Palermo. Giro di biglietti falsi per le partite del Palermo: in 9 ai domiciliari
Catania. Turbativa d’asta, 8 arresti. Coinvolto anche il sindaco di Acireale
Mattanza di cani a Sciacca, il Codacons: “Istituire taglia da 50 mila euro per chi permette di scoprire il colpevole”
Acqua. Guasto elettrico a Ribera, problemi di erogazione oggi e domani anche a Calamonaci
A causa di un guasto elettrico al sollevamento idrico “Verdura”, provocato dal maltempo, è stata sospesa la fornitura idrica ai serbatoi comunali di Ribera e, di conseguenza, all’impianto del sollevamento idrico per il Comune di Calamonaci. Per tale motivo la distribuzione idrica nel Comune di Ribera, nella giornata di oggi e domani potrà subire limitazioni e/o slittamenti, mentre la distribuzione nel Comune di Calamonaci è temporaneamente sospesa. A conclusione degli interventi di riparazione del guasto, sarà ripristinata la fornitura idrica nei Comuni di Ribera e Calamonaci, e consequenzialmente la distribuzione idrica tornerà regolare, normalizzandosi nel rispetto dei necessari tempi tecnici.
Acqua inquinata in alcuni punti rete e cisterne delle vie Nastasi, del Sole e Sarno
È inquinata l’acqua delle riserve idriche di accumulo e dei punti rete di alcune residenze situate in via Brigadiere Nastasi (nn. 34, 37 e 40), di via del Sole (nn. 38 e 42) e via Sarno (n. 8). Lo riferisce Girgenti Acque, che rivela così i dati delle ultime analisi microbiologiche. In via cautelativa, e in attesa delle determinazioni delle Autorità competenti, per questi punti rete è stata disposta la chiusura della fornitura idrica. Girgenti Acque fa sapere di aver già provveduto alla pulizia delle riserve idriche a servizio delle utenze (risultate non conformi) ed al rifornimento sostitutivo a mezzo di autobotte. La società assicura che gli operatori ed i tecnici stanno ponendo in essere quanto necessario per individuare le cause della non conformità riscontrata e per pervenire ad una rapida risoluzione della problematica in oggetto.
Per la procura di Agrigento l’ATO idrico favoriva illecitamente Girgenti Acque S.p.A. e il suo presidente Marco Campione
Pestaggio militante Forza Nuova, due persone fermate
WWF Sicilia, Bonfanti: “Trasformare Sciacca da luogo dell’emergenza a posto virtuoso della lotta al randagismo”
Randagismo: ieri vertice in Prefettura. Il corteo di domenica non preoccupa le forze dell’ordine
Il corteo animalista in programma domenica pomeriggio è stato al centro nelle scorse ore ad Agrigento di una riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal Prefetto Dario Caputo. Manifestazione alla quale si attende una nutrita partecipazione di persone provenienti da ogni parte della Sicilia e non solo. Pare che siano numerosi i pullman già organizzati con destinazione Sciacca. Una manifestazione che per le forze dell’ordine non ha un significato preoccupante rispetto a qualsiasi altro corteo, e questo è sicuramente un fatto molto positivo.
Nel frattempo prosegue anche l’indagine giudiziaria, nel tentativo di risalire al responsabile o ai responsabili di quanto accaduto la scorsa settimana, allo spargimento di polpette avvelenate con un potente disinfestante nella zona di Muciare. Dopo le perquisizioni effettuate nei pressi dell’area dove è avvenuto l’avvelenamento dei randagi, i carabinieri, coordinati dalla procura della Repubblica, stanno battendo nuove piste investigative. E, in tale direzione, potrebbero aver già fornito qualche indicazione interessante i filmati della videosorveglianza acquisiti dalle attività commerciali e industriali che si trovano all’altezza di contrada Muciare. Inquirenti e investigatori mantengono comprensibilmente il più stretto riserbo, ma quelle immagini potrebbero avere permesso di identificare alcune persone. Nuovi controlli sono tuttora in corso. Nulla esclude, almeno apparentemente, che possa esserci una svolta già nelle prossime ore. Tanto più che permetterebbe al territorio di riscattare la sua immagine, visto che il fatto di cronaca che si è verificato ha dirottato l’attenzione dei media su Sciacca, e non solo per la mattanza di Muciare, ma anche per i toni piuttosto violenti che si sono rincorsi sui social network nei confronti della popolazione tutta di Sciacca e soprattutto del sindaco Francesca Valenti. La quale, nel corso del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica di ieri, dal canto suo ha illustrato la situazione parlando di quello che è accaduto, del fenomeno del randagismo, di tutta l’attività messa in campo dal Comune di Sciacca anche in riferimento al fatto accaduto a Muciare, con la bonifica del territorio e il salvataggio dei cani. Dieci cani adulti, ha fatto sapere il sindaco, sono stati prelevati in questi giorni dall’area privata infestata da esche velenose e trasferiti in un canile convenzionato. Altri dieci cuccioli di cane, sempre di Muciare, sono stati ricoverati presso altre strutture idonee. Altri animali verranno affidati ad associazioni animaliste fuori dal territorio siciliano che ne hanno fatto formale richiesta. L’Amministrazione comunale darà in affidamento animali che si trovano all’interno di canili convenzionati, già sterilizzati, vaccinati e microchippati. Sindaco Valenti che in vista della manifestazione di domenica ha dato la propria disponibilità ad incontrare il comitato organizzatore per fare il punto della situazione e per fornire tutte le informazioni del caso. Intanto continua la campagna della stilista Elisabetta Franchi, che dopo avere incontrato la “iena” Edoardo Stoppa, congratulandosi per i suoi servizi a sostegno delle campagne animaliste, ha acquistato una pagina del quotidiano “la Repubblica” per ribadire la sua indignazione contro le autorità di alcune regioni d’Italia (soprattutto la Sicilia, osserva) per come queste non avrebbero saputo gestire il fenomeno del randagismo. Cita, poi, quella che definisce “barbarie” avvenuta in provincia di Agrigento, e si appella al presidente della Regione Musumeci ad intervenire sul piano normativo per fare in modo che quanto accaduto non si ripeta. Vicenda, quella della stilista, che è al centro del dibattito soprattutto su Facebook, dopo i primi commenti iniziali (ben più coloriti dello stile usato sulla pagina di Repubblica) che hanno indotto la boutique Frasal, rivenditrice ufficiale del marchio, a far sapere di avere presentato le proprie rimostranze alla maison.