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Comune di Sciacca

Ampia pagina sulle bellezze di Agrigento nella nuova puntata di “Tesori” su Tgs

La nuova puntata di “Tesori” il programma tv curato e condotto da Salvatore Fazio, in onda giovedì 14 dicembre alle 21,20 su TGS (canale 15 digitale terrestre) sarà dedicata alle bellezze del territorio agrigentino con interviste e reportage per raccontare i misteri e le  bellezze della Sicilia. Spazio alla Valle dei Templi di Agrigento, ma anche alle suggestive bellezze tra Montallegro, Sciacca, Menfi e altre località dell’Agrigentino. Nel viaggio proposto da Tesori non mancheranno le delizie del palato con i gustosi piatti realizzati con i prodotti delle terre e dei mari siciliani.  La puntata sarà replicata alle 23,55 giovedì 21 dicembre.

Riproduzione su maiolica di un’opera di Nucci da parte degli alunni del Liceo artistico “Bonachia”

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Un pannello in ceramica che riproduce un’opera pittorica di Vincenzo Nucci, l’artista saccense morto nel 2015. A realizzarla sono stati gli studenti del Liceo artistico “Giuseppe Bonachia” di Sciacca. L’inaugurazione sabato mattina alle 10 nello spiazzo antistante l’edificio scolastico. Saranno presenti i vertici della scuola e i familiari di Nucci.

Una via della Perriera intitolata alla memoria di Orazio Capurro: sabato la scopertura della targa

Sarà scoperta sabato mattina, nel quartiere della Perriera, la targa di intitolazione di una via di Sciacca alla memoria di Orazio Capurro, il medico e ricercatore universitario saccense, prematuramente scomparso negli anni scorsi. La cerimonia si terrà sa partire dalle ore 11. Il tratto di strada interessato è quello che è compreso tra le vie Segni e Allende, nei pressi dell’agenzia ACI. Saranno presenti le autorità cittadine e, naturalmente, i familiari di Orazio Capurro.

Incontro sulle Terme con il nuovo assessore Armao, va avanti l’affidamento al Comune

Il rischio che si correva era un “rimescolamento delle carte” dopo l’avvicendamento politico alla Regione. Invece, l’incontro avuto oggi tra il sindaco Francesca Valenti, l’assessore Filippo Bellanca e il neo assessore regionale all’economia, Gaetano Armao, ha dissipato i dubbi. Armao vuole portare avanti quanto fatto dal suo predecessore Alessandro Baccei, lungo quel percorso che dovrà mettere il Comune in condizione della predisposizione di un bando per il rilancio delle sue strutture termali. Soddisfatto Bellanca e soddisfatta la sindaca dalle parole confortanti del nuovo capo dell’assessorato di via Notabartolo. Si è fissata un’ulteriore data, quella del 14 febbraio per chiudere questo iter che porterà il trasferimento in capo al Comune di Sciacca. Era presente alla riunione anche il commissario liquidatore delle Terme S.p.a., Carlo Turriciano che ha illustrato anche la situazione di parte di quei beni ancora non ricompresi nell’atto di concessione al Comune, il piccolo e il grande albergo di San Calogero, strutture alle quali mancava perfino l’accatastamento. Era già stato individuato anche il tecnico per poter procedere al relativo adempimento che potrà essere effettuato già nei primi mesi del 2018. Intanto, l’atto di consistenza dei beni, è stato deciso durante l’incontro di oggi, sarà redatto dagli uffici del Comune di Sciacca con la supervisione degli uffici regionali, anche per questo ulteriore adempimento si prevedono tempi rapidissimi.

Truffate 2000 persone, indagato il notaio Filippo Palermo di Menfi.

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Ai clienti veniva consegnato quello che sembrava un normale documento fiscale che, invece celava un collaudato trabocchetto, visto il consistente numero di truffati, oltre 2000 i casi rilevati dalla Guardia di Finanza di Sciacca che ha condotto le indagini con il coordinamento della Procura della Repubblica di Sciacca.  Il professionista indagato, si tratta del notaio Filippo Palermo con studio a Menfi, secondo l’attività degli inquirenti, avrebbe trattenuto per sé la parte della somma versata dal cliente, ma in realtà non dovuta all’Erario. In particolare, il professionista emetteva la fattura indicando due voci ben distinte: la prima inerente l’onorario professionale soggetta a tassazione e di basso importo, la seconda, esclusa dalla base imponibile, relativa agli importi trattenuti a nome e per conto del cliente ricomprendenti le imposte da versare all’Erario, tasse notarili ed eventuali ulteriori costi sostenuti. Dagli accertamenti eseguiti è emerso che la somma che il notaio si faceva consegnare dai clienti per gli adempimenti fiscali era notevolmente superiore alle imposte (catastali, ipotecarie e di registro) che avrebbe dovuto versare al fisco. L’artefizio sarebbe stato utilizzato per un periodo contestato dalle Fiamme Gialle di circa cinque anni. L’operazione “Two face” ha portato ad un decreto di sequestro preventivo di numerosi conti correnti bancari nonché fondi di risparmio intestati al notaio. Il professionista, inoltre, è stato sottoposto ad una verifica fiscale che, per il solo anno d’imposta 2012, ha permesso di constatare oltre 407.000,00 euro di base imponibile sottratta a tassazione ed una imposta evasa complessiva di circa 290.000 Euro. A tal riguardo il notaio ha già corrisposto all’erario la cifra di 304.000,00 euro, pagati in un’unica soluzione. I truffati, clienti del professionista, sarebbero persone, società residenti ed operanti, per lo più, nel territorio agrigentino.        
 
   

Operazione “Two Face” della Gdf, truffa a 2000 persone da un notaio del distretto di Sciacca-Agrigento

Un notaio, che opera nel distretto di Sciacca-Agrigento, sarebbe riuscito a truffare oltre duemila persone in appena cinque anni percependo in maniera illecita una somma pari a circa  1,8 milioni di euro . La Guardia di Finanza, dopo una complessa attività investigativa è riuscita ad intercettare e fermare un sistema di truffa che andava avanti da tempo, “frutto – come hanno scritto le Fiamme Gialle nel provvedimento preventivo –  della ripetuta condotta truffaldina perpetrata in danno degli ignari clienti”. L’operazione è stata soprannominata “Two face”  ed ha portato ad un decreto di sequestro preventivo di numerosi conti correnti bancari e anche  di fondi di risparmio intestati al professionista al quale viene contestata la truffa. In particolare, il professionista a seguito delle prestazioni rese ai clienti, come la stipula di atti quali compravendite immobiliari, successioni, donazioni e tanto altro, emetteva la fattura indicando due voci ben distinte: la prima inerente l’onorario professionale (sempre di basso importo) soggetta a tassazione, la seconda (esclusa dalla base imponibile) relativa agli importi trattenuti a nome e per conto del cliente ricomprendenti le imposte da versare all’Erario, tasse notarili ed eventuali ulteriori costi sostenuti. Dagli accertamenti eseguiti è emerso che la somma che il notaio si faceva consegnare dai clienti per gli asseriti adempimenti fiscali era notevolmente superiore alle imposte (catastali, ipotecarie e di registro) che avrebbe dovuto versare al fisco. Le indagini della compagnia della Guardia di Finanza, coordinate dalla Procura di Sciacca, sono consistite nell’esame di ingente mole di documentazione contabile ed extracontabile del professionista e in una complessa attività di riscontro tramite accertamenti presso l’Agenzia delle Entrate. Sono stati quindi individuati oltre 2mila casi in cui il meccanismo è stato posto in essere dal notaio in danno dei suoi clienti, persone e società residenti ed operanti, per lo più, nell’agrigentino; tra questi, professionisti, dipendenti pubblici, comuni, società di piccole e grandi dimensioni. “A titolo meramente esemplificativo – spiega la Guardia di Finanza –  si riporta il caso del sig. Rossi (nome di fantasia) il quale nel 2012 acquistava la sua prima casa per 112.000,00 euro, con l’accensione di un mutuo ipotecario. Il signor Rossi oltre a versare le imposte dovute e coprire i costi dell’onorario (2.162,00 Euro) consegnava ignaro al notaio ulteriori 4.870,00 Euro che gli venivano indicati come necessari per versare le imposte (gonfiate) all’Erario ma che, in realtà, venivano incassati dal professionista”.
 

Gli esami durante la gestazione, l’ecografia nei tre trimestri della gravidanza

Rifunzionalizzazione del parco e della piscina termale: la sindaca a Roma, incontra il ministro De Vincenti

È volata a Roma ieri Francesca Valenti, per incontrare il Ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno Claudio De Vincenti. Gli ha chiesto un intervento in favore della riqualificazione funzionale del parco termale, della piscina sulfurea e dei locali annessi. La sindaca si è presentata all’incontro con la parlamentare del Pd Maria Iacono. De Vincenti, che più di una volta è stato a Sciacca, l’ultima durante la campagna elettorale, ha dato la sua disponibilità, fissando per venerdì prossimo un tavolo di regia e coordinamento per individuare i finanziamenti necessari.

Caporalato, un altro arresto dei carabinieri a Ribera

Operazione anti-caporalato dei carabinieri a Ribera, la seconda in poche settimane.Raccogliere il maggior numero di frutti a poco prezzo, sfruttando alla giornata lavoratori stranieri in “nero” ed approfittando della loro condizione di bisogno. Sarebbe stato questo il metodo adottato da un presunto  “caporale” riberese in accordo con il titolare di un’azienda agricola, per ricavare maggiori profitti, approfittando del fatto che molti giovani clandestini, per sbarcare il lunario, erano disposti a tutto. E così alle prime luci dell’alba i carabinieri del Comando Provinciale di Agrigento, in collaborazione ai militari del Nucleo  Ispettorato del Lavoro, hanno condotto una vasta operazione sul territorio Riberese, tesa al contrasto del fenomeno del “caporalato” e dello sfruttamento del lavoro irregolare. L’attività di controllo è stata attuata in questo particolare periodo dell’anno, caratterizzato dalla intensa raccolta delle arance nelle campagne circostanti il centro crispino. Dopo una preliminare attività informativa svolta da militari dell’Arma in borghese, è scattato il blitz con l’impiego di circa trenta Carabinieri della Compagnia di Sciacca e della Tenenza di Ribera, che hanno setacciato alcuni fondi agricoli in contrada Castellana ove risultava esservi una possibile situazione di sfruttamento nei confronti di vari braccianti agricoli provenienti dall’est europa e dal maghreb. Ed i sospetti si sono rivelati fondati. Infatti i militari dell’Arma hanno sorpreso ed arrestato in flagranza di reato il presunto “caporale”, un 58 enne operaio forestale, originario di Ribera e denunciato a piede libero altre sei persone residenti nel centro crispino, tra cui il titolare di un’azienda agricola, accertando nell’immediatezza che i predetti si sono resi responsabili del reato di “Intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro”. Complessivamente sono stati individuati 10 lavoratori in “nero”, tutti stranieri, impiegati illecitamente nella raccolta delle arance. Sotto il profilo amministrativo, sono state elevate sanzioni per un ammontare pari a 40.000 euro.  L’arrestato, su disposizione della Procura della Repubblica di Sciacca, è stato sottoposto agli arresti domiciliari. I carabinieri non hanno ancora reso noto il suo nome. Altri arresti per caporalato erano stati effettuati, nelle scorse settimane, sempre a Ribera.

Girgenti Acque ricorre al questionario telefonico: il call center chiama gli utenti per conoscere la propria opinione sul servizio reso

Stanno facendo di tutto, quelli di Girgenti Acque, per fare in modo che attorno alla qualità del servizio offerto l’opinione della gente di Sciacca possa cambiare. E così, mentre anche in ore tardo-serali operai della società sono al lavoro per sistemare le condotte danneggiate e garantire la normale erogazione, è scattato nelle scorse ore anche il tradizionale questionario telefonico. Operatori del call-center telefonano agli utenti per sapere se tra una fornitura idrica e l’altra il singolo fabbisogno sia stato o meno rispettato. C’è da immaginare il tono delle risposte dei destinatari, soprattutto di quelli che magari sono stati costretti ad acquistare autobotti dietro autobotti, per sopperire ai recenti problemi. Fatto sta, comunque, che l’ente gestore sta cercando di ridurre il gap di insoddisfazione che serpeggia nella popolazione saccense, al punto da indurre la sindaca Francesca Valenti a chiedere la sua sostituzione per l’accumularsi di tutta una serie di inadempienze. Che, però, la società contesta, con a capo il suo presidente Marco Campione, che ieri non ha esitato ad accusare la prima cittadina a perseverare sui temi della campagna elettorale, quelli che hanno visto protagonista proprio Girgenti Acque. E mentre si ipotizza il ricorso ad un’azione legale collettiva (domani sera il tema sarà al centro della seduta consiliare) la società di Aragona, attraverso il questionario sul gradimento dei propri servizi, tende, evidentemente, a rimediare agli errori commessi.