106 multe elevate dalla polizia municipale di Sciacca ai candidati alle regionali per affissioni abusive
Otto candidati trasgressori pe run totale di 106 multe elevate dagli agenti della polizia municipale di Sciacca durante l’ultima campagna per le elezioni regionali. Le multe sono state inviate e trasmesse dagli uffici del Comando “Giovanni Fazio” di Sciacca alla Prefettura di Agrigento. Qui verrà stabilito l’ammontare esatto delle infrazioni che vanno secondo le disposizioni normative da 103 a 1032 euro.
I manifesti che sono stati oggetto di violazione non riguardano quelli del Movimento Cinque Stelle che si è affrettato a precisare di essere stata l’unica forza politica a non aver ricevuto alcuna sanzione.
Le infrazioni riguardavano pubblicità elettorale posta al di fuori degli spazi e degli impianti autorizzati.
Il parco giochi della Perriera attende ancora il tappetino, M5s: “Chi fa politica non dovrebbe scherzare con la sicurezza dei bimbi”
Il Movimento Cinque Stelle torna a sollecitare l’amministrazione comunale rispetto l’intervento di ripristino del tappetino verde nel parco giochi del museo del Carnevale di contrada Perriera. Intervento che il gruppo saccense si era offerto di realizzare.
“Sono passati 110 giorni – scrivono oggi in una nota – dalla proposta del M5S di ripristinare, a proprie spese, il tappetino del parco giochi alla Perriera con una soluzione sicura, rapida e a norma di legge. Tale proposta, supportata da un accurato progetto tecnico, fu snobbata e rifiutata dall’amministrazione per motivi ancora difficili da capire o, più che altro, da condividere”.
“Quale amministrazione – continuano a chiedersi – infatti, già in grandi difficoltà finanziarie,
rifiuterebbe mai la proposta di alcuni cittadini di intervenire a proprie spese su un problema che mette in pericolo l’incolumità dei nostri bambini?”
“Ciononostante – aggiungono i grillini – quando l’amministrazione rifiutò la nostra proposta,
accettammo tale decisione, pur non condividendola, senza suscitare alcuna polemica, poiché per noi l’obiettivo era comunque raggiunto: i nostri bambini avrebbero finalmente avuto un luogo al sicuro dove giocare”.
La constatazione del gruppo è parecchio amara: “L’amministrazione non solo non ha permesso che risolvessimo a nostre spese e senza gravare sulle casse comunali un problema urgente che riguardava la salute e l’incolumità dei nostri bambini, ma non ha neanche mantenuto la promessa fatta permettendo che i nostri bambini continuino a giocare in uno spazio non sicuro. L’impressione è che per discutibili motivi politici chi ci rimette ancora una volta sono le famiglie saccensi e, peggio ancora, i loro bambini. E
questo non lo possiamo accettare. Chi fa politica non dovrebbe scherzare
con la sicurezza dei nostri bambini”.
Razionamento idrico per la siccita’, la Cisl: “In otto anni, 100 milioni di metri cubi sprecati”
“Palermo torna al passato, peccato che dal 2010 si continui a sversare in mare – è il commento amaro di Giovanni Musso, segretario generale Femca Cisl Palermo Trapani, a proposito del razionamento a causa della scarsità di riserve d’acqua negli invasi siciliani – con il razionamento idrico. L’acqua delle sorgenti di Scillato, a causa di una breccia nell’acquedotto che la porta in città”.
Secondo il segretario in 8 anni sono stati buttati a mare 100 milioni di metri cubi d’acqua potabile provenienti da una sorgente nota per le sue caratteristiche, tanto che recentemente il comune di Scillato ha formalizzato le procedure di aggiudicazione per l’imbottigliamento per scopi commerciali.
“Nulla – infine aggiunge Musso – è stato fatto per risolvere definitivamente il problema, se non un intervento tampone nel 2017 che ha riportato in condotta solo una parte di quest’approvvigionamento idrico”.
Nuovo processo per il senatore D’Ali’, la Cassazione annulla l’appello
Per i legali del senatore Tonino D’Alì celebrare nuovamente il giudizio di appello non aggiungerà nulla al processo.
Ieri sera la Corte di Cassazione ha accolto il ricorso del pg Nico Gozzo, annullando, con rinvio ad altra sezione della Corte di Appello di Palermo, la sentenza con la quale nel 2016 i giudici avevano dichiarato prescritto, per una parte, sino al 1994, e assolto, per il periodo successivo sino al 2011, il senatore Tonino D’Alì dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa.
“Ci troviamo – hanno commentato i due legali del senatore – di fronte ad un rinvio finalizzato a sollecitare la Corte di appello di Palermo a decidere nuovamente se ascoltare o meno testimoni in larga parte già escussi ed a meglio motivarne l’eventuale rigetto. Testimoni che, ove ammessi, nulla comunque potranno aggiungere a fatti già esaminati nei dieci lunghi anni di un processo abbreviato. Il che porterá ad altre lunghe attese, ulteriori costi per la giustizia e per giungere alla fine al punto di partenza: l’ennesima assoluzione”
Ventenne evade dalla comunita’ terapeutica dove era ai domiciliari per aver picchiato la madre
Gli agenti del Commissariato di Sciacca l’hanno ritrovata ieri pomeriggio in piazza Saverio Friscia dove era appena arrivata con un pullman di linea dopo esser evasa dalla comunità di terapia assistita dove si trovava ai domiciliari.
Il ventotto dicembre scorso era stata arrestata e posta ai domiciliari nella casa di cura poiché aveva preso a calci e pugni la madre al termine di una lite. Per il genitore, era stato necessario anche fare ricorso alle cure del Pronto Soccorso di Sciacca dove le era stata riscontrata una prognosi di pochi giorni per le contusioni riportate.
Ieri la giovane è stata nuovamente fermata ed arrestata e riportata ai domiciliari nella comunità agrigentina
Operazione Montagna, sequestrato “tesoretto” di oltre 500 mila euro in contanti agli arrestati
Emergono altri dettagli dopo il blitz antimafia di ieri che ha portato a smantellare i presunti vertici di due mandamenti e di sedici famiglie di “Cosa Nostra” agrigentina. I militari dell’Arma che hanno condotto l’operazione “Montagna” sulla base delle indagini della DdA di Palermo, stamane hanno diffuso un ulteriore video dove si vedono alcuni degli arrestati compiere un’estorsione ai danni di un’azienda, il fatto è riferito al settembre del 2014. Nel filmato, si sentono gli incendiari individuare un escavatore e dopo avviene la deflagrazione in diretta con il conseguente incendio del mezzo.
Tra i dati diffusi oggi dai Carabinieri del Comando Provinciale di Agrigento, vi è anche l’ammontare dei soldi in contanti che sono stati sequestrati ad alcuni appartenenti al sodalizio. Un vero “tesoretto” di oltre 500.000,00 euro in contanti, ritenuti provento delle illecite attività. Questo il dettaglio dei sequestri: 230 mila euro a Giuseppe Luciano Spoto, 200 mila euro a Vincenzo Mangiapane, quasi 18 mila euro a Giuseppe Blando. Mentre Domenico Maniscalco, il commerciante saccense di 53 anni, sono stati trovati 49 mila euro.
Il Tribunale di Sciacca assolve Francesco Salmeri dall’accusa di bancarotta documentale
Il giudice monocratico del Tribunale di Sciacca, Fabio Passalacqua, ha assolto per non avere commesso il fatto Francesco Salmeri, madonita, dall’accusa di bancarotta documentale. Salmeri, che risiede a Geraci Siculo, era stato chiamato in giudizio per una società, dichiara fallita, su richiesta dello stesso amministratore dell’epoca. Nel corso del dibattimento, sono stati sentiti il curatore del fallimento e poi diversi testi, con i quali la società fallita aveva intessuto rapporti economici e professionali. Sono stati prodotti numerosi documenti e la difesa, con l’avvocato Giovanni Vaccaro, ha sostenuto l’assoluta estraneità del Salmeri rispetto alla gestione della società in questione, che si era occupata di pacchetti di viaggi dall’estero, non più compensati dai clienti stranieri. Al termine del dibattimento, la pubblica accusa aveva chiesto la condanna dell’imputato ad un anno di reclusione, mentre la difesa l’assoluzione, sostenendo che l’imputato non si era occupato né dell’attività commerciale, né della contabilità e dei bilanci. Il giudice ha assolto l’imputato per non aver commesso il fatto, riservandosi di depositare la motivazione entro novanta giorni.
Iniziata L’Isola dei Famosi di Craig Warwick: primi fantasmi aspettando la fame
Un sogno premonitore e un saluto al compagno Enzo prima del tuffo dall’elicottero, così è iniziata L’Isola dei Famosi per Craig Warwick che è sbarcato insieme agli altri naufraghi in occasione della prima puntata del reality show.
Proprio Craig con i suoi poteri da sensitivo ha attirato su di se l’attenzione ancor prima di iniziare lo show. Infatti, ha raccontato alla produzione di aver fatto un sogno dove nell’isola si aggirava una donna, la stessa figura che altri concorrenti dello stesso reality di edizioni straniere hanno riferito di aver visto nell’isola dell’Honduras e nella quale una leggenda racconta è stata sepolta una ragazza e il suo affezionato cavallo. L’aneddoto è stato raccontato dalla stessa presentatrice Alessia Marcuzzi durante un’intervista ad Alessia Tofannini a Verissimo.
Verità o montatura pubblicitaria per aumentare la suspense attorno alla trasmissione?
Al momento, per Craig Warwick la trasmissione è soltanto all’inizio e vedremo nei prossimi giorni come il sensitivo reagira’ e resisterà ai primi morsi della fame.
Parcheggio a Carnevale, Comune cerca gestore dell’area alla Perriera per soli 200 euro
C’è tempo fino al 29 gennaio prossimo per presentare offerta per il bando di gestione dell’area di protezione civile di fronte il campo alternativo Giuffrè di contrada Perriera durante le quattro giornate del Carnevale. Il Comune di Sciacca ha pubblicato oggi l’avviso pubblico per la manifestazione d’interesse. Si tratta di un’area di parcheggio in grado di ospitare 280-300 auto.
L’area verrà concessa nei confronti di chi presenterà la migliore offerta pari o superiore a duecento euro.
Il gestore si farà carico della predisposizione o installazione della cartellonistica stradale e dovrà assicurare il servizio di trasporto delle persone attraverso bus navetta al costo non superiore a due euro per ogni persona e per ogni corsa semplice.
Non è il primo anno che il Comune di Sciacca decide di affidare la gestione dell’area a terzi.
Operazione Montagna, il boss di San Biagio intercettato su Cutrò: “Appena lo mollano…”.
Tra le intercettazioni acquisite dalla DDA nell’ambito dell’operazione Montagna, c’è quella del capomafia di San Biagio Platani Giuseppe Nugara, che il 6 febbraio del 2014 mentre va a Bivona per incontrare Giuseppe Luciano Spoto ritenuto il capo della locale famiglia mafiosa. Nò:ugara parla con un’altra persona, lasciandosi andare a commenti sulla decisione di Ignazio Cutrò di collaborare con la magistratura: «Si è rovinato, ha rovinato una famiglia, anche i figli stessi tutti controllati, appena lo Stato si stanca, che gli toglie la scorta, poi vedi che poi…». Cutrò che replica: “Per tutta risposta lo stato ha revocato il programma di protezione, ma la mafia non dimentica”.