Ragusa. Tratta di donne per farle prostituire: arrestate due nigeriane

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Due nigeriane di 37 e 29 anni, Maris “Anita” John e Jessica “Jennifer” Usanan sono state arrestate dalla polizia di Ragusa (in collaborazione con i colleghi di Roma e Bergamo), in esecuzione di un decreto di fermo della Dda di Catania. Le due donne sono accusate di tratta di esseri umani per imporre alle vittime di prostituirsi, e di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. L’operazione, denominata “Libera”, è partita a seguito di alcuni sbarchi di migranti avvenuti a Pozzallo tra fine 2015 e inizio 2016. Le ragazze arrivate, tra loro molte minorenni, raccontarono di essere state avvicinate da connazionali in Nigeria ed allettate a raggiungere l’Italia con la prospettiva di trovare un lavoro regolare. Reclutate e sottoposte al rito esoterico del Ju Ju, le vittime si impegnavano a pagare una somma variabile dai 25 mila ai 35 mila euro a persone che le avrebbero attese in Italia e alle cui dipendenze avrebbero dovuto lavorare. Maris e Usanan sono state rintracciate a Roma e Bergamo.

Ragusa. Pedofilo venticinquenne arrestato dalla Polizia

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La Squadra mobile di Ragusa ha arrestato Sergio Firrincieli, 25 anni, per corruzione di minorenne. E’ accusato di essere un maniaco seriale e gli contestano di avere compiuto atti sessuali in presenza di ragazzi d’età inferiore a 14 anni, con l’aggravante di averlo fatto di notte in luoghi isolati. Le indagini hanno avuto inizio nello scorso agosto a seguito di una denuncia presentata da alcune ragazze, poi le vittime sono diventate oltre 15. In passato Firrincieli era stato denunciato per atti osceni, ma solo due giorni fa veniva nuovamente denunciato dalla Squadra volanti in quanto aveva seguito due donne, in questo caso maggiorenni, per masturbarsi. Una volta individuato il maniaco seriale, è stato riconosciuto da oltre una decina di ragazze di ogni età. Il caso più grave è stato commesso ai danni di due ragazzine minorenni di 14 anni. L’indagato ha ammesso le proprie responsabilità: “Credo di dovermi fare assistere da un medico”.

Santo Stefano all’insegna del Gospel martedì al San Francesco nel tradizioanale concerto del Rotary di Sciacca

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Si è sperato fino all’ultimo che tornasse disponibile il Teatro Samonà. Ma così non è stato. E così è stato necessario fare ricorso all’auditorium dell’ex convento di San Francesco. È stato “anticipato” al 26 dicembre il tradizionale Concerto del Rotary Club di Sciacca, che sotto la presidenza del notaio Franco Raso partecipa al Natale con la sua attività di
servizio e di solidarietà in favore della comunità locale ed internazionale. Sarà un Santo Stefano all’insegna del Gospel quello di martedì pomeriggio. Alle 18,30, infatti, all’interno dell’Auditorium dell’ex Convento di San Francesco, proseguendo nella tradizione degli ultimi
anni, il Rotary Club di Sciacca organizza il CONCERTO DI BENEFICENZA per la raccolta di fondi in favore della ROTARY FOUNDATION che è impegnata da oltre 100 anni nel
la realizzazione di importanti programmi umanitari nel mondo. Nella edizione di quest’anno il concerto vedrà l’esibizione per la prima volta a Sciacca di un noto CORO GOSPEL
composto da 40 elementi provenienti da diverse parti del mondo, che eseguirà brani del repertorio Gospel e Spiritual tradizionali e moderni, testimoniando e diffondendo la buona novella contenuta nel Vangelo. Domani, intanto, i soci rotariani si adopereranno per servire
un pasto caldo sia a pranzo che a cena in favore degli ospiti della MENSA DELLA SOLIDARIETA’ operante a Sciacca nei locali adiacenti alla Chiesa di Santa Caterina.

Favara. Ghanese giunto dalla Spagna con 10 ovuli di eroina nello stomaco

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Dalla Spagna a Favara in bus con gli ovuli ingurgitati. In viaggio con 165 gr di eroina purissima nello stomaco diretti verso la piazza di spaccio agrigentina. Un corriere della droga è stato fermato a Favara dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile. Un quarantacinquenne ghanese ma residente in Spagna è stato fermato nel corso di ordinari controlli dai militari nel comune di Favara, mentre chiedeva un passaggio ad una ignara giovane coppia. Dopo essere stato controllato, il soggetto si dimostrava nervoso, avvertendo forti dolori allo stomaco e facendo insospettire i militari che potesse aver ingerito ovuli di sostanza stupefacente nel proprio corpo. L’uomo è stato così condotto presso l’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento, dove le radiografie hanno rilevato che nello stomaco c’erano 10 ovuli, per un totale di circa 165 grammi di eroina. Avendo scongiurato il pericolo di vita per il soggetto, sono poi scattate nei suoi confronti le manette ed è stato associato presso la Casa circondariale di Agrigento a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Ravanusa. Arrestato un trentatreenne. Deteneva in casa un kg di marijuana

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Arrestato in flagranza di reato 33enne di Ravanusa. Pizzicato dai Carabinieri, in casa nascondeva un chilo di marijuana pronta per essere venduta. Ormai da qualche settimana i militari della Compagnia Carabinieri di Licata, impegnati nei servizi di contrasto al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, avevano indirizzato le attenzioni investigative su V. A., 33enne di Ravanusa, pregiudicato per reati contro la persona ed il patrimonio. Ad attirare l’attenzione degli investigatori è stato il tenore e lo stile di vita condotto dallo stesso, sicuramente fuori portata per un disoccupato. SUV di grossa cilindrata e nessuna attività lavorativa. La perquisizione operata presso la sua abitazione ha permesso ai militari di rinvenire un chilo di marijuana, che il predetto aveva abilmente occultato all’interno di un vecchio mobile nel suo garage e di strumenti utilizzati per pesare e confezionare la sostanza stupefacente. Sempre durante la perquisizione, i Carabinieri hanno recuperato nell’abitazione dell’arrestato anche un pugnale da combattimento di interesse storico. Si tratta di un’arma in dotazione all’esercito austriaco durante la prima guerra mondiale che i soldati avevano in dotazione fino al 1918. Il ravanusano, arrestato, è stato sottoposto agli arresti domiciliari, a disposizione della Procura di Agrigento davanti alla quale dovrà rispondere del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. La droga sequestrata, che al dettaglio avrebbe fruttato oltre 3000 euro, sarà ora oggetto di analisi qualitative e quantitative per evidenziarne il potenziale in termini di principio attivo e dosi ricavabili.

Fabrizio La Gaipa chiede il patteggiamento, torna in liberta’ il primo dei non eletti dei pentastellati all’Ars

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Fabrizio La Gaipa, 42 anni, candidato del Movimento Cinque Stelle all’Ars , era finito agli arresi domiciliari lo scorso 14 novembre con l’accusa di pizzo sulle buste paga dei propri dipendenti. Infatti, La Gaipa, insieme al fratello anche lui finito ai domiciliari, titolari dell’hotel Costazzurra, sono stati i destinatari di un provvedimento di divieto di dimora ad Agrigento. Stamattina, l’ordinanza che revoca il provvedimento cautelare dal gip Stefano Zammuto su richiesta dei difensori, gli avvocati Diego Galluzzo e Calogero Petix. I due indagati hanno deciso, assistiti dai propri legali, di patteggiare una pena entro i due anni di reclusione e, quindi, con il beneficio della sospensione condizionale. La pena concordata è di due anni per Fabrizio e di un anno e 8 mesi per il fratello dello stesso. In un primo momento La Gaipa, aveva negato gli addebiti, mentre adesso ha ammesso i fatti e risarcito le vittime.

Abolizione tetto massimo stipendi burocrati dell’Ars, l’ex Crocetta: “Pazza idea”

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Si difende la presidenza dell’Ars con una nota stampa dopo le polemiche per l’abolizione del tetto massimo dei dirigenti dell’Ars. “Sul taglio – si legge nella nota – degli stipendi dei burocrati dell’Assemblea regionale siciliana, in questi giorni, si è creato un vero e proprio vespaio di polemiche. Inutili, più che pretestuose. Infatti, l’adozione del tetto massimo di 240 mila euro lordi per gli alti dirigenti dell’Ars, per la durata di tre anni, altro non è che l’adeguamento ad una analoga delibera adottata dal Senato della Repubblica, da sempre riferimento normativo del Parlamento siciliano”. Ma le polemiche innescate dalla decisione proseguono, stamattina la deputata Chiara Di Benedetto del Movimento Cinque Stelle definisce l’atto: “un’offesa terribile, per chi soffre in silenzio e non ha mezzi per vivere, l’annuncio del nuovo presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè, di raddoppiare gli stipendi da favola dei vertici burocratici della Regione Sicilia”. La deputata nazionale, capogruppo in commissione Istruzione attacca: “Nemmeno ha occupato la sua poltrona, frutto di un inciucio a cielo aperto, e già Miccichè promette di ricoprire d’oro i responsabili delle sale di comando regionali, tra l’altro d’ufficio, cioè a prescindere da risultati, obiettivi e verifiche di rendimento». “Come si fa – prosegue nella nota la parlamentare 5stelle – ad annunciare dal gennaio prossimo assegni da 400mila euro annui a personale che già ne guadagna almeno la metà e che certo non dovrà, al contrario di molti siciliani, sperare nella carità parrocchiale, nei voucher natalizi e nell’aiuto, sempre più problematico, di parenti e amici per passare le imminenti feste di Natale”. «Si tratta – incalza la deputata – di un pugno in pancia alle masse, sempre più abbandonate.  Ma sul tema è intervenuto anche l’ex presidente della Regione Rosario Crocetta, che parla di “stramba idea”. “Come fa il presidente dell’Ars a rendere compatibile tale linea di incremento della spesa con le dichiarazioni, molto avventate, di difficoltà finanziarie fatte nei giorni scorsi dai rappresentanti del governo regionale; probabilmente quelle dichiarazione sono legate alla vera volontà di incrementare la spesa corrente senza freni e senza attenzione alle effettive entrate della Regione. Come dire torniamo al passato dove non c’era alcun controllo della spesa e dove si sono prodotti buchi di bilancio spaventosi”.

Avviso buoni spesa per le famiglie in difficolta’, istanze entro il 29 dicembre

Arriva in extremis, l’avviso pubblico per l’esecuzione della Linea di intervento n. 4 prevista dal Regolamento comunale per l’attuazione di un “Piano di contrasto allo svantaggio economico”. E’ un piccolo segnale del Comune di Sciacca nei confronti delle famiglie in difficolta’ economica. Le istanze per la concessione del buono devono essere presentate all’Ufficio Protocollo del Comune di Sciacca entro il prossimo 29 dicembre 2017. Si tratta di un buono il cui valore sarà determinato sulla base delle istanze pervenute e delle disponibilità economiche del bilancio. Gli uffici procederanno, quindi, a stilare una graduatoria in base ai criteri previsti dal Regolamento comunale e concernenti la situazione reddituale, i componenti del nucleo familiare e le condizioni di fragilità sociale, fino a esaurimento delle risorse disponibili e sarà spendibile entro un mese dalla data di assegnazione presso le imprese convenzionate con il Comune di Sciacca.

I beneficiari devono essere in possesso dei seguenti requisiti: essere residenti nel Comune di Sciacca; essere in condizione di disagio economico attestato da ISEE, non superiore a € 4.500,00 comprensivo dei redditi esenti IRPEF.

Il modulo di domanda è pubblicato in allegato all’avviso, scaricabile dal sito internet del Comune,  (www.comunedisciacca.it). È inoltre disponibile presso l’Ufficio Urp di Corso Vittorio Emanuele.

       

Prostituzione minorile, la psicologa Mancuso: “Stupore, ma fenomeno ancora presente”

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C’ un appello a segnalare casi sospetti da parte della psicologa Danielle Mancuso, volontaria dello Sportello Antiviolenza di Sciacca dopo l’inquietante fatto di cronaca di oggi che riguarda lo sfruttamento della prostituzione di una minorenne. “Stupore – dice la dottoressa Mancuso – è la prima reazione per tutti, ma purtroppo il fenomeno è ancora presente più di quanto pensiamo per questo è importante segnalare. Spesso la segnalazione, è l’unica maniera per aiutare chi si ritrova ad essere vittima. E da una segnalazione si può intraprendere un ragionamento poi su come intervenire. Ma intanto bisogna necessariamente segnalare, svolgere lo sguardo altrove non è possibile”.

Toga d’oro 2017 a Mariangela Gentile: “La giustizia non si elemosina, ma si costruisce”

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Convegno formativo per gli avvocati del foro di Sciacca oggi pomeriggio con l’ appuntamento ” L’avvocato: funzione di garanzia di effettività della tutela dei diritti”, ma anche un momento di festa per il foro saccense per l’attribuzione di un riconoscimento ai colleghi che hanno raggiunto il prestigioso traguardo dei 25 di professione. Si tratta degli avvocati: Giuseppe Avona, Vincenzo Castellano, Francesco Conti, Giovanni D’Azzo, Rosa Gerardi, Roberto Ingoglia, Pasquale Marchese, Oliveri Antonino, Francesco Pinelli, Giuseppe Segreto, Giovanni Todaro, Vincenzo Venezia, Domenico Vinci. Mentre l’avvocato Calogero Mannino per i cinquant’anni di professione. Inoltre, al neo avvocato che ha riportato il miglior voto nell’ultimo esame di abilitazione è stata consegnata la Toga in memoria di “S.E. Onorio Testoni Primo Presidente Onorario della Suprema Corte di Cassazione”, si tratta dell’avvocatessa Mariangela Gentile.