Polizia e carabinieri sono in piena azione, a Ribera, per definire ogni aspetto dell’indagine che ha portato al fermo di indiziato di delitto per M.A.F., di 32 anni, N.T.D, di 18 enne, e P.G.M., di 26, con sequestro di denaro e preziosi per complessivi 100 mila euro. Domani, alle 9, nel carcere di Sciacca, l’udienza di convalida da parte del Gip del Tribunale di Sciacca, Rosario Di Gioia, al quale il sostituto procuratore Carlo Boranga ha chiesto la convalida e dei fermi e la custodia cautelare in carcere degli indagati. Per la Procura della Repubblica il magistrato che si occupa della vicenda è il sostituto Carlo Boranga. Polizia e carabinieri ritengono che denaro e preziosi siano provento di furti perpetrati nella zona ed i tre sono finiti in carcere per ricettazione. Domani, assistiti dai loro difensori, gli avvocati Giovanni Forte e Giuseppe Tramuta, avranno la possibilità di rispondere alle domande del giudice e potranno avvalersi della facoltà di non rispondere.
Protesta oggi a Trapani per lo scalo di Birgi, si rischia anche la stagione estiva 2018
Protesta oggi a Trapani dalle 17 davanti il palazzo della Prefettura dopo la comunicazione di Ryanair, la compagnia irlandese, che ha confermato che non farà più base al Vincenzo Florio la prossima estate, mantenendo soltanto 4 voli.
Il Comitato per il Monitoraggio e la Salvaguardia dell’aeroporto di Trapani, ha dato appuntamento ad oggi per una manifestazione “di protesta e sdegno – si legge nella nota del comitato – nei confronti della classe politica inetta ed inefficiente”, che intanto, con una delegazione ha partecipato ieri alla riunione presso l’ex Provincia per discutere della destinazione dei famosi 2.500.000 euro dati alla Provincia come ristoro per la guerra in Libia, ben 2 anni fa.
Il rischio concreto è che queste somme che dovrebbero essere utilizzate per salvare la stagione turistica 2018 dello scalo, rischiano di essere giuridicamente indisponibili.
Intanto, i sindaci Castellammare del Golfo, Alcamo, Buseto Palizzolo, Calatafimi, Campobello di Mazara, Custonaci, Erice, Favignana, Marsala, Mazara del Vallo, Paceco, Salemi, Valderice e Petrosino che hanno inviato una lettera al commissario del Libero Consorzio di Trapani e per conoscenza al presidente dell’Airgest ed al prefetto con la quale chiedono un incontro urgente presso il Libero Consorzio così da “avviare ogni utile iniziativa, utilizzando le risorse del ristoro della Guerra in Libia giacenti presso il Consorzio che adesso sembrano essere in forse o/e le risorse di ciascun Comune, per un piano straordinario di promozione che possa contribuire ad evitare la paventata parziale o totale chiusura dell’attività dell’infrastruttura aeroportuale,con tutte le conseguenze negative che ne deriverebbero per tutto il territorio provinciale in vista della prossima stagione turistica”.
Mentre continua il presidio dei consiglieri comunali di Marsala, una protesta pacifica che
L che ha riscontrato l’ appoggio di alcuni amministratori della provincia che hanno condiviso il testo del documento e il modo civile di protestare e che continuerà anche nei prossimi giorni.
Ieri sulla questione è intervenuto anche il governatore Nello Musumeci: “Ci sono speculatori – ha detto in una intervista – che per qualche voto in più stanno buttando fango, anzichè preoccuparsi per un aeroporto che vive un momento drammatico. I cittadini sono preoccupati e fanno bene, perchè sono preoccupato pure io per le sorti dell’aeroporto. Abbiamo ereditato una situazione difficile”.
Adesso, l’auspicio del Comitato è che la cittadinanza si unisca alla protesta per dare forza all’iniziativa.
L’Ircac sotto i riflettori di Corte dei conti e Guardia di Finanza
La Guardia di finanza ha prelevato a Palermo dalla sede dell’Ircac, l’ente regionale che finanzia le cooperative, documenti e pratiche sui finanziamenti erogati e su crediti in incaglio. Vi sarebbe una “voragine di 400 milioni di euro” per crediti non riscossi e per un contenzioso di decine di milioni con l’Agenzia delle entrate. La procura regionale della Corte dei conti guidata da Gianluca Albo – scrive il quotidiano – ha aperto un fascicolo e dato mandato al nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di finanza coordinato dal colonnello Francesco Mazzotta di avviare accertamenti. Intanto torna a far discutere la notizia, già nota negli ambienti saccensi, rilanciata dal quotidiano “Repubblica”, circa un “favore” fatto dall’Ircac al suocero di Gianfranco Micciché, l’avvocato Merra, attraverso il pagamento di appena 250 mila euro per revocare le fidejussioni su un prestito di 4 miliardi di vecchie lire. L’Ircac è una delle imprese creditrici del patrimonio di Torre Macauda, la cui procedura esecutiva dopo anni è in fase di completamento.
Ragusa. Ammanco da 1,6 milioni di euro alle casse di una coop che forniva assistenza ai migranti
La procura di Ragusa ha chiesto il rinvio a giudizio per 10 persone, indagate per peculato continuato e riciclaggio in concorso, in quanto, a vario titolo, avrebbero creato un ammanco di oltre 1,6 milioni di euro nelle casse della Cooperativa sociale “Il dono”, Onlus con sede a Ragusa, che per un decennio ha fornito assistenza ai numerosi centri di accoglienza per migranti, presenti nella provincia iblea. La richiesta, dopo le denunce della Guardia di Finanza, riguarda ex amministratori e consulenti fiscali. Le indagini sulla gestione economico-finanziaria della Coop hanno permesso di far luce su ”un articolato sistema distrattivo di fondi pubblici: gli amministratori succedutisi nella carica, appartenenti alla stessa famiglia, hanno falsificato i libri sociali, utilizzato fatture per operazioni inesistenti, occultato la maggior parte delle scritture contabili”, dice la Gdf.
Gli amministratori della coop onlus ”Il dono” che si occupava, attraverso convenzioni con enti pubblici, di erogare servizi ai migranti ospitati nel ragusano, utilizzavano carte di credito personali canalizzate su conti correnti intestati alla cooperativa con cui pagavano, ad esempio dice la Guardia di Finanza, polizze vita intestate a loro stessi e anche l’acquisto di un agriturismo. La Gdf ha scoperto omessi pagamenti dei pocket money a favore dei richiedenti asilo e l’indebita annotazione di costi non effettivamente sostenuti. Gli amministratori avevano emesso assegni per un valore complessivo di oltre 250 mila euro tratti dal conto corrente della Onlus, a favore di due commercialisti (anch’essi indagati), non per consulenze sui conti della onlus ma per ”la regia degli illeciti comportamenti finalizzati al peculato”.
Palermo Bimbo di appena 14 mesi ucciso da una meningite fulminante
Un bimbo di 14 mesi è morto ieri all’ospedale dei Bambini di Palermo per meningite. Il piccolo era stato portato con febbre alta. Dopo poche ore dal ricovero è deceduto. “Il bimbo purtroppo è stato colpito dalla forma più grave di meningite – dice Nicola Casuccio responsabile del dipartimento di Epidemiologia dell’Asp di Palermo – I parenti e le persone che sono state vicine al bimbo hanno già eseguito la profilassi antibiotica compreso la sorellina che aveva un principio di faringite che verrà tenuta in osservazione”.
Il premier Gentiloni a Catania: “Questo il momento migliore per investire al sud”
“Questo è il momento per investire nel Mezzogiorno, é il momento in cui ci sono le condizioni migliori possibili per approfittare di opportunità economiche che possono rendere il nostro Mezzogiorno, la nostra Sicilia e la città metropolitana di Catania, competitive e forti puntando sui propri asset”. Lo ha detto a Catania presidente del Consiglio Paolo Gentiloni dopo aver dato il via all’abbattimento di un diaframma per la realizzazione di un nuovo tratto della metropolitana che collegherà la città a Misterbianco. “Il fiorire di progetti che questa città mette in campo – ha aggiunto il Premier – deve dare anche un messaggio al Paese. Io rivendico il fatto che questo governo non si sia limitato ad istituire un ministero del Mezzogiorno, ed era importante farlo. Questo esecutivo ha cercato di creare le migliori condizioni da tanti punti di vista per investire nel nostro Mezzogiorno”
Avviso orale della questura di Agrigento, ci sono anche saccensi e menfitani
Anche due saccensi e due menfitani tra i destinatari di avviso orale emessi dall’ufficio Misure di Prevenzione della Questura di Agrigento a carico di soggetti ritenuti pericolosi per la sicurezza pubblica. La Questura avvisa il destinatario dell’esistenza di indizi precisi sulla sua condotta illecita e lo invita a tenere un comportamento conforme alla legge. Sono di Sciacca S.C., di 41 anni, con precedenti per truffa, minaccia, stupefacenti, furto aggravato; F.L., di 41 anni, con precedenti per violazione delle norme in materia di stupefacenti. I menfitani destinatari di avviso orale, invece, sono M.S., di 23 anni, con precedenti per rissa, violazione delle norme in materia di stupefacenti; M.C., di 26 anni, con precedenti per violazione delle norme in materia di stupefacenti, furto aggravato. Foglio di via obbligatorio, invece, con rimpatrio nel comune di residenza e divieto di ritorno nel comune dal quale è stato allontanato per 3 anni, senza la preventiva autorizzazione, per F.C., di 23 anni, di Menfi, dove si è reso responsabile di furto aggravato; R.I., di 38 anni, T.G., di di 45, di Montallegro, e C.M. di 43 anni, di Ribera, per caccia in zona vietata e attività di caccia in orario vietato. Foglio di via obbligatorio da Santa Margherita Belice per 3 anni anche per G.A., di 40 anni, abitante a Mazara del Vallo, responsabile di furto aggravato.
La prima candidata a sindaco del M5S a Sciacca votera’ scheda bianca: “Non mi sento rappresentata”
Era stata il primo candidato sindaco del Movimento Cinque Stelle a Sciacca, docente precaria e grillina della prima ora, si era candidata alle amministrative del cinque maggio del 2012 riportando circa 2000 voti, ma oggi di quel “fervore stellato” conserva ben poco tanto che sul proprio profilo Facebook dopo vari post molto critici sul leader del Movimento, Luigi Di Maio, annuncia che voterà scheda bianca.
“Arrivati a questo punto – scrive sul social, Emma Giannì – vi rivelo ciò che medito da tempo. Mi sono presa del tempo per valutare, ma adesso basta. Il mio voto non lo regalo a nessuno perchè nessuno merita la mia fiducia. La politica del meno peggio non mi appartiene, mi sembrerebbe di sottostare più ad un sottile ricatto da parte di questa politica che tratta gli elettori peggio di un mocio. SCHEDA BIANCA, che si capisca che non è disaffezione alla politica e/o pigrizia di uscire ed andare a votare ma il non sentirsi rappresentati. AMEN”.
I malcontenti della grillina Giannì verso il Movimento non si sono palesati soltanto nell’ultimo periodo e non sempre come in questo caso in maniera del tutto autonoma. Infatti, insieme al gruppo più datato, in termini di adesione ai pentastellati, più volte aveva acceso la contestazione verso le scelte operate dalla base locale portando talvolta ad un vero scontro tra i due gruppi presenti a Sciacca, specie a ridosso delle grandi competizioni come durante le ultime elezioni amministrative dello scorso giugno quando i metodi per l’individuazione del candidato sindaco per il Movimento, Domenico Mistretta, sono stati contrastati apertamente dal gruppo che si rifà alla stessa Giannì e a Nino Vitale.
Pare che il recente passaggio delle parlamentarie, votazione online che a Sciacca non è servita per individuare candidati saccensi, mentre il potenziale senatore in corsa al collegio uninominale targato M5S è stato designato dalla base, ha infine consumato l’ultimo passaggio con una base di militanti rimasti sempre più scontenti.
Elettrificazione binari degli ultimi 600 metri della “Ferrovia dei Templi”, arriverà a Porto Empedocle Succursale
Stanno per essere ultimati gli ultimi 600 metri della linea che arriverà fin dentro il centro cittadino di Porto Empedocle. Infatti, sono in corso i lavori di completamento di elettrificazione del tratto compreso tra le stazioni di Porto Empedocle Centrale e Porto Empedocle Succursale.
Ultimo tratto della “Ferrovia dei Templi” che da Agrigento arriverà adesso a Porto Empedocle Succursale, una stazione riaperta soltanto nel 2016 dopo che aveva perso la sua importanza a causa della chiusura della linea a scartamento ridotto Sciacca-Castelvetrano. Saranno adesso, tutte le tipologie di treni storici a poter percorrere il tratto che sarà collaudato tra qualche settimana.
“Topi d’appartamento” nell’agrigentino, sabato mattina l’udienza di convalida dei tre arrestati
E’ fissata per sabato mattina alle nove, al Tribunale di Sciacca, giudice Rosario Di Gioia, l’udienza di convalida per i tre giovani arrestati stamane dai Carabinieri della Tenenza di Ribera in collaborazione con il Commissariato di Polizia di Sciacca.
Nel filmato, le immagini dell’operazione delle forze dell’ordine e della refurtiva rinvenuta e recuperata nell’appartamento dove i tre uomini: M.A.F., di 32 anni, N. T. D, 18 anni e P. G. M., 26 anni, avevano nascosto accuratamente contanti e oggetti preziosi, frutto dei furti che nell’ultimo periodo avevano messo a segno svaligiando appartamenti. I tre, tutti di nazionalità romane, dovranno rispondere di ricettazione.
Intanto, si cercherà di restituire ai legittimi proprietari quanto rubato. I cittadini vittime di furto potranno ora recarsi presso la Tenenza Carabinieri di Ribera e sapere se tra la refurtiva rinvenuta vi possano essere oggetti personali