Le ricette di Abio regaleranno le poltrone per i genitori dei bimbi in ospedale. L’appello del primario e dell’Abio: “Servono anche le persone”

Che cosa occorre nella pediatria del “Giovanni Paolo II” di Sciacca? Lo abbiamo chiesto, a margine della presentazione del libro “Oggi cucino con Abio”, che si è svolta ieri al Circolo di Cultura di Sciacca, a chi passa tanto tempo in quella corsia del nosocomio di Sciacca: da un lato chi si occupa delle cure e dell’assistenza medica dei piccoli degenti, il direttore dell’unità operativa Francesca Cavataio e dall’altro, Pinetta Curreri, presidente dell’Abio di Sciacca, associazione nazionale che si occupa di accogliere i bambini, di coinvolgerli nei giochi e in tutte le attività che possano aiutarli a superare l’impatto con un ambiente sconosciuto, con il dolore proprio e con quello degli altri. L’Abio di Sciacca che, con la donazione anche di pochi euro, da chi vorrà leggere il volume “Ricette di solidarietà”, composto dai piatti della cucina quotidiana e più spicciola, consigliata da tanti testimonial saccensi che hanno voluto dispensare i propri consigli davanti i fornelli, nell’ambito del progetto “Buonanotte Mamma” e in occasione dei dieci anni di attività, vuole finanziare l’acquisto di alcune poltrone-letto per i genitori che passano tutta la notte accanto al loro bambino.

Il Plenum del CSM nomina Salvatore Vella Procuratore aggiunto di Agrigento

È arrivato oggi l’atteso via libera del Plenum del Consiglio Superiore della Magistratura a favore della nomina a Procuratore aggiunto di Agrigento di Salvatore Vella. Il magistrato di Mazara del Vallo,  classe 1969, sposato e padre di due bambine che da anni ha scelto Sciacca come comune di residenza, ha battuto la concorrenza iniziale di altri suoi 7 colleghi. Vella affiancherà il Procuratore capo Luigi Patronaggio, con il quale ha da tempo stabilito un rapporto di proficua collaborazione, come dimostrano peraltro alcune tra le inchieste più delicate da lui condotte nella qualità di Pubblico Ministero, da quella che riguarda il traffico di esseri umani nel tratto tra l’Africa e Lampedusa a quella più recente avente ad oggetto l’attività della Girgenti Acque. Ma Vella, che per anni ha lavorato anche a Sciacca, costruendo la propria preparazione giuridica accanto a colui che considera il suo maestro, il procuratore Dino Petralia, è anche il magistrato che ha coordinato le indagini antimafia più significative per il territorio agrigentino, tra le quali le operazioni “Scacco matto”, e “Face Off”, consentendo allo Stato di conseguire importanti risultati nella lotta contro Cosa nostra. È stato Salvatore Vella, inoltre, il primo a raccogliere le denunce di Ignazio Cutrò, l’imprenditore di Bivona che opponendosi al racket delle estorsioni oggi rappresenta un simbolo del riscatto contro la mafia. Inchieste per le quali Salvatore Vella a lungo ha vissuto sotto scorta, anche a seguito di alcuni pesanti segnali intimidatori, tra cui non si può dimenticare il biglietto minaccioso fattogli trovare sul tavolo dei relatori di un convegno in una scuola bivonese, poco prima che iniziassero i lavori. Scorta, quella a suo tempo concessa a Vella, poi a sorpresa revocata, suscitando innumerevoli interrogativi sull’opportunità di quella decisione. Di Sciacca per un periodo Vella è stato anche Procuratore capo facente funzioni quando, dopo il trasferimento di Petralia, la sede rimase vacante per un certo periodo, intervallata dalla nomina provvisoria di Massimo Palmeri e poi conclusa con l’arrivo di Vincenzo Pantaleo. Il plenum del CSM, nel nominarlo Procuratore aggiunto di Agrigento, ha riconosciuto a Vella esperienze giudiziarie specifiche che gli hanno consentito di sviluppare competenze organizzative, abilità direttive, anche in chiave prognostica, e conoscenze ordinamentali. Nella sua attività Vella (che per quattro anni ha lavorato a Palermo, per poi tornare a Sciacca, prima di trasferirsi definitivamente ad Agrigento) si è occupato anche di reati contro la Pubblica Amministrazione, reati sessuali e a tutela delle fasce deboli, oltre che di operazioni antidroga. Il parere decisivo che ha indotto il CSM a nominare Vella lo rappresenta come un magistrato serio, laborioso e dotato di elevate capacità professionali tra cui si segnalano, in particolare, la non comune preparazione tecnico-giuridica e la adeguata capacità di organizzazione professionale del proprio e dell’altrui lavoro.

Grave incidente stradale, un giovane menfitano trasferito a Villa Sofia

E’ un diciannovenne di Menfi il ferito, in maniera grave, in un incidente stradale, avvenuto nel pomeriggio di oggi, sulla strada provinciale 41 che collega il centro belicino alla Fondovalle per Palermo. Era a a bordo di una Peugeot che si è scontrata con un camion mentre la strada era bagnata dalla pioggia caduta abbondante nelle ultime ore. Vista la situazione è stato subito disposto il trasferimento del giovane  all’ospedale Villa Sofia di Palermo. Le cause dell’incidente sono adesso al vaglio dei carabinieri della stazione di Menfi.

Furti nei supermercati tra Cammarata e San Giovanni Gemini: ai domiciliari 6 persone

I Carabinieri Agrigento hanno arrestato presunta “gang” dei furti nei supermercati. In manette sei favaresi. Hanno tentato di giustificare l’enorme quantitativo di prodotti e merce in loro possesso nei modi più disparati. Spiegazioni che non sono riuscite però a convincere i militari che li avevano appena fermati ad un posto di blocco. E così, dopo aver richiesto, inutilmente, la prova di acquisto di tutta la merce trovata nella loro autovettura, i militari hanno effettuato subito una serie di accertamenti, visionando i filmati delle telecamere di sicurezza dei principali esercizi commerciali dell’area compresa tra Cammarata e San Giovanni Gemini, accertando quanto realmente accaduto. I filmati infatti immortalavano tutti i sospettati mentre – riferiscono i carabinieri – erano intenti a nascondere i vari prodotti sotto i cappotti o nelle loro tasche, eludendo il successivo controllo alle casse. Presso la Compagnia Carabinieri di Cammarata, inoltre, erano anche pervenute alcune segnalazioni di cittadini, relative a persone sospette, a bordo di un’utilitaria, che entravano ed uscivano in modo anomalo da alcuni negozi. L’autovettura fermata – concludono i militari – corrispondeva proprio al modello di quella in uso ai sei individui, cinque donne ed un uomo. Si tratta di Mario Bellavia, 26 anni, Carmelinda Cusumano di 35, Angela Pisciotto di 22, Maria Bellavia di 32, Elisabetta Giglia di 36 e Girolama Vella di 43. Sono così scattate subito le manette ai loro polsi ed ora dovranno tutti rispondere dell’accusa di furto aggravato in concorso. La merce rinvenuta è stata restituita agli esercizi commerciali che erano stati derubati. L’Autorità Giudiziaria ha disposto per tutti e sei gli arresti domiciliari, in attesa del giudizio direttissimo presso il Tribunale di Agrigento.

Turismo. I distretti turistici siciliani insieme per essere più forti. Ieri vertice ad Agrigento. Assenti i vertici del Distretto Selinunte-Belice-Sciacca

Nasce in Sicilia il “Manifesto dei Distretti turistici”. Obiettivo: promuovere il marchio Sicilia, al fine di incentivare il ruolo della regione come attrattore turistico, superando tutte le attuali criticità. La riunione si è svolta ad Agrigento, alla presenza dei presidenti di diversi organismi, a partire da Lillo Firetto, presidente del distretto Valle dei Templi. Mancavano, però, i rappresentanti di diversi altri distretti, tutti ufficialmente impegnati. Tra costoro anche i vertici del Distretto Selinunte Belice Sciacca Terme. L’obiettivo è comunque quello di dare vita ad un coordinamento unico che, interloquendo con la Regione, rappresenti tutti i 13 distretti firmatari, rappresentativi dell’intero territorio siciliano. È già stato chiesto all’assessore regionale al Turismo Pappalardo, un incontro programmatico e di confronto.

Controllo della Polizia: due palermitani denunciati per ricettazione e violazione del foglio di via

Due palermitani cinquantenni, già noti alle forze di Polizia, sono stati fermati in contrada Isabella dagli agenti del Commissariato di Pubblica sicurezza di Sciacca, agli ordini del dirigente Giuseppe Ruggiero. I due sono stati sorpresi in possesso di oggetti atti allo scasso. Sono così stati denunciati per ricettazione e violazione del foglio di via con rimpatrio obbligatorio. All’interno della vettura sulla quale viaggiavano gli agenti hanno rinvenuto un oggetto risultato rubato a Palermo nei mesi scorsi. È scattata dunque la denuncia. L’ attività rientra nel piano di controllo straordinario del territorio voluto dal questore Auriemma.

Terme, l’assessore Armao: “Il Comune non ha ancora fatto i suoi compiti e da solo non riuscirebbe a farle volare”

“Procedura raffazzonata sotto la spinta elettorale”. Non ha mezzi termini Gaetano Armao, l’assessore all’economia, sul valutare quanto fatto dai suoi predecessori sulla vicenda della procedura della concessione delle Terme al Comune di Sciacca. E a parte le valutazioni su una procedura da correggere e sistemare, ha anche convinzioni fondate e motivate sul perché il Comune non potrebbe mai gestire da solo le sue Terme lasciando presagire che, di certo, non lascerà la redazione del bando nelle mani soltanto dell’ente locale tirando fuori un’altra brutta vicenda tutta saccense: il teatro Samonà. “In quattro anni – dice – lo abbiamo completato e finito e affidato in convenzione al Comune, oggi so che è chiuso e mira dei vandali. E’ un esempio negativo di come gli enti locali perchè attanagliati da mille difficoltà non riescono a gestire beni di grande valore”. L’assessore poi tira le orecchie allo stesso Comune di Sciacca circa i suoi inadempimenti: “Lunedì i dirigenti hanno potuto accertare che il Comune non ha ancora svolto i suoi compiti non dando seguito allo stato di consistenza dei beni”. Insomma, Armao che fornisce una versione diversa rispetto i toni rassicuranti e soddisfatti della sindaca Valenti dopo la sua ultima missione a Palermo per la causa Terme, annuncia che la gestione sarà integrata e che il percorso è ancora da ridefinire e puntualizzare, ma con la certezza che: “Il Comune da solo non sarebbe in grado di farle volare”

Aumento Tari, il centrodestra: “Scorrettezze e incapacita’, Mandracchia assessore non all’altezza di Sciacca”

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Si è svolta questa mattina la conferenza stampa del gruppo di opposizione del centrodestra a 48 ore dall’aumento della Tari in consiglio comunale, seduta di lunedì scorso che i sette componenti hanno disertato dopo le polemiche per la convocazione e le accuse al presidente del consiglio comunale Pasquale Montalbano di una gestione di parte del suo ruolo. “L’assessore Mandracchia – ha detto oggi Gaetano Cognata, ex amministratore e fautore del Piano Aro – sembra essersi svegliato soltanto adesso, non mostrandosi pronto rispetto un piano che è partito lo scorso anno a maggio. Sembra quasi che si sia preso un anno sabbatico…” “Abbiamo subito una scorrettezza  che non si era mai verificata prima – gli ha fatto eco Calogero Bono –  non ci è stato permesso di poter andare in consiglio e di confrontarci nel normale dibattito politico, ma hanno preferito approvare l’aumento in solitaria per poi dichiarare in tv che la colpa è della precedente amministrazione”. Gruppo del centrodestra che difende la scelta del Piano Aro compiuta nello scorso mandato e la sua importanza per la città: “Bisogna solo lavorare – hanno affermato – per la differenziata, farsì che il livello di percentuale cresca, invece finora l’amministrazione ha dormito pare quasi aspettando che il piano fallisca ma non capendo che tutto si riversa sui cittadini”

Sequestrati dalla Procura della Repubblica di Sciacca 8 impianti pubblicitari in diverse zone della città

Eseguito questa mattina a Sciacca il sequestro preventivo di otto impianti pubblicitari riconducibili a una ditta di Agrigento. L’intervento è scaturito da un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica che ha visto in azione la sezione della Polizia Municipale presso l’ufficio giudiziario ed i carabinieri. Questi impianti, secondo quanto emerso dalle indagini e adesso inserito nel provvedimento di sequestro, facevano parte di un totale di 13 per i quali già nel 2016 era divenuta irrevocabile una sentenza che ne prevedeva la rimozione.  Gli impianti insistono su suolo pubblico. Questa mattina è stato eseguito il sequestro preventivo. L’indagine, però, continua e mira ad accertamenti a Sciacca su tutto il settore dell’impiantisca pubblicitaria.

Quattrocento famiglie saccensi chiedono misure di sostegno a Natale, quaranta euro assegnati a Pasqua

Sono in corso di distribuzione da questa mattina al Comune di Sciacca quattrocento buoni spesa da quaranta euro ciascuno per l’acquisto di beni di prima necessita’ assegnati a persone e a nuclei familiari in condizione di grave disagio a a seguito dell’avviso pubblico emesso dal dirigente del 3° Settore, Venerando Rapisardi in esecuzione della direttiva del sindaco Francesca Valenti e dell’assessore alle Politiche Sociali Annalisa Alongi. Il tenore della notizia, diffusa con una nota stampa dall’ufficio di gabinetto del sindaco,  rischia di passare quasi come una mera comunicazione di servizio. Ma i numeri, i dati e le circostanze devono indurre a piu’ di qualche riflessione. Le istanze, presentate lo scorso mese dicembre nell’ambito della Linea d’Intervento 4 prevista dal Regolamento comunale, inserita tra le misure del “Piano di contrasto allo svantaggio economico” sono state davvero un numero considerevole. Quattrocento, infatti, i destinatari della misura secondo la graduatoria stilata sulla base dei parametri reddituali e del numero dei componenti del nucleo familiari. Significa, conti alla mano, oltre mille cittadini che vivono in stato di difficolta’. Un allarme sociale che la citta’ conosce gia’ da qualche anno e che se da un lato ha visto attivarsi in rete sempre più associazioni con strutture in grado di assicurare sostegno e attività indirizzate a quelle fasce di popolazione che oggi si chiamano “svantaggiate”, dall’altro si notano le istituzioni, a partire proprio da quella più vicino al cittadino,come i comuni, sempre più in affanno e con idee confuse sulle linee di intervento. E’ vero gli enti locali hanno risorse risicate, problemi enormi nel garantire servizi e il Comune di Sciacca in questo non fa di certo eccezione,  ma il principio che sta alla base dell’elargizione di una simile misura a sostegno di famiglie che secondo quelli che sono i punti di riferimento e i criteri degli analisti economici, stentano perfino a metter insieme il pranzo e la cena, è ciò che di più miope e mortificante può creare la volontà politica. Segno di un’ipocrisia di fondo, tutta politica forse e anche insita nella società di questo tempo inevitabilmente, che come una sorta di “mano invisibile” lancia a sostegno del cittadino per poi recuperare in termini di aumento delle tasse e dei tributi. In realtà, la misura che solo dopo tre mesi, finalmente oggi arriverà ai cittadini in difficoltà era stata pensata e congegnata per fine anno, all’ultimo momento perché si avvicinava il Natale. Ma poi le lungaggini della burocrazia, hanno finito per poter materialmente dispensare soltanto alla vigilia della Pasqua il contributo.  Sempre festa è, obietterà qualcuno. E qualcun’altro ancora, che non si può fare i più e che i fondi disponibili erano questi e le richieste tante. Lo specifica pure la nota del Comune, d’altronde: “L’importo – si legge – e il numero dei buoni è stato stabilito sulla base delle disponibilità di bilancio e del numero delle istanze”. Ma chiedersi quanto a livello pratico possa realmente incidere la somma rispetto lo stato di chi ha reale bisogno, può sembrare perfino una domanda stupida, banale e quasi populista, tant’è che vale in ogni caso la pena di porsi senza neanche troppa retorica.