Regionali. Milioti dopo il flop di AP: “Noi sballottati da destra a sinistra, urge un chiarimento”

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“Occorre un chiarimento. Fosse per me tornerei nel centrodestra”. Lo ha detto questa sera, durante lo Speciale Elezioni andato in onda su Tele Monte Kronio, Giuseppe Milioti, consigliere comunale di Alternativa Popolare. Il partito di Angelino Alfano non è riuscito a superare la soglia del 5% e, dunque, rimarrà fuori da Palazzo dei Normanni. Solo terzo il candidato saccense, il senatore Giuseppe Marinello, che a Sciacca si è fermato a 1.251 voti di preferenza. “Ci vediamo sballottati da destra a sinistra, la gente a cui chiediamo il voto è la stessa a cui alle comunali diciamo che facciamo parte di un progetto moderato, mentre alle regionali diciamo che siamo insieme col Pd: così gli elettori si disorientano, e hanno ragione”. Parole, quelle di Milioti, che preludono all’esigenza di un chiarimento politico: “Non mi nascondo dietro alle scuse, voglio chiarezza”.

Regionali, Alfano: “Risultato negativo, ma non abbiamo rimpianti”

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“Il risultato siciliano è negativo”. Lo ha ammesso poco fa Angelino Alfano, leader di Alternativa Popolare, per il quale la candidatura a presidente di Micari, definita dal ministro degli Esteri persona degna e rispettabilissima, ha risentito della previsione di sconfitta che ha generato una sorta di ballottaggio in una gara che, pure, è a turno unico. Per Alfano si è prodotto una sorta di “voto utile” a favore dei candidati considerati in testa. La coalizione di liste a sostegno di Fabrizio Micari ha avuto, per Alfano, un risultato dignitoso. “Dentro questa coalizione – ha aggiunto il ministro – noi abbiamo fatto la nostra parte e, nonostante ci dispiacerebbe non entrare all’Ars, rileviamo che la percentuale siciliana è superiore alla soglia di sbarramento nazionale che è del 3 per cento, a differenza di quella regionale che è del 5%”. Alfano aggiunge che non ha portato frutti elettorali il fatto di aver presentato liste pulitissime ed essere rimasti estranei alla polemica sugli “impresentabili”. “Ma – aggiunge Alfano – anche se non abbiamo ottenuto i risultati sperati, non abbiamo rimpianti perché abbiamo fatto la scelta giusta. Da oggi – conclude Alfano – avremo modo di consolidarci laddove abbiamo dimostrato di avere consenso e di organizzarci per colmare i vuoti che queste elezioni hanno evidenziato.

Michele Catanzaro: “La mia è la vittoria del territorio e di tanti amici che mi hanno sostenuto”

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Michele Catanzaro è stato festeggiato, questa sera, in piazza Scandaliato, a Sciacca, da un centinaio di sostenitori. C’errano, tra gli altri, il sindaco, Francesca Valenti, e l’onorevole Maria Iacono. Nella prima intervista rilasciata, a Risoluto.it, parla di una vittoria “che deve far partire un progetto nuovo nel Partito Democratico. E adesso bisogna lavorare per Sciacca e per tutto il territorio”.

Proiezione seggi: entra a Sala d’Ercole anche Michele Catanzaro

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Ha tribolato a lungo, ma Michele Catanzaro alla fine ha avuto la buona notizia dalla sede regionale del Pd: c’è anche lui tra gli eletti all’Assemblea Regionale Siciliana. Il segretario del Partito Democratico di Sciacca, dunque, riesce ad accedere a Sala d’Ercole, ed è certamente un grande successo personale, che riscatta la sconfitta di cinque anni fa. Il Pd, dunque, conquista un seggio. Catanzaro è giunto davanti all’uscente Giovanni Panepinto. Due i seggi conquistati dal Movimento 5 Stelle: Mangiacavallo e Di Caro. Uno il seggio dell’Udc, appannaggio di Margherita La Rocca Ruvolo; uno il seggio per gli autonomisti (confermato Roberto Di Mauro) e, infine, uno quello di Forza Italia (Riccardo Gallo). Restano al palo Salvatore Cascio e Michele Cimino.

Il voto dei saccensi ai saccensi: Mangiacavallo inarrivabile. Catanzaro si ferma a 2.355, raccoglie poco il sen. Marinello

Dopo di me il diluvio. Potrebbe sintetizzarsi così il risultato elettorale locale nei confronti dei candidati saccensi a queste regionali. Il protagonista assoluto: Matteo Mangiacavallo, che nella sua città ha ottenuto ben 5.714 voti di preferenza. In proiezione provinciale si parla di quasi 14.000 voti in totale. Michele Catanzaro ha avuto 2.355 voti di preferenza. Sicuramente meno di quanto si aspettasse. In ogni caso sarebbe il primo della lista del PD. Eppure il seggio “balla”. Pare, infatti, che il Movimento 5 Stelle potrebbe fare incetta di seggi, conquistandone ben 3. Se così sarà a farne le spese sarebbe proprio il PD. Ovviamente dalle parti di Catanzaro sperano che le cose non vadano così. Sicuramente molto al di sotto delle aspettative il voto raccolto da Giuseppe Marinello, che nella lista di Alternativa Popolare si è fermato a 1.251 voti di preferenza. Seguono Tiziana Russo (Cento passi per la Sicilia, 878 voti personali) e Vittorio Di Natale (Forza Italia, 606 voti di preferenza). Per quanto riguarda gli altri candidati uscenti, la più votata a Sciacca è stata Margherita La Rocca Ruvolo (Udc, 353 preferenze). Poi: Roberto Di Mauro (Idea Sicilia, 318), Giovanni Panepinto (Pd, 294), Michele Cimino (Sicilia Futura, 293), Salvatore Cascio (Sicilia Futura, 160) e Vincenzo Fontana (AP, 140). Buon risultato di Iacolino (Udc), candidato di Silvio Caracappa, che ha avuto 327 preferenze. Appena 31 le preferenze ottenute dal vicepresidente uscente della Regione Mariella Lo Bello.

Matteo Mangiacavallo festeggia: “Sciacca ormai è Cinque Stelle”

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Il risultato conseguito a Sciacca, circa 6 mila voti, ed il successo ottenuto in diverse altre realtà, da Menfi a Ribera ed anche in comuni del versante orientale della provincia di Agrigento, proiettano ancora Matteo Mangiacavalo all’Assemblea Regionale Siciliana. L’esponente dei Cinquestelle ha polverizzato anche il dissenso che c’era stato, fino a pochi giorni fa, nel movimento e in un’intervista a Risoluto.it usa parole dure.

Franco Valenti: “Io seguo le idee e non le persone ed ho votato Musumeci”

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Il sindaco di Santa Margherita Belice, Franco Valenti, plaude al risultato di Nello Musumeci, lanciato verso la vittoria, sia pure di misura, su Giancarlo Cancelleri. “Io seguo le idee e non le persone – dice – ed ho votato Musumeci – che spero faccia davvero la Sicilia magari bella se non bellissima. Il voto di protesta, però, deve indurre tutti a una seria riflessione e questa è l’ultima occasione perchè la prossima volta, se non cambiamo case, saremo in tanti ad esprimere un voto di protesta”. Valenti aggiunge che per l’Assemblea Regionale Sicilia ha sostenuto il candidato dell’Udc Margherita La Rocca Ruvolo. Francesca Valenti, sindaco di Sciacca, sorella di Franco, è invece un esponente del centrosinistra presente, in campagna elettorale, a più iniziative del Pd e anche a un incontro di Sicilia Futura.

Spoglio regionali. Confermata la proiezione di Piepoli, Musumeci quasi al 42%, si appresta a vincere le elezioni

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Si allarga il divario tra Nello Musumeci e Giancarlo Cancelleri. Nella grafica che vi proponiamo, estrapolata da gds.it, emerge come, dopo lo spoglio di 225 sezioni su 5.300, il dato a favore del candidato Governatore del centrodestra sia più consistente rispetto alle prime proiezioni. Molto attardati gli avversari, con Micari sotto il 19%, così come sembra ridimensionarsi nettamente il risultato di Claudio Fava, che non raggiungerebbe il 6%.

Spoglio in corso. Sciacca città pentastellata, Cancelleri “doppia” Musumeci. Grande successo per Matteo Mangiacavallo

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Non sembra nemmeno che a Sciacca si sia votato appena quattro mesi fa. Eppure, dallo spoglio tuttora in corso, si sta profilando una affermazione a dir poco schiacciante del Movimento 5 Stelle, con un tributo di consensi personali a favore di Matteo Mangiacavallo, a conferma che la linea del deputato regionale uscente è stata vincente, credibile e apprezzata, e questo malgrado le diaspore interne. Dallo spoglio parziale inoltre i voti di Giancarlo Cancelleri sarebbero addirittura il doppio di quelli finiti a Nello Musumeci. Sciacca che dunque si confermerebbe città pentastellata.

Primi commenti nel centrodestra di Sciacca, Caracappa: “La coerenza paga”

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I primi risultati elettorali che vedono in vantaggio Nello Musumeci nella corsa alla Presidenza della Regione stimolano già commenti da parte dei politici di centrodestra. Silvio Caracappa, ex vice sindaco e attuale consigliere comunale, transitato nell’Udc, afferma: “La coerenza paga, io sono stato sempre nel centrodestra e adesso mi godo questo momento. Asdpettiamo il risultato delle liste, mentre per la presidenza ho notizia che anzi la forbice tra Musumeci e Cancelleri negli ultimi minuti si sta allargando. Chi è rimasto con Alternativa Popolare a Sciacca? Lo ha fatto per vicinanza a Giuseppe Marinello. Io sono da un’altra parte”.