Ancora degrado al Villaggio Pescatori a Sciacca: pozzanghere perenni in strada, insetti ed erbacce

Non cambia la situazione al Villaggio Pescatori di Sciacca e in particolare, tra la via Monti e Machiavelli dove una perdita di acqua si riversa con abbondanza sulla strada ad ogni distribuzione idrica. Acqua che ristagna, richiama insetti e costringe i residenti a non potere aprire le finestre, che tiene a casa i bimbi. Una vera emergenza nella zona che continua ormai da tantissimo tempo senza una soluzione. Erbacce e mancata pulizia delle strade fanno il resto come le transenne che avvertono su buche trasformate ora in voragine e muri pericolanti.

Paolo Mandracchia: “Un’associazione animalista vuole 100 cani di Sciacca, per la differenziata siamo già al 65 per cento, su via Capurro a senso unico si farà un approfondimento tecnico”

A poche ore dalla riunione, in municipio, a Sciacca, sull’emergenza randagismo, l’assessore comunale all’Ambiente, Paolo Mandracchia, in un’intervista a Risoluto.it, fa il punto e rivela che è arrivata una richiesta, da parte di un gruppo animalista trapanese, che dispone di una struttura, disposto ad occuparsi di 100 cani di Sciacca. Sulla questione rifiuti Mandracchia annuncia che siamo ormai al 65 per cento di differenziata che mette al riparo il Comune da ulteriori costi e su via Orazio Capurro (doppio senso o senso unico) parla di ulteriori approfondimenti tecnici che verranno effettuati.

Sopralluogo del sindaco Pace con il responsabile del procedimento e il rappresentante della ditta alle Case Popolari di Largo dei Martiri di via Fani

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Dopo un’attesa infinita adesso manca davvero poco all’inizio dei lavori di demolizione e ricostruzione degli alloggi popolari di largo dei Martiri di via Fani, a Ribera. Questa mattina il sindaco, Carmelo Pace, ha effettuato un sopralluogo con il responsabile del procedimento e il rappresentante della ditta, Salvatore Vaiana e Giuseppe Capizzi. Nel pomeriggio, all’assessorato regionale alle Infrastrutture, l’atteso vertice al quale interverrà anche l’assessore Marco Falcone. Ci saranno pure il prefetto di Agrigento, Dario Caputo, e il sindaco Pace. La bozza del contratto è già pronta e la firma è attesa in tempi molto stretti. ieri il direttore dell’Iacp di Agrigento, Antonella Siragusa, ha firmato la determina che dichiara l’efficacia dell’aggiudicazione dei lavori al Consorzio Stabile Progettisti di Maletto, nel Catanese, per un importo, al netto del ribasso, di 5,706 milioni di euro.

Sagra del Mare 2018, stasera ospite il comico Giovanni Cacioppo

Si apre stasera la Sagra del Mare 2018 “Festa di San Pietro” che accende i riflettori sul quartiere Marina di Sciacca, sui suoi abitanti, sui suoi costumi e sulle sue centenarie tradizioni. Si parte alle ore 19.00 con tre momenti di grande interesse: nei locali della Chiesa di San Pietro, avrà luogo la Santa Messa, con la consueta adorazione dei Vespri Solenni ai S.S. Pietro e Paolo Apostoli; all’interno delle Grotte del Caricatore, avverrà l’inaugurazione della mostra fotografica “Punti Di Vista”, affascinante esposizione degli scatti dei fotografi Sandro Montalbano e Tamara Smekhova; nello spazio antistante la Rocca Regina, invece, prenderà vita la Cittadella Del Gusto, una vasta area degustazione che darà la possibilità di scoprire da vicino le eccellenze dell’enogastronomia siciliana a km 0 e delle attività produttive. Dalle ore 21.00, sul palco ufficiale della manifestazione, spazio agli spettacoli di questa edizione della Sagra del Mare, presentati da Roberta Mandalà e Fabio Piazza. Apertura dedicata alla buona musica, con il duo Accursio & Vincent ed il cantante Matteo Sclafani. A seguire, l’esibizione delle scuole di ballo La Excelencia Dance Studio e Manuela Dance mentre, chiuderà la serata il cabarettista di Zelig e Colorado Cafè, Giovanni Cacioppo.  

Traffico di migranti, arrestato in Francia un indagato nell’operazione “Skorpion Fish”

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La polizia francese ha dato esecuzione al mandato di arresto europeo emesso dal Gip del Tribunale di Palermo nei confronti di Ben Ammar Fathi, di 50 anni, presunto trafficante di uomini di origini tunisine che  si era sottratto alla cattura nel corso dell’operazione “Scorpion Fish”, condotta da parte dei finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Palermo sotto il coordinamento dalla Procura della Repubblica di Palermo – Direzione Distrettuale Antimafia. Dal giugno 2017 si nascondeva in Francia e precisamente a Tolone. La richiesta di misure cautelari emessa è basata sulle risultanze delle attività d’indagine condotte dalle Fiamme Gialle del G.I.C.O. tra il gennaio ed il giugno del 2017. In tale periodo, infatti, sarebbe stato accertato che l’uomo era membro di un sodalizio criminale transnazionale che operava ciclici trasporti in mare di migranti clandestini, curandone la partenza da porti tunisini e l’illecito approdo sulle coste trapanesi. Tra i passeggeri di alcuni viaggi vi erano dei soggetti che esprimevano la loro costante preoccupazione per la possibilità che le autorità di polizia italiane o tunisine potessero trarli in arresto, in quanto decisi a compiere verosimilmente degli atti di terrorismo. Il coordinamento tra le diverse componenti della Guardia di Finanza, quella investigativa a terra e quella aeronavale in mare, hanno consentito di intercettare tali trasporti e di espellere dal territorio nazionale dei clandestini irregolari, avviando parallelamente un’attività di cooperazione con le autorità tunisine per l’identificazione di tali persone. Le successive indagini, svolte sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Palermo, hanno portato a galla concreti elementi circa l’esistenza di un vero e proprio sistema illecito “transnazionale”, stabilmente operante tra la Tunisia e l’Italia, in cui ogni sodale rivestiva un ruolo ben preciso occupandosi, a seconda dei casi, del reperimento delle “prenotazioni” dei clandestini e della raccolta del prezzo del viaggio, della movimentazione e della custodia del contante, del reperimento e dell’approntamento dei natanti utilizzati nonché della loro conduzione nelle traversate e, infine, del primo collocamento dei clandestini e delle sigarette contrabbandate sulle coste siciliane, in luoghi nella disponibilità dell’organizzazione. L’operazione “Scorpion Fish” si è conclusa nei primi mesi dell’estate dell’anno scorso, quando i finanzieri hanno arrestato 17 soggetti di nazionalità tunisina ed italiana, tutti presunti appartenenti all’associazione per delinquere di stampo transnazionale dedita al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, al contrabbando di tabacchi lavorati esteri ed al riciclaggio dei proventi delle attività illecite. L’arresto di Ben Ammar FATHI, grazie ai canali della Cooperazione Internazionale di Polizia, ha permesso di assicurare alla giustizia, secondo quanto evidenziato dalla Guardia di Finanza, “un elemento di rilievo dell’organizzazione criminale smantellata nel giugno 2017”.

Spaccio di droga a Catania, disposti 27 arresti

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Carabinieri in azione nel quartiere San Cristoforo di Catania un provvedimento di custodia cautelare emesso dal gip del Tribunale etneo su richiesta della locale Dda nei confronti di 27 indagati ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico di cocaina e marijuana. L’indagine, dei carabinieri della compagnia di Piazza Dante, avrebbe consentito di accertare, come riferisce l’Ansa, “la convivenza pacifica nel quartiere, considerato il più redditizio supermarket cittadino della droga, di due piazze di spaccio riconducibili a differenti gruppi criminali situate a meno di 100 metri di distanza l’una dall’altra con numerosi episodi di “collaborazione” attraverso un sistema di vedette che, con veicoli e motocicli, avevano il compito di avvisare i pusher dell’eventuale presenza di forze di polizia”.

Rissa tra immigrati a San Giovanni Gemini, ferito un carabiniere

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E’ successo in pieno giorno in corso Crispi, a San Giovanni Gemini.

Tre immigrati, due nigeriani, un 30 enne ed un 25 enne, nonchè una donna camerunense di 23 enne, sono stati gli artefici di un vero e proprio “street fight” in pieno centro, nelle adiacenze della chiesa della parrocchia matrice, sotto gli occhi allibiti di alcuni passanti.

I carabinieri della compagnia di Cammarata, subito allertati da una chiamata di alcuni cittadini terrorizzati al “112”, che segnalava la brutale lite in atto, sono immediatamente giunti sul posto, proprio mentre i tre immigrati si stavano azzuffando. Nel tentativo di separare le parti e riportare l’ordine, uno dei militari è stato colpito ad un braccio, riportando anche una leggera contusione.

La rissa sarebbe scaturita da una discussione di cui non sono ancora chiari i motivi.

I tre stranieri, al termine della violenta lite, hanno riportato delle lesioni non gravi. Immediatamente arrestati, con l’accusa di “Rissa, lesioni personali e Resistenza a pubblico ufficiale”, i tre individui, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sono stati dapprima ristretti agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida e successivamente gli è stata imposta la misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Case popolari di Largo dei Martiri di via Fani a Ribera, tutto pronto per la firma del contratto

Finalmente ogni problema è stato superato ed è tutto pronto per la firma del contratto tra l’Istituto Autonomo Case Popolari e la ditta che realizzerà i lavori di demolizione e ricostruzione degli alloggi di Largo dei Martiri, a Ribera. Oggi, alle 15,30, è in programma una riunione all’assessorato regionale alle Infrastrutture, alla quale parteciperanno anche l’assessore, Marco Falcone, il prefetto di Agrigento, Dario Caputo, e il sindaco di Ribera, Carmelo Pace. Da Palermo arrivano notizie secondo le quali ogni problema è stato superato e la bozza del contratto sta per essere completata con la collaborazione dell’Iacp di Palermo ed Agrigento. Gli assegnatari attendono da troppo tempo una soluzione del problema. Hanno lasciato le case nel 2012 e da questo mese non percepiranno il contributo di 250 euro al mese. Dall’inizio dei lavori ci vorrà un anno per il completamento dell’opera.

Operazione antimafia “Montagna”, altro blitz nell’Agrigentino con 10 arresti nella notte

Oltre 100 carabinieri del comando provinciale di Agrigento hanno nuovamente arrestato dieci presunti esponenti di famiglie di “Cosa Nostra” agrigentina e del palermitano, che erano stati rimessi in libertà a febbraio, dopo l’imponente operazione chiamata in codice “Montagna”. Il blitz, ordinato dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, è scattato nel cuore della notte con l’ausilio di un elicottero, di unità cinofile e dello Squadrone Eliportato Carabinieri Cacciatori di Sicilia. L’operazione ha inflitto un ulteriore duro colpo agli attuali assetti di “Cosa nostra”, permettendo di documentare ulteriormente estorsioni ai danni di 7 aziende. Alle 3 di notte, è scattato il blitz del Comando Provinciale Carabinieri di Agrigento.        Un elicottero vigilava dall’alto, facendo rapidamente la spola tra Raffadali, Favara e San Biagio Platani. Oltre 100 militari, supportati anche da unità cinofile per la ricerca di droga, armi ed esplosivi, hanno fatto simultaneamente irruzione in ville, appartamenti, case di campagna e casolari. I provvedimenti sono stati emessi, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, con l’accusa di “associazione di tipo mafioso armata” finalizzata alle estorsioni. “La vasta operazione odierna è scaturita da attività investigative svolte dai carabinieri del reparto operativo di Agrigento – fanno sapere dal comando provinciale – nel periodo febbraio/maggio 2018, che hanno permesso di acquisire ulteriori elementi di prova, corroborati anche dalle dichiarazioni rese da un nuovo collaboratore di giustizia, convintosi a dare il suo contributo proprio dopo essere stato arrestato nell’ambito dell’operazione denominata in codice “Montagna”.” ELENCO DEI DESTINATARI DEL PROVVEDIMENTO RESTRITTIVO   VIZZI’ Antonino, 63 enne, da Raffadali, ritenuto reggente della famiglia di Raffadali; PELLITTERI Vincenzo, 66 enne da Chiusa Sclafani, ritenuto reggente della famiglia di Chiusa Sclafani; D’UGO Franco, 52 enne da Palazzo Adriano, ritenuto appartenente alla famiglia di Palazzo Adriano; GATTUSO Giovanni, 62 enne da Castronovo di Sicilia, ritenuto reggente della famiglia di Castronovo di Sicilia; CIPOLLA Vincenzo, 56 enne da San Biagio Platani, ritenuto appartenente alla famiglia di San Biagio Platani; LA ROSA Raffaele, 59 enne da San Biagio Platani, ritenuto appartenente alla famiglia di San Biagio Platani; FRAGAPANE Raffaele Salvatore, 40 enne da Santa Elisabetta, ritenuto appartenente alla famiglia di Santa Elisabetta; PULLARA Luigi, 54 enne da Favara, ritenuto esponente di vertice della famiglia di Favara; DI GIOVANNI Angelo, 46 enne, da Favara, ritenuto appartenente alla famiglia di Favara; VELLA Giuseppe, 37 enne da Favara, ritenuto appartenente alla famiglia di Favara.

Emergenza randagismo: domani l’incontro al comune. Ma l’assessore Razza non ci sarà

Alla fine Ruggero Razza domani non ci sarà. L’assessore regionale alla Salute, la cui presenza era annunciata per la prima iniziativa sul randagismo organizzata a Sciacca dal parlamentare regionale del PD Michele Catanzaro, ha dato forfait. L’esponente del governo Musumeci infatti è impegnato a Messina. A rappresentarlo domani pomeriggio al comune dalle 16 sarà sarà un funzionario dell’assessorato di piazza Ziino, in particolare il dottor Antonino Salina, attuale direttore generale dell’Asp di Enna ma, nel recente passato, direttore dell’Istituto regionale Zooprofilattico di Palermo. L’incontro di domani, dal titolo «Emergenza randagismo in Sicilia», scaturisce dalle istanze presentate da alcune associazioni, tra cui il gruppo politico di Mizzica. Intanto gli animalisti fanno pressioni sull’amministrazione affinché si sottoscriva l’atteso protocollo d’intesa col comune per fronteggiare l’emergenza. Sicuramente domani pomeriggio questo sarà uno dei temi al centro della discussione. L’incontro è stato convocato dal sindaco Francesca Valenti.