caso dei tabaccai, si configuri una particolare situazione: l’assenza di un guadagno diretto sull’intera somma incassata e l’impossibilità di scaricare sui clienti i costi delle commissioni bancarie, pena la violazione delle norme vigenti. Inoltre, è stata avanzata l’ipotesi che l’obbligo incondizionato di accettare pagamenti elettronici possa favorire una posizione dominante da parte dei gestori dei circuiti di pagamento, in contrasto con quanto previsto dall’art. 102 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea.

Un precedente giurisprudenziale destinato a far discutere

Questa sentenza potrebbe costituire un precedente giuridico significativo per altri esercenti in situazioni analoghe, specialmente in contesti dove i prezzi sono fissati per legge e i margini sono stabiliti in modo unilaterale. La questione resta aperta e potrebbe evolversi ulteriormente con nuovi ricorsi e sentenze.

Nel frattempo, la giurisprudenza in materia di obbligo di POS si arricchisce di un nuovo elemento che, almeno per il momento, fa emergere dubbi sull’applicabilità uniforme della normativa a tutte le categorie di attività economiche.

Oro da investimento: una riserva di valore che in pochi conoscono (ma che può fare la differenza)

Non solo per i ricchi: oggi anche le famiglie possono accedere a un bene rifugio sicuro, tangibile e tutelato, con soluzioni personalizzate e flessibili.

In tempi di inflazione, instabilità economica e continue incertezze globali, una domanda torna con forza: come proteggere ciò che abbiamo costruito nel tempo?
Una risposta concreta esiste da sempre, anche se pochi la conoscono: l’oro da investimento.


Lo sapevi?

Dal 2000, con l’introduzione della Legge n.7, è stato abolito il monopolio dell’Ufficio Italiano Cambi e liberalizzato il mercato dell’oro.
Oggi ogni cittadino italiano ha il diritto di acquistare e vendere oro da investimento in piena legalità, affidandosi a operatori professionali riconosciuti.


Perché proprio l’oro?

L’oro è un bene rifugio per eccellenza, apprezzato in tutto il mondo da secoli.
Non dipende da governi, borse o piattaforme digitali. Non può fallire, non si svaluta in modo arbitrario e mantiene il suo valore nel tempo.
In un’epoca in cui tutto sembra effimero, l’oro è una certezza concreta e tangibile.


L’oro non è più un privilegio per pochi

Per molto tempo l’oro è stato considerato un lusso riservato ai ceti più abbienti.
Ma oggi, grazie alla liberalizzazione del mercato e a formule flessibili, anche chi non dispone di grandi capitali può costruire la propria riserva aurea.

È possibile iniziare con cifre minime, simili al costo di una colazione al giorno, scegliendo piani di acquisto personalizzati e adattabili in base alle esigenze.


Cos’è l’oro da investimento?

Parliamo di lingotti in oro puro 24 carati (999,9‰), certificati e tracciabili, disponibili in diversi formati: 20g, 50g, 100g.
Non si tratta di gioielli o oro usato, ma di beni esenti da IVA e pienamente di proprietà dell’acquirente.
Puoi scegliere se ritirare fisicamente il tuo oro oppure custodirlo in sicurezza, in spazi assicurati e protetti.


Il Piano di Acquisto Ricorrente: accessibile, flessibile, sicuro

Tra le formule più apprezzate oggi c’è il Piano di Acquisto Ricorrente (PAR):
un sistema che permette di accumulare oro puro nel tempo, mese dopo mese, con la possibilità di:

  • scegliere quanto versare,
  • cambiare importo o durata in qualsiasi momento,
  • sospendere e riattivare il piano in piena libertà.

In questo modo, si costruisce un patrimonio solido nel tempo, approfittando anche di un prezzo medio di mercato monitorato da esperti del settore.


Contatto umano, non vendita online

In un’epoca dominata da automatismi e bot, qui torna protagonista il contatto umano.
Non si vende oro online, perché ogni percorso va costruito insieme.
Chi desidera saperne di più può incontrare un consulente certificato, che lo accompagna con trasparenza, chiarezza e attenzione in ogni fase.

Oggi più che mai è importante tornare a un dialogo diretto e autentico.
Il percorso inizia con una conversazione, non con un carrello.


Vuoi saperne di più?

Parla con un consulente
Vuoi saperne di più sull’oro da investimento e capire come iniziare in modo semplice e sicuro, anche con piccoli importi?
Scrivici ora su WhatsApp: riceverai supporto diretto e gratuito da un professionista certificato.

Ti bastano pochi minuti per:

  • ottenere una panoramica chiara e personalizzata,
  • valutare le opzioni più adatte a te,
  • scoprire come iniziare senza errori o fraintendimenti.

👉 Nessun obbligo di acquisto, solo informazione, ascolto e trasparenza.


Vuoi sapere perché le banche accumulano oro ma ti propongono altro? Leggi anche 👉 Questo approfondimento

Quindici infermieri pediatrici pronti a prendere servizio all’Asp di Agrigento

“L’individuazione di quindici infermieri pediatrici che prenderanno servizio nelle unità operative di Pediatria e Neonatologia distribuite sul territorio agrigentino è un passo fondamentale per garantire l’assistenza ai bambini e agli adolescenti. Un obiettivo raggiunto grazie al lavoro svolto dal direttore generale dell’Asp, Giuseppe Capodieci, in sinergia con il direttore di Risorse umane, Massimo Pietrantoni, e tutto il suo staff”.

Con queste parole Salvatore Occhipinti, presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche commenta l’inserimento dei quindici “professionisti della salute” che si occuperanno non soltanto della somministrazione dei farmaci ai piccoli pazienti, ma anche di prevenzione e di educazione sanitaria senza mai tralasciare il supporto emotivo per i bambini e gli adolescenti, per i quali uno dei compiti dell’infermiere pediatrico riguarda il benessere e la promozione della crescita e dello sviluppo sano.

Nel novembre scorso, il presidente Occhipinti, Vanessa Iacovangelo, presidente della commissione Albo Infermieri Pediatrici dell’Opi, e Antonino Venezia, consigliere dell’Opi, hanno affrontato l’argomento con la direzione strategica chiedendo un celere intervento dell’Azienda sanitaria per coprire i posti vacanti così come previsto nella Dotazione organica.

“Auspichiamo – conclude il presidente Occhipinti – che quanto prima si arrivi alla copertura di tutti i posti previsti in dotazione organica così da rendere possibile l’erogazione di un servizio che non si ferma alla somministrazione dei farmaci ma va oltre, includendo nel piano di assistenza anche il sostegno emotivo ai piccoli pazienti e ai loro familiari”.

Accordo tra Rinascimento Solare e Touring Club Italiano per la cultura

MILANO (ITALPRESS) – Enersystems S.p.A., attraverso il proprio brand Rinascimento Solare, annuncia di avere siglato un accordo con il Touring Club Italiano (TCI), che da oltre 130 anni si impegna nella tutela e nella valorizzazione del patrimonio ambientale, artistico e culturale italiano. Da luglio su La7 va in onda la campagna di Rinascimento Solare: “Energia per la tua casa. Cultura per il Paese”.
Con questa iniziativa, Rinascimento Solare e TCI inaugurano un percorso congiunto che unisce energia rinnovabile e patrimonio culturale, nel quadro di un approccio sostenibile nella promozione del patrimonio storico e artistico del nostro Paese. Un approccio che riflette la visione etica del modello imprenditoriale di Enersystems che ha deciso di destinare parte dei propri profitti a finalità sociali nel campo dell’arte, della cultura e della valorizzazione del territorio di riferimento.
La prima azione concreta della collaborazione è stata la sponsorizzazione di “Aperti per Voi sotto le Stelle”, un evento nazionale che si è svolto lo scorso giugno per celebrare i 20 anni del progetto del Touring Club “Aperti per Voi” che consente ai cittadini e ai turisti di accedere, grazie al volontariato civico, a luoghi d’arte e cultura spesso chiusi o difficilmente visitabili.
In particolare, Rinascimento Solare ha sostenuto l’edizione siciliana dell’evento, rinnovando così il proprio impegno verso la sostenibilità, la cultura e la rigenerazione dei territori. Enersystems promuoverà inoltre l’adesione al Touring Club Italiano donando fino a 400 quote di iscrizione annuale ai propri clienti, rafforzando così il legame tra cittadinanza attiva, turismo responsabile e impegno ambientale.
“La collaborazione con il Touring Club Italiano rappresenta per noi un passo naturale: condividiamo la visione di un’Italia da vivere, custodire e far rifiorire nel segno della bellezza, della cultura e dell’energia pulita”, ha dichiarato Nino Scimeca Direttore Commerciale di Enersystems.
“Ci fa piacere avere al nostro fianco Enersystems che condivide il nostro impegno nella valorizzazione dei beni culturali e guarda al futuro con responsabilità,” ha aggiunto Anna Rita Deceglie, Direttore Marketing del Touring Club Italiano.
L’impegno per promuovere un approccio sostenibile alla cura e alla valorizzazione del patrimonio culturale e artistico del territorio, verrà ribadito nella campagna ispirata dal nuovo video istituzionale di Rinascimento Solare, declinato sia in TV – attraverso una serie di spot in programma su La7 tra luglio e settembre – sia sui canali digitali e social della società all’insegna del claim “Rinascimento Solare: Energia per la tua casa. Cultura per il Paese”.
Il Touring Club Italiano, fondato nel 1894, è un’organizzazione privata senza scopo di lucro che ha come missione quella di prendersi cura dell’Italia come bene comune perchè sia più conosciuta, attrattiva, competitiva e accogliente, producendo conoscenza, tutelando e valorizzando il paesaggio, il patrimonio artistico e culturale e le eccellenze economico produttive dei territori, attraverso il volontariato diffuso e una pratica turistica del viaggio etica, responsabile e sostenibile. www.touringclub.it
Rinascimento Solare è il marchio con cui Enersystems S.p.A., operatore nazionale attivo dal 2007 nel settore del fotovoltaico residenziale, promuove un modello energetico fondato su qualità, fiducia e sostenibilità. Attraverso una rete di professionisti distribuiti su tutto il territorio italiano, offre servizi di consulenza, installazione e assistenza di impianti fotovoltaici di standard elevato.
Enersystems reinveste parte dei propri utili in progetti culturali e turistici nei territori in cui opera, con l’obiettivo di coniugare energia pulita e sviluppo locale. Rinascimento Solare rappresenta una visione etica e duratura dell’indipendenza energetica.
-news in collaborazione con Rinascimento Solare –
-foto ufficio stampa Rinascimento Solare-
(ITALPRESS).

Svelato il poster del Gp Italia, La Russa “A Monza nascono magie”

ROMA (ITALPRESS) – Monza scalda i motori. Si avvicina a grandi passi l’appuntamento con il Gran Premio d’Italia di Formula 1, in programma nel weekend tra il 5 e il 7 settembre prossimi. In attesa della presentazione ufficiale dell’evento, fissata il 2 settembre a Monza, quest’oggi, presso la sede dell’Aci a Roma, è stato svelato il poster di promozione del GP d’Italia.

Presenti le tre auto che “rappresentano la F1 di quest’anno”, spiega il generale Tullio Del Sette, commissario straordinario dell’Aci, ovvero Ferrari, McLaren e Mercedes, attraversate da un vortice tricolore su cui spicca la scritta “The temple of speed” (“Il tempio della velocità”).

A prendere la parola è poi il presidente eletto dell’Aci, ancora in attesa dell’insediamento, Geronimo La Russa:Monza per me è casa, per me e per gli appassionati è sempre un tempio dove nascono magie e dove il motorsport italiano ha saputo diventare protagonista nel mondo – le sue parole -. Ogni anno vengono creati poster, manifesti, pezzi d’arte che tramandano una storia prestigiosa. Perchè la Formula 1 è questo: è storia, e nessuno come Monza può vantare una storia così gloriosa, ma anche tecnologia, futuro, innovazione e sperimentazione”.

A Monza si prospetta un evento a tutto tondo: “Tra le iniziative, oltre alla riproposizione di quella dello scorso anno, ‘ogni pilota un alberò, avremo un punto nel quale sarà possibile fare prevenzione cardiovascolare e uno per la donazione del sangue – racconta ancora Del Sette -. Sulla pista, prima della gara, ci saranno alcune esibizioni, tra cui quella dei paracadutisti delle forze militari italiane, della pattuglia acrobatica dell’aeronautica militare e della banda dei carabinieri per suonare l’inno. Quindi non solo sport, ma anche sostenibilità, solidarietà e italianità”.

Presente anche Giovanni Battista Tombolato, sub commissario straordinario dell’Aci, che si augura “un’edizione da record per presenza di pubblico. Da appassionato è un’emozione essere qua e aver collaborato a creare il simbolo del tempio della velocità”. Nel corso della conferenza si è parlato anche dei lavori di ristrutturazione dell’anello alta velocità: “Monza è il top, qualcosa di sacro, soprattutto quando a piedi o in bicicletta si percorre l’anello. Lì c’è qualcosa di mistico. Abbiamo pensato di creare un tavolo per recuperare quel pezzo di storia”.

– Foto Spf/Italpress –
(ITALPRESS).