Palermo. Studente cacciato da un bar perché nero. Le scuse del gestore: “Ci sembrava un mendicante”

Scambiato per un mendicante un ragazzo di colore è stato fatto uscire da un bar del centro storico a Palermo, a poca distanza dal Teatro Massimo, perché di colore. A denunciare l’episodio su Facebook, Yacoub Said, studente al corso di laurea di Scienze del Turismo. “Sono stato cacciato fuori da un bar a Palermo perché sono nero e un nero non si può permettere di sedersi perché secondo il signore tutti i neri sono dei mendicanti che chiedono l’elemosina – scrive Yacoub su Facebook -. Mi sento sdegnato dopo che ho vissuto in questa città per tanti anni e quello che ho fatto per questa città, grazie”. Il gestore del bar, Giacomo Tarantino si giustifica: “Il cameriere pensava che il ragazzo fosse un mendicante, o un ‘vucumprà’ che voleva vendere della merce ai clienti. Solo dopo abbiamo capito che era un cliente. Siamo davvero dispiaciuti per questa vicenda. Non siamo razzisti, lo ribadisco. Solo che a volte capitano cose sgradevoli”.

Seggi aperti in tutta Italia. Caos a Palermo: ristampate nella notte 200 mila schede. Video: come si vota?

Seggi aperti in tutta Italia per il voto alle elezioni politiche. Chiamati al voto oltre 46 milioni e mezzo di elettori per la Camera dei deputati, quasi 43 milioni per il Senato della Repubblica. Si eleggono 618 deputati e 309 senatori, 18 parlamentari estero. Si sono registrate proteste dei cittadini per le code dovute ai ritardi nell’apertura di alcuni seggi elettorali a Palermo per la distribuzione delle schede – poco meno di 200mila – ristampate nella notte. La causa è un errore nella perimetrazione dei collegi Palermo 1 e Palermo 2, con 200 sezioni interessate. Numerosi seggi hanno aperto con ritardi che in alcuni casi hanno superato le due ore e mezzo a causa delle distribuzione delle nuove schede elettorali ristampate durante la notte. L’errore era stato causato dall’inserimento di alcune sezioni del collegio Palermo 1 nel collegio Palermo 2. Vi proponiamo il tutorial ufficiale del Ministero dell’Interno sulle modalità di voto.

Restano in carcere i romeni fermati per ricettazione a Ribera e scattano nuove perquisizioni

Restano in carcere i tre romeni arrestati da polizia e carabinieri per ricettazione a Ribera con le forze dell’ordine che hanno sequestrato denaro e preziosi per oltre 100 mila euro. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sciacca, Rosario di Gioia, al termine dell’udienza di convalida, ha disposto la misura cautelare per Adrian Florian Muraru, di 32 anni; George Mihaita Paraschiv, di 26; Tudor Dan Nita, di 18. A Casa di Muraru la polizia ha effettuato un’altra perquisizione, trovando materiale giudicato di interesse investigativo. Nell’udienza di convalida i tre, difesi dagli avvocati Giovanni Forte, Giuseppe Tramuta e Santo Lucia, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.

Un ricco programma per gli anziani a Ribera grazie all’Auser

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E’ stato definito il calendario delle lezioni che si terranno nel corso del mese di marzo nella sede dell’Auser Ribera di corso Regina Margherita 266 nell’ambito delle attività dell’Università popolare della terza età coordinate da Elvira Manca.  Saranno in tutto quattro i docenti volontari che si alterneranno nel proporre le loro lezioni a quanti frequentano l’Università popolare.  Ad aprire la serie di incontri in programma martedì 6 marzo, alle 17, sarà la professoressa Silvana Vassallo. Seguiranno, il 13 marzo, il fisioterapista Giuseppe Miceli, il 20 la professoressa Giuseppina Pandolfi e il 27 marzo il poeta Giuseppe Cannata, il quale proporrà una particolare lezione dedicata alla Via crucis con la recita di poesie  e con l’esecuzione di alcuni canti tradizionali intonati all’evento sacro. Le lezioni dell’Università popolare regolarmente sono tenute il martedì pomeriggio a partire dalle 17 e e sono  aperte anche ai non soci dell’Auser Ribera che vogliano approfondire le loro conoscenze.

Incidente in galleria stamattina tra cellulare della Polizia penitenziaria e un altro mezzo pesante

Ha suscitato curiosità l’andirivieni di mezzi della Polizia penitenziaria a sirene spiegate oggi sul territorio comunale. Se ne è appresa la ragione. In mattinata, infatti, all’interno della galleria di San Giorgio, un cellulare avrebbe avuto una collisione con un altro mezzo pesante. Ne è scaturita la frantumazione del parabrezza del mezzo della P.P.. Il conducente è rimasto ferito al volto, mentre il guidatore del camion non si è fermato, proseguendo per la sua strada. I soccorsi sono stati immediati. L’agente di Polizia penitenziaria ferito è stato trasferito in ospedale. È stato dichiarato guaribile in una settimana. (La foto è di repertorio)

Campobello di Mazara. Senegalese arrestato per detenzione ai fini di spaccio di hashish

I Carabinieri della Stazione di Campobello di Mazara, hanno arrestato Yankuba Cessay, trentenne senegalese trovato in possesso di 231 gr. di Hashish. Durante un controllo per identificazione, al momento dell’esibizione dei documenti di identità, Cessay si dimostrava eccessivamente inquieto, destando nei militari il sospetto che presso il domicilio dell’uomo potesse celarsi sostanza stupefacente o altro materiale di provenienza illecita. La perquisizione effettuata con l’ausilio di un’unità cinofila ha portato effettivamente al rinvenimento di 231 gr di Hashish suddivisi in 68 dosi già pronte per essere spacciate, oltre al materiale necessario per il confezionamento della sostanza. La droga sequestrata avrebbe potuto rendere fino a 1200 euro, una cifra che certamente faceva gola all’uomo, che vive in condizioni estremamente precarie. Dopo l’arresto, Cessay è stato condotto in carcere, in attesa dell’udienza di convalida tenutasi nella mattinata di ieri in esito della quale gli è stato comminato il divieto di dimora nel territorio della provincia di Trapani.

Logopedia per bambini e adulti: due giornate agli Istituti Maugeri di Sciacca e Ribera

Il 6 e 7 marzo gli istituti clinici della Fondazione Maugeri di Sciacca e Ribera aderiranno alla Giornata Europea della Logopedia, proponendo attività di sensibilizzazione e informazione nei confronti di pazienti e familiari interessati dalla Medicina riabilitativa in favore di quella che viene definita “Comunicazione Aumentativa Alternativa”. “Si tratta” dice Angela De Palo, coordinatrice riabilitativa degli Istituti Maugeri, “di fornire alla persona con BCC (Bisogno Comunicativo Complesso) modalità il più possibile indipendenti di comunicazione e di massimizzarne le abilità e le opportunità di partecipazione negli ambienti di vita”. Aumentativa, perché “incrementa le modalità comunicative della persona tramite tutti i canali a disposizione; alternativa perché utilizza codici sostitutivi al sistema verbale, ma anche multimodale perché integra modalità comunicative, accresce le esistenti, migliora la comprensione e la produzione da voce alla persona”. A volte si tratta di malattie rare, che comportano disabilità del linguaggio, come la Sindrome di Angelman, quella di Rett, o quella di Lowe. Altre volte, a determinare il disturbo, sono  sindromi genetiche, la Sindrome di Down o quella di George, certo le più note. “E poi ci sono i disturbi dello spettro autistico”, osserva Di Paolo, “le paralisi cerebrali infantili, le encefalopatie degenerative congenite; le sordo-cecità; i gravi disordini neurolinguistici, di comprensione e/o produzione, la grave disprassia del linguaggio, le  disabilità plurisensoriali e, ancora, patologie neuro-degenerative dell’adulto (tra le più frequenti la SLA, la Sclerosi multipla, Morbo di Parkinson)”. Nella Giornata europea e nel giorno successivo, gli esperti della Maugeri saranno a disposizione dei malati e dei loro famigliari per illustrare le possibilità di recupero offerte dalla CAA e spiegare il profili del logopedista, considerato che si sta registrando un desolante abusivismo che sottrarre risorse preziose a famiglie già in difficoltà. “La realtà della Maugeri in Sicilia”, conclude De Paolo, “abbraccia un’utenza che parte dall’età pediatrica, con la presenza dell’ambulatorio riabilitativo pediatrico a Sciacca, che segue  paralisi cerebrali infantili sindromi genetiche, autismo, all’età adulta, come a Mistretta, dove si lavora su pazienti affetti da Sclerosi Laterale Amiotrofica-SLA, mentre, ancora a Sciacca, e Ribera per tutte le altre patologie neurologiche acquisite come esiti di trauma cranico, ictus e patologie neurologiche degenerative come Sclerosi Multipla, Morbo di Parkinson”.

Fiction tv ispirata al libro del magistrato bivonese Alfonso Sabella

Si intitola «Il cacciatore» la nuova serie in onda su Raidue dal 14 marzo in sei puntate. Un racconto liberamente ispirata al libro autobiografico del magistrato bivonese Alfonso Sabella, «Cacciatore di mafiosi». La serie ripercorre le vicende di un pm che, entrato appena trentenne nel pool antimafia, diventa il protagonista della caccia alla criminalità organizzata nella stagione immediatamente successiva alle stragi di Capaci e di via D’Amelio. Lo stesso Sabella ha collaborato alla sceneggiatura della serie tv
 

Anche sei comuni dell’agrigentino tra i 56 comuni siciliani dai quali mancano soldi di tributi versati

Ci sono anche sei comuni agrigentini nell’ elenco dei Municipi dove i soldi, tasse pagate dai cittadini, sono spariti.

Avevano affidato il servizio di riscossione dei tributi a società, a volte neppure iscritte all’albo di settore, che poi pur avendo incassato le tasse non hanno, appunto, versato i soldi agli enti. Un’inchiesta partita dalla Corte dei Conti sistema che è alla base della crisi finanziaria di molti Comuni. I sei comuni della provincia di Agrigento sono: Naro, dal quale mancano 1.484.365 euro; Aragona, all’appello non ci sono più 231.194 euro; Campobello di Licata: 106.291 euro; Ravanusa: 169.681 euro; Palma di Montechiaro: soltanto, 50 mila euro e  infine, Favara: 640.012 euro. In tutto, nei 56 comuni, stando sempre alla Procura della Corte dei Conti, mancherebbero 20 milioni 560 mila euro.
 
 

La famiglia del piccolo deceduto a Palermo per una meningite fulminante chiede la verità: “Vogliamo sapere se ci sono responsabilità”

La famiglia del bambino di 14 mesi morto a causa di una sepsi meningococcica fulminante,  annuncia che farà un esposto alla procura sul perché sia stato prima visitato e dimesso al “Buccheri La Ferla”, dove sarebbe stato curato per un trauma cranico e per la febbre, e dopo all’ospedale dei Bambini. Martedì il bimbo stava bene ed era vispo e vivace, come raccontano i familiari, mentre camminava è caduto battendo la testa per terra poi la corsa al Buccheri La Ferla, dove lo hanno visitato e poi dimesso. Il bimbo è deceduto poi all’ospedale Di Cristina dove la famiglia lo ha nuovamente portato quando la febbre si è nuovamente alzata. Nei prossimi giorni, si svolgeranno le esequie del piccolo.