Giulia e Domenico, i genitori del bimbo affetto da una rara malformazione, ringraziano i medici: “Sono stati la nostra forza”

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L’ultima operazione alla quale è stato sottoposto il piccolo, un intervento chirurgico molto complesso, è riuscito brillantemente. Ora Domenico e Giulia Venezia, i genitori del bambino, affetto da una grave e rara malformazione congenita, la schisi laringo tracheo esofagea, contano i giorni delle ultime settimane di degenza all’ospedale pediatrico “Di Cristina” di Palermo per fare ritorno nella loro casa di Sciacca dove porteranno anche il loro piccolino di cinque mesi che dal momento della nascita non è mai uscito dall’ospedale a causa della patologia di cui era affetto. Ora il piccolo sta bene, respira e si nutre autonomamente grazie all’intervento effettuato dall’equipe del reparto di chirurgia pediatrica della dottoressa Gloria Pelizzo. Il bimbo, in queste settimane che lo separano dal suo ritorno a casa, è sottoposto a fisioterapia e ad una serie di approcci riabilitativi. Mamma Giulia e papà Domenico, che hanno già una bimba di otto anni, entrambi saccensi, hanno saputo del problema del loro bimbo in gravidanza, ma con forza e tenacia hanno scelto di portare avanti la vita preparandosi al parto che è avvenuto in un altro ospedale palermitano, al “Buccheri La Ferla”, a giugno scorso, poi il trasferimento del piccolo nella struttura siciliana ad alta specializzazione dove in tutti questi mesi è stato ricoverato. «Il nostro piccolino  – ci riferisce dalle stanze del “Di Cristina” Giulia Lombardo dove si trova ancora insieme al figlio  – reagisce molto bene, fin da subito ha mostrato attaccamento alla vita e una grande forza. La nostra gioia è grande ed immensa e vogliamo ringraziare quanti, dagli infermieri al personale sanitario ai medici di questo ospedale efficiente, che sono diventati come una famiglia e che ci hanno supportato in questo percorso che non è stato sempre facile”. Il sito online “Il Sicilia.it”, nel video che vi proponiamo, ha raccontato l’intervento chirurgico effettuato all’ospedale pediatrico e intervistato i genitori. (Nella foto, i genitori del bambino operato Domenico Venezia e Giulia Lombardo)

Cardiologia. Salta l’arrivo del nuovo primario. Il dottor Ciotta resta a Licata. A Sciacca rimane al suo posto Dulcimascolo

È saltato all’ultimo momento l’approdo a Sciacca, come primario facente funzioni dell’unità operativa di Cardiologia ed Emodinamica, del dottor Ennio Ciotta, attualmente all’ospedale di Licata. Ciotta si era aggiudicato la selezione promossa dal vertice dell’Asp, anche se l’attuale facente funzioni, il dottor Calogero Dulcimascolo, riteneva illegittima la sua destituzione, annunciando ricorsi.  Della vicenda il nostro sito si era occupato lo scorso 8 novembre. Ciotta ha dunque deciso di rinunciare. Almeno per il momento. A ringraziarlo per essere rimasto a Licata è stato il neo deputato regionale di Idea Sicilia Carmelo Pullara. “La decisione del dottor Ciotta – dice – abbinata alla sensibilità dei vertici aziendali dell’Asp di Agrigento, ha scongiurato la scopertura del posto presso la cardiologia dell’ospedale di Licata che ne avrebbe causato certamente la chiusura”. Pullara invoca massima attenzione per l’ospedale di Licata, ma anche per gli altri ospedali della provincia.

Ribera, parla Carmelo Pace: “Il mio obiettivo è ricompattare la maggioranza”

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“Né rimpasto né azzeramento, il mio obiettivo è semmai quello di ricompattare la mia maggioranza”. Lo ha detto stasera a Risoluto.it il sindaco di Ribera Carmelo Pace, commentando le ultime novità. “Le assenze dell’altra sera – ha commentato Pace – hanno fatto passare in secondo piano il punto riguardante la riqualificazione dell’area del mercato ortofrutticolo, un argomento straordinariamente importante”. Pace ha concluso auspicando che la verifica politica all’interno della sua maggioranza sia breve e che si concluda entro il prossimo 30 novembre, data ultima per l’approvazione della salvaguardia degli equilibri di bilancio. Intanto, però, il Consiglio è stato riconvocato per domani sera in seduta straordinaria ed urgente. Occorre approvare la ricognizione delle società partecipate. È necessario farlo entro domani sera, altrimenti si rischia di non rendere operativa la società Ribera Ambiente, che dovrà gestire, com’è noto, il piano ARO.

PRG, parla l’esperto: “Se saremo fortunati entro il 2018 avremo l’approvazione”

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“Prima di parlare di approvazione della VAS del nuovo Piano Regolatore aspetterei l’ufficializzazione della notizia”. Così a Risoluto.it Paolo Ferrara, architetto, nostro commentatore. Ferrara poi commenta la rincorsa ai meriti del via libera alla Valutazione Ambientale Strategica: “Tutti a rivendicare la maternità di questo Prg, non vorrei che fosse una gravidanza isterica”. Insomma: Ferrara è scettico su una reale presunta svolta sul nuovo strumento urbanistico di Sciacca. “Se saremo fortunati entro il 2018 avremo l’approvazione del piano”.

Gli impegni di Girgenti Acque, entro dicembre acqua tutti i giorni a Sciacca

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Incontro molto atteso quello di oggi pomeriggio tra l’Amministrazione Comunale di Sciacca e il presidente di Girgenti Acque, Marco Campione, appuntamento sollecitato dallo stesso numero uno del gestore idrico dopo la grave crisi idrica di appena sette giorni fa. Girgenti Acque ha preso impegni precisi oggi pomeriggio dopo aver ascoltato le problematiche fatte presenti dalla sindaca Francesca Valenti e dalla Giunta al completo. L’incontro è terminato con il rinvio a dicembre di un ulteriore appuntamento per valutare il raggiungimento degli impegni prefissati nel corso dell’incontro odierno. E Girgenti Acque, ha preso, impegni precisi nei confronti della città. In particolare, Campione ha garantito una distribuzione idrica con turni quotidiani entro la fine dell’anno, e la dotazione di gruppi elettrogeni ai Pozzi Grattavoli e Carboj per sopperire alle interruzioni Enel che hanno determinato, secondo i vertici del gestore,  la crisi idrica della scorsa settimana. “Rendere più efficiente – ha detto Campione – la rete cittadina è un altro nostro obiettivo sul quale stiamo continuando ad investire”.  

Refurtiva per 50 mila euro recuperata a Ribera e arrestati tre romeni

Quando i Carabinieri sono entrati all’interno del “covo” ubicato a Ribera ed hanno visto tutta quella refurtiva, non credevano ai loro occhi. Attrezzi da lavoro ed apparecchiature di vario genere per il valore stimato di svariate decine di migliaia di euro.

ll blitz portato a termine da una dozzina di militari dell’Arma di Sciacca, assieme ai colleghi della Tenenza  di Ribera e della Stazione di Calamonaci, si è concluso oggi.

Dopo accurate indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Sciacca e numerosi servizi di osservazione, i carabinieri hanno individuato e bloccato i tre romeni, risalendo poi anche al magazzino ove era stipata tutta la refurtiva. Acquisiti i gravi indizi di colpevolezza, nei loro confronti è scattato nel pomeriggio odierno il fermo per ricettazione.

All’interno del covo, vi erano anche tre costose selle da cavallo, casse musicali, apparecchiature elettroniche varie, computers, taniche di olio e di gasolio, un fucile ad aria compressa, svariati trapani ed utensili da lavoro, per un valore complessivo stimato in circa 50.000 euro.

Per i tre romeni, Costalau Gheorghe di 24 anni, Ciobanu Mihaita Vladt di 22 anni e Costalau Neculaie Alexandru di 23 anni, si sono pertanto aperte le porte del carcere di Sciacca.

I carabinieri ora invitano i cittadini vittime di furti a recarsi presso la caserma sede della Tenenza di Ribera, per il riconoscimento della refurtiva.

L’operazione odierna rientra in più ampio dispositivo di controllo del territorio attuato dal Comando Provinciale Carabinieri Agrigento, per il contrasto dei reati predatori.

Ribera, incendio negli alloggi popolari in demolizione di via Fani, distrutto appartamento

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Con molta probabilità qualcuno degli occupanti abusivi delle case popolari di via Fani, avrà acceso un incendio per riscaldarsi dal freddo, ma le fiamme ad un certo punto non sono state più sotto controllo. Così le fiamme si sono espanse in uno degli appartamenti delle palazzine di via Fani e Largo Martiri a Ribera che sono da diversi anni in attesa di un progetto di demolizione e ricostruzione. Le palazzine da tempo, ormai diversi anni, sono disabitate per problemi strutturali. Molte delle famiglie che prima vi risiedevano sono state costrette a lasciarle. Spesso pero’ in passato gli alloggi diventano oggetto di occupazione abusiva da parte di migranti. Soltanto alcune settimane fa, i carabinieri e vigili urbani avevano fatto irruzione nel complesso di case dichiarate inagibili, sgomberando undici immigrati tunisini. L’incendio divampato oggi e che ha danneggiato seriamente l’appartamento, dimostra ancora una  volta come specie la sera alcune persone si introducano al loro interno. Gli occupanti presenti sono riusciti a fuggire in tempo e non si sono registrati episodi di intossicazione dovuti al fumo. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Sciacca ed i carabinieri della Tenenza di Ribera.  

 

L’accoltellamento a Menfi durante la festa di Inycon, pena definitiva per Condrea

Pena definitiva per tentato omicidio a carico di Andrei Condrea, di 30 anni, romeno, accusato di tentato omicidio. Per il giovane, ristretto nel carcere di Siracusa, la Corte di Appello di Palermo aveva ridotto la pena da 5 anni e 6 mesi a 5 anni e 5 mesi e adesso è arrivata la conferma da parte della Cassazione. Ci sarebbe stata una pregressa relazione tra la vittima dell’aggressione e la sorella di Condrea. Secondo la ricostruzione effettuata, dopo un breve battibecco, Andrei Condrea avrebbe estratto un coltello. Alcuni fendenti hanno colpito la vittima, sottoposta ad intervento chirurgico, all’ospedale di Sciacca. L’arma utilizzata, un coltello a scatto con lama di circa 8 centimetri, è stata recuperata e sequestrata dai carabinieri. Condrea, dopo i fatti, si è presentato ai carabinieri.  La vicenda destò molto clamore a Menfi proprio perché si è svolta in pieno centro  e durante i festeggiamenti di Inycon 2014. Il romeno accoltellato si è costituito parte civile al processo, assistito dall’avvocato Calogero Lanzarone. Difensori di Condrea gli avvocati Di Gangi e Liotta. Nella foto di Comunali Menfi, accanto a Condrea, la chiazza di sangue rimasta a terra dopo l’accoltellamento.

Udienza lampo per difetto notifica, al via il processo per estorsione e diffamazione a Pino Maniaci

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Una prima udienza lampo del processo a carico di Pino Maniaci, il direttore dell’emittente Televisiva  “Telejato” di Partinico, accusato di estorsione e diffamazione che si è svolta  questa mattina dinnanzi al giudice monocratico del Tribunale di Palermo. L’udienza è stata rinviata al prossimo otto gennaio a causa di un difetto di notifica ad alcune delle persone offese del processo. La posizione di Pino Maniaci è stata stralciata solo di recente dal processo principale che vede imputati alcuni boss mafiosi di Borgetto e Partinico. I presunti boss furono arrestati nell’ambito dell’operazione “Kelevra” dello scorso anno. Secondo i giudici che hanno rinviato a giudizio Pino Maniaci, difeso dagli avvocati Antonio Ingroia, ex pm e Bartolo Parrino, le estorsioni si sarebbero consumate tutte e danno di ex amministratori di Borgetto e Partinico. In particolare, l’ex sindaco borgettano Gioacchino De Luca e l’ex assessore Gioacchino Polizzi. L’accusa ritiene che Maniaci avrebbe minacciato servizi televisivi che potessero minare la reputazione degli amministratori. Su De Luca i carabinieri avrebbero accertato estorsioni con la minaccia di divulgare eventuali contatti di alcuni suoi esponenti di giunta con la mafia locale.  

Tre agrigentini in corsa per la nuova Giunta targata Nello Musumeci

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Tra sette giorni potrebbe essere già pronta e annunciata la composizione della nuova Giunta regionale targata Nello Musumeci. Sarà una settimana di incontri per il neo governatore che porterà alla fine, alla definizione dei nomi che comporranno l’esecutivo. Sarebbero tre gli agrigentini in lizza per un assessorato. Tra tutti spicca il nome di La Rocca Margherita Ruvolo, la sindaca di Montevago già rieletta all’Assemblea Siciliana, secondo le indiscrezione potrebbe andare in quota ai centristi la delega a Lavoro e Famiglia. La Ruvolo è molto vicina al nuovo Presidente e la probabilità della sua presenza in Giunta è cresciuta negli ultimi giorni. In quota Forza Italia, invece posto per un altro primo cittadino agrigentino. Si tratta di Vincenzo Giambrone, sindaco di Cammarata, mentre per gli autonomisti in corsa ci sarebbe  Roberto Di Mauro, già  Assessore Regionale al Territorio e Ambiente nella Giunta Lombardo, fino all’ottobre 2010.