Ribera. Maggioranza nuovamente senza numeri, saltato il Consiglio comunale
Sembrano tutt’altro che risolti, malgrado una verifica politica culminata con l’azzeramento della precedente squadra assessoriale, i problemi della maggioranza di Carmelo Pace. Ieri sera, infatti, il Consiglio comunale non è riuscito a riunirsi per mancanza del numero legale. Dieci i consiglieri della coalizione presenti, due quelli che non c’erano: Picarella e Failla. L’opposizione ha preferito non entrare in aula. La seduta è stata rimandata a questa sera. All’ordine del giorno ci sono alcuni debiti fuori bilancio, una variante urbanistica, l’acquisizione di un immobile al patrimonio comunale, il rinnovo delle tariffe degli oneri concessori e urbanistici e il pagamento al demanio marittimo degli oneri per l’utilizzo in concessione del lungomare di Seccagrande. “Il problema delle assenze nella maggioranza è politico, il sindaco non lo ha risolto”, dichiara Fabio D’Azzo, di Forza Italia.
Minaccia l’ex di pubblicare scatti hot sul web, arrestato ventiseienne agrigentino
E’ stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale aggravata, un ventiseienne agrigentino che pur di ottenere un rapporto sessuale con la sua ex fidanzata, ha più volte minacciata la stessa di pubblicare foto intime sul web. La vittima, una ragazza minorenne è stata ascoltata dal Pubblico Ministero Salvatore Vella, insieme a una psicologa, e ha confermato che il suo ex fidanzato l’aveva più volte minacciata per costringerla ad avere rapporti sessuali con lui. Le indagini dei Carabinieri, fatte di interrogatori ad amici e parenti e di complessi accertamenti tecnici sui telefonini dei protagonisti hanno permesso di ricostruire l’intero quadro della vicenda e gli accertamenti hanno permesso di accertare quanto perpetrato più volte dal giovane nei confronti della minore. Minacce che venivano compiute anche di notte con l’utilizzo di chat. L’ex fidanzato non sarebbe riuscito ad accettare la fine della storia e così aveva più volte minacciato la stessa di pubblicare e di rivelare ai parenti le immagini private e intime della loro storia di coppia che erano state scattate in precedenza. L’indagato si trova ora ristretto alla Casa Circondariale “Petrusa” di Agrigento.
Credito Eas, il Tribunale si pronuncerà solo nel 2019. Bilancio 2017 costretto a tornare in Giunta
Scaturisce dai tempi biblici della giustizia il ritorno in Giunta del Bilancio di previsione 2017, quello che, come accaduto lo scorso anno, sarà approvato in pieno 2018, ossia quando non ci sarà più niente da prevedere. Il rinvio del procedimento dinanzi al Tribunale di Palermo del contenzioso tra il comune e l’Eas in liquidazione, ha costretto l’amministrazione Valenti a tornare sui propri passi, malgrado nelle scorse settimane si fosse riusciti a licenziare lo strumento finanziario, poi trasmesso al collegio dei revisori dei conti. Il comune di Sciacca è creditore di 1,2 milioni di euro, parte dei 4,2 milioni di euro già incassati negli anni scorsi ma che l’Ente Acquedotti ha deciso di contestare. Per ragioni tecnico-contabili, ancorché la cifra non sia ancora stata incamerata e non sia stata pronunciata alcuna sentenza, il comune poteva comunque considerarla come “titolo” a tutti gli effetti, calata nel 2017. Da qui la previsione della posta di bilancio in entrata. Bilancio che, dunque, tornerà all’esame dell’amministrazione, che ovviamente ha l’obbligo di “coprire” la somma di 1,2 milioni che al momento non può essere considerata nemmeno come “titolo”. Si complica, dunque, il cammino per il bilancio, con i tempi che dovranno ripartire da zero. Bisogna trovare i soldi tra tagli alle spese e nuovi accertamenti per recuperare i crediti non ancora esatti. Una vicenda che richiama alla mente il caso Torino, con la giunta Appendino che si è vista bocciare il bilancio dai revisori dei conti per una questione simile.
Ars. Lupo capogruppo del Pd. Vota per lui anche Catanzaro. Cracolici polemico. Cusumano: “Ora si eviti clima da ultimi giorni di Pompei”
L’ex segretario regionale del Pd Giuseppe Lupo è stato eletto capogruppo del partito all’Ars. Su 11 parlamentari sono stati sei quelli che hanno votato per lui. “Lavorerò per l’unità del gruppo parlamentare e del Partito Democratico all’Ars”, ha dichiarato Giuseppe Lupo. Secondo cui gli elettori hanno chiesto unità. Hanno preferito non votare, in netta polemica, Antonello Cracolici, Giuseppe Arancio, Giovanni Cafeo, Luisa Lantieri ed Anthony Barbagallo. Cracolici, che parla di “patto fra traditori e traditi”, ha denunciato che a votare per Lupo sarebbero stati i franchi tiratori che qualche giorno fa hanno fatto convergere inopinatamente i loro consensi su Gianfranco Miccichè. Tra chi ha votato per Lupo, dunque, c’è anche il saccense Michele Catanzaro, che aveva comunque smentito di aver votato per Micciché. Getta acqua sul fuoco delle polemiche il leader di Sicilia Democratica Nuccio Cusumano, per il quale “l’elezione di Lupo a presidente del gruppo parlamentare del Pd è una scelta rassicurante e di alto profilo e assicura una guida autorevole ai parlamentari democratici. L’auspicio – osserva l’ex sottosegretario saccense – e’ che si sappia cogliere il valore di una scelta super partes ,al di fuori delle rigide logiche numeriche ,direi quasi “istituzionale, per i ruoli ricoperti nel partito e nelle istituzioni”. A giudizio di Nuccio Cusumano, infine, “l’esperienza e il vissuto di tanti parlamentari democratici induce a sperare in una ricomposizione ragionata senza scadere in un clima da ultimi giorni di Pompei alla vigilia di importanti appuntamenti elettorali e ad inizio di una legislatura regionale che misurerà le capacità, nel ruolo di opposizione, di un autorevolissimo gruppo parlamentare”.
Rendiconto 2015 e Bilancio 2016: la Corte dei conti invoca misure severe al comune di Sciacca
Misure severe in favore del risanamento dei conti del comune di Sciacca. A invocarle, ancora una volta, è stata la Corte dei conti, nella tradizionale udienza di fine anno riservata a tutti i comuni dopo che i magistrati contabili hanno esaminato le relazioni dei rispettivi collegi dei revisori. In merito ai documenti finanziari analizzati, la Corte dei conti ha ribadito la necessità di ridurre i debiti fuori bilancio e recuperare i crediti vantati. A rappresentare l’amministrazione è stato l’assessore Paolo Mandracchia. Il direttore di ragioneria Filippo Carlino ha rassicurato i magistrati contabili, evidenziando che rispetto ai dati che si potevano esaminare la situazione è già migliorata, soprattutto in ordine ai debiti fuori bilancio, e che in ordine al recupero dei crediti è stata attivata una task-force tendente proprio ad effettuare in termini tempestivi gli accertamenti necessari. Sulla base delle notizie fornite alla Corte dei conti, alla prossima udienza annuale la situazione del comune di Sciacca sarà migliore.
Ex assessore regionale condannato per danno erariale: pur di non pagare aveva costituito un fondo in un paradiso fiscale
Danno erariale: l’ex parlamentare regionale Santi Formica, messinese, dovrà restituire alle casse pubbliche 378 mila euro. A deciderlo è stata la Corte dei conti, nell’ambito di un contestato danno erariale causato con i fondi extrabudget assegnati ad alcuni enti di formazione professionale, settore a lui noto per essere stato in passato assessore della Regione. Ma non finisce qui. Si è scoperto, infatti, che l’esponente politico, insieme alla moglie, quattro anni fa aveva costituito un fondo blindato in un paradiso fiscale della Manica, inserendovi terreni, fabbricati, mobili, quadri, elettrodomestici e perfino un’auto di lusso, una Porsche Carrera. Per i magistrati contabili il suo obiettivo era quello di sottrarre il patrimonio dagli obblighi fiscali. Per la Corte dei conti già nel momento in cui il fondo era stato costituito Formica era già stato raggiunto da un invito a dedurre e da un atto di citazione. Avrebbe dunque avuto percezione del rischio imminente di dover restituire un ingente somma all’erario.
Catania. Frode fiscale, sequestrati beni di istituto di vigilanza
Militari della guardia di finanza di Catania, in esecuzione di un provvedimento del Gip di Caltagirone, hanno sequestrato per frode fiscale beni mobili e immobili nella disponibilità dei soci (fino al 13 luglio 2016) dell’istituto di vigilanza ‘La Sicurezza Srl’. Ai due indagati, Giuseppe Sberna, 56 anni, e Angela Serafina Paterniti, di 52, sono contestati l’omesso versamento di ritenute certificate e di Iva, tra imposte e sanzioni, di oltre 2,8 milioni di euro. Secondo l’accusa dopo una notifica di accertamenti fiscali da parte dell’Agenzia delle Entrate avrebbero trasferito a terzi quote sociali e l’immobile sede dell’attività. Sigilli sono stati posti all’unità immobiliare sede dell’istituto di vigilanza a Raddusa e costituita da 27 vani catastali, le somme giacenti in 19 conti correnti intestati o riconducibili agli indagati, 2 depositi bancari e dossier azionari accesi presso diversi Istituti di credito.
Botti illegali: maxisequestro a Licata
1140 confezioni di prodotti pirotecnici, 62 batterie di supporti per il lancio dei fuochi, inneschi di vario genere e pericolosissime bombe carta sono stati ritrovati dai Carabinieri all’interno di due edifici situati a Licata. In tutto oltre tre quintali di giochi pirotecnici proibiti. E’ stato necessario l’intervento degli artificieri antisabotaggio, unità speciale dei Carabinieri, per mettere in sicurezza l’esplosivo. Un uomo di 33 anni è stato arrestato per detenzione illegale di esplosivi.
Catania. Ventunenne ucciso nella notte. Fatale un colpo di pistola che lo ha colpito all’addome
Aveva solo 21 anni Enzo Valenti, un incensurato di Catania, ucciso la notte scorsa per la ferita riportata da un colpo di pistola. Il giovane è morto poco dopo essere arrivato nell’area di emergenza dell’ospedale Vittorio Emanuele. Il proiettile lo ha colpito all’addome. A soccorrerlo alcuni passanti. Il padre di Valenti in passato era stato coinvolto nell’ambito dell’operazione antidroga “Atlantide”. Ed è quello uno degli ambienti che la squadra mobile di Catania, che indaga, sta scandagliando nelle sue indagini. La dinamica, un solo colpo esploso lateralmente, porterebbe a escludere il coinvolgimento della criminalità organizzata, e a fare credere maggiormente all’ipotesi di una lite o di una ‘lezione’ da dare a qualcuno.
Anche Striscia La Notizia sulla vicenda inquinamento da molitura dei fiumi agrigentini, l’impegno del sindaco Pace
Il servizio di Striscia La Notizia si è concluso con l’impegno solenne sancito davanti alle telecamere del notiziario satirico del sindaco di Ribera, Carmelo Pace di convocare i titolari degli olefici del territorio e di invitarli ad un corretto smaltimento delle acque e di disporre la chiusura di tutte le attività ogni volta che l’acqua diventa nera per incombente rischio della salute pubblica.
L’invita di Striscia, Stefania Petyx, ha mostrato l’inquinamento che riguarda i fiumi Naro, Verdura e Magazzolo, interessati dalle acque nere che vengono smaltite dagli oleifici accompagnata dalla spiegazione dell’ambientalista Claudio Lombardo di Mareamico che da anni denuncia quanto avviene ad ogni stagione olearia in provincia.
La Petyx, inoltre ha fatto un giro dei diversi oleifici per chiedere spiegazioni circa la pratica illegale e incivile di eliminare gli scarti delle acque di lavorazione.
Al termine del servio, l’impegno di Pace di passare alle maniere forti con l’ordinanza di chiusura per salvaguardare la fauna e alla flora dei fiumi e del mare ed evitare l’ingente danno ambientale prodotto dalla pratica scorretta degli operatori del settore.
(Per chi se lo fosse perso, riproponiamo in integrale il video del servizio andato in onda ieri sera)