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Avvio risoluzione contratto Girgenti Acque, reazioni e commenti

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Dopo il voto di ieri all’Assemblea dell’Ati che ha portato all’adozione all’unanimità dell’avvio delle procedure per la risoluzione del contratto con Girgenti Acque, si sono moltiplicate le reazioni del mondo politico per il traguardo raggiunto dai sindaci che hanno votato a doppia maggioranza.

“Oggi abbiamo raggiunto un traguardo importante inseguito da anni- ha commentato Margherita La Rocca Ruvolo, sindaco di Montevago tra le più convinte sostenitrici del voto di ieri –  L’inizio dell’iter di risoluzione del contratto con i mezzi che l’avvocato Mazzarella indicherà è un punto significativo. E’ adesso importante avere grande senso di responsabilità sul processo di transizione tra quello che è stata la gestione di questi anni e quello che l’Ati deve cominciare a fare per garantire un servizio idrico più efficiente e costi più bassi. Occorre fare attenzione a non perdere i finanziamenti per i lavori di rifacimento delle reti idriche e di ristrutturazione dei depuratori lasciati in completo abbandono e sui cui più volte è intervenuta la magistratura. L’avvocato Mazzarella ci darà gli strumenti giuridici per avviare l’iter della risoluzione”.

Per Michele Catanzaro, neo deputato del Pd all’Ars, quello di ieri, ha  scritto in una nota, è:”Uno straordinario passo in avanti che rappresenta una importante linea di demarcazione nella storia recente del nostro territorio, e indica in maniera inequivocabile l’orientamento della popolazione agrigentina contro una gestione privatistica delle risorse idriche pubbliche che, in 10 anni, non ha certamente dimostrato di funzionare”.

“Bisogna andare – ha esortato il parlamentare saccense –  avanti con determinazione, dimostrando come sia possibile che oggi i sindaci possano sostenere le richieste della gente”.

Anche il presidente del Comitato Inter.Co.PA, Franco Zammuto ha affidato e sue considerazioni ad un comunicato esprimendo soddisfazione per la decisione, ma più cauto circa il percorso: “Si è consapevoli – ha affermato  che la battaglia per liberarci del gestore è appena iniziata. A partire da adesso, i sindaci devono lavorare per stabilire chi dovrà sostituire Girgenti Acque. E se non decidessero mai? Ovvio che Inter.Co.PA è per la gestione pubblica”. L’Inter.Co.PA, così come tante altre associazioni che in questi anni hanno portato avanti la battaglia contro la privatizzazione in provincia, ieri hanno assistito al momento del voto dei sindaci dell’Ati.

“E’ anche vero – ha concluso poi Zammuto – che se gli stessi sindaci che oggi hanno deliberato la risoluzione non lavoreranno per stabilire chi dovrà sostituire il gestore idrico, sarebbe come se non avessero deciso nulla”.

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