L’ordine degli architetti di Agrigento presente al Congresso nazionale romano dei professionisti

C’erano anche i professionisti agrigentini all’ottavo Congresso Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori italiani che si è concluso oggi. “Abitare il Paese Città e Territori del Futuro Prossimo”: questo il tema dei lavori di un’assise che si è svolta dieci anni dopo l’ultimo congresso che si è tenuto a Palermo. Congresso nel corso del quale sono stati presentati principi per proposte di legge concrete, una sullo sviluppo della città e l’altra sull’architettura e sulla cultura dello spazio costruito e del territorio, per rispondere all’esigenza di disegnare con urgenza la nuova città digitale. Ed è stato a Roma che l’Ordine degli Architetti di Agrigento, presieduto da Alfonso Cimino, si è riunito per individuare i punti cardine sui quali fare leva, per rilanciare il territorio agrigentino e discutere sull’impegno a vantaggio della comunità, passando per le pubbliche amministrazioni. Ne è scaturito un documento, parte integrante del documento condiviso dalla Consulta regionale degli Architetti, discusso a Roma”. L’obiettivo dichiarato dagli architetti è di non demordere innanzi all’immobilismo ma, anzi, scendere in campo e lavorare di concerto con gli enti preposti, ai Piani regolatori, ai Pudm, sui centri storici e sulle periferie, sulle infrastrutture che devono portare Agrigento, la Sicilia, al centro del Mediterraneo: chiave essenziale per l’economia, per il commercio, per la crescita del territorio.

Ribera, Benedetto Vassallo ai neoleghisti: “Datemi le vostre proposte su Girgenti Acque e Agricoltura e le porterò in Consiglio”

“La costituzione del circolo della Lega a Ribera interrompe il torpore in cui era caduta la politica locale negli ultimi tempi”. È questa l’opinione del consigliere comunale Benedetto Vassallo, a giudizio del quale se da un lato è facile criticare a priori la nascita del nuovo movimento, dall’altro lato appare fin troppo semplice anche sventolare bandierine di benvenuto sperando, magari, di raccogliere consensi nell’opinione pubblica non sulla condivisione  di temi ma sull’abilità ad applaudire il “potente” del momento”. Vassallo chiede ai neoleghisti riberesi di conoscere il loro giudizio complessivo sull’amministrazione Pace.  “Sarebbe auspicabile – osserva – avere una presa di posizione netta e senza l’ambiguità riscontrata in altri partiti su Girgenti Acque. O se, ad esempio, è una loro priorità affrontare e risolvere in modo netto ed inequivocabile i problemi dell’Agricoltura”. Ancora, a giudizio di Benedetto Vassallo, sarebbe stimolante conoscere le eventuali iniziative che questo nuovo schieramento politico ha intenzione di percorrere. Vassallo mette a disposizione il suo ruolo per incardinare nei futuri ordini del giorno le proposte che riterrà condivisibili al fine di ovviare alla loro assenza in Consiglio comunale. “Questa mia disponibilità a discutere su temi specifici con l’eventuale inserimento per la trattazione in Consiglio comunale è rivolta a tutte le altre forze partitiche e civiche che a Ribera non hanno rappresentanza consiliare. Sarebbe utile, infatti, che argomenti importanti come l’agricoltura, i rifiuti e l’acqua pubblica avessero la massima condivisione dando inizio, magari, ad un dialogo tra forze politiche che non si identificano nell’attuale maggioranza, mettendo da parte gruppi di potere precostituiti e ambizioni personali così come da me precedentemente auspicato”. Per Vassallo è opportuno aprire un dialogo fra tutte le forze politiche e sociali della città per costruire un progetto condiviso e di ampio respiro che possa traghettare Ribera verso la costruzione della futura classe dirigente.

Anche a Sciacca “Una maglietta rossa per fermare l’emorragia”, in memoria di chi muore in mare

Anche Sciacca aderisce all’iniziativa “Una maglietta rossa per fermare l’emorragia”. Si svolgerà stasera, dalle ore 19 alle 24, sul lungomare delle Terme, nello spiazzo sotto la colonna votiva dedicata al Dixmude, la manifestazione nazionale indetta dall’Associazione “Libera” a sostegno di uomini, donne e bambini costretti a lasciare i propri paesi dilaniati da guerre civili, terrorismo, povertà e che cercano una possibilità di vita in altri continenti. Magliette rosse come il colore di quelle indossate dai bambini morti in mare al centro del recente caso. Associazione Libera che confida in una presenza massiccia dei cittadini, in segno di condivisione e di amore verso il mondo, inteso come proprietà di tutti gli esseri umani. Una manifestazione di solidarietà, di impegno umano.

Residenti di via Orti San Salvatore esasperati lasciano un messaggio per l’incivile che quotidianamente usa una pianta come cestino dei rifiuti

I residenti della via Orti San Salvatore si sono autotassati per abbellire la scalinata che insiste sulla strada collocando alcune piante in vaso. Un gesto che sottolinea il senso civico di chi abita nella zona e che dopo aver chiesto inutilmente tante volte l’intervento dell’amministrazione comunale per rendere più decoroso il passaggio delle tante persone che ogni giorno utilizzano i gradini della scala che dal centro conduce verso la parte bassa della città, hanno deciso, alla fine, di fare da se comperando i vasi con le piante ornamentali e collocandole ai piedi degli scalini. Era inimmaginabile per molti di loro scoprire invece che qualche altro cittadino non ne avrebbe avuto nessuna cura e rispetto e anzi, ne avrebbe approfittato per utilizzare i vasi come se fossero dei cestini dei rifiuti. Ogni qual volta l’incivile di turno sporca, qualche residente paziente ripulisce. Ed è proprio rovistando tra i rifiuti lasciati sui vasi che ci si è accorti che molte delle cartacce erano costituite da ricevute di schedine già passate. Lo strano episodio ha incuriosito i residenti che hanno potuto appurare che tra gli incivili, vi è anche un bislacco tipo seriale, con molta probabilità anche ludopatico visto il consistente numero, che ogni giorno si libera delle schedine gettandole proprio su uno dei vasi della via Orti San Salvatore. Un fatto che ha scatenato l’inventiva dei residenti che stanchi ed esasperati dalla cattiva abitudine altrui, hanno deciso, come potete leggere qui nella foto, di richiamare con un messaggio su un cartello posto sul vaso il bizzarro sporcaccione al rispetto del luogo e della pianta.

Guasti ai due pozzi superati, la crisi idrica a Sciacca dei giorni scorsi dovrebbe rientrare nelle prossime ore

La comunicazione arriva direttamente dal primo cittadino che stamane ha fatto sapere di aver appreso direttamente da uno dei tecnici della Girgenti Acque, Francesco Fiorino che le difficoltà registrate e segnalate nei giorni scorsi dei guasti ai due pozzi che approvvigionano la città di Sciacca, Carboj e Grattavoli, e che avevano determinato la mancanza di acqua in molte zone della città dal centro alla contrada Isabella, proprio in queste ore sono stati superati. I due pozzi, sono nuovamente regolarmente in funzione. La notizia scongiura un altro week-end di passione, specie per le attività e le abitazioni del centro storico di Sciacca dove erano stati due i turni di erogazione slittati a causa degli ennesimi problemi elettrici alle pompe dei pozzi che Girgenti Acque aveva annunciato. Secondo quanto comunicato dal gestore alla sindaca Francesca Valenti, insomma, la situazione dovrebbe tornare alla normalità nel volgere delle prossime ore quando si darà seguito all’erogazione idrica delle utenze interessate dai guasti.

Magliette Rosse anche ad Agrigento per stoppare “l’emorragia di umanità”

Anche la provincia agrigentina ha risposto all’appello lanciato dal giornalista Viviano e accolto da Libera, Legambiente, Arci e ANPI,  e insieme ai Laici Missionari Comboniani, alla Cgil, ai presidi di Libera “Vincenzo Mulé” di Raffadali e “Graziella Campagna” di Santa Elisabetta, al circolo Arci “John Belushi”, al circolo “Rabat” di Legambiente e a tanti altri. Così anche ad Agrigento ci si vestirà di rosso per chiedere all’Europa un’accoglienza capace di coniugare sicurezza e solidarietà. L’appello invita i cittadini a fermarsi sabato 7 luglio e indossare  una maglietta rossa, come quella dei tanti bambini che muoiono nel Mediterraneo, di fronte all’Europa che «gioca allo scaricabarile con il problema dell’immigrazione – cioè con la vita di migliaia di persone – e per non affrontarlo in modo politicamente degno arriva a colpevolizzare chi presta soccorsi o chi auspica un’accoglienza capace di coniugare sicurezza e solidarietà». Contro quella che i promotori hanno definito “emorragia di umanità” anche ad Agrigento si scenderà per strada per chiedere “un’accoglienza capace di coniugare sicurezza e solidarietà”. Anche a Sciacca, alcune associazioni, hanno aderito all’iniziativa. Ad Agrigento, l’iniziativa prevede il seguente programma: partenza ore 18.00 da Piazza Municipio, attraversamento via Atenea, deviazione per passaggio davanti la Prefettura, proseguimento fino a Piazza Stazione. Sarà anche l’occasione per ricevere maggiori informazioni sui motivi che animano l’iniziativa e rilanciare la raccolta di firme http://www.welcomingeurope.it  

Terremoto nelle Madonie, nessun danno

Sono state registrate due scosse questa mattina sulle Madonie: una intorno alle 7 e l’altra intorno alle 9, di magnitudo 2.4, con l’epicentro a circa quattro chilometri ad ovest di Polizzi Generosa, nel cuore della provincia di Palermo, a circa cinque chilometri di profondità. Non si registrano  danni, per fortuna o feriti. La scossa è stata avvertita distintamente anche nei comuni di Scillato, Caltavuturo, Sclafani Bagni, Castellana Sicula, Collesano, Petralia Sottana, Isnello, Blufi, Valledolmo, Petralia Soprana, Cerda, Gratteri, Alimusa, Castelbuono, Bompietro, Resuttano, Geraci Siculo, Lascari e Campofelice di Roccella.

La giornalista Raffaella Daino componente di giuria del premio Cristiana Matano al via l’otto luglio a Lampedusa

Nella giuria, presieduta da Riccardo Arena del premio Cristiana Matano c’è anche la giornalista Raffaella Daino, l’inviata di Sky Tg24 insieme ai colleghi Felice Cavallaro, Enrico Del Mercato, Roberto Gueli, Xavier Jacobelli, Vincenzo Morgante, Francesco Nuccio, Elvira Terranova e Trisha Thomas, ha scelto  i vincitori del premio giornalistico Cristiana Matano 2018, il riconoscimento che si svolge ogni anno a Lampedusa in ricordo della giornalista del TGS scomparsa nel 2015 a causa di un male incurabile. Il marito Filippo Mulè e la figlia Marta, hanno dato vita alla Onlus “Occhi blù” che ogni anno organizza il premio nell’isola tanto cara a Cristiana. La giuria della quale quest’anno fa parte anche Raffaela Daino, palermitana ma saccense d’adozione, ha decretato i seguenti vincitori: per la stampa estera, Lena Klimkeit (Agenzia Dpa) per il servizio in cui Klimkeit, invitata sulla nave Acquarius,  “racconta senza enfasi e con linguaggio da cronista la storia di alcune ragazze nigeriane, tra cui Blessing, venduta a un mercante di uomini, violentata e portata in un lager”. Per la stampa italiana, due vincitori ex aequo: Gaia Mombelli per il servizio dal titolo “Nigeria-Italia. Viaggio all’inferno di tre ragazzine partite da Benin City e finite a fare le prostitute in Italia”, andato in onda su Sky Tg24, in cui la giornalista “ricostruisce la moderna tratta delle schiave-prostitute attraverso un’inchiesta televisiva di grande efficacia, non solo per i contenuti ma anche per il taglio altamente professionale nelle riprese e nel montaggio”; e Giampaolo Musumeci e Gianni Rosini per “Benin City, l’orrore che ignoriamo”, pubblicato da Sette-Corriere della Sera, “un’analisi di aspetti sociali, politici ed economici scritta magistralmente, corredata da foto toccanti e altamente professionali”. Il giornalista emergente è Mario Catalano per il servizio dal titolo “Ismail, il modello arrivato su un barcone”, pubblicato su Repubblica Palermo, un “racconto avvincente di un ragazzo sbarcato in Sicilia all’età di 15 anni dal Gambia e poi approdato nel mondo scintillante della moda e delle sfilate”. Il riconoscimento speciale “Tutto il bello che c’è” è di Alessandro Puglia per il servizio “I giusti di Lampedusa” pubblicato sul sito Vita.it. Inofine, i premi riservati agli studenti di Lampedusa che hanno partecipato al progetto d’ informazione sono stati assegnati a Miriana Palmisano, Giuseppe Partinico e Francesca Brignone. “Lampedus’amore”: questo il titolo dell’iniziativa che si svolgerà per tre giorni dedicata alla giornalista Cristiana Matano che prenderà il via domenica 8 luglio, anniversario della scomparsa di Cristiana, per concludersi con la premiazione dei vincitori, martedì 10, non è solo un premio giornalistico, ma una rassegna anche di musica, teatro, intrattenimento, sport e incontri sul tema della solidarietà e dell’inclusione.

I riflettori dell’Anticorruzione su tariffe idriche e progetti esecutivi di Girgenti Acque

L’Autorità Nazionale Anticorruzione, presieduta dal magistrato Raffaele Cantone, starebbe effettuando accertamenti specifici sulle tariffe idriche praticate dalla società Girgenti Acque S.p.A. nel territorio agrigentino. I funzionari dell’ANAC hanno già avanzato richiesta di tutta la documentazione da esaminare sia all’Assemblea Territoriale Idrica, da poco presieduta dal sindaco di Sciacca Francesca Valenti, sia alla stessa società privata che gestisce le risorse idriche pubbliche. Anche l’assessorato regionale all’Energia è stato chiamato a fornire tutti i documenti che chiariscano le ragioni per le quali l’acqua in questa parte del territorio abbia costi considerati, evidentemente, elevati (0,70 al metro cubo). Ma c’è di più. Stando a quanto abbiamo appreso, la ragione per la quale non si sbloccano ancora i finanziamenti per il rifacimento delle reti idriche nei comuni interessati, risiederebbe proprio nell’approfondimento tuttora in corso sempre da parte dell’ANAC, che sta scartabellando tutti i progetti esecutivi che, per legge, dovrebbe effettuare proprio Girgenti Acque. Tra questi c’è anche il residuo da 1,6 milioni di euro per il completamento della rete idrica del centro storico di Sciacca. Una questione complessa, che fa emergere una chiara contraddizione tra l’orientamento dell’ATI di estromettere Girgenti Acque dalla gestione delle acque, attraverso il tentativo di risoluzione del contratto, e la titolarità dell’ente gestore dei progetti esecutivi sulle reti.

Auto abbandonate e terreni pieni di erbacce, raffica di sanzioni della Polizia municipale di Sciacca

La Polizia municipale ha individuato 60 veicoli abbandonati per le strade di Sciacca e fatto rimuovere i primi 20.  Le auto già rimosse sono state avviate alla demolizione. I controlli degli agenti  sono stati intensificati anche nelle aree private lasciate dai proprietari in stato di abbandono e questo al fine di prevenire possibili incendi oltre che per scongiurare pericoli per l’igiene e la sanità pubblica. Un’ordinanza sindacale impone di liberare i terreni dalle erbacce e su questo versante c’è la massima attenzione da parte della Procura della Repubblica di Sciacca.  Elevate da parte della Polizia municipale oltre venti sanzioni amministrative. Altre sanzioni elevate dalla Polizia municipale per il non  corretto conferimento dei rifiuti.