Raccolta differenziata dei rifiuti a Sciacca, al via anche nel centro storico e alla Perriera

Presentato questa mattina a Sciacca il nuovo servizio di raccolta differenziata dei rifiuti con il porta a porta che sarà avviato nelle prossime settimane. “La differenziata un dovere civico” è scritto nel pieghevole che verrà distribuito da lunedì 15 gennaio unitamente al materiale necessario. Il porta a porta approderà nel centro storico e nel quartiere della Perriera e Comune e ditte vincitrici della gara prevista dal piano Aro vogliono mantenerla anche a Capo San Marco ed in contrada Isabella dove già viene effettuata da anni. La presentazione di questa mattina è stata organizzata dalle ditte Bono e Sea e si è svolta presso il centro comunale di raccolta della contrada Perriera. L’obiettivo è di raddoppiare dall’attuale 32 al 65 per cento la raccolta differenziata entro il prossimo mese di dicembre anche per non incorrere nelle sanzioni previste.

Team di consulenti informatici e contabili per l’inchiesta su Girgenti Acque, proseguono le perquisizioni

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Sono stati nominati dalla Procura della Repubblica di Agrigento due team di consulenti informatici e contabili che anche ieri hanno proseguito le perquisizioni negli uffici della Girgenti Acque e della Hydortecne, le due società i cui vertici sono finiti al centro di un’inchiesta per l’ipotesi di reato di associazione a delinquere, corruzione, falso in bilancio e inquinamento ambientali. Gli esperti accompagnati dai carabinieri e Guardia di Finanza hanno continuato ad acquisire documenti informatici e incartamenti di vario genere che adesso, saranno sottoposti al vaglio del pool costituito dai sostituti Salvatore Vella, Alessandra Russo e Paola Vetro che insieme al procuratore capo della Repubblica Luigi Patronaggio. L’inchiesta a carico di Marco Campione, presidente di Girgenti Acque e Pietro Arnone, amministratore di Hydortecne, a quanto pare, si sta concentrando anche sulla gestione degli impianti di depurazione.  

Un cinquantenne di Sciacca sposa una tunisina dopo averla vista in fotografia, ma poi la denuncia per circonvenzione d’incapace

Un saccense sposa una tunisina, di 12 anni più giovane, dopo averla vista in fotografia, ma poi la denuncia ed a carico della donna, della madre e di un’amica è arrivata adesso la richiesta di rinvio a giudizio per circonvenzione d’incapace. Il saccense, di 50 anni, è affetto da una disabilità intellettiva moderata. Per la difesa della tunisina la sua denuncia è stata la reazione a un processo, già iniziato, a suo carico, per il mancato adempimento degli obblighi di natura economica nei confronti della moglie. Intanto, il Gup del Tribunale di Sciacca dovrà pronunciarsi sulla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Procura della Repubblica a carico delle tre donne, difese dall’avvocato Gianfranco Vecchio. Il saccense, di 50 anni, è assistito dall’avvocato Calogero Santangelo. Avrebbe corrisposto, complessivamente, circa 8 mila euro alle tre donne, senza  trascorrere del tempo da solo con la moglie. Sarebbe stato indotto a contrarre matrimonio, celebrato in Tunisia, ed a sostenere altre spese sempre legate all’unione per facilitare l’ottenimento per la giovane tunisina della carta di soggiorno.

Il Toscanini di Ribera dopo la statalizzazione punta a una nuova sede

Presso la sede dell’istituto Toscanini di Ribera in un auditorium gremito da studenti, docenti, e personale non docente si è svolto un incontro con l’onorevole Davide Faraone, sottosegretario alla Sanità, accompagnato dal deputato regionale Michele Catanzaro e dal senatore Cusumano. E’ intervenuto anche sindaco, Carmelo Pace. Il direttore, Mariangela Longo, e il presidente, Giuseppe Tortorici, sottolineando l’impegno profuso dal governo e dalla ministra Fedeli per avere emanato la legge di statalizzazione attesa da 19 anni, di cui ora sono i dispensabili i decreti attuativi, hanno ringraziato Faraone per il sostegno dato al Toscanini e agli altri istituti italiani in grave criticità negli ultimi due anni quando era sottosegretario al ministero dell’Istruzione. Il Toscanini nel frattempo, ha affermato il direttore, è stato così virtuoso da quadruplicare l’offerta formativa, il numero degli studenti universitari e raddoppiare l’utenza generale (quasi 360 iscritti) tanto da avere necessità di una sede più ampia e incrementando l’attività di produzione e internazionalizzazione con importanti premi ottenuti in concorsi nazionali ed internazionali dagli studenti. Il sindaco Pace ha annunciato di avere deliberato in giunta una convenzione per una sede adeguata da assegnare al Toscanini e l’onorevole Catanzaro ha affermato che il suo impegno alla Regione sarà massimo a sostegno di un polo di eccellenza qual’è l’istituto fino al completamento del processo di statalizzazione. Faraone ha concluso affermando che si attiverà affinché la legge di statalizzazione possa essere attuata in tempi rapidi confidando che il Toscanini, oramai conosciuto a livello nazionale ed internazionale , possa proseguire le sue attività didattiche e di produzione di così alto livello,come fatto finora, anche dopo la statalizzazione. L’incontro si è poi concluso con l’ acclamata esibizione della pianista Giusy Ines Tuttolomondo (ex studentessa e oggi docente del Toscanini vincitrice di numerosi concorsi internazionali che la porteranno ad esibirsi a Londra, Sarajevo e alla Carnegie Hall di New York), del tenore Giuseppe Infantino e il soprano Klizia Prestia e della jazz singer Marcella Nigro accompagnata da un gruppo di talentuosi studenti dei dipartimento jazz del Toscanini.

Raffadali in piazza domani contro Girgenti Acque. Protesta anche per l’installazione dei contatori

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Si sono dati appuntamento domani alle ore 10 in via Nazionale, proprio davanti al Comune, per manifestare contro il gestore idrico. Il Comitato civico per l’acqua pubblica ha chiesto ai cittadini di Raffadali di mobilitarsi e di partecipare in massa allo sciopero: “Più siamo – si legge in una nota diffusa qualche giorno fa –  più possibilità abbiamo di bloccare il gestore”. Tra i motivi della discesa in campo di domani vi è una massiccia “campagna anti-contatore” che il Comitato sta portando avanti. A Raffadali, così come a Favara, Girgenti Acque ancora non ha completato l’installazione dei contatori idrometrici. Strumentazione che molti raffadalesi  si sono rifiutati di farsi installare contestando la misurazione anche dell’aria con tale apparecchiatura. Tra le altre cause che porteranno domani la gente in piazza, vi sono ovviamente anche la contestazione delle tariffe più care d’Italia e la ripubblicizzazione dell’acqua. Girgenti Acque dal canto suo difende il suo operato: l’installazione del contatore idrometrico è un obbligo che la normativa nazionale impone da oltre un ventennio e che viene richiamato dagli atti e dalle disposizioni regolamentari dell’Ambito Territoriale Idrico della provincia di Agrigento e il sistema a misura è uno strumento fondamentale per la salvaguardia della risorsa idrica e dell’ambiente poichè costituisce il massimo deterrente contro gli sprechi, inducendo l’utente a un consumo responsabile e, complessivamente, consente una gestione più efficiente del servizio, con un quantitativo inferiore di acqua. Ma ciò non basta evidentemente ai tanti agrigentini che così come ha descritto il gestore in molte occasioni si sono verificati veri e propri casi di “impedimento fisico” all’esecuzione delle lavorazioni necessarie per l’installazione. In prima fila, domani al corteo dovrebbe anche esserci il primo cittadino di Raffadali, Silvio Cuffaro che già giusto qualche mese fa, era sbottato contro il gestore dopo una crisi idrica di circa 12 giorni in paese paventando barricate e manifestazioni di piazza contro il gestore. Intanto, giusto oggi Girgenti Acque, dopo un incontro  all’ufficio tecnico di Favara ha comunicato l’avvio dell’installazione dei contatori anche in questo comune agrigentino: “le residue utenze non normalizzate – ha scritto il gestore per spiegare la necessità dell’installazione –  pagano un corrispettivo del servizio a forfait, che dunque non ha alcuna corrispondenza con i consumi: all’anziana signora che consuma 40 mc l’anno, attualmente, viene addebitato il medesimo importo richiesto alla famiglia numerosa che vive in una villa con prato inglese e piscina, con consumi da 1.000 mc annui e oltre. Tale situazione, che la legge non ammette, è evidentemente intollerabile anche sul piano etico e morale. Di fondamentale importanza è altresì il tema della corretta misurazione, dal momento che il cittadino deve poter avere la certezza che le quantità conteggiate dal proprio contatore equivalgano perfettamente ai consumi effettuati”. (Nella foto, la sede del Comune di Raffadali in via Nazionale)
 

Maxi sequestro di armi a Sciacca, Gennaro non risponde alle domande del giudice

Vito Gennaro si è avvalso della facoltà di non rispondere, questa mattina, davanti al Gip del Tribunale di Sciacca, Alberto Davico, che ha convalidato l’arresto e confermato i domiciliari a carico dell’uomo, di 84 anni, che teneva in casa 12 pistole semiautomatiche e revolver, un fucile di fabbricazione artigianale e 400 cartucce. L’arresto per il quale oggi è stata disposta la convalida con applicazione della misura cautelare è il secondo in tre mesi a carico di Gennaro, quello scaturito dalla perquisizione di tre giorni fa durante la quale i carabinieri hanno rinvenuto circa 300 delle cartucce e un paio di caricatori per pistola. L’anziano era stato arrestato, una prima volta, a ottobre dello scorso anno, quando i carabinieri del comando provinciale di Agrigento hanno trovato le armi e parte delle munizioni. Gennaro era pedinato già da qualche mese dai carabinieri che avevano notato strani incontri tra l’anziano ed alcuni soggetti di interesse operativo. E’ anche in questa direzione che continuano le indagini dopo che nell’abitazione dell’anziano è stato trovato un vero e proprio arsenale. Il giudice Davico ha accolto la richiesta della Procura della Repubblica di Sciacca che, per l’applicazione dei domiciliari, tiene conto dell’età avanzata dell’indagato. Vito Gennaro è difeso dall’avvocato Giovanni Vaccaro.

Il sensitivo Craig Warwick all’Isola dei Famosi, il compagno Enzo Bitetto posta la notizia

L’indiscrezione era già trapelata da diverse settimane, ma questa mattina è arrivata la conferma  ufficiale: Craig Warwick parteciperà all’Isola dei Famosi. La notizia è stata confermata dai diversi siti che si occupano di tv e reality. Anche il compagno di Craig, il saccense Enzo Bitetto ha ribattuto il post del Tgcom che conferma il cast tra i quali anche il sensitivo. Bitetto ha accompagnato la news con un commento: “Craig warwick a l’isola dei famosi! Il saccense di adozione”. Anche se nelle ultime ore c’è apprensione anche per l’avvio della trasmissione dopo il terribile terremoto che ha colpito l’area caraibica martedì e che ha fatto scattare l’allarme tsunami per tutta l’area caraibica e, quindi, anche per le spiagge di Cayo Cochinos, dove, a partire dal 22 gennaio, andrà in onda il reality di Canale 5.

Rifiuti. Nuovo bando di gara per gli ingombranti. Protestano i grillini: “Ma non è un servizio già calato nel piano Aro”?

Perché i cittadini saccensi dovrebbero pagare ulteriori 106.344,00 euro se il servizio di prelievo, trasporto, selezione, pressatura e conferimento della raccolta differenziata svolta nel centro di raccolta comunale della Perriera è già previsto nel capitolato d’appalto del piano Aro tuttora vigente? È questo il dubbio del Movimento 5 Stelle di Sciacca in ordine ad un bando di gara pubblicato lo scorso 4 gennaio dal Comune. Un servizio per il quale, dunque, si conta di investire ulteriori somme. Per i grillini, che fanno notare anche come questa ulteriore somma andrà a gravare sull’aumento della Tari, occorre fare chiarezza, considerato che il capitolato elenca dettagliatamente i servizi base che una ditta deve necessariamente garantire; a questi si aggiungono i servizi migliorativi presentati nella relazione tecnica, che ha permesso alle ditte SEA-BONO SLP di aggiudicarsi il bando di gara di affidamento del servizio ARO nella sua interezza. Chiedono, quelli del M5S, che il sindaco dia i dovuti chiarimenti. Chiedono anche che l’amministrazione si preoccupi di contenere i costi del piano ARO piuttosto che continuare a vessare i cittadini.

Blitz antidroga ad Agrigento. 6 arresti e 4 kg di hashish sequestrati. Droga destinata alla movida

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“Siamo venuti a mangiare una pizza ad Agrigento..” Sono state queste le prime parole che si sono sentiti dire i Carabinieri da tre palermitani fermati in una delle vie del centro storico cittadino, per giustificare la loro presenza in compagnia di altri tre agrigentini. Ma il loro eccessivo nervosismo ha insospettito i militari ed ha fatto scattare più approfonditi controlli e numerose perquisizioni, sia in abitazioni, sia sulle loro autovetture. Alla fine, i Carabinieri sono riusciti a fare luce sulle relazioni esistenti fra i sei soggetti, riuscendo, in un colpo solo, a disarticolare un’intera filiera di approvvigionamento dello stupefacente. A partire da coloro che lo hanno trasportato in città, fino a chi era pronto a riversarlo nelle piazze della movida agrigentina. Scavando anche a mani nude nel giardino di una delle abitazioni frequentate dal gruppetto, i Carabinieri sono infine riusciti a far saltare fuori oltre 4 chili di Hashish, suddivisi in vari panetti. In più, i militari si sono accorti di un fulmineo passaggio di mano di quasi 5.000 euro in contanti. Anche questi sequestrati. Impensabili i nascondigli utilizzati: infatti i Carabinieri hanno trovato una parte dello stupefacente sotterrato nel fango, in un terrapieno dell’abitazione di uno dei fermati; un’altra parte era nascosta dentro un sacchetto per la spesa che i giovani avevano con sé proprio al momento del controllo su strada. Sono scattate, pertanto, le manette nei confronti dei sei individui bloccati in flagranza, tutti di età compresa tra i 20 ed i 30 anni, che ora dovranno ora rispondere di “Detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti”. Lo stupefacente, al dettaglio, avrebbero fruttato oltre 40.000,00 euro. L’operazione rientra in una forte intensificazione del contrasto al traffico di stupefacenti, disposta dal Comando Provinciale di Agrigento. Negli ultimi tre mesi, sono stati numerosi i blitz effettuati, come numerosi pusher finiti in manette. Vasta anche la varietà dello stupefacente. Dal “fumo”, all’”erba”. Ma anche pericolosa cocaina e, ultimamente, il ritorno dell’eroina.

Catania. La Polizia scopre 140 kg di marijuana nascosti nelle fondamenta di una scuola

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In un bunker ricavato nelle fondamenta di una scuola del rione Picanello, a Catania, la Polizia di Stato ha trovato nascosti 141 chili di marijuana ed arrestato due persone, una delle quali un bidello. La droga, del valore commerciale di 150 mila euro, immessa sul mercato avrebbe fruttato, secondo gli investigatori, circa un milione di euro. L’ingresso del bunker era nascosto da una porta di metallo scorrevole. Centoventicinque chili erano contenuti in 10 sacchi in plastica ed in due borsoni. Altri 16 chili erano in 13 confezioni nascoste in un frigorifero in disuso. Gli arrestati sono Christopher Michele Cuffari, di 25 anni, e Davide Schillace, di 57, che lavora come bidello in un’altra scuola. Le accuse sono di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo marijuana.