Omicidio-suicidio a Castelvetrano, marito e moglie trovati morti in casa

Sono stati trovati morti nella loro abitazione a Castelvetrano, Rosalia La Gumina, casalinga di 48 anni, e il marito Luigi Damiani, idraulico di 60 anni. Si tratta di un caso di omicidio-suicidio. Secondo una ricostruzione dei fatti svolta dai carabinieri del nucleo investigativo di trapani e dal medico legale, infatti, la donna sarebbe stata strangolata dal marito che si è poi tolto la vita con un coltello. Pare che la coppia fosse in fase di separazione. Lasciano due figli maggiorenni.

Fridays For Future anche a Sciacca, i partecipanti: “Siamo qui perchè il pianeta si salva con l’azione”

Sull’onda delle battaglie portate avanti dalla giovanissima attivista svedese sedicenne Greta Thunberg, in tutto il mondo oggi appuntamenti e manifestazioni per sensibilizzare governi e istituzioni sulle politiche ambientali. Coinvolte quasi 1700 città sparse in 200 Paesi tra cui anche l’Italia dove i cortei si sono svolti in 182 piazze, tra queste anche piazza Saverio Friscia a Sciacca. Un sit-in quello organizzato a Sciacca alla quale hanno aderito grandi e piccoli e rappresentati del mondo dell’associazionismo cittadino.  

Era accusato di estorsione al Verdura Golf Resort di Sciacca, assolto l’imprenditore riberese Tavormina

Il giudice del Tribunale di Sciacca Alberto Davico ha assolto, questa sera, Ignazio Tavormina, di 52 anni, imprenditore di Ribera, che era accusato di estorsione e di tentata estorsione al Verdura Golf Resort di Sciacca. Il pm aveva chiesto la sua condanna a 4 anni e 8 mesi di reclusione. Il processo è stato celebrato con il rito abbreviato. L’assoluzione era stata chiesta dai difensori di Tavormina, gli avvocati Accursio Piro e Nicola Puma, i quali hanno sostenuto l’estraneità di Tavormina ai fatti contestati.  Tavormina era accusato di avere minacciato dirigenti e dipendenti del “Verdura” e compiuto atti di sabotaggio su mezzi appartenenti alla struttura. E questo, secondo la ricostruzione dell’accusa, quando l’imprenditore sarebbe venuto a conoscenza che l’allora direttore del complesso avrebbe avuto intenzione di non rinnovare alla scadenza i contratti d’appalto. Il riberese è titolare di una ditta di vivai appaltatrice per la gestione delle aree verdi ornamentali e agricole. La vicenda riguardava un periodo compreso tra il 2009 e il 2016. Tavormina è stato assolto perchè il fatto non sussiste ai sensi del 530 secondo comma: non è stata raggiunta la prova.

Il giurato Barsalona torna sulla classifica del Carnevale: “Sono l’unico a non esser rimasto stupito del risultato”

Ha suscitato tanto clamore l’intervista che il giurato Giuseppe Barsalona ha deciso di rilasciare sabato scorso dopo le polemiche sollevate dalla classifica finale dell’ultima edizione del Carnevale di Sciacca. Il ballerino professionista che è stato chiamato quest’anno a giudicare le coreografie dei gruppi mascherati, ha deciso di chiarire meglio le sue affermazioni e di replicare in particolare, al presidente dell’associazione “La Nuova Isola” che in un’intervista rilasciata all’emittente televisiva Rmk, ha accusato Barsalona di aver patteggiato per il carro dell’associazione “E ora li Femmi tu”. Barsalona svela anche gli insulti ricevuti in seguito alle dichiarazioni pubbliche e dice la sua riguardo la proposta avanzata dall’assessore allo spettacolo, Mario Tulone di voler introdurre una giuria di carristi.

A rischio la Statale 640 Porto Empedocle – Agrigento: 15 chilometri di erosione costiera

Lunedì prossimo, 18 marzo, il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, ha convocato d’urgenza un Tavolo tecnico per individuare le contromisure da adottare. Oltre alla Struttura commissariale ne faranno parte il dipartimento regionale dell’Ambiente, l’Anas, la Protezione civile regionale, il Genio civile, la Prefettura e i Comuni di Agrigento e Porto Empedocle. “La frana tra Porto Empedocle e Agrigento è l’esempio evidente di come chi dovrebbe vigilare sulle strade statali non lo sa fare. Il Governo nazionale se ne faccia una ragione”. Il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci non risparmia critiche a Roma per il rischio di stabilità di un’arteria viaria importantissima come la ‘640’, a seguito di un gravissimo fenomeno di erosione costiera lungo quindici chilometri. Nonostante la competenza sia di altri enti, la Regione è pronta a intervenire per trovare una soluzione. A documentare l’attuale situazione di pericolo è stata l’associazione MareAmico che, attraverso un drone, ha effettuato le riprese aeree nella zona. “ E’ evidente – precisa Musumeci – che c’è stata una scarsa attenzione da parte di chi sul territorio è direttamente coinvolto. Adesso – continua il presidente della Regione – bisognerà valutare attentamente se esiste un pericolo imminente e, comunque, pianificare una strategia d’intervento per contrastare i gravi fenomeni che sono in corso. Quella dell’agrigentino, tra l’altro, è una fascia costiera per la quale, attraverso l’Ufficio contro il dissesto idrogeologico, abbiamo già programmato l’elaborazione di un nuovo “Contratto di Costa” per un intervento organico e omogeneo di recupero e di messa in sicurezza».

Zammuto di Intercopa: “il comune di Bivona presenti istanza all’Ati se intende gestire l’acqua in proprio, invece di ribellarsi”

Il coordinatore del comitato “Intercopa”, per l’acqua pubblica, replica alle dichiarazioni dell’ex sindaco di Bivona, Giovanni Panepinto, secondo il quale il suo Comune sarebbe punto di riferimento per tutta la Sicilia nella battaglia contro la privatizzazione del servizio idrico. “A chi oggi si vanta di essere stato punto di riferimento per tutta la Sicilia nella battaglia per l’acqua pubblica contro la privatizzazione del servizio idrico, e orgogliosamente sostiene l’azione dei 16 non consegnatari delle reti idriche al gestore Girgenti Acque nonostante le intimazioni di consegna, si potrebbe rispondere che tale azione sarebbe stata più pregnante e di esempio se la loro azione avesse consentito ai 27 comuni non consegnatari di ottenere lo stesso risultato. Purtroppo così non è stato”. Così il coordinatore di” Intercopa”, Franco Zammuto, commenta quanto affermato da Giovanni Panepinto, ex sindaco di Bivona ed ex deputato regionale. “Se un referendum comunale risolvesse il problema sulla scelta pubblica/privata, – evidenzia Zammuto – credo che i cittadini dei ventisette comuni consegnatari darebbero il 100 per cento dei voti per l’acqua pubblica, superando il risultato ottenuto da Bivona. Oggi non esiste la possibilità di uscire dall’ATI perché così è disposto dalle leggi, che qui non cito perché oramai tutti le conoscono e sono stanchi di sentirle ripetere. La via di uscita esiste ed è semplice: i comuni come Bivona che vogliono gestire l’acqua e le reti in proprio, e con esso solo pochissimi altri, non certamente i sedici “ribelli”, presentino l’istanza all’ATI e così, una volta esaminati gli atti e verificati i requisiti, potranno ottenere quanto è di loro spettanza senza ricorrere alla ribellione.  Per tutti gli altri la via d’uscita è segnata. Stare tutti uniti e realizzare l’azienda speciale consortile”.    

Palermo, genitore colpisce con un pugno in viso la maestra del figlio

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Sempre più diffuso il fenomeno di aggressione contro gli insegnanti da parte dei genitori. Stavolta, il cruento episodio si è verificato a Palermo. Una maestra della Scuola elementare e materna “S. F. Cavallari” di Palermo ha ricevuto un pugno in faccia da un genitore dell’alunno all’uscita della scuola. La donna, rimasta ferita a causa della rottura delle lenti da vista, ha esposto denuncia alla polizia che ha già identificato gli aggressori.

Progetto Erasmus sui valori europei, a Sciacca 43 studenti e 10 insegnanti di 5 Paesi

Sono a Sciacca, nell’ambito di un progetto Erasmus, 43 studenti e 10 insegnanti di 5 Paesi d’Europa: Italia, Lussemburgo, Olanda, Germania e Norvegia. Il progetto verte sui valori europei e in particolare solidarietà e uguaglianza di genere. Si sposa con uno tra i principali temi che sono attualmente al centro del dibattito politico in Italia, ma anche in altri Paesi europei. Questa mattina gli studenti sono stati al liceo artistico “Bonachia” e al classico “Fazello”, accompagnati dal docente referente del progetto, la professoressa Maria Tulone.  

Nessuna notizia dal Comune di Sciacca riguardo l’inceneritore menzionato da Moncada, la sindaca Valenti: “Subito una conferenza di servizi con le partecipate del Comune per fare chiarezza”

“Sono saltata dalla sedia”: così Francesca Valenti commenta quanto scritto dall’imprenditore Salvatore Moncada nella missiva che è un vero atto di accusa all’amministrazione Valenti.  La reazione della sindaca è legata soprattutto alle affermazioni dell’imprenditore riguardo un inceneritore di rifiuti che starebbe per sorgere in un’altra località saccense di proprietà di una società partecipata dal Comune di Sciacca. Progetto per il quale la società dell’imprenditore avrebbe perfino presentato un accesso agli atti ai fini di poter dimostrare una disparità di trattamento da parte del Comune rispetto al progetto della “My Ethanol s.r.l.”. La sindaca intanto, fa sapere di avere avviato un giro di telefonate tra diversi interlocutori non trovando alcun riscontro circa le affermazioni del Moncada e ha annunciato in breve la convocazione di una conferenza di servizi con i rappresentati delle società partecipate per fare chiarezza sulla vicenda. Oggi Francesca Valenti ha anche precisato che in ogni caso rigetta tutte le accuse dell’imprenditore affermando di voler andare avanti nelle attività sollecitate dalla polizia municipale con l’annunciata ispezione di lunedì nella sede dell’ex distilleria Kronion. “Moncada – ha concluso la sindaca – sta andando oltre ogni sua competenza. Non è la persona deputata a poter valutare se l’ispezione va o non va fatta”.  

Massimiliano Trapani: “L’impianto autorizzato non è una centrale a biomasse, ma una distilleria di vinaccia. Sciacca dorma sonni tranquilli, nessuna minaccia per la salute pubblica”

Il delegato di Legambiente, circolo Rabat per il territorio di Sciacca, Massimiliano Trapani, intende tranquillizzare i saccensi in merito alla collocazione in contrada Scunchipani di una centrale a biomasse un progetto, questo, che la “My Ethanol s.r.l.” intende realizzare e che sta subendo gli attacchi da parte dell’amministrazione comunale la quale, secondo l’imprenditore agrigentino Salvatore Moncada, si sta particolarmente accanendo, senza un motivo fondante, contro la sua realizzazione.  “La querelle sullo stabilimento della “My Ethanol srl”, sulla base delle conoscenze e degli approfondimenti operati da Legambiente, appare priva di fondamento e dovuta essenzialmente alla mancanza di conoscenza del progetto approvato. Bisogna, pertanto, fugare immediatamente una questione fondamentale: l’impianto oggi in esercizio non è una centrale a biomasse e tanto meno l’autorizzazione rilasciata dal Libero Consorzio Comunale di Agrigento prevede la messa in esercizio di una centrale a biomasse. L’impianto autorizzato è una distilleria di vinaccia, pastazzo di agrumi e melasso di barbabietola, quest’ultimi due successivamente sostituiti da materie cellulosiche di origine non alimentare, dai quali si ricava del concime agricolo”. E’ quanto afferma in un comunicato il delegato di Legambiente per il territorio di Sciacca, Massimiliano Trapani, alla luce delle incessanti polemiche e diatribe in merito alla collocazione del tanto discusso impianto di biomasse in contrada Scunchipani. “Legambiente” ha annunciato che non si opporrà in alcun modo alla realizzazione dell’impianto e che, invece, si impegnerà con tutte le sue forze, affinchè la proposta progettuale non venga disattesa. “L’impianto – sottolinea Trapani – soddisfa le condizioni per essere ambientalmente conveniente, senza costituire una minaccia per la salute dei residenti nel territorio circostante. Peraltro,lo stesso processo di biodigestione avviene in fase anaerobbica senza problemi di esalazioni maleodoranti nell’ambiente circostante. Anche le emissioni in atmosfera, previste nel progetto approvato, rientrano nei parametri di legge. Infine, il fatto che il Biogas prodotto venga reimmesso in rete per la distribuzione non può che essere solo un ulteriore punto a favore dell’iniziativa imprenditoriale portata avanti dalla “My Ethanol srl”, perché costituisce la chiusura di un ciclo produttivo virtuale quale quello della produzione di energia pulita proveniente dalla lavorazione di prodotti agricoli o comunque bio. Bisogna che i cittadini di Sciacca – conclude il delegato di Legambiente – capiscano che il mondo dell’energia sta cambiando velocemente spinto da investimenti e innovazioni nelle fonti rinnovabili. Così come tutta la Sicilia, anche la città di Sciacca può cogliere i vantaggi della rivoluzione in corso nel sistema energetico, che sarà centrale nella lotta ai cambiamenti climatici e nel definire una nuova economia. Ci troviamo di fronte a un nuovo percorso fortemente innovativo”.