Scoppia il caso nella maggioranza: Carmela Santangelo lascia i lavori e sceglie di non votare un punto dell’ordine del giorno

0
“Non c’è alcun caso, sono andata via per impegni personali”. È così che stamattina a Risoluto.it l’avvocato Carmela Santangelo liquida la sua decisione di ieri sera di abbandonare i lavori consiliari, poco prima che si approvasse il punto dell’ordine del giorno riguardante l’affidamento del servizio di riscossione all’Agenzia delle Entrate Riscossione Spa. L’esponente della lista “Nostra Sciacca” si sarebbe lamentata per il mancato coinvolgimento da parte dell’Amministrazione, giudicando insufficiente la riunione di maggioranza convocata alle 17,30, appena un paio d’ore prima dell’inizio dei lavori. Sono stati diversi i consiglieri che l’hanno sentita. Ma oggi Carmela Santangelo, che forse ha sbollito la rabbia, preferisce gettare acqua sul fuoco. Era già successo nei mesi scorsi, quando erano in corso le trattative per la presidenza del Consiglio comunale, che l’avvocato Santangelo si lasciasse trasportare dalla foga. Accadde quando pubblicò su Facebook uno sfogo piuttosto critico nei confronti della coalizione di centrosinistra. Sfogo che poi, a bocce ferme, rivolgendosi all’Opposizione, invitò a non strumentalizzare più di tanto. Ieri intanto il Consiglio comunale ha approvato anche un debito fuori bilancio riguardante gli impegni di somma urgenza sostenuti dal Comune in occasione delle alluvioni dei mesi scorsi.  

I carabinieri arrestano un giovane menfitano per droga

Nell’ambito di un vasto servizio di controllo del territorio effettuato a Menfi i carabinieri hanno arrestato B.S., di 19 anni, incensurato, per detenzione di 70 grammi di hashish. I militari hanno effettuato alcune perquisizioni domiciliari nel centro belicino. B.S. è stato posto ai domiciliari su disposizione della Procura della Repubblica di Sciacca e nelle prossime ore si svolgerà l’udienza di convalida al palazzo di giustizia di Sciacca. Durante i controlli portati avanti negli ultimi giorni a Menfi i carabinieri hanno verificato anche  il rispetto delle ordinanze sindacali sulla musica che sarebbe stata ad alto volume, superiore al consentito. Sono state elevate sanzioni. I controlli si sono concentrati in particolare nella zona di Porto Palo. Maggiori informazioni in proposito si conosceranno nelle prossime ore.

Sistemato l’impianto di illuminazione dell’elisuperficie di Sambuca, si torna a volare anche in notturna

E’ stato riparato l’impianto di illuminazione dell’elisuperficie di Sambuca di Sicilia che era stato inspiegabilmente danneggiato dai vandali qualche giorno fa e che non permetteva più di poter effettuare più i voli di emergenza in notturna. Un disservizio grave per la comunità al quale celermente si è posto rimedio potendo così tornare ad assicurare i trasferimenti in urgenza nei nosocomi specializzati anche nelle ore serali e di notte.  Proprio questa mattina, tramite il servizio di elisoccorso per un cinquantenne del posto che si era ferito, all’interno della propria abitazione,  si era reso necessario il trasferimento alla Neurochirurgia di Caltanissetta dove adesso le sue condizioni sono migliorate.  

Caltabellotta al top tra i dieci borghi della Sicilia dove passare un weekend secondo Vanity Fair

0
Un servizio della versione online del noto Vanity Fair, colloca Caltabellotta, il comune montano agrigentino, tra i dieci borghi della Sicilia dove passare un weekend. Se l’esaltazione del posto arriva da una rivista così glamour come Vanity Fair, non può che fare ancor di più piacere. Nell’articolo a firma di Devis Belluci, vi è anche una nota esplicativa con la quale il giornalista specifica anche i criteri utilizzati per la cernita: “È difficile – si legge nella nota –  (o più propriamente impossibile) selezionare i «borghi più belli». Data la grande ricchezza italiana ogni scelta diventa inevitabilmente soggettiva e parziale. Per tentare però di dare una «mappa ragionata», abbiamo cercato di considerare vari aspetti: in primo luogo, la ricchezza artistica e architettonica del borgo, con un occhio di riguardo verso quelle realtà che l’amministrazione pubblica ha cercato di preservare. Abbiamo dunque privilegiato i borghi incontaminati da evidenti brutture architettoniche. Altri criteri non meno importanti nel guidare la scelta sono stati la bellezza della natura circostante, la posizione scenografica del borgo e l’aver mantenuto un’atmosfera autentica e viva, al di là di quegli artefatti a uso e consumo dei turisti. Tutto questo basta? No. Perché spesso ciò che fa la differenza è la magia che si respira in un luogo, frutto di quell’inspiegabile alchimia di colori, luci, suoni e suggestioni. Da qui nascono i ricordi e soprattutto quella nostalgia che, vestendo luoghi e tempi nel cuore, li rende davvero unici. Percepire quella magia, sta a ognuno di noi”. Nella lista dei borghi siciliani nella guida ragionata del giornale oltre a Caltabellotta vi trovano posto anche Scopello, Marzamemi, Calascibetta, Caccamo, Levanzo, Cefalù, Savoca, Sperlinga e Castelmola.  Così la rivista, nello specifico descrive Caltabellotta: “Circondata da tre picchi – il Monte S. Pellegrino, il Monte Castello e la Rupe Gogàla – Caltabellotta sorge in una posizione di grande impatto scenografico. La località ha origini antichissime, testimoniate dalle quattro necropoli che circondano l’abitato e che risalgono all’età del bronzo. Tutta l’area è ricca di fascino, con le sue rupi rocciose, le grotte, la chiesa rupestre di S. Maria della Pietà, l’altare sacrificale al dio Kronos – utilizzato in età greca e romana per riti sacrificali – le rovine del castello e l’eremo di S. Pellegrino. Attorno, panorami strepitosi”.

Lavoro nero, duro monito della Cgil: “Dove sono finite le task-force contro il fenomeno?”

“Si stima che in provincia di Agrigento il 40% dei 140.000 disoccupati ufficiali lavori in maniera irregolare, che il lavoro nero in Sicilia coinvolga circa 400.000 persone, pari al 25% delle unità di lavoro totali”.  All’indomani della denuncia scattata nei confronti di un imprenditore per sfruttamento del lavoro nero, oggi in una nota la Cgil di Agrigento plaude all’attività svolta dal Nucleo Ispettorato del Lavoro e dalle Stazioni dei Carabinieri nel territorio. “Tuttavia – dice Massimo Raso – questa attività di contrasto al lavoro nero, irregolare, grigio non può essere delegata solo a loro, dovrebbe costituire una parte importante dell’attività di uno Stato che vuole, non solo a parole, ripristinare il rispetto delle regole ed aiutare chi, trovandosi in condizione di bisogno si trova costretto ad accettare condizioni di sfruttamento e di venire privato dei più elementari diritti”. Non esiste, secondo la Cgil di Agrigento, una reale forza disponibile a contrastare il fenomeno. Tanto più che non sono stati fatti gli annunciati controlli o le cosiddette task-force volte al potenziamento degli Ispettorati Provinciali del Lavoro. “Che cosa verrà messo in campo in vista delle prossima campagna della vendemmia e della raccolta delle olive?”, si domanda Massimo Raso. Il quale poi denuncia: “Spesso raccogliamo insieme agli sfoghi dei lavoratori anche la loro paura, il terrore di perdere persino quel poco che hanno; verifichiamo dai loro racconti come talune Imprese si siano specializzate nella elusione delle regole contrattuali praticando sofisticate forme di estorsione”. La Cgi chiede un’intensificazione dei controlli, partendo da quelle che il segretario Raso definisce “realtà economiche più significative”. Un percorso che serve anche alle imprese sane, eliminando forme di dumping sociale che vanno a scapito della reale concorrenza. Questione esplosiva, che incrocia anche la questione immigrazione e  la schizofrenia di quanti continuano, a parole, a disprezzare la presenza di immigrati nei nostri paesi salvo poi servirsene come manodopera a basso costo. E i numeri sono impietosi: la percentuale del lavoro nero in Italia, è del 16%, nel settore agricolo è pari al 41%, nelle costruzioni al 35,6%, nell’industria al 21,3% e nei servizi oltre il 30%.

Intervista del Tgcom24 a Diego Chiarello, il pasticcere saccense salvato a Houston dalla furia di Harvey

Ha raccontato anche ai microfoni di Tgcom24 la terribile storia vissuta ieri quando insieme alla sua famiglia, erano intrappolati al secondo piano della sua villetta a Houston, la cittadina texana colpita dall’uragano Harvey che ha portato inondazioni e morte nello stato americano. Diego Chiarello, il pasticcere trentaduenne, ha spiegato i momenti in cui sono arrivati i soccorsi e il momento in cui hanno dovuto abbandonare la loro casa sommersa dall’acqua. Ieri sera Diego e la sua famiglia, hanno trovato rifugio a casa di una zia che abita in una zona collinare e che non è interessata dalle inondazioni dopo due giorni passati tra il fango e l’acqua, hanno potuto sciogliere la tensione anche se nella devastazione delle acque hanno perso tutto la casa, le auto e ancora non hanno contezza dei danni subiti dalla loro pasticceria. A Houston la situazione meteorologica sta lentamente migliorando: “Grazie a Dio stamattina – ha detto Diego –  abbiamo visto i primi timidi raggi di sole. Per noi questi raggi rappresentano una piccola speranza di poter passare il resto della settimana in asciutto dopo aver vissuto 4 giorni in acqua e fango. Un disagio mai visto e provato in vita mia”. Ecco il link all’intervista del Tgcom24: http://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/harvey-pasticcere-siciliano-evacuato-a-houston-sono-venuti-a-salvarci-con-le-barche-_3091710-201702a.shtml 

Un cinquantenne salvato a Sambuca grazie all’intervento dell’elisoccorso

Durante la notte l’elisoccorso, a Sambuca, non può ancora atterrare perché vandali hanno danneggiato l’impianto di illuminazione dell’elisuperficie. Fortunatamente, un cinquantenne si è ferito, all’interno della propria abitazione, durante le ore del mattino, ed è stato possibile l’arrivo del mezzo aereo. L’uomo è stato trasferito alla Neurochirurgia di Caltanissetta e adesso le sue condizioni sono migliorate. Ci vorranno ancora alcuni giorni per il ripristino dell’impianto di illuminazione dell’elisuperficie e poi potranno essere effettuati anche i voli notturni. Sul danneggiamento dell’elisuperficie indagano i carabinieri della stazione di Sambuca.

Si tuffa in mare e si allontana, Guardia Costiera salva cinquantacinquenne

Non è stata chiarito il perché l’uomo si fosse gettato in acqua,tutto vestito e allontanandosi dalla riva, ma sono stati alcuni bagnanti ad accorgersi delle difficoltà dell’uomo in acqua e così hanno allertato la Guardia Costiera di Sciacca che stamattina è intervenuta in località Foggia salvando l’uomo, di 55 anni, in evidente stato confusionale. L’intervento è scattato con la motovedetta CP 2093 e il Battello GC B21, che in pochissimi minuti hanno lasciato il porto raggiungendo la zona. Giunti nel tratto di mare, la situazione appariva immediatamente gravissima ai militari intervenuti, considerata la mancanza di collaborazione della persona in difficoltà, risultata in evidente affaticamento e non più in grado di galleggiare autonomamente in quanto la stessa si era gettata in mare completamente vestita. Considerata l’aggravarsi della situazione e del continuo rifiuto del malcapitato ad aggrapparsi al salvagente che sin da subito era stato gettato in acqua, i militari,ormai in procinto di gettarsi in mare pur di scongiurare il peggio, mettendo a rischio anche la propria incolumità, con una manovra repentina, sono riusciti ad afferrare la persona e a issarla a bordo. Dopo il recupero, la persona, in evidente stato confusionale, è stata tranquillizzata e, dopo averne verificato le condizioni di salute, rapidamente condotta al porto di Sciacca ed affidata al personale sanitario del 118.  

Comune di Sciacca via dal Consorzio Universitario? La CGIL dice no

“La CGIL valuta negativamente l’orientamento del Comune di Sciacca circa una sua fuoriuscita dal Consorzio Universitario di Agrigeno”. È questa l’opinione di Massimo Raso, segretario provinciale del sindacato. Raso ieri ha incontrato il sindaco di Agrigento Lillo Firetto, nell’ambito della vertenza riguardante il rischio che, prima o poi, il Cupa possa chiudere i battenti. “Abbiamo chiesto a Firetto – ha dichiarato Raso – di  fare in modo che gli Enti Locali possano non solo restare, ma trovare le ragioni di un loro coinvolgimento diretto nell’ipotesi di sviluppo e di radicamento di una università del territorio, prevedendo (così com’è stato per Bivona) il decentramento di corsi”. Ad esempio, secondo Massimo Raso, a Sciacca si potrebbero concretizzare (visto che se ne discute da anni) corsi di laurea nei settori del Turismo. “Per questo – ha detto il segretario – il tema non è “fuggire dal CUPA” ma rilanciarlo”. È stato il nostro sito, nei giorni scorsi, a rivelare l’orientamento del Comune di Sciacca di rinunciare al versamento di €30000 che da 15 anni viene garantito ad un consorzio universitario che, comunque, da tempo non naviga certo in buone acque.  

Affidate in comodato d’uso 50 compostiere domestiche alle famiglie di Sambuca di Sicilia

0
Dopo aver guadagnato il titolo nel giugno scorso di “Comune Riciclone” del sud Italia, in base al report di Legambiente sui rifiuti che segnala i migliori Comuni d’Italia, Sambuca di Sicilia si porta avanti con le iniziative in tema di riciclaggio. Stamattina infatti, sono state affidate in comodato d’uso a cinquanta famiglie residenti nel comune dove la percentuale di raccolta si attesta su livelli dell’86 per cento, altrettante compostiere domestiche per la pratica del compostaggio. Le famiglie che hanno ricevuto la compostiera hanno risposto ad un bando che prevedeva una graduatoria per l’assegnazione sulla base dell’ordine di protocollo delle istanze. Oggi a presenziare il momento della consegna anche il sindaco del comune, Leo Ciaccio.