Ponte Cansalamone, le analisi non hanno rilevato elementi ostativi. Il Comune pensa gia’ all’imminente riapertura
Il due maggio riapre il cantiere di Girgenti Acque alla rotonda della Perriera, tre giorni per ripristinare la normalita’
La maggioranza consiliare plaude alla Valenti, i grillini: “Ora barra dritta e mai piu’ una gestione privata”.
Proseguono le reazioni del mondo politico alla decisione adottata ieri dall’Assemblea dell’Ati sull’attivazione della risoluzione del contratto con il gestore. “Bene decisione Ati contro Girgenti acque, è quello che vogliono gli agrigentini. Si prosegua su questa strada”.
Il deputato regionale M5S all’Ars, Matteo Mangiacavallo così commenta quanto avvenuto: “Avevo esortato i sindaci, negli scorsi giorni, a compiere un atto di coraggio – dice il deputato – , oggi plaudo alla volontà, espressa in maniera unanime dai presenti, di agire verso la risoluzione anticipata del contratto con la Girgenti Acque. È un importante passo avanti al quale ne dovranno seguire altri e d’ora in avanti sarà necessario un polso decisamente fermo. In questi dieci anni di battaglie per l’acqua pubblica le ho viste e le ho sentite veramente tutte. Non ho preso visione dell’atto sottoscritto dall’ATI di Agrigento – prosegue Mangiacavallo – ma ho capito che si tratta di una sorta di diffida ad adempiere, l’avvio di un iter serio di contestazione della gestione privata del servizio Idrico. Mi auguro che i tempi siano brevi e che si possa giungere al risultato che tutta la popolazione agrigentina spera. In alternativa, ricordo che rimangono sempre in piedi tutti i presupposti per applicare la clausola risolutiva espressa prevista dalla Convenzione. Disservizi, disagi all’utenza e inadempienze sono il mix che Girgenti Acque ha prodotto in questi anni e il grande numero di depuratori sequestrati in provincia sono la certificazione che la parola “fine” deve essere scritta al più presto. Nessuno pensi ad altre gestioni private nella nostra provincia per il dopo Girgenti Acque”.
Grande soddisfazione anche nelle fila della maggioranza consiliare che plaude allo sforzo portato avanti dalla sindaca Valenti. “Francesca Valenti – scrive in una nota la maggioranza – è riuscita laddove intere generazioni di politici, di tutti i colori possibili, autoproclamatisi leader e campioni dell’autorevolezza,amministratori e Sindaci di lungo corso, non si erano nemmeno avvicinati. Francesca Valenti ha saputo, con la sua determinazione, trascinare in questa lotta tutti i sindaci della provincia di Agrigento, unendoli come mai in passato, riuscendo a mettere a segno un risultato che si attendeva da anni, nonostante le chiacchere e gli impegni assunti in quantità industriale, ma sempre disattesi. il sindaco di Sciacca, insieme ad altri suoi colleghi, nella giornata di ieri, ha scritto una pagina fondamentale in questa più che decennale vicenda e non perché da domani l’acqua verrà tolta al privato, va detto che il percorso è ancora lungo e irto di ostacoli e bisogna essere molto prudenti e vigili; eppure va detto che, per la prima volta, si è riusciti a passare dalle parole ai fatti”.Droga a Menfi, condannati Tabbone e Pilo
Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sciacca, Rosario Di Gioia, ha condannato a un anno e 4 mesi di reclusione e 3.400 euro di multa Giovanni Pilo, di 22 anni, e ad un anno e 2 mesi e 2800 euro di multa Daniel Tabbone, di 23 anni, entrambi di Menfi. I due vennero sottoposti a un controllo da parte dei carabinieri, l’11 maggio del 2017, ed i militari sequestrarono 127 grammi di hashish. Il processo a loro carico è stato celebrato con il rito abbreviato. L’accusa ha accolto in larga misura le richieste avanzate dal pubblico ministero, Michele Marrone, mentre il difensore, l’avvocato Ninni Giardina, aveva sollecitato l’assoluzione sostenendo la tesi dell’uso personale. L’auto sulla quale viaggiavano i due era condotta da Tabbone, ma è Pilo che si sarebbe assunto la responsabilità della detenzione di quello stupefacente.