
Inizio dei festeggiamenti a Sambuca per la Madonna dell’Udienza, sabato sera la rievocazione storica della guarigione del 1576
Avra’ inizio sabato, dodici maggio, a partire dalle ore 18,30 la 443^edizione della Festa della Madonna dell’Udienza di Sambuca di Sicilia. Quest’anno i festeggiamenti accompagnati dai classici riti che culmineranno nella giornata di domenica venti maggio con il rinnovo del “Votu” e i momenti della Discesa e deposizione del Simulacro di Maria SS. dell’udienza della Vara, saranno aperti dalla rievocazione storica della prodigiosa guarigione del 1576. Una rappresentazione suggestiva con 150 figuranti in costume per le vie del borgo.
La rappresentazione, come ha spiegato oggi pomeriggio il sindaco Leo Ciaccio, assume un significato ancora più importante in questo momento per la comunità di Sambuca in grande apprensione per Leo D’Amico, il sambucese rimasto gravemente ferito nell’incidente dello scorso nove maggio in contrada Maddalusa dopo esser stato travolto da un’automobile che ha forzato una delle chiusure istituite in occasione del Giro d’Italia.
“Ci auguriamo – ha detto il primo cittadino – che possa ancora avvenir,e esattamente come 442 anni fa, la guarigione prodigiosa di questo nostro concittadino per intercessione della nostra patrona alla quale questa comunità ogni anno si rimette con fede e grande devozione”.

Giro d’Italia, polemiche a Ribera per il mancato passaggio in città e in tv
Non si placano le polemiche a Ribera dopo il passaggio della quinta tappa del Giro D’Italia, Agrigento-Santa Ninfa, o meglio, polemiche per il mancato attraversamento della “carovana rosa” nel centro abitato e per il mancato passaggio in tv proprio nel momento in cui i ciclisti sfioravano la cittadina crispina che si era preparata al momento di promozione con l’installazione alla rotonda del bivio che conduce a Ribera con l’installazione di una riproduzione del prodotto tipico che rappresenta la cittadina. Peccato che la telecronaca delle trasmissioni Rai, ha mandato il nero quando la carovana si trovava alle porte della cittadina annullando di fatto qualsiasi tentativo di ritorno d’immagine dal passaggio della grande manifestazione sportiva.
Una situazione che ha alimentato un diffuso malcontento al punto, da ingenerare dicerie su presunti contributi elargiti da altre cittadine come Sciacca che invece, dal Giro ha ottenuto molta visibilità con l’attraversamento nel perimetro urbano
Le polemiche hanno perfino scatenato l’ironia dei social con la pubblicazione di vignette come quella che vi proponiamo qui nella foto, ma la delusione e le dicerie hanno portato in queste ore l’assessore comunale, Francesco Montalbano ad effettuare alcune precisazioni:
“Sperando di non urtare – scrive l’amministratore – la sensibilità di coloro ai quali non va bene mai nulla, e che in maniera indefessa sui social veicolano immagini e commenti negativi sulla nostra cittadina, sentiamo il dovere per il rispetto dovuto alle persone, alla nostra città e per evitare che in buonafede molti concittadini possano essere ingannati di comunicare quanto segue:
1) Le tappe del giro d’Italia vengono stabilite minuziosamente dagli organizzatori un paio di anni prima che le stesse si svolgano, senza alcuna concertazione con i comuni.
2) La Rai e/o gli organizzatori del giro d’Italia non hanno mai chiesto soldi al comune di Ribera per fare passare i ciclisti all’interno dei centri abitati o per fare le riprese tv.
3) I comuni di Agrigento e Sciacca non hanno pagato alcuna somma alla Rai e/o agli organizzatori del giro d’Italia per avere la partenza e il passaggio all’interno delle loro città.
Siamo certamente amareggiati che la diretta RAI si sia interrotta per trasmettere la pubblicità proprio nel momento in cui i ciclisti arrivavano nella nostra località, ma vogliamo ricordare che nel 1986, quando Ribera ospitò l’incontro per la difesa del titolo mondiale fra Oliva e Coggi, e un giornale nazionale definì la nostra cittadina “un paese di dieci case cotte dal sole e aggrappate a stento su una collina … e … che la conferenza stampa di presentazione si è tenuta in una scomoda sala comunale in un clima da vecchio processo per stupro” nessuno reagì accusando di incompetenza e incapacità gli amministratori del tempo, ma si fecero delle manifestazioni di protesta nei confronti del giornale.
Augurando che – ha concluso l’assessore – questo chiarimento serva a far riflettere e soprattutto a far comprendere l’impatto sulla immagine della nostra amata Ribera”
Intanto, le arance installate per l’occasione sono rimaste nel posto della collocazione con l’intento e il piacere di essere riuutilizzare nei futuri eventi organizzati dall’amministrazione comunale.
Parco giochi Perriera, Ambrogio e Di Paola: “Non può essere chiuso”. Dirigente Misuraca: “Tempi brevi per la messa in sicurezza”
“Il parco giochi della Perriera deve restare aperto”. Così, oggi, Simone Di Paola e Giuseppe Ambrogio (sono entrambi consiglieri di maggioranza) intervengono sulla questione di cui Risoluto.it si è già occupato dopo che il dirigente comunale responsabile Aldo Misuraca ha appurato che i giochi non erano a norma. Di Paola e Ambrogio hanno incontrato il sindaco Francesca Valenti. Tutti d’accordo sul fatto che il giardino non solo non deve chiudere ma, al tempo stesso, deve essere riqualificato, abbellito e reso adeguato alle esigenze dei più piccoli. “Esigenze che non sono secondarie rispetto ad altri giusti bisogni della nostra comunità”, dicono. Si è deciso che, a bilancio approvato, si attui un importante investimento per restituire questo spazio a condizioni di decoro e gradevolezza, con nuovi giochi, più arredi e la sostituzione del tappeto erboso. Al sindaco è stato chiesto che la politica si riappropri del suo ruolo, ossia quello di definizione ed attuazione dell’indirizzo politico amministrativo,collaborando con la burocrazia, ciascuno per le proprie responsabilità e senza reciproche invasioni di campo. Ma l’architetto Misuraca intanto è tornato sulla vicenda, precisando che “il parco giochi del museo del carnevale è stato temporaneamente interdetto in attesa di verifica della conformità dei giochi, e che “a sopralluogo effettuato si evince che 2 giochi (di carattere secondario) sono daeliminare, e che tutti gli altri possono essere resi disponibili previa sostituzione
del tappetino e strato di sabbia sottostanti. I giochi a breve saranno messi in sicurezza e disponibili”. Insomma: il “caso”, sempre che di caso si sia trattato, si accinge a chiudersi.
Accessi a mare in spiaggia al Lido Salus, presentata interrogazione dell’opposizione del centrodestra
Disagi per tutti quei cittadini residenti ai quali non viene reso possibile l’accesso al mare, diritto, che, a quanto pare viene puntualmente ignorato da privati, che non rispettano le regole: è quanto lamentano i consiglieri di opposizione del centrodestra che oggi hanno presentato una interrogazione al sindaco Valenti.
Inoltre, i consiglieri evidenziano che vi è una scalinata realizzata dal Comune, quindi pubblica, che a causa delle piogge è stata resa impercorribile e quindi necessita urgentemente di interventi per metterla in sicurezza. Nella scalinata specificano poi i componenti dell’opposizione vi insistono rami di alberi e piante di privati che diventano cenacoli di insetti, topi ed altro.
“Alla fine della scalinata – si legge nell’interrogazione – che finisce in prossimità dell’ex ferrovia, a meno di un metro c’è un sentiero che porta direttamente alla battigia, ma che a causa delle erbacce e all’assenza di una scaletta che fino allo scorso anno era presente diventa impossibile attraversare”.
I consiglieri, infine che interrogano la sindaca sulle azioni risolutive intraprese, citano anche un sottopassaggio ferroviario utilizzato per l’accesso che era presente fino a poco tempo fa e che adesso risulta non esistere più.
Inaugurato canile-rifugio per randagi a Salemi su un bene confiscato alla mafia
Trenta box che possono ospitare fino a 81 cani adulti e 28 cuccioli su un’area molto vasta di 4.700 metri quadri. E’ stato inaugurato a Salemi un nuovo canile-rifugio per randagi realizzato su un bene confiscato alla mafia.
La gestione del rifugio, che si trova in contrada Baronia Inferiore, è stata affidata all’associazione Agada, che ha ottenuto la struttura in comodato d’uso gratuito al termine di un bando. L’accordo prevede che il 40% dei posti siano destinati al Comune di Salemi, mentre l’associazione Agada potrà contare sulla restante parte e dovrà inoltre garantire il servizio di accalappiamento, microchippatura, sterilizzazione e vaccinazione dei cani randagi su tutto il territorio comunale, oltre che il sostentamento degli animali ospiti della struttura. Erano presenti all’inaugurazione della struttura il prefetto di Trapani, Darco Pellos, e il sindaco di Salemi, Domenico Venuti.
Il canile non servirà soltanto il comune di Salemi, ma tutti i comuni del trapanese quelli che ne faranno richiesta ed è dotato di un ambulatorio sanitario con una piccola sala operatoria per le sterilizzazioni e gli interventi di primo soccorso, oltre che di un sistema di videosorveglianza.
La scrittrice spagnola Clara Sanchez ospite della nona edizione del Letterando In Fest
Sarà Clara Sánchez, autrice pluri-premiata dalla critica e amatissima dal pubblico a chiudere nella giornata finale del diciassette giugno prossimo la nona edizione del Letterando In Fest 2018. Una presenza internazionale quella della conosciutissima scrittrice spagnola che in Italia è particolarmente apprezzata.
Al Complesso monumentale della Badia Grande, la Sánchez, unica scrittrice ad aver vinto i tre più importanti premi letterari spagnoli, presenterà il suo ultimo libro “L’amante silenzioso”, edito da Garzanti.
Oltre alla presenza dei grandi nomi della letteratura contemporanea come Clara Sánchez e tanti altri, alla nona edizione del Letterando in Fest, anche tante novità come Pitch a book, un concorso di idee dedicato a giovani scrittori emergenti che non hanno mai avuto la possibilità di incontrare degli editori.In palio sarà infatti la possibilità di veder pubblicato il proprio romanzo, ovviamente a spese del Letterando in Fest.
‘Crediamo nelle nuove generazioni e nei giovani talenti – spiega Sino Caracappa – e siamo consapevoli che per colmare il vuoto c’è bisogno anche del nuovo’. Tutte le modalità di partecipazione saranno spiegate attraverso i canali social ufficiali del festival.
Cantieri di lavoro, selezione aperta per disoccupati a Sciacca
È stato pubblicato sul sito internet del Comune di Sciacca il bando per la selezione del personale da utilizzare nei cantieri di lavoro di futura istituzione, finanziati dall’assessorato regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro.
A darne notizia sono il sindaco Francesca Valenti e l’assessore alle Politiche Sociali Annalisa Alongi. A occuparsi della selezione pubblica, per la formulazione di una graduatoria per l’ammissione ai cantieri, è il Centro per l’Impiego di Sciacca, sito in Via Carrozza.
La partecipazione al bando scade il prossimo 31 maggio.
L’iniziativa – che a Sciacca scaturisce dalla manifestazione di interesse presentata dall’Amministrazione comunale – ha a oggetto il “temporaneo inserimento lavorativo di soggetti disoccupati per mitigare, in tal modo, le condizioni di povertà e emarginazione sociale scaturenti dalla carenza di opportunità occupazionali”.
I soggetti selezionati, di età compresa tra i 18 e i 66 anni e 7 mesi, riceveranno prima una formazione d’aula di base e poi verranno avviati a un’esperienza pratica consistente in “costruzione, sistemazione o manutenzione di modeste opere di pubblica utilità”. Nel bando sono specificate le modalità di partecipazione. Sul sito del Comune (sezione “avvisi”), si può leggere e scaricare la documentazione: bando e modello di autocertificazione.
L’accusa chiede 6 anni per il menfitano Pietro Bono, accusato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina nel processo “Skorpion Fish”
Per Pietro Bono, di 64 anni, di Menfi, accusato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina nell’ambito del processo “Skorpion Fish”, l’accusa ha chiesto 6 anni di reclusione. Il menfitano, che si trova agli arresti domiciliari, viene giudicato con il rito abbreviato, al Tribunale di Palermo, assieme ad altri 11 imputati, tra tunisini e trapanesi. E’ accusato di avere messo a disposizione una barca per sbarchi clandestini. Un altro menfitano coinvolto nella vicenda, Felice Montalbano, di 59 anni, ha patteggiato 3 anni, 6 mesi e 20 giorni di reclusione. Il 7 giugno discussione delle difese e sentenza. Bono è difeso dall’avvocato Accursio Gagliano.
Due nuovi magistrati negli uffici giudiziari di Sciacca, Tribunale e Procura completano gli organici
Due magistrati si sono insediati ieri negli uffici giudiziari di Sciacca. Sono Roberta Griffo, di Palermo, sostituto procuratore, e Giorgia Cotroneo, di Agrigento, giudice. Grazie al loro arrivo sia la Procura della Repubblica che il Tribunale hanno completato i rispettivi organici, rispettivamente, con cinque e dieci magistrati. Il Presidente del Tribunale, Antonio Tricoli, punta adesso all’ampliamento dell’organico dei magistrati del suo ufficio da dieci a undici e questo consentirebbe l’istituzione di una sezione con ulteriore della sede giudiziaria saccense. In Procura operano quattro magistrati compreso il Procuratore capo, Roberta Buzzolani.
Rotazione dirigenti, E.Salomone rimossa da Biblioteca e Sportello antiviolenza: “Decisione punitiva”. Sindaco: “Non è vero”
“Promoveatur ut amoveatur”. È questo, secondo l’ex assessore Salvatore Monte, il senso della sostanziale destituzione di Elina Salomone dagli incarichi di dirigente della Biblioteca comunale e dello Sportello antiviolenza, ufficio quest’ultimo in funzione da 7 anni presso la procura della Repubblica di Sciacca. Ufficio a suo tempo “battezzato” dall’allora capo dell’ufficio Vincenzo Pantaleo, che sin da subito riconobbe nella figura di Elina Salomone (psicologa) un ruolo di alta professionalità. Ambiti (Biblioteca e Sportello antiviolenza) che, oggi, sono stati “scorporati”, transitando la prima al settore Affari Generali, e il secondo al settore Affari sociali.
Elina Salomone assegnata adesso alla sola Pubblica istruzione, di competenza del terzo settore. Ma è un atto, quello deciso dalla giunta che, a giudizio di Monte (il primo a prendere pubblicamente posizione su Facebook sulla vicenda), è il più eloquente dei casi di un funzionario “promosso allo scopo di venire rimosso”.
La diretta interessata avrebbe già inviato una nota di rimostranze al sindaco, definendo “punitivo e ingiustificato” il provvedimento adottato nei suoi confronti. Ritiene, Elina Salomone, di avere sempre svolto correttamente il suo lavoro. Si può osservare che la sede storica della Biblioteca fu chiusa per decisione assunta sulla base di un verbale che rilevò presunte precarie condizioni di sicurezza. Ma a redigere quel verbale furono gli stessi tecnici comunali. Un tema, questo, da anni tema di dibattito cittadino.
Chiusura della biblioteca alla quale non è mai corrisposto in maniera completa l’atteso trasferimento presso l’ex Istituto Sant’Anna. Eppure da tempo la Salomone chiedeva che l’amministrazione prestasse attenzione specifica al rilancio della struttura, per la quale si spendono ancora oggi appena 500 euro l’anno. Richieste mai accolte.
Ma il sindaco a Risoluto.it smentisce che il provvedimento di rotazione delle competenze tra i dirigenti sia stato punitivo. “Così non è”, precisa Francesca Valenti. Rivelando poi che nella sua lettera di rimostranze Elina Salomone avrebbe lamentato che la rimozione dall’incarico sarebbe stata a suo dire ingiustificata, sia nel metodo, sia nel merito. “Ma non c’è stata alcuna inadempienza che ho voluto punire. La dottoressa Salomone – aggiunge il sindaco – essendo una psicologa, non ha una competenza specifica in materia di biblioteche, è stata fatta solo una rimodulazione della pianta organica, abbiamo immaginato di ripensare il funzionamento della biblioteca in maniera diversa”.
Lo Sportello antiviolenza (la Salomone è stata rimossa anche da questo) ha coadiuvato la procura in importanti attività giudiziarie condotte nel delicatissimo settore degli abusi familiari. Un lavoro che svolto in collaborazione con le psicologhe del centro “La Fenice”, che hanno lavorato a esclusivo titolo di volontariato. Stamattina l’assessore Annalisa Alongi aveva dichiarato che sarebbe rimasto in vigore il principio della “intersettorialità”, che avrebbe consentito ad Elina Salomone di mantenere almeno questo incarico. Ma la stessa Elina Salomone avrebbe confidato ai suoi collaboratori che tale principio non è stato applicato.