Ponte Cansalamone, le analisi non hanno rilevato elementi ostativi. Il Comune pensa gia’ all’imminente riapertura

“Non sono emersi elementi ostativi per la riapertura del ponte Cansalamone”. E’ questo il risultato delle indagini e dei rilevamenti effettuati su incarico dell’amministrazione da parte di una ditta ingegneristica specializzata qualche settimana fa e pervenuto tramite Pec agli uffici dell’Ufficio tecnico del Comune di Sciacca giusto ieri e annunciato oggi dalla sindaca Francesca Valenti. Adesso, occorrera’ fare ulteriori approfondimenti e delle prove di carico fisse e dinamiche che anti sismiche e se anche queste dovessero dare esito negativo, nulla impedirebbe di aprire il viadotto che collega alle contrade San Marco, Carbone, Renella e Maragani gia’ all’inizio della stagione balneare. Cio’ che venuto fuori dai sondaggi e dalle analisi e’ che perfino la riapertura potrebbe avvenire per entrambi i sensi di marcia ma comunque quasi certamente a senso unico alternato. La riapertura del viadotto e’ ormai invocata da anni dopo alterne vicende tra aperture e chiusure dell’importante infrastruttura v

Il due maggio riapre il cantiere di Girgenti Acque alla rotonda della Perriera, tre giorni per ripristinare la normalita’

E’ stata presentata l’integrazione della documentazione che i carabinieri hanno richiesto dopo il sequestro del cantiere in corso all’entrata del quartiere Perriera e che tanti disagi ha causato alla viabilità cittadina in questi giorni. L’assessore Gioacchino Settecasi che già aveva invitato il gestore ad adottare le misure di sicurezza richieste sollecitando il completamento, e’ stato avvisato in queste ultime ore della ripresa dei lavori per il prossimo due maggio, subito dopo il ponte del primo maggio. I lavori dureranno tre giorni e si spera possano concludersi entro il prossimo fine settimana con il ritorno alla normalita’ in un quartiere altamente trafficato e in questo momento paralizzato a causa della congestione viaria creata dalla presenza del cantiere

La maggioranza consiliare plaude alla Valenti, i grillini: “Ora barra dritta e mai piu’ una gestione privata”.

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Proseguono le reazioni del mondo politico alla decisione adottata ieri dall’Assemblea dell’Ati sull’attivazione della risoluzione del contratto con il gestore. “Bene decisione Ati contro Girgenti acque, è quello che vogliono gli agrigentini. Si prosegua su questa strada”.

Il deputato regionale M5S all’Ars, Matteo Mangiacavallo così commenta quanto avvenuto: “Avevo esortato i sindaci, negli scorsi giorni, a compiere un atto di coraggio – dice il deputato – , oggi plaudo alla volontà, espressa in maniera unanime dai presenti, di agire verso la risoluzione anticipata del contratto con la Girgenti Acque. È un importante passo avanti al quale ne dovranno seguire altri e d’ora in avanti sarà necessario un polso decisamente fermo. In questi dieci anni di battaglie per l’acqua pubblica le ho viste e le ho sentite veramente tutte. Non ho preso visione dell’atto sottoscritto dall’ATI di Agrigento – prosegue Mangiacavallo – ma ho capito che si tratta di una sorta di diffida ad adempiere, l’avvio di un iter serio di contestazione della gestione privata del servizio Idrico. Mi auguro che i tempi siano brevi e che si possa giungere al risultato che tutta la popolazione agrigentina spera. In alternativa, ricordo che rimangono sempre in piedi tutti i presupposti per applicare la clausola risolutiva espressa prevista dalla Convenzione. Disservizi, disagi all’utenza e inadempienze sono il mix che Girgenti Acque ha prodotto in questi anni e il grande numero di depuratori sequestrati in provincia sono la certificazione che la parola “fine” deve essere scritta al più presto. Nessuno pensi ad altre gestioni private nella nostra provincia per il dopo Girgenti Acque”.

Grande soddisfazione anche nelle fila della maggioranza consiliare che plaude allo sforzo portato avanti dalla sindaca Valenti. “Francesca Valenti  – scrive in una nota la maggioranza – è riuscita laddove intere generazioni di politici, di tutti i colori possibili, autoproclamatisi leader e campioni dell’autorevolezza,amministratori e Sindaci di lungo corso, non si erano nemmeno avvicinati. Francesca Valenti ha saputo, con la sua determinazione, trascinare in questa lotta tutti i sindaci della provincia di Agrigento, unendoli come mai in passato, riuscendo a mettere a segno un risultato che si attendeva da anni, nonostante le chiacchere e gli impegni assunti in quantità industriale, ma sempre disattesi. il sindaco di Sciacca, insieme ad altri suoi colleghi, nella giornata di ieri, ha scritto una pagina fondamentale in questa più che decennale vicenda e non perché da domani l’acqua verrà tolta al privato, va detto che il percorso è ancora lungo e irto di ostacoli e bisogna essere molto prudenti e vigili; eppure va detto che, per la prima volta, si è riusciti a passare dalle parole ai fatti”.  

Droga a Menfi, condannati Tabbone e Pilo

Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sciacca, Rosario Di Gioia, ha condannato a un anno e 4 mesi di reclusione e 3.400 euro di multa Giovanni Pilo, di 22 anni, e ad un anno e 2 mesi e 2800 euro di multa Daniel Tabbone, di 23 anni, entrambi di Menfi. I due vennero sottoposti a un controllo da parte dei carabinieri, l’11 maggio del 2017, ed i militari sequestrarono 127 grammi di hashish. Il processo a loro carico è stato celebrato con il rito abbreviato. L’accusa ha accolto in larga misura le richieste avanzate dal pubblico ministero, Michele Marrone, mentre il difensore, l’avvocato Ninni Giardina, aveva sollecitato l’assoluzione sostenendo la tesi dell’uso personale. L’auto sulla quale viaggiavano i due era condotta da Tabbone, ma è Pilo che si sarebbe assunto la responsabilità della detenzione di quello stupefacente.

“Furbetti del pattume” di nuovo in azione, rifiuti gettati nei cestelli altrui

Appena poche settimane fa, le telecamere del circuito di videosorveglianza della nota pizzeria del centro storico di Sciacca, avevano immortalato un “furbetto” intento a liberarsi del pattume gettandolo nei più capienti contenitori della differenziata dell’attività di ristorazione posti all’ingresso del locale. Ma l’episodio documentato la scorsa volta non è stato sporadico, “furbetti”  sono tornati in azione nello stesso posto, stessi contenitori e anche stavolta, a favore di telecamera. Ed eccola, la “furbetta” in questione nelle immagini che vi proponiamo aggirarsi con circospezione nelle prime ore del mattino dinnanzi al locale, curandosi di non essere osservata: prima un’occhiata furtiva mentre il braccio sorregge quanto più possibile a distanza dal corpo il sacchetto di pattume vario, evidentemente anche maleodorante, poi individua il cassonetto e infine, via, gettato là dove qualcun altro si era prodigato per conferire correttamente. Vi tralasciamo l’elenco di ciò che era contenuto nel sacchetto riposto.  

Il caso internazionale dell’omicidio Regeni oggetto di un convegno con giuristi della Luiss

“Conoscere la verità, accertare le responsabilità e voltare pagina”. E’ ciò che il professore Pietro Pustorino, docente di diritto internazionale alla Luiss Carlo Guidi di Roma, si auspica possa avvenire nei prossimi mesi sul caso Giulio Regeni, il dottorando italiano dell’università di Cambridge, rapito, torturato ed ucciso il 25 gennaio  del 2016. Il giurista ha sostenuto, ieri pomeriggio, nel corso del convegno “Il Caso Regeni alla luce del diritto internazionale, organizzato dal Rotary Club, dall’Ordine degli Avvocati e col patrocinio del Comune di Sciacca che si è svolto nell’aula Magna del Liceo classico “Tommaso Fazello”, che non soltanto si tratta di una vicenda che segna la violazione di valori morali della dignità umana, ma è una vicenda che comporta la violazione di norme interne e internazionali di estrema importanza come la violazione del divieto di tortura e le cosiddette sparizioni forzate”.

“Il maresciallo e il disertore” di Massimo D’Antoni inaugura la nuova collana dell’Aulino Editore

“Coup de foudre”, letteralmente il colpo di fulmine sentimentale: è questo il nome prescelto dall’Aulino Editore e dal curatore editoriale, Accursio Soldano, per indicare la nuova collana che ieri sera è stata presentata con l’esordio letterario di Massimo D’Antoni con il racconto “Il Maresciallo e il disertore, al Circolo di Cultura di Sciacca. Tiratura limitata a quaranta copie numerate a mano, come si faceva una volta, e un numero striminzito di battute, soltanto dieci mila. Una scelta editoriale controcorrente che ridà un senso al lavoro dell’editor dinnanzi al proliferare di variegate possibilità per chi scrive e decide da sé di proporsi al mercato editoriale. “Il maresciallo e il disertore”, racconto storico di Massimo D’Antoni, così ha tenuto ieri sera  a battesimo il nuovo ciclo che vedrà raccogliere da altri autori, esordienti e non, la sfida di sperimentare e creare un racconto breve capace di intrigare e catturare il lettore con una sola lettura tutta di un fiato.

Avvio risoluzione contratto Girgenti Acque, reazioni e commenti

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Dopo il voto di ieri all’Assemblea dell’Ati che ha portato all’adozione all’unanimità dell’avvio delle procedure per la risoluzione del contratto con Girgenti Acque, si sono moltiplicate le reazioni del mondo politico per il traguardo raggiunto dai sindaci che hanno votato a doppia maggioranza. “Oggi abbiamo raggiunto un traguardo importante inseguito da anni- ha commentato Margherita La Rocca Ruvolo, sindaco di Montevago tra le più convinte sostenitrici del voto di ieri –  L’inizio dell’iter di risoluzione del contratto con i mezzi che l’avvocato Mazzarella indicherà è un punto significativo. E’ adesso importante avere grande senso di responsabilità sul processo di transizione tra quello che è stata la gestione di questi anni e quello che l’Ati deve cominciare a fare per garantire un servizio idrico più efficiente e costi più bassi. Occorre fare attenzione a non perdere i finanziamenti per i lavori di rifacimento delle reti idriche e di ristrutturazione dei depuratori lasciati in completo abbandono e sui cui più volte è intervenuta la magistratura. L’avvocato Mazzarella ci darà gli strumenti giuridici per avviare l’iter della risoluzione”. Per Michele Catanzaro, neo deputato del Pd all’Ars, quello di ieri, ha  scritto in una nota, è:”Uno straordinario passo in avanti che rappresenta una importante linea di demarcazione nella storia recente del nostro territorio, e indica in maniera inequivocabile l’orientamento della popolazione agrigentina contro una gestione privatistica delle risorse idriche pubbliche che, in 10 anni, non ha certamente dimostrato di funzionare”. “Bisogna andare – ha esortato il parlamentare saccense –  avanti con determinazione, dimostrando come sia possibile che oggi i sindaci possano sostenere le richieste della gente”. Anche il presidente del Comitato Inter.Co.PA, Franco Zammuto ha affidato e sue considerazioni ad un comunicato esprimendo soddisfazione per la decisione, ma più cauto circa il percorso: “Si è consapevoli – ha affermato  che la battaglia per liberarci del gestore è appena iniziata. A partire da adesso, i sindaci devono lavorare per stabilire chi dovrà sostituire Girgenti Acque. E se non decidessero mai? Ovvio che Inter.Co.PA è per la gestione pubblica”. L’Inter.Co.PA, così come tante altre associazioni che in questi anni hanno portato avanti la battaglia contro la privatizzazione in provincia, ieri hanno assistito al momento del voto dei sindaci dell’Ati. “E’ anche vero – ha concluso poi Zammuto – che se gli stessi sindaci che oggi hanno deliberato la risoluzione non lavoreranno per stabilire chi dovrà sostituire il gestore idrico, sarebbe come se non avessero deciso nulla”.

Votata la Finanziaria all’Ars, giallo su alcuni deputati assenti

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Seduta flash oggi per l’approvazione del bilancio interno all’Assemblea Regionale Siciliana.  Il documento finanziario è stato approvato con una spesa totale di 153 milioni di euro, con un taglio del 4 per cento rispetto allo scorso anno La spesa per il personale è cresciuta di 333 mila euro rispetto a quella dello scorso anno arrivando a quota 26,3 milioni. Stessa sorte anche per pensioni e vitalizi con un netto aumento di un milione di euro. Giallo al momento del voto per alcuni deputati risultati assenti ma presenti al voto, il vicepresidente dell’Ars, Giancarlo Cancelleri ha sollevato il dubbio. “Qualcuno ha fatto il furbo – ha detto Cancelleri –  forse ha lasciato il tesserino al collega, un fatto gravissimo”.  In una votazione, infatti, sono risultati presenti in 67 su 70 ma a verbale vi erano quattro deputati assenti: Roberta Schillaci, Marianna Caronia, Giuseppe Gennuso (agli arresti) e Margherita La Rocca Ruvolo. Gianfranco Miccichè, presidente dell’Ars, ha già annunciato accurate verifiche.

Insulti e minacce al sindaco di Siculiana tramite pagina Facebook, condannato ventisettenne

Ha preso di mira il sindaco di Siculiana, Leonardo Lauricella tramite il più popolare social con la creazione di una pagina Facebook a ciò dedicata per dare spazio ad insulti, ma anche minacce e intimidazioni. Così il ventisette, Giuseppe Li Vecchi, è stato condannato in primo grado con rito abbreviato a sei mesi di reclusione su decisione del giudice monocratico Rossella Ferraro del Tribunale di Agrigento. L’indagine, sui fatti che risalgono al 2015, è stata condotta dal pubblico ministero Salvatore Vella e si è concentrata su uno studio tecnico di un ingegnere il cui collegamento internet free era stato utilizzato dallo stesso Li Vecchi per la creazione di un falso profilo che sarebbe stato utilizzato poi per la creazione della pagina.