Questa mattina a Seccagrande di Ribera il “Cotton Day”, bagno e pulizia della spiaggia con il Wwf 

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“Cotton Day” questa mattina, con inizio alle 10, a Riebra, un appuntamento giunto alla decima edizione che si svolge sulla spiaggia di Seccagrande per ricordare il medico Pietro Cottone, a 7 anni dalla sua scomparsa, che tutti i giorni lì faceva il bagno a mare.

Lo scorso novembre, a causa delle eccezionali piogge che hanno interessato quest’area, si sono riversate in mare, provenienti dalle piene straordinarie dei fiumi, quantità enormi di piante e canne che hanno portato con sé plastiche di ogni genere per depositarsi sugli arenili.

Una squadra di volontari del Wwf Sicilia Area Mediterranea è già pronta ad intervenire.

“Speriamo che adesso si associno i tanti amici – dice Giuseppe Mazzotta, presidente del Wwf Sicilia Area Mediterranea – che in questo modo potranno al meglio onorare la memoria di Pietro Cottone, medico igienista, filosofo, umanista, ambientalista.

Pietro Cottone era socio attivista del locale gruppo attivo del Wwf e per questo i volontari hanno pensato di fare appello a tutti per raccogliere le plastiche e i rifiuti prima del rituale bagno a mezzogiorno.

“Incendiò 5 auto a Sambuca”, giudizio immediato per Fabio Pullara

E’ stata accolta dal giudice del Tribunale di Sciacca la richiesta di giudizio immediato, avanzata dal sostituto procuratore Michele Marrone, a carico di Fabio Pullara, di 42 anni, di Palermo, in carcere dallo scorso mese di novembre, accusato di essere l’autore di un incendio a cinque auto, a Sambuca di Sicilia, con danni per circa 100 mila euro. La prima udienza del processo è stata fissata per il 24 gennaio 2019.  I carabinieri durante le indagini hanno recuperato anche il filmato di una telecamera che mostra le fasi dell’incendio, un primo tentativo, andato a vuoto, e un secondo con le fiamme che appiccate a una microcar Ligier e che poi si sono propagate alle altre quattro auto che erano parcheggiate nella stessa zona, una Range Rover, una Ford Kuga, una Ford Transit e una Lancia Y. Fabio Pullara, secondo la ricostruzione operata dai carabinieri, sarebbe arrivato a Sambuca, presso parenti, da Palermo, nella stessa giornata dell’incendio. Prima sarebbe uscito, in compagnia di due minori, commettendo furti su alcune auto. Ed è stato proprio il profumo a tradire il palermitano perché sarebbe stato rinvenuto dai carabinieri nell’abitazione di uno dei minori.

Incidente sulla 115 all’ingresso di Sciacca, due auto coinvolte e tre feriti.

Incidente stradale nel tardo pomeriggio di oggi sulla SS 115, all’altezza dell’innesto che dalla strada del Cansalamone  porta direttamente nella zona del porto di Sciacca. Due auto che provenivano da due sensi opposti, hanno avuto uno scontro.  Sul posto polizia, carabinieri e vigili del fuoco. Immediatamente sono scattati i soccorsi con le ambulanze che hanno trasportato tre feriti al Pronto Soccorso del Giovanni Paolo II di Sciacca. Soltanto uno di questi è stato trasferito in codice giallo nell’area di emergenza, per gli altri due solo qualche lieve contusione. Sono ancora sul posto i vigili del fuoco del distaccamento di Sciacca che hanno lavorato per rimuovere le vetture dalla carreggiata.

Il bilancio di fine anno della CGIL: ” Il 2018 un anno da dimenticare, il 2019 che sia quello delle battaglie”

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RicevIamo e pubblichiamo le consuete riflessioni di fine anno della CGIL agrigentina. “L’anno che va a chiudersi è, purtroppo, un altro “anno da dimenticare”. Il problema è che, nel decennio della crisi, siamo davvero stanchi di vedere passare il tempo invano e di vedere che i problemi, pure avvistati, restano inspiegabilmente tutti sul tappeto irrisolti. Cambiano i Governi Nazionali e Regionali, cambiano le Amministrazioni Comunali ma i problemi “di fondo”, quelli che una volta si sarebbero chiamate le “precondizioni dello sviluppo” sono ancora tutti lì: assenza o carenza di infrastrutture materiali e immateriali; un sistema imprenditoriale assai fragile incapace di dare le risposte occupazionali che servono; tassi troppo elevati di disoccupazione soprattutto giovanile e femminile cui adesso si sommano anche seri problemi demografici dovuti allo spopolamento dei nostri paesi ed al calo delle nascite. Tutto questo ci consegna una provincia popolata da anziani, alle prese con la cronicità della situazione dei servizi sanitari, povera ed isolata. Certo, tutto questo convive con le tante eccellenze di questa nostra provincia che pure esistono e che a Noi sembrano essere da un lato “la prova del nove” di come sia possibile uscire dalla crisi e, dall’altro, ci indicano la via d’uscita: questa dev’essere una provincia che punta con assai più decisione sul turismo che faccia perno sull’enorme patrimonio archeologico e storico della Valle e di tanti luoghi della provincia; che valorizzi la qualità enogastronomica; che faccia del recupero dei centri storici e della rigenerazione urbana una risorsa enorme sia dal punto di vista economico che culturale. Affrontare seriamente questa visione significa affrontare seriamente il problema dell’isolamento della provincia, di come “Agrigento sia collegata col mondo”, la condizione della viabilità interna, la vicenda della portualità e del collegamento con le isole. In questo quadro occorre definire la questione di come Noi ci stiamo dentro la ZES (Zona Economica Speciale). E tutto questo non è disgiunto dalla capacità di rilanciare anche un sistema industriale che risulta assai impoverito e debilitato, partendo dal rilancio delle “aree industriali” e artigianali: pensiamo a com’è ridotto un settore come quello edile che, in 10 anni, ha visto ridurre la sua potenza del 75%. Per questo, a nostro avviso, il 2019 dev’essere almeno l’anno nel quale riusciamo a mettere insieme le forze sociali ed economiche attorno ad un tavolo per comprendere, comune per comune, cosa sia davvero cantierabile e si facciano partire le opere! L’anno nel quale la questione della “messa in sicurezza” del territorio, l’affrontare le questioni ambientali e dell’assetto idrogeologico diventi un fatto ordinario e non una cosa da scoprire nelle emergenze. La stessa aggregazione, in stretto raccordo ed in alleanza con il sistema del governo locale, devono pretendere che si affrontino e si risolvano, da parte dei competenti livelli di governo, alcune questioni che si trascinano. Ne citiamo alcune: la “questione Terme di Sciacca”; la “questione Kainite”; la “questione Italcementi”, ovvero alcune ipotesi di sviluppo possibile che restano al palo e da cui potrebbero arrivare risposte occupazionali! Così come la “questione Girgenti Acque” e la “questione Rifiuti” devono trovare nel 2019 un assetto definitivo. Sulla prima, grazie alla rinnovata iniziativa dei Sindaci ed all’azione del nuovo Prefetto, è stato fatto il passo importante, quello di chiudere la partita col gestore privato, adesso dobbiamo lavorare ad una gestione pubblica della risorsa salvaguardando gli investimenti sulla rete e l’economicità complessiva. Salutiamo con grande favore la riapertura di un ragionamento sul ruolo e la funzione di “SiciliAcque” e delle sue tariffe. Sulla seconda occorre risolvere i problemi dell’impiantistica e cominciare a costruire filiere produttive sui rifiuti come risorsa e affrontare, una volta per tutte ed in modo serio, come spezzare questo circuito perverso evasione-ritardi pagamenti- scioperi-caos. Nel 2018 abbiamo visto riaccendersi una spinta dei Comuni alla condivisione, pensiamo alla questione delle Aree SNAI o a quelli del GAL: sono spinte positive che sosteniamo e sosterremo. Il 2018 ha visto chiudere, dopo 30 anni e in alcuni Comuni, la pagina triste del precariato (ad ognuno di loro rinnoviamo i nostri migliori auguri): è una pagina che va estesa a tutte le realtà comunali! Nel 2019 porremo con maggiore forza la questione di come sono combinati i Comuni con riferimento alle loro piante organiche ed alle difficoltà che spesso hanno di rispondere ad alcuni bisogni: penso alla progettazione di opere pubbliche ma anche alla condizione degli Uffici della Solidarietà Sociale che devono mettere in campo gli strumenti per aggredire le nuove emergenze sociali. Nel 2019 riprenderemo con forza la necessità di una lotta senza quartiere alle mafie attraverso una serie di iniziative, anche in raccordo con altre strutture come “LIBERA”. Ci siamo costituiti “parte civile” nel “processo Montagna” e vogliamo concretamente a batterci per una “antimafia della concretezza” che risponda ad esigenze avvertite e che renda visibile e immediata l’esigenza che abbiamo di liberarci da questa asfissia, liberando, ad esempio, tante realtà economiche che ci auguriamo trovino il coraggio di persone come Ignazio Cutrò (per il quale continuiamo a chiedere un rafforzamento della tutela) e che renda disponibili tutti i beni immobili sequestrati e confiscati alla mafia. Un ringraziamento sentito per l’opera quotidiana della Magistratura Agrigentina che ha dato un grande impulso a questa battaglia insieme alle forze dell’ordine che si battono con passione e coraggio. Così come, insieme all’ANPI, all’ARCI vogliamo riprendere e consolidare la iniziativa sui temi della memoria e della necessità di riaffermare i valori dell’antifascismo, della Costituzione e dell’antirazzismo, considerato il clima complessivo che si vive ne Paese. Se volessimo riassumere, il 2019 dev’essere l’anno in cui riprendiamo la battaglia sui diritti negati: il diritto al lavoro, il diritto alla mobilità, il diritto alla salute, il diritto alla sicurezza, a partire da quella sul lavoro. Una questione che ha ricevuto, sul finire del 2018, un impulso positivo è tutta la questione del “polo universitario” di Agrigento che abbiamo sempre seguito con grande interesse. Ovviamente non possiamo che salutare con favore ed interesse gli annunci dell’UNIPA, tuttavia non ci uniamo al coro di coloro che assai contraddittoriamente hanno dato un loro contributo e segnaliamo che, ancora, occorre risolvere una serie di questioni prima di festeggiare la rinascita ed il rilancio del CUA. Un rilancio che non può e non deve essere “concesso” e slegato da concreti processi di sviluppo del territorio e della sua economia. Infine, ci si consenta di guardare alla nostra grande e storica organizzazione. Il 2019 sarà un anno importante per la CGIL che si avvia ad eleggere (a fine gennaio) il proprio Segretario generale e lo sarà anche per la nostra provincia dove continuerà l’opera di rinnovamento, rafforzamento e reinsediamento della nostra Organizzazione. Abbiamo già, nei Congressi che abbiamo tenuto a fine 2018, rinnovato alcune importanti Categorie (turismo e commercio, chimici ed elettrici, bancari ed assicurativi e comunicazioni). Continueremo con altre categorie e con la ricostituzione, almeno nei “medi centri” delle “camere del lavoro” in modo da affiancare alle strutture di servizio e di tutela individuale anche strumenti di battaglia politico-sindacale. Per Noi l’anno si aprirà il 3 gennaio alle 10 con il SIT IN davanti la Prefettura dei Sindacati dei Pensionati CGIL CISL UIL contro la manovra economica del Governo Conte che, ancora una volta, vuole fare cassa sulle pensioni ed in attesa dell’annunciata Manifestazione Nazionale Unitaria; continuerà – come ogni anno – il 4 gennaio a Sciacca nel ricordo dell’assassinio di Accursio Miraglia e, nei giorni successivi con l’inaugurazione delle nuove “camere del lavoro” a Canicattì e a Porto Empedocle. Il 10 saremo a Licata, al fianco dei Movimenti che si battono contro la trivellazione e le ricerche petrolifere nei nostri mari e contraddicono ogni nostra ipotesi di sviluppo. Ci attende un anno di impegno, di battaglie, di lotte che continueranno i gloriosi 112 anni della nostra Organizzazione. Sia pure in condizioni davvero difficili, vogliamo continuare ad essere un punto di riferimento certo per quanti un lavoro ce l’hanno, per quanti lo cercano, per i pensionati di questa provincia. Vogliamo farlo non da soli o rivendicando primogeniture, vogliamo farlo insieme a chi si batte per una provincia diversa, che non si rassegna a stare negli ultimi posti delle graduatorie. Voglia una provincia accogliente ed inclusiva, dove stare meglio tutti. Abbiamo bisogno di “fare fonte comune”, ritornare a “pensare in grande” cominciando a riproporre i temi veri ed importanti di questa nostra Comunità. Agrigento ritrovi questa unità d’intenti, questa voglia di riscatto e di uscire dalla crisi, di ridare speranza e serenità. Forze Sociali, economiche, culturali, associative, religiose lavorino concretamente a questo “progetto Agrigento” di rinascita. La CGIL ci sarà, con tutta la sua energia positiva e la voglia di combattere, ed augura a tutti un 2019 ricco della stessa propositività”. Massimo Raso

Perdita fognaria in via Tasso, Milioti chiede l’intervento urgente della sindaca

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Presi dai “tanti” obbiettivi del 2018, questa amministraIone ha dimenticato di menzionare le cascate di Via Torquato Tasso, probabilmente perché è di tutta evidenza che non si possono paragonare a quelle del Niagara”.  Cosi’ il consigliere comunale Giuseppe Milioti oggi sollecita un intervento celere dell’amministrazione sulla perdita che insiste sulla via Torquato Tasso a Sciacca. Stamattina il consigliere su richiesta di alcuni residenti, ha effettuato un sopralluogo. “Come si può vedere dalle immagini video nella via – scrive Milioti- c’è la costante presenza di una fogna a cielo aperto causata dall’’enorme quantità di acqua sporca che si riversa a pochi metri dalle abitazioni e che ormai costituisce un’ emergenza igienico sanitaria , che non può essere sottovalutata , come si può vedere lo spiazzo è ormai diventato raccolta di liquami fognari. La gente della zona assiste impotente ad un rimpallo di responsabilità, che ormai ha indignato e stancato”. La situazione era stata segnalata dai residenti anche la scorsa estate quando le perdite avevano creato lo stesso tipo di problema. Un intervento poi aveva eliminato la problematica, ma evidentemente la nuova rottura e perdita ha riproposto il grave inconveniente. “In qualità di rappresentante di una società civile indignata e nauseata da queste incresciose situazioni – conclude –  chiedo al Sindaco come prima persona responsabile della sicurezza dei cittadini ed a tutti gli organi competenti di intervenire di agire al più presto in regime di emergenza avviando subito tutte le procedure presso le sedi competenti per porre rimedio a tele oscenità garantendo al cittadino il sacrosanto diritto alla salute”.

Lillo Craparo ricorda Lillo Ciaccio: “Una vita spesa per la gente umile e bisognosa”

Saranno celebrati domani, lunedì 31 gennaio, alle ore 15,30, nella Basilica della Madonna del Soccorso di Sciacca, i funerali di Lillo Ciaccio. Risoluto.it ha chiesto a Lillo Craparo, per tanti anni direttore amministrativo prima dell’Usl e poi dell’Azienda Ospedaliera di Sciacca, un ricordo di Lillo Ciaccio. È venuto a mancare stamattina a Palermo, presso l’Ismet, dove era stato trasferito ieri dall’Ospedale di Sciacca, all’età di 80 anni, il dr Lillo Ciaccio. La morte é arrivata, al termine di un calvario, durato molto e affrontato dal medico con rassegnazione e speranza. Lillo Ciaccio, persona generosa e di notevole preparazione, dopo avere speso una vita a favore dei pazienti e della gente umile e bisognosa, ha subito un colpo da K.o, a seguito di una indagine, che lo ha messo sotto accusa per presunte irregolarità, commesse mentre era in servizio presso l ‘Ospedale di Sciacca, al vertice del Centro Trasfusionale, all’interno del quale era stata istituita la Banca del cordone ombelicale, diventata progressivamente una struttura di eccellenza a livello regionale. Tale risultato é stato possibile raggiungere, grazie alla straordinaria passione di Lillo Ciaccio e dei suoi colleghi e collaboratori, in primis Michela Gesù, sacrificatesi per il nosocomio saccense e per la sua straordinaria crescita, premiata con il riconoscimento e la classificazione, come Azienda ospedaliera dalla Regione. Ho accennato all’indagine a carico di Ciaccio, con accuse poi dimostratesi inesistenti, a fronte della cristallina correttezza, generosità e sobrietà del de cuius, dimostrata sul campo e riconosciuta da tutti. Questa vicenda lo ha amareggiato tantissimo, sino a procurargli serie ricadute sul piano della salute, tanto da costringerlo a rinunciare alla puntuale presenza di mattina e di pomeriggio al bar Odeon d’estate e al caffè di Ignazio Gallo, all’ingresso di Porta San Salvatore, nelle giornate fredde, per incontrare tanti cari amici, tra i quali il compianto Alfonso Ferrara. Negli ultimi tempi le sue condizioni si erano progressivamente aggravate, tanto da costringerlo a stare disteso su un divano, assistito amorevolmente dalla sorella Sisa e confortato dalla presenza degli amici più affezionati, come Nino e Mario Russo, Mimmo Ciaccio e dai colleghi/amici Nino Russo, Damiano Abate,ecc.ecc. Ho avuto la fortuna di salutarlo e di abbracciarlo in Ospedale, poco prima di Natale, con un riscontro inaspettato da parte di chi stava male, ma che ha avuto la forza per dirmi ciao e farmi un sorriso. Con Lillo Ciaccio scompare una persona per bene, un medico eccezionale e di grande professionalità, doti mai ostentate ma riconosciute da tutti. Pur avendo idee diverse sul piano politico, dopo una iniziale incomprensione, subito chiarita,i nostri rapporti sono stati eccezionali e orientati a creare e a puntare su obiettivi di potenziamento del nosocomio, a vantaggio dei pazienti. Lillo Ciaccio, per certi aspetti, ricorda il compianto dr onorevole Raimondo Borsellino, primario di Chirurgia dell’ospedale di Sciacca e dopo di Agrigento, persona sobria, generosa e dalle mani eccezionali, pronto a venire incontro alla gente per porre rimedio ad una malattia. Ciaccio sarà ricordato dalla popolazione non solo per la sua professionalità, ma anche per la sua disponibilità e generosità a favore dei deboli e di coloro che in difficoltà hanno sempre trovato nel compianto medico un fratello, un padre, un vero amico. Grazie mille Lillo per quello che hai fatto. Un abbraccio sincero a nome dei molti che ti hanno apprezzato e voluto bene”. Riposa in pace Lillo Craparo

E’ morto Lillo Ciaccio, fondatore della Banca del Cordone Ombelicale di Sciacca

Il medico si è spento questa mattina, a Palermo, dopo una lunga malattia… Un grande uomo, un uomo perbene. Lillo Ciaccio, ex direttore della Banca del Cordone Ombelicale di Sciacca, ha sempre avuto a cuore il suo lavoro. Tornato da volontario alla Banca del Cordone Ombelicale, dopo il licenziamento, aveva devoluto il risarcimento, da parte dell’Asp, alla ricerca scientifica…Il licenziamento di Ciaccio, allora, scattò a seguito dell’inchiesta  riguardante il trattamento delle unità di sangue cordonale. L’ematologo al processo fu assolto perché il fatto non sussiste e quella sentenza divenne definitiva.    

Anche quest’anno record di partecipanti alla tombola dell’associazione “Orazio Capurro” di Sciacca

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Diverse centinaia di persone, ieri sera, nei locali parrocchiali della Perriera, hanno partecipato alla tombola organizzata dall’associazione “Orazio Capurro Amore per la Vita” con oltre 300 premi in palio, assegnati, per un ricavato complessivo di circa 3000 euro. Li hanno donati 150 sponsor. La tombola finanzia gran parte dell’attività dell’associazione che acquista, durante l’anno, importanti attrezzature per scuole, uffici pubblici, strutture sportive e anche per l’ospedale Giovani Paolo II di Sciacca.

L’Ati insieme all’Amap di Palermo contro la Regione per le tariffe idriche

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L’Ati, l’assemblea territoriale idrica, si è costituita nei giorni scorsi aggiungendosi in un ricorso proposto da Amap, società di gestione palermitana, la quale ha chiamato dinnanzi al Tar tra gli altri la Presidenza della Regione per l’annullamento di una delibera di Giunta regionale di luglio, la quale individuava appunto la tariffa idrica dal  2016 al 2019. Il ricorso nasce dal fatto che secondo i ricorrenti il Governo regionale non avrebbe potuto adottare questo provvedimento, così come sancito addirittura dalla Corte Costituzionale. Infatti, lo scorso anno, la Corte nel cassare ampie porzioni della legge sull’acqua pubblica, ha anche  dichiarò l’illegittimità costituzionale di un articolo della stessa legge che prevedeva l’attribuzione alla Giunta regionale il potere di predisporre l’approvazione dei modelli tariffari, compresi quelli di Siciliacque poiche’ questo violava le competenze esclusive dello Stato, il quale a sua volta lo ha delegato all’Aeegsi, ente che si occupa di tariffe di acqua, luce e gas. Sara’ sempre l’avvocato Mazzarella a rappresentare l’Ati in giudizio. Il legale sta seguendo la questione della risoluzione del contratto di gestione, ma anche il ricorso proposto al Tar Lombardia dalla Girgenti Acque proprio contro la tariffa 2017, ritenuta illegittima.

Il settantaduesimo anniversario dell’omicidio Miraglia, in programma anche il gemellaggio tra Sciacca e Piana degli Albanesi

Sono due i momenti previsti a gennaio del 2019 in occasione del settantaduesimo anniversario dell’omicidio di Accursio Miraglia. Il 4 gennaio 2019, alle 11, un primo corteo si riunirà al cimitero e sosterà davanti alla tomba del sindacalista. Alle 12 un altro momento è previsto in piazza Lazzarini, il luogo del delitto e dove si trova il busto del sindacalista. Alle 18 santa messa per tutte le vittime innocenti di mafia nella chiesa di Beata Maria Vergine di Loreto, alla Perriera. Il 25 gennaio gemellaggio tra Sciacca e Piana degli Albanesi perchè un filo rosso lega il delitto mIraglia alla strage di Piana degli Albanesi e di questo si parlerà, in quell’occasione, anche con gli studenti di Sciacca e di Piana che saranno presenti.