L’assessore ai beni culturali, Sebastiano Tusa: “musei aperti anche d’estate”

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Siti archeologici e musei aperti fino a mezzanotte in estate: e’ la proposta del nuovo assessore regionale ai beni culturali, Sebastiano Tusa per alcuni, circa una decina di siti e musei siciliani. Lo ha detto questo pomeriggio il neo assessore regionale ai Beni culturali Sebastiano Tusa nel corso di una visita al parco archeologico di Selinunte. “Ho ricevuto l’assicurazione da parte delle società che gestiscono questi siti – ha riferito – tra cui quello di Taormina e il museo Salinas di Palermo”.

Rocco Forte Sicilian Open 2018, vince lo svedese Joakim Lagergren

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Con una buca di spareggio si è aggiudicato il Rocco Forte Sicilian Open 2018 lo svedese Joakim Lagergren. Il torneo giunto alla seconda edizione, lo scorso anno ha riscosso grande successo tra giocatori e addetti ai lavori, che hanno gradito particolarmente la spettacolarità del percorso. Si tratta di un par 71 che misura 7,217 yards , 6600 metri e che combina le migliori nove buche di due percorsi, l’East Course e lo West Course, disegnati entrambi dall’americano Kyle Phillips. Le ultime sei buche sono inserite in uno scenario meraviglioso, adiacenti alla costa con il Mar Mediterraneo a fare da sfondo ed anche quest’anno la magia si è ripetuta, a parte il forte vento che ha soffiato nelle prime due giornate di gioco. Joakim Lagergren e Lorenzo Vera avevano terminato in parità va-16, ma poi lo svedese ha avuto la meglio ed è riuscito ad aggiudicarsi il torneo. Lagergren è tre volte diplomato in Qualifying School con una vittoria sul Challenge Tour nel 2014 e quest’anno in cerca di una vittoria a livello europeo. (Foto concessa da Fabrizio Gremo https://www.facebook.com/fotoGremo/)
                

Marco Campione annuncia ai sindacati 85 licenziamenti: “Girgenti Acque non ha altre strade per contenere i costi”

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Una lettera indirizzata ai sindacati e che porta notizie non certo positive. E’ il presidente Marco Campione a mettere nero su bianco le previsioni dell’azienda: “Non si intravedono misure idonee al contenimento dei costi soprattutto di investimento, se non con il ridimensionamento e la riorganizzazione delle attività affidate alla Hydortechne, con conseguente riduzione di personale, avendo le società adottato ogni possibile iniziativa atta a razionalizzare i costi aziendali”. Il numero uno di Girgenti Acque annuncia così il taglio di personale che sarà operato presto, ad essere colpita di più sarà la Hydortechne, amministrata da Pietro Arnone che su 155 dipendenti ne perderà 75. Le rimanenti dieci unità saranno mandate a casa dalla società principale.
La manovra riduttiva del personale, secondo quanto motivato da Campione, è l’unico passo dopo i tentativi di razionalizzare le spese aziendali, ma i bilanci di Girgenti Acque sarebbero in rosso da un bel poì. Campione nella missiva alle rappresentanze sindacali entra nei dettagli tecnici citando “diseconomie esterne” di bilancio che nascono per il privato da “inadempienze e/o mancati riconoscimenti di partite economicho-finanziarie da parte dell’Ati, che sono tra l’altro oggetto di azioni legali risarcitorie promosse dalla Società e che ancora oggi non hanno avuto riscontro”. Il riferimento è al calcolo della tariffa, all’azzeramento del Fondo per i investimenti ma, soprattutto, alla mancata consegna delle reti da parte dei sindaci “ribelli”, che “ha privato Girgenti acque – si legge – di una parte fondamentale di risorsa idrica costringendola all’acquisto della società di sovrambito”.
La scelta del taglio dei dipendenti sebbene sia ben motivata da Campione con le evidenti difficoltà aziendali, sembra comunque essere influenzata inevitabilmente anche dallo scontro con l’Ati che qualche settimana fa,  ha avviato le procedure per  l’eventuale risoluzione del contratto di fornitura.
 

Gli infermieri agrigentini da collegio diventano ordine professionale, il presidente Occhipinti: “Siamo linfa vitale del sistema sanitario”

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            “GLI INFERMIERI VOGLIONO GARANTIRE IL DIRITTO ALLA SALUTE” Occhipinti: “Da Collegio a Ordine professionale, sempre più proiettati nella valorizzazione dell’infermiere, il professionista che riconosce ogni forma di fragilità e non lascia mai sola la persona” Si e’ svolta ieri la “Giornata internazionale dell’infermiere”, dal 1992 sostenuta in Italia dalla Federazione nazionale degli infermieri: un evento che anche nell’Agrigentino sottolinea l’impegno di questi professionisti al servizio della collettività, sui temi della solidarietà e dell’alleanza con i pazienti e le loro famiglie. Una “battaglia” da sempre portata avanti dall’Opi di Agrigento, già Collegio Ipasvi, che domani avvierà una serie di campagne di sensibilizzazione e iniziative a supporto della categoria. “Abbiamo costantemente sostenuto i nostri iscritti e adesso che abbiamo un Ordine professionale a tutti gli effetti, intendiamo implementare a nostra azione – ha detto il presidente provinciale, Salvatore Occhipinti -. Siamo l’Ordine più numeroso d’Italia: rappresentiamo oltre 447mila professionisti. Siamo tanti, ma dovremmo essere di più. Per salvaguardare meglio la Salute pubblica intesa come diritto umano, concetto-guida di questa edizione 2018 della ‘Giornata internazionale dell’Infermiere’. Ieri gli infermieri iscritti all’albo hanno una felpa con il logo che da adesso identificherà l’Ordine professioni infermieristiche di Agrigento. Così come detto anche dalla presidente della Federazione nazionale Opi, Barbara Mangiacavalli, i risultati dell’Osservatorio civico Fnopi-Cittadinanzattiva testimoniano come i cittadini, oltre che in ospedale, vorrebbero più infermieri sul territorio: a domicilio, nelle scuole, in farmacia, vorrebbero istituzionalizzata la figura dell’Infermiere di famiglia/comunità in analogia con la figura del medico di medicina generale. Vorrebbero avere la possibilità di consultare Infermieri esperti ad esempio in trattamento di ferite/lesioni cutanee. Le conoscenze tecnico-scientifiche e relazionali peculiari della professione, unitamente al ruolo di maggiore prossimità nei confronti dell’assistito rispetto ad altre figure sanitarie, eleggono l’infermiere come colui che è in grado di difendere e sostenere le rispettive famiglie e le comunità. L’infermiere costituisce la linfa vitale del Sistema sanitario nazionale – ha aggiunto Occhipinti -: la provincia, così come l’intera nazione, ha bisogno di Infermieri e di Infermieristica. Eppure assistiamo ad un costante decremento del numero di professionisti in Sanità: tagliare sugli investimenti significa far crescere i costi complessivi”.  

Ultima giornata del Rocco Forte Open 2018 (Guarda la fotogallery)

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(Scatti concessi dal fotografo Fabrizio Gremo)

Il Comune di Ribera assegna una nuova sede all’Istituto Musicale Toscanini

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L’istituto Musicale Toscanini di Ribera avrà una nuova sede all’interno di uno dei plessi dell’istituto comprensivo Crispi. Lo ha deliberato la giunta municipale di Ribera assegnando, per 30 anni. Questi locali che si trovano in corso Umberto e che potranno essere occupati dal Toscanini, unica istituzione di alta formazione in tutto l’Agrigentino, per la durata di 30 anni. Il Toscanini ha 22 corsi di laurea attivi e 350 studenti iscritti e sta per ottenere la statalizzazione e l’accreditamento dei bienni ordinamentali di laurea magistrale, finora sperimentali in tutta Italia. Adesso si attende l’approvazione da parte del consiglio comunale. Poco più di due anni fa il Toscanini ha rischiato la chiusura per mancanza di fondi. Poi una sinergia che ha visto varie forze impegnate e il Comune di Ribera e in prima linea ha consentito di salvare quest’importante patrimonio del territorio. Nella foto, il presidente e il direttore del Toscanini, Giuseppe Tortorici e Mariangela Longo, con il sindaco di Ribera, Carmelo Pace

Occupazione abusiva di una casa popolare, patteggiano due riberesi

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Si è conclusa con il patteggiamento la vicenda giudiziaria che aveva coinvolto due riberesi per occupazione abusiva di un alloggio popolare e che aveva portato la Procura della Repubblica di Sciacca a chiedere e ottenere la misura del divieto di avvicinamento dei due alla zona degli alloggi Iacp di Ribera di via Imbornone. Hanno patteggiato la pena di 10 mesi di reclusione i riberesi Eder Marciani ed Alice Giaretti, entrambi di 29 anni, marito e moglie. La misura del divieto di avvicinamento agli alloggi Iacp di via Imbornone e al perimetro territoriale dove insistono le case popolari era già stata revocata. La vicenda giudiziaria per la Procura della Repubblica di Sciacca è stata seguita dal sostituto procuratore Michele Marrone e da quando è stata adottata quella misura sono diminuite, a Ribera, le occupazioni abusive di alloggi Iacp.  Per Marciani pena sospesa.

Carcere duro per il boss Nugara e niente scorta per Cutrò, le rimostranze del testimone dell’omicidio Puglisi

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“Voglio dire con estrema – scrive in una nota Giuseppe Carini, l’uomo che con la sua testimonianza fece arrestare alcuni boss di Brancaccio dopo l’omicidio di don Pino Puglisi –  chiarezza che la revoca delle speciali misure di protezione a Ignazio Cutrò e la revoca totale della scorta alla sua famiglia è una vera porcata. La gravità della situazione è sotto gli occhi di tutti”. Carini pone nuovamente l’attenzione sul caso Ignazio Cutrò, l’altro testimone di giustizia agrigentino al quale qualche mese fa, è stata revocata la scorta. “Ho appena appreso la notizia che Giuseppe Nugara capomafia di San Biagio Platani – dice  Carini, preoccupato per la revoca delle misure di protezione  –  è ritenuto un boss pericolosissimo tanto che è stato applicato il regime di carcere duro “il 41  bis”. Questa persona è la stessa che intercettata dai carabinieri nel corso dell’operazione della mafia della montagna diceva di volere uccidere Ignazio Cutrò non appena lo Stato si sarebbe stancato di lui e gli avesse tolto la scorta.“ Nel 1995, Giuseppe Carini entrava nel programma di protezione a seguito delle sue testimonianze contro mandanti ed esecutori dell’omicidio Puglisi. Aveva solo 25 anni e da allora vive sotto copertura. Ignazio Cutrò, invece ha rifiutato sempre di cambiare identità e ha scelto di continuare a vivere nel paese in cui è cresciuto “Il Ministero degli interni – conclude Carini –  la Prefettura di Agrigento,  la DDA di Palermo e la Direzione Nazionale Antimafia continuano a fare finta di nulla. Ignazio Cutrò è solo, la famiglia Cutrò è senza alcun dispositivo di protezione. Non possiamo stare zitti.  Il nostro silenzio è complice.

Nessun dato diffuso dall’avvio della differenziata a Sciacca, intanto il 21 maggio annunciato il primo sciopero dei netturbini dell’era Aro

Da giorni si attende di poter conoscere il dato sulla raccolta differenziata a Sciacca. Esattamente quanto in termini numerici sia aumentato il dato di percentuale di rifiuti prodotti col nuovo sistema. Percentuali che in passato hanno visto Sciacca come il fanalino tra i comuni della provincia che essendo passati al nuovo sistema ancor prima, hanno potuto raggiungere percentuali significative in tal senso. Gli uffici del Comune di Sciacca, a quanto pare, starebbero elaborando questi dati che tardano ad arrivare  per dei ritardi di comunicazione  dei quantitativi da parte dei tre diversi impianti che effettuano lo stoccaggio dei rifiuti per conto del Comune di Sciacca. Dati, a questo punto, fondamentali per misurare il reale grado di accoglienza e adozione da parte dei saccensi delle nuove modalità di conferimento a circa un mese dall’avvio a step del servizio. La ditta, intanto ha comunicato che nelle tre zone escluse dal “porta a porta”, ossia contrada Carbone, Foggia e San Calogero, avverrà una sostituzione dei vecchi cassonetti di prossimità con i nuovi cassonetti che seguiranno la colorazione dei mastelli e pertanto, permetterà di effettuare una differenziata in linea col porta a porta. Il ventuno maggio prossimo si profila un’altra giornata di disservizi, infatti per tale giorno è stato proclamato ed annunciato lo sciopero dei netturbini delle ditte Bono-sea che già questa settimana si erano riuniti in assemblea sindacale interropendo la raccolta e causando disagi in diverse zone. I netturbini,transitati da Sogeir alle de ditte che hanno in appalto il nuovo piano Aro, lamentano gli stessi ritardi e gli stessi problemi legati ai mancati pagamenti che già più volte li avevano condotti a rimostranze. Programmato, adesso, la nuova giornata di sciopero. La prima dell’era Aro. I lavoratori si troverebbero in uno stato di agitazione, hanno riferito i sindacati, anche per la nuova organizzazione dei turni e degli orari lavorativi

Polpette avvelenate a Serradifalco, nuova strage di randagi in Sicilia

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Polpette avvelenate e le carcasse di quattro cani randagi: è quanto è stato ritrovato a Serradifalco. E’ soltanto l’ultimo episodio di avvelenamento di animali in Sicilia. Trattandosi di una zona molto vasta, i volontari delle associazioni animaliste, temono che il numero di animali  sia, purtroppo, destinato ad aumentare notevolmente. Lunedì sarà presentato un esposto in procura contro il sindaco di Serradifalco perché i primi cittadini hanno la responsabilità sterilizzare tutti i randagi e portarli nei canili.: E’ quanto hanno fatto sapere le associazioni animaliste che sono pronte a portare avanti la battaglia per i diritti degli animali. Il sindaco di Serradifalco, Leonardo Burgio però dal canto suo, ha rilanciato tramite Facebook un appello a tutti i cittadini:  “Chiedo a tutti i cittadini di aiutare me, la polizia municipale e i carabinieri, a denunciare qualsiasi individuo sospetto. Sono pronto anche personalmente ad esporre denuncia dietro segnalazione, tutelando l’anonimato di chi la effettua. Invito tutti, solo se si hanno spazi adatti, ad adottare, come ho fatto io, qualche povero sventurato. Non lasciamo che l’odio vinca sulla solidarietà. Utilizziamo invece la rabbia per trovare i colpevoli”.